- di M. C. -

Sabato 10 giugno il Movimento per la Divulgazione Culturale ha promosso una singolare iniziativa: la lettura a più voci di un poema in endecasillabi del poeta-artista Giuseppe Messina. Un poema abbastanza particolare, il cui titolo “Odissea ultimo atto” già fa intuire di cosa si tratti. E’ la continuazione del poema omerico, pubblicato da Messina nel 2001, e nato quasi da una sfida col figlio Salvatore quando aveva otto anni.

Chiese al padre, dopo aver visto un film sull’Odissea, se fosse possibile scriverne la continuazione. Messina scherzando rispose di si, soltanto che passò del tempo prima che questo avvenisse. Successivamente l’autore scrisse anche altri due libri, sempre legati all’Odissea, realizzando di fatto una trilogia: La leggenda di Omero e Le stirpi di Atlantide. Parti del libro, ampiamente presentato nel tempo in varie occasioni in città e fuori, riscuotendo premi e successi a livello nazionale, è stato letto nella sala conferenze dell’ex Monte di Pietà “Giovanni Spagnolo”, oltre che dall’autore, che ne ha illustrato anche la genesi, dalla professoressa Maria Torre, autrice dei riassunti delle cinque parti in cui è suddiviso, dalla professoressa-poetessa Maria Morganti Privitera e dalla professoressa Caterina Barresi.