La raccolta di poesie dialettali Lu me’ sicilianu, è testimonianza di una fioritura e fertilità lirica che si inserisce nel filone più importante della poesia dialettale siciliana del ventennio in corso e dell’ultimo novecento. Nella silloge vengono inseriti delle tracce di fonemi e spunti grammaticali, espressivi di un lavoro di ricerca sul sotterraneo terreno del linguaggio originario, teso al recupero del ritorno lessicale siciliano. Vizzari riorganizza nelle sue raccolte, il tessuto linguistico del passato, con un’esuberanza giovanile che irrompe nelle tradizione poetica siciliana, inserendovi umori e pensieri di grande novità, con arricchimenti e dispiegamento delle potenzialità della parola poetica siciliana.
Elemento che risalta e definisce la raccolta è anche il titolo, Lu me’ sicilianu, che si accorda con il rispetto per la tradizione linguistica dialettale più pura. Le liriche mantengono un legame con i ricordi, che sanno coincidere la memoria collettiva, fatta di luoghi, persone, episodi della propria crescita e formazione. L’autrice realizza tutto il suo operato poetico, con una ricostruzione minuziosa del vero lessico dialettale, nell’entusiasmo della riscoperta di una rivendicazione della identità linguistica siciliana. L’autrice elabora attorno ad una pluralità di sfaccettature lessicali, un tessuto lirico denso, appassionato ed armonioso. La poesia della Vizzari riesce, comunque, con la propria peculiarità formativa, a richiamare al presente o a recuperare gli aspetti salienti dell’espressività culturale di una sicilianità che tende a sfaldarsi. La silloge mantiene e sostiene le espressione siciliane, con un’autenticità e con una forza corale a tratti addirittura epica, anche quando descrive liricamente la quotidianità. In quest’ultima raccolta dell’artista, i fruitori della poesia più vera, possono riscoprire una trama filologica che sostiene e attraversa la volontà del poeta di volere essere presente nella realtà letteraria siciliana, attraversando la coscienza linguistica dialettale, realizzando una lingua viva, nella riaffermazione dell’ assertività storica dell’idioma isolano. La parola poetica della silloge Lu me’sicilianu , va oltre la purezza di forma e di struttura, delineando una musicalità in tutte le costruzioni liriche, in un difficile affinamento sintattico e metrico. Si percepisce la ricerca dell’esercizio di forma, che risente del gusto della ricerca, svelando al fine pregevoli linearità nella versificazione. Tutta la produzione poetica dell’artista Vizzari è infatti orientata all’attenzione del verbo, al particolare, al frammento, applicandosi con la stessa attenzione che pone nel realizzare i suoi straordinari dipinti. Quest’ultima silloge in dialetto, raggiunge perfettamente il senso del mondo della sicilianità, con la capacità di sapere rilevare le minute esperienze del quotidiano sollevandole a dignità di narrazione poetica. L’autrice espone pensieri e riflessioni poetiche nella continuità ideologica di un attaccamento alle radici e ai luoghi della sicilianità, con una particolare cura linguistica. Il cuore della poetessa si spinge comunque oltre la perfezione della costruzione lirica, battendo in ogni parola e determinando il trionfo della parola siciliana. Flavia Vizzari, come già anticipato, inserisce nella sua elegante raccolta, dei percorsi della complessa grammatica dell’idioma siciliano, tracce che divengono una vera guida alla parola dialettale, portando il lettore in un viaggio nell’alchimia del verbo, dove appare inevitabile il confronto con i maggiori poeti dialettali siciliani
L’intreccio sapiente e lineare che è riuscito a compiere Vizzari, riunisce in se significati, immagini, suoni e suggestioni, che alla fine realizzano un piccolo capolavoro sinestesico, artistico e comunicativo. In un’epoca nella quale la parola dialettale sta perdendo di significato, la forza della poesia di Flavia Vizzari è forse l’esempio più convincente di argine a tale tendenza di sfaldamento linguistico della tradizione. Lu me’ sicilianu è una raccolta poetica luminosa ma anche esistenziale, coinvolgente, un’originale e magica silloge che lascia un segno indelebile nei fruitori nella lettura, autentica espressione di un lavoro letterario che testimonia , tenacia, dedizione e impegno artistico non comune.
Recensione del dott. Giovanni ALBANO