- di Rosario Fodale -
Giovanni Tringali è maestro d'ascia in una generazione di Maestri d'Ascia , il bisnonno, il nonno, lui Giovanni e poi i figli Giuseppe e Salvatore.
Un'arte , il "maestro d'ascia", quasi abbandonata; un nome conferito dallo strumento alla professione quale strumento insostituibile e caratteristico. L'ascia, adoperata per diversi applicativi di lavorazione quali: palelle, incastri, squadrature, livellature, sagomature a profilo variabile di legni di notevole dimensione.
L'ascia veniva e viene utilizzata nelle operazioni di carpenteria navale che prevedeva la lavorazione e la sagomatura di parti di imbarcazioni medio grandi. Essa permetteva di sgrossare velocemente anche i legni più duri, fa camminare il lavoro e al contempo se usata con maestria lo rifinisce. In carpenteria navale veniva utilizzata sia su parti curve come le ossature, i madieri, le ruote di prua e poppa, sia su parti rettilinee come gli alberi delle navi, per renderne la sezione da rotonda a ovale.
Questa professione così versatile, (dal libro "Barche,padroni e Marinai" di Rocco Sisci) Durante gli anni venti ove risultano operanti a Paradiso i cantieri di Barca Antonino e il gruppo dei Tringali (Rocco, Antonino, Emanúele e Letterio), verosimilmente imparentati tra loro, anche se autonomi come aziende. I Tringali erano tra l'altro specializzati nella costruzione di feluche da posta per il pesce spada.
Pure appartenenti allo stesso ceppo ''familiare" dovevano essere Tringali Filippo, titolare di un cantiere nei pressi di Messina negli anni Quaranta, e Tringali Giovanni, operante ad Acqualadroni fra il 1916 e il 1940 e successivamente a Torre Faro. Sempre negli anni Trenta costruisce barche a Torre Faro un altro Tringali a nome Giuseppe."
Dal libro "La caccia del pescespada nello stretto di Messina". Da un esame dei registri della delegazione di spiaggia di Torre Faro, abbiamo appreso che la feluca ~~ matricola 10-ME-327 fu costruita proprio come feluca da posta nel 1937 nel cantiere di Giuseppe Tringali e immatricolata col nome di Peppino.
Il materiale adoperato era il pino, il gelso e la quercia, come di consueto. In data 22 maggio 1963 la feluca viene motorizzata con un diesel da 70 hp, evidentemente per la sua trasformazione in passerella nell'ambito di quel fenomeno, vera rivoluzione tecnica, che in pochi anni portò alla totale estinzione di un sistema di pesca vecchio di secoli. Dopo dieci anni dalla radicale modifica, la barca, con decorrenza 13 agosto 1973, fu posta in disarmo."
Nell'evoluzione delle costruzioni navali, delle tecnologie costruttive e dei materiali utilizzati '' l'ascia '' questo particolare utensile estremamente duttile e versatile, non trova quasi impiego pratico, al contempo tutta una serie di utensili elettrici ne hanno sostituito l'uso pratico.