di Michele Cappotto Altitudine: m.199 s.l.m.) Etimologia: Il significato del toponimo potrebbe ricollegarsi al termine greco-bizantino “mèlon” o “mìlon”, che significa "ovino", ricollegabile a "luogo di pascolo". La specifica di "San Pietro" si riferisce al patrono del paese, San Pietro apostolo. Il centro è conosciuto anche come Mili Superiore. Abitanti: miloti (769 unità nel 2001) Territorio e risorse: Mili San Pietro è una frazione collinare a sud della città facente parte della I Circoscrizione. Come arrivare: Il villaggio dista circa 10 km dal centro di Messina. Per raggiungerlo si deve percorrere la S.S. 114 (ME – CT) fino al bivio con la S.P. 38 imboccata la quale, dopo aver attraversato il borgo di Mili S. Marco, si giunge al paese. A breve distanza dall’incrocio con la provinciale si trova anche lo svincolo della tangenziale “Messina Sud – Tremestieri”, che consente di utilizzare altresì l’autostrada A20 (Messina-Palermo) o la A18 (Messina-Catania-Siracusa-Gela). Il trasporto pubblico è assicurato dall'Azienda Trasporti di Messina (ATM), con l’autobus n. 08 avente capolinea in Piazza Cavallotti. MILI S.PIETRO 5.20 6.10 6.50 7.55 8.45 9.20 10.20 11.00 11.50 13.20 14.50 16.20 17.50 19.20 21.15 PERCORSO: Cavallotti-Via S.Maria Alemanna-Via I Settembre-Via Cesare Battisti-Via Catania-Provinciale-Via C.Valeria Minissale S.S.114 bivio Mili - Mili S.Marco - Mili S. Pietro Prefissi: c.a.p. 98133 tel. 090 Numeri utili: Bar – Tabacchi Micali tel. 090 – 881602 Cenni storici Le origini del villaggio si fanno risalire all'epoca bizantina (sec. VI-VIII), quando intorno all'abbazia basiliana di Santa Maria cominciarono a sorgere i primi nuclei di case da parte dei contadini che lavoravano le estese terre di pertinenza dell'abbazia stessa. Dopo l’occupazione araba, durante la quale la struttura aveva subito una forte decadenza, il normanno Conte Ruggero nel 1092 fece riedificare la chiesa e l'annesso convento entro il quale vi fu tumulato suo figlio illegittimo di nome Giordano. Nei primi anni del Quattrocento, con l’ulteriore ristrutturazione ed ampliamento dell’abbazia, si crearono le condizioni per un incremento più massiccio di abitanti ed un ulteriore sviluppo dell’abitato. Da visitare: L’ Abbazia di Santa Maria di Mili, edificata nel 1092, sorge a valle dell’abitato. Presenta ancora oggi i tipici tratti dello stile arabo-normanno. La facciata ristrutturata nel XVI secolo è in stile barocco con due pinnacoli ai lati. Al centro un pregevole portale marmoreo sovrastato da un medaglione incassato con bassorilievo, raffigurante la Madonna col Bambino. L'architrave del portale è sorretta da due stipiti che terminano con mensole a doppia voluta. Ornano il complesso facciale due lesene con capitelli ed un mascherone centrale. L’interno, ad unica navata, è abbastanza spoglio ma presenta un soffitto ligneo a travature apparenti. Sulla navata si aprono le tre arcate acute, la cui centrale forma l’arco trionfale che delimita il breve presbiterio. Sul pavimento è presente un passaggio attraverso la quale si accede ad una cripta sotterranea composta da due piccole stanze nelle cui pareti sono ricavate dodici piccole nicchie, con sottostanti colatoi, entro le quali venivano lasciati i cadaveri dei monaci ad essiccare per la successiva mummificazione. Il monastero, che sorge accanto alla chiesa, ha subito vari interventi nell’Ottocento, dopo che furono cacciati i monaci: di tali periodo sono infatti le eleganti finestre incorniciate a mattoni ed una panoramica terrazza prospicente il lato del torrente. Due sono i cortili interni alla struttura separati da un arco. Patrono: San Pietro Apostolo e San Sostene di Calcedonia (feste che ricorrono rispettivamente il 29 giugno e la prima domenica di settembre) |