Comunicato stampa
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Nella qualità di Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, a seguito delle notizie ufficiose sugli esiti dell’incontro svoltosi in data odierna presso gli uffici comunali con i rappresentanti della Camera Penale Pisani-Amendolia, non posso non rilevare che l’assenso per modificare la previsione della possibilità di poter assistere i clienti, da divieto in raccomandazione, non ha alcuna valenza giuridica, in considerazione del fatto che – ad oggi – le specializzazioni forensi non sono regolamentate.
Ciò a prescindere dai dubbi nascenti dalla considerazione che un verbale, redatto alla fine di una riunione informale, possa modificare un'ordinanza in vigore, che resta quindi pienamente efficace.
Inoltre, colgo l’occasione per ribadire che con l’ordinanza di venerdì scorso è stata intaccata la funzione sociale delle professioni e noi, nell'interesse dei cittadini e dei nostri iscritti, non accetteremo ulteriori illegittime limitazioni.
Sarebbe stato più opportuno invitare al Comune tutti gli Ordini, in rappresentanza delle rispettive categorie professionali, per contribuire al contenuto dell'ordinanza e non solo i rappresentanti di una singola associazione, tenuto conto che il provvedimento sindacale produce effetti nei confronti di tutte le libere professioni.
Per questo motivo, mi farò promotore di un’ulteriore riunione con i Presidenti degli Ordini degli Architetti PPC, dei Commercialisti, degli Ingegneri e dei Notai, per chiedere di prendere posizione rispetto a questo ulteriore annunciato provvedimento.
Avv. Domenico Santoro