- La redazione -
Il progetto culturale “Impronta d’autore”, promosso dal Museo Epicentro con l’Associazione “Barcellona Live” e la testata giornalistica “24live.it”, ha già visto la partecipazione dell’artista e poetessa Salva Mostaccio, dello scultore Salvatore De Pasquale, dell’artista e storico della città Marcello Crinò, del Direttore artistico del Teatro “P. Mandanici” Sergio Maifredi, del critico d’arte Andrea Italiano, del fondatore di Fumettomania Mario Benenati, dell’editore Pierangelo Giambra, del musicista Antonio Vasta, del cantautore Carlo Mercadante, del politico Domenico Nania.
Venerdì 30 giugno 2017 è stata la volta della giornalista e scrittrice Francesca Romeo. La serata, svoltasi nel giardino di pietra dell’Epicentro, è iniziata con i saluti di Nino Abbate, fondatore ed artefice dell’Epicentro, il quale ha ricordato che il progetto “Impronta d’autore” è finalizzato a far conoscere le persone che hanno lasciato delle tracce nel territorio. Ha poi dato la parola all’assessore alla Cultura Ilenia Torre, lusingata per la scelta della Romeo. E’ seguito un intervento di Marcello Crinò, in qualità di artista a cultore di storia locale, il quale ha ripercorso le fasi della sua conoscenza con Francesca Romeo, avvenuta proprio dieci anni fa durante la presentazione del libro di Andrea Italiano, Guerra alla Tonnara. In quell’occasione Francesca Romeo relazionò sui bombardamenti di Barcellona del 12 agosto 1943, argomento della sua tesi di laurea ed evocato da Andrea Italiano nella raccolta poetica. Ha poi parlato della presentazione del libro della Romeo Il giardino senz’anima, avvenuta nel 2009, riproponendo alcuni lavori grafici, alla maniera dei rotoli di Exultet medievali, utilizzati in quell’occasione per integrare la presentazione del libro.
Nel corso dell’intervista, condotta dalla giornalista Cristina Saja, di 24live.it, Francesca Romeo ha parlato della sua attività di corrispondente della Gazzetta del Sud, dove si occupa in prevalenza di problemi sociali, dei problemi dei disabili, e si è soffermata su un’intervista particolare, quella all’attrice Claudia Koll, che a un certo punto della sua vita ha avuto una svolta significativa, e dove ha visto la fede che traspariva dai suoi occhi. Si è soffermata anche su Barcellona fucina culturale e di lotta per i diritti, evidenziando come la città non sia solo quella che spesso si vuol far credere. Alla domanda di Cristina Saja sul suo ruolo di poetessa, e sul ruolo della poesia oggi, ha detto che la poesia non ha perso la sua identità, ma si sta trasformando, così come si trasformano i vestiti nel corso del tempo: la poesia è viva e fa parte dell’animo umano. Il suo poemetto, Il giardino senz’anima, è frutto di tante riflessioni, denso di rimandi e citazioni. L’uomo è spesso distratto, la sua vita effimera, compie nefandezze.
Si è soffermata sui suoi studi sui Vangeli Apocrifi, iniziati a seguito del clamore suscitato dal Codice da Vinci. A suo avviso gli Apocrifi sono un ottimo compendio del periodo storico in cui visse Gesù Cristo, evidenziano il profondo impatto che Cristo ebbe nella sua epoca. Infine ha parlato della tesi di laurea sullo sbarco in Sicilia nel 1943 e sui bombardamenti della città avvenuti del mese di agosto. Lo sbarco in Sicilia è stata una campagna fin troppo dimenticata e messa da parte, nonostante le sue ripercussioni sulla storia d’Italia. Infine un augurio per la città: spero, ha detto, di vederla migliorare, vista la presenza di associazioni e di luoghi per la cultura, soprattutto la presenza attiva del Teatro Mandanici.
Come da prassi, alla fine Francesca Romeo ha lasciato su una mattonella di argilla cruda l’impronta della mano destra, che andrà ad arricchire la collezione del Museo.