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rfodale

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"Che quanto accade a Taormina sia, anche, una questione Antropologica?"
Notevole risentimento popolare sta suscitando la "indegna" transumanza che alimenta il "cuttigghiu" locale e no!
Ora questi straordinari fatti, non sono poi cosi unici; già nel 2018 e in forma minore anche prima si sono verificati.
Salti della quaglia sono stati all'ordine del giorno già dal 1993.. e via via consolidati, in una prassi che confliggeva e confligge con la politica, quella vera, e mirante solo alla conquista e o conservazione di una posizione di "dominio" in barba ai veri interessi della città ed in ossequio a personali ambizioni, di ogni tipo, privi di ogni idealità,  dignità e "onore"
Citiamo solo quanto avvenuto nel 2018, quando improvvisamente una componente dell'ammucchiata che aveva governato con Eligius 1° passa armi e bagagli con il Professore, che li accoglie, inopinatamente, condizionandone il percorso amministrativo e determinando così il fallimento! ( la dignità dovrebbe stare, anche in chi li accoglie)
Oggi la stessa componente di allora, tradendo il professore, i cui pascoli si sono ingialliti, trova utile "transumare" e lo scopo è sempre il medesimo restare a galla costi quel che costi.
In verità non sappiamo se il Deus di Fiumedinisi, favorevolmente accolto dall'opinione pubblica nel momento dell'annuncio della sua discesa in campo al grido di un ostracismo, giustificato, verso una classe dirigente "fallimentare" da rimuovere siano da considerarsi organici al progetto annunciato, infatti la città si chiede: possibile che la rappresentazione del rinnovamento proposto con quei personaggi che hanno determinato il fallimento di Taormina con gestioni, alquanto criticabili, su gli asset più importanti della nostra città? 
Taormina non merita questo trattamento, e pare che se ne sia consapevole, Taormina Merita una scolta epocale, fino ad ieri l'altro questa sembrava a portata di mano; oggi seguendo le vicende relativa alla "Transumanza" glorificate con la richiesta di applauso, la svolta appare più complicata, ma non impossibile, questa è nelle mani dei Taorminesi che indignandosi per quanto accade, si rechino al voto di maggio numerosi, determinando il tanto agognato Cambiamento.
Taormina non si merita questa genia di amministratori opportunisti che senza vergogna alcuna saltano da una parte all'altra come le quaglie in periodo di caccia, ma si sappia che qualche volta il cacciatore (il popolo) li impallina!
Dalla redazione "il tempo di Taormina"
Taormina 1° febbraio 2023.
È uno dei post che stanno apparendo....sui social..

edizione,L'evento benefico organizzato da Banco Farmaceutico(delegato per Messina
Enrico Cannizzo)permetterà ai benefattori di acquistare un medicinale che sarà destinato
ai poveri del territorio.In particolare nella città metropolitana hanno aderito 49 farmacie,
di cui 36 nel solo capoluogo.
Sabato 11 febbraio i farmacisti saranno affiancati dai volontari designati dai vari enti caritativi.
L'iniziativa ha visto l'adesione di Federfarma(Giovanni Crimi),Ordine dei farmacisti(Sergio
Papisca),Ordine dei Medici(Salvo Rotondo),associazioni,clubservice.
Francesco Certo,presidente Terra di Gesù e responsabile del Centro Buon Pastore
che nel 2022 ha distribuito 8000 confezioni a indigenti,invita la popolazione a sostenere
la Raccolta del Farmaco,divenuta momento indispensabile della solidarietà.

Invito

Mag 13, 2024

Maria Teresa Prestigiacomo


FONDAZIONE ANTONIO PRESTI

«AGATA SORRIDE A LIBRINO GRAZIE ALLA DEVOZIONE DI TUTTA LA COMUNITÀ»

PORTA DELLE FARFALLE: IL MAESTRO PRESTI DONA AL QUARTIERE DUE OPERE DEDICATE ALLA SANTA

Maria Teresa Prestigiacomo

Mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio (dalle 9 alle 13) migliaia di studenti omaggeranno la Gloriosa Martire con una preghiera davanti alle installazioni monumentali volute dal Presidente di Fiumara D’Arte

CATANIA - Anche Librino avrà la sua Sant’Agata, che saluterà la comunità del quartiere con un grande sorriso. È l’ennesimo dono del mecenate Antonio Presti, che proprio in questi giorni ha accelerato l’installazione delle sculture agatine all’interno dell’Opera monumentale “La Porta delle Farfalle” - condivisa con oltre 15mila abitanti - per consentire a migliaia di studenti delle scuole di volgere lo sguardo alla Martire e di pregare per il futuro. «Tutti i bambini del quartiere – sottolinea il presidente di Fiumara D’Arte – assisteranno per la prima volta alla manifestazione di Sant’Agata a Librino. La Gloriosa Martire rivelerà la sua Bellezza universale attraverso il sorriso, quel sorriso che nella scultura è volutamente rimarcato per segnare un abbraccio forte. La sua protezione, la gioia nell’accogliere gli abitanti al suo cospetto, la purezza del suo cuore e la forza del suo coraggio, si mostreranno a coloro che con amore e devozione riporranno nella Beata Vergine la loro fiducia. Agata amerà ogni giorno Librino col suo sorriso».

Domani mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio, dunque – dalle 9 di mattina alle 13.00 - le scolaresche percorreranno quel Muro artistico che il maestro Antonio Presti sta costruendo nel Museo a cielo aperto di Librino, per consacrare a Dio mente e cuore, con l’intercessione della Santa. Lì pregheranno davanti alle due opere dedicate ad Agata: una realizzata dall’artista Alberto Criscione (“NOPAQVIE”) e una da tutte le donne del quartiere (“La devozione delle mamme”), firmate entrambe dall’architetto Antonio Privitera.

«Le finestre rappresentano una cornice oltre la quale tutto può accadere. Fuori o dentro possono esserci paesaggi, storie, riferimenti, speranze. È l’educazione all’Immaginazione, come scrive Pessoa, a concederci il viaggio, in modo che tutti i giorni possano avere una finestra davanti. Il particolare architettonico del Duomo di Catania è allora trasposto e riproposto come segno di vicinanza e appartenenza, come nostro vissuto e come immagine e speranza in ciò che può accadere». Così l’arch. Privitera spiega la genesi, la trasposizione, l’idea di “NOPAQVIE”, che poi lo scultore Criscione ha plasmato con la ceramica, realizzando un’Opera di oltre 4 metri che ripropone anche i gioielli come dono da parte della comunità. «Antonio Presti è un visionario – commenta Criscione - ha tantissime idee per valorizzare luoghi dimenticati della Sicilia, e con Sant’Agata è riuscito ad aprire, attraverso l’Arte, una finestra sulla Fede».

«La santuzza, quando attraversa la città col suo fercolo – continua Presti – ha un sorriso enigmatico, un sorriso chiuso che i fedeli cercano di decifrare durante la processione. Agata invece a Librino, e solo a Librino, non lascia dubbi. E con la sua espressione gioiosa e sorridente benedirà tutto l’anno i bambini e le famiglie del quartiere».

La seconda Opera che ha trovato spazio nell’infinito emozionale della Porta delle Farfalle è stata invece realizzata direttamente dalle mamme. Si tratta sicuramente dell’attributo più noto di Sant’Agata: i suoi seni oggetto del martirio, simboli identitari: «Volendone osservare da vicino il significato è facile constatare come amore, fertilità, maternità siano da sempre alcune delle parole associate ai seni in un gioco di antitesi continuo tra castità e sensualità», sottolinea l’arch. Privitera.

Duecento minnuzze realizzate in terracotta che creano due grandi seni, «dove sono incisi tutti i pensieri devozionali dedicati all’Amata – conclude il maestro Presti - in un mondo travagliato dalla crisi morale, dalla depressione economica, dilaniato dall’aggressività e dall’oppressione, diviso dall'individualismo, sempre più sfrenato, sempre più cieco, l’abbraccio del Cuore da parte delle mamme diventa quella lotta costante contro la debolezza umana, rimarcando la perseveranza fedele del cammino verso Cristo. Anche nella sua dimensione fisica il seno è uno spazio tra un solco, una rientranza pronta ad accoglierci e a proteggerci. Questo è il Grande grembo che abbiamo voluto donare a Librino: un omaggio spontaneo alla Santa da parte della sua comunità, ancorata nell’Amore per Agata. Un sorriso che oltrepasserà i confini del quartiere, con la speranza di irradiare gioia anche a tutta la città di Catania, che sta attraversando in questo periodo momenti di incertezza e di tristezza. Tutti devoti tutti. Viva Sant’Agata. Viva Librino. Viva Catania».

LA PORTA DELLE FARFALLE: L’OPERA
Le scuole del quartiere di Librino e i Licei Artistici della Sicilia s’incontrano nuovamente per costruire un futuro in nome dell’eticaEcco i numeri della nuova Porta delle Farfalle: un chilometro e mezzo di muro di cemento armato, oltre 5.000 studenti di 16 Licei artistici siciliani, circa 10.000 bambini delle nove scuole di Librino e le relative famiglie, più̀ di 50 tra artisti e architetti selezionati dalla Fondazione Fiumara d’Arte, in collaborazione con una rete di giovani curatori. Negli scorsi mesi sono stati realizzati i laboratori didattici, con il coinvolgimento delle associazioni, delle chiese, dei condomini e dei ragazzi delle elementari e delle medie di Librino: laboratori attraverso i quali gli studenti hanno potuto approfondire lo studio teorico e la scelta dei valori della vita, avendo così la consapevolezza di diventare guerrieri di luce, e successivamente la pratica della lavorazione dell’argilla. Gruppi di tutor ed esperti hanno così formato gli studenti a creare dei manufatti di terracotta con i quali hanno potuto rappresentare i loro pensieri e il senso del lavoro teorico svolto.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Importantissimo appuntamento di due splendide realtà  che operano nel territorio messinese.: un incontro   che ha per Relatore  l'illustr.mo Prof .Giuseppe  Ferreri intorno ad un argomento che a trecentosessanta gradi  susciterà non solo semplice curiosità,  ma interesse scientifico: perché non si trattera' solo di patologia visiva, ma anche di aspetti che appaiono quasi fantascientifici ma che si traducono invece, in  vere e proprie action painting, azioni  esperenziali pittoriche che la vista  può creare, catturare, imprigionare, sprigionare  ed esprimere  in vere  e proprie opere d'arte. Un appuntamento da non perdere. La redazione esprime compiacimento per i presidenti delle ASSOCIAZIONI  che hanno avuto a cuore argomenti  nuovi, di notevole interesse scientifico su cui indagare.

 - di Maria Teresa Prestigiacomo -

COME TU MI VUOI
di Luigi Pirandello
adattamento Gianni Garrera e Luca De Fusco

Personaggi e interpreti in ordine di apparizione
L’ignota, Lucia Lavia
Salter, Francesco Biscione    
Mop/demente, Alessandra Pacifico    
Boffi, Paride Cicirello                                 
un giovane/dottore, Nicola Costa                                      
un giovane/ Masperi, Alessandro Balletta    
Zia LenaAlessandra Costanzo  
Zio SalesioBruno Torrisi                                     
Bruno Pieri, Pierluigi Corallo                                
Ines, Isabella Giacobbe

scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Gigi Saccomandi
musiche Ran Bagno
movimenti coreografici Noa e Rina Wertheim-Vertigo Dance Company
proiezioni Alessandro Papa

regia Luca De Fusco

produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro della Toscana Teatro Nazionale, Tradizione e Turismo srl – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro

Un capolavoro della maturità del grande autore siciliano, tra i meno frequentati, scelto da un regista come Luca De Fusco che lo ha invece molto frequentato e che ha deciso di portarlo ora in scena con una delle stelle nascenti del panorama attoriale italiano, Lucia Lavia.
Un testo aspro, ostico e anche misterioso in cui la protagonista, L’ignota, interpretata dalla Lavia, appare completamente diversa nel primo e nel secondo atto.
“Chi è veramente L’ignota? – si domanda De Fusco nelle note di regia - È Elma, la ballerina - cortigiana del primo atto o Cia la moglie borghese del secondo? É certamente una persona la cui mente è una stanza piena di gente - come recita il formidabile libro su un caso di schizofrenia di Daniel Keyes - ovvero un corpo senza nome come dice lei stessa.
Altrettanto certamente è un animale di palcoscenico, visto che solo nella danza trova espressione di sé. Altro elemento sicuro è che Elma/Cia vive immersa nel vino e distingue poco i confini tra realtà, sogno, immaginazione, ricordi.  Partendo da questi pochi elementi sicuri, siamo partiti per un percorso simile ad una navigazione nella nebbia con pochi fari all’orizzonte”.
“Questa regia – scrive infine De Fusco - somiglia più al mio antico Vestire gli ignudi del 2009, che ai miei più recenti Pirandello con Eros Pagni. Forse perché questo testo per la sua imperfezione mi sembra richieda un maggiore intervento del regista, forse perché la presenza di una prima attrice più giovane mi ha stimolato verso direzioni più eccentriche”.

Teatro Vittorio Emanuele:
Venerdì 3 febbraio 2023, ore 21
Sabato 4 febbraio 2023, ore 21
Domenica 5 febbraio 2023, ore 17:30

Messina, 31 gennaio 2023.
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Sabato 28 gennaio alle ore 10 presso il Centro Buon Pastore di Via Calvi

conferenza stampa di presentazione della Raccolta Nazionale del farmaco
che si svolgerà dal 7 al 13 febbraio presso le farmacie che vorranno aderire
all'iniziativa.
Saranno presenti rappresentanti del Banco Farmaceutico,di Ferderfarma,
dell'Ordine dei Medici,dell'Ordine dei Farmacisti,di Terra di Gesù Onlus e
delle associazioni che svolgeranno opera di volontariato.