In occasione delle giornate europee dello Scompenso Cardiaco, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Scompenso Cardiaco, nella mattina del 6 maggio si svolgerà a Piazza Cairoli un’iniziativa volta a diffondere la conoscenza dello scompenso cardiaco, sensibilizzando pazienti, medici e istituzioni sull'importanza di dare a questa patologia adeguata attenzione sulla prevenzione, diagnosi, terapie, ricerca e presa in carico dei pazienti per ridurre la progressione della patologia le riacutizzazioni e le riospedalizzazioni.
Lo scompenso cardiaco in Italia colpisce 600.000 persone ed è la prima causa di ospedalizzazione per gli over 65. Affanno, difficoltà di respiro, senso di stanchezza sono i sintomi più frequenti. L’incidenza è in aumento a causa degli stili di vita, dell'aumentata sopravvivenza dopo un infarto e dell'invecchiamento della popolazione. Il 30% dei pazienti muore a un anno dalla diagnosi, il 50% a 5 anni. I ricoveri per scompenso sono aumentati di circa il 50% negli ultimi dieci anni; la riospedalizzazione è di circa il 20% a trenta giorni e del 50% a sei mesi. In termini economici, in Italia i costi per i soli ricoveri ospedalieri in acuzie ammontano a quasi 550 milioni di euro l'anno, pari al 2% del valore complessivo dei ricoveri e allo 0,5% della spesa sanitaria complessiva.
«Le Giornate europee dello scompenso cardiaco sono una campagna europea che ha l'obiettivo di aumentare la conoscenza di questa patologia, principale causa di ricovero dopo il parto e prima patologia per giornate di ricovero – afferma Antonio Giovanni Versace, membro del Board di HFA e Responsabile dell’Ambulatorio per la Diagnosi e la Cura dello Scompenso Cardiaco presso l’UOC di Medicina Interna diretta dal Prof. A. Saitta dell’AOU Policlinico di Messina, – Siamo lieti che la campagna abbia avuto in Italia il patrocinio del Ministero della Salute, perché lo scompenso ha pesanti ripercussioni in termini di qualità di vita, costi sociali e costi sanitari. La diagnosi tempestiva insieme al controllo dei fattori di rischio permettono di rallentare il decorso della patologia. I progressi compiuti negli ultimi anni ci permettono di intervenire con efficacia, migliorando la sopravvivenza, soprattutto grazie all’arrivo di nuove terapie farmacologiche che ci auguriamo possano migliorare la prognosi del paziente».
Nello stesso contesto l’Associazione Progetto Cuore Una Scossa per la Vita, associazione fondata dal Dott. Antonio Giovanni Versace, si punterà l’attenzione su un evento strettamente correlato con lo scompenso cardiaco: l’arresto cardiaco.
In Italia sono circa 70.000 le persone colpite da arresto cardiaco ogni anno. Di fronte ad un paziente colpito da arresto cardiaco, ognuno di noi dovrebbe sapere come comportarsi; la Rianimazione Cardiopolmonare insieme all’utilizzo dell’AED dovrebbe fare parte degli argomenti più importanti dei testi di educazione civica.
In questo caso la somministrazione di shock da parte di un defibrillatore manuale o semiautomatico è l’unico trattamento efficace.
Il tempo per intervenire è strettissimo: le percentuali di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% al minuto senza la defibrillazione, per questo motivo chiamare i soccorsi (118) non sempre basta, i tempi medi di arrivo variano ma sono sempre alti.
Il defibrillatore semiautomatico analizza il ritmo cardiaco del paziente e determina se è necessaria l’erogazione di uno shock; le istruzioni vocali assistono l’operatore durante la defibrillazione.
I defibrillatori sono estremamente intuitivi nel loro utilizzo, non è necessaria alcuna esperienza medica per saperli utilizzare: bastano poche ore di addestramento per imparare a salvare una vita umana, e la legge italiana, con il DL n° 69 del 15 Marzo 2004 ha dato via libera a tutti gli Italiani per utilizzare un Defibrillatore Semiautomatico .
La stessa associazione sta in atto promuovendo la formazione nelle scuole e nei centri sportivi pubblici come la Cittadella Universitaria nel programma “Scuole Cardioprotette” e “Sport sicuro per i nostri bimbi”.
Dott. A.G.Versace DM Medicina Interna AOU Policlinico “G.Martino” 347.7019339
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.