- di Gennaro Galdi -
Taormina. Me. Il Palazzo Duchi de Spuches, Duchi di Santo Stefano, Fondazione Mazzullo che custodisce le opere del noto scultore di Graniti, apre il sipario giorno 9 ottobre ore 17.00 ad un altro autore, nato in Francia ma di origini siciliane: Calogero Galletta, con il suo romanzo dal misterioso titolo L’oro di Ity , Collana i Salici ( Narrativa) Montedit Editore. Scrive il critico letterario e d’arte, la giornalista prof Maria Teresa Prestigiacomo nel recensire l’opera seconda dello scrittore: “L’interessante romanzo non è un noir ma il titolo stesso lo riveste di un alone di mistero che svanisce quando, dello scrittore, ne conosciamo il back ground, i suoi primi steps lavorativi che lo portarono, nella sua prima giovinezza ( vedasi biografia di Galletta) alla sua prima esperienza lavorativa nelle miniere d’oro della Costa d’Avorio, ad Abidjan. Attraverso una scrittura fluida ed un’accattivante vena narrativa, l’autore, che, oggi, offre le sue risorse presso una Banca Internazionale a Lussemburgo, utilizzando il leit motiv della geologia, cui egli stesso è esperto, evoca contraddizioni , differenze di cultura e bellezza di un Continente che ha vissuto in tutte le sue sfaccettature, lavorando a stretto contatto con la gente del luogo. Carlo Agnetta, personaggio creato dalla fantasia dell’autore, ha, pertanto, un plafond autobiografico da cui l’autore si distacca, successivamente, per esercitare ed esprimere la sua vena di scrittore alla sua seconda prova di Narrativa. Un racconto, quello di Agnetta e quindi dell’autore che è romanzato solo per la dinamica delle azioni che possono anche non susseguirsi come nella realtà si siano susseguite…Ma una cosa è certa ed è vera: l’autore, attraverso Henry, alla fine del romanzo, ci comunica, con enorme dispiacere, dello sfruttamento delle popolazioni locali, del furto delle risorse di quel Paese in nome di una cooperazione destinata a foraggiare i Paesi Occidentali, di una condizione subalterna di lavoratori costretti a prestare la loro opera senza un adeguato compenso, la morte di tanti uomini e bambini innocenti in nome di un facile profitto… L’oro luccicante da un lato e il giaciglio di una casa senza porta, con una stuoia per coperta, sul corpo, per la notte… Quel che è triste è l’apprendere che Henry aveva dovuto firmare un contratto in cui avrebbe mantenuto lo stretto riserbo su quanto avesse visto. A questo punto, si può affermare che il libro, oltre ad essere apprezzato per il linguaggio agile e semplice che lo rende scorrevole nella lettura, deve essere apprezzato per la sua valenza didattica che il messaggio di denuncia che l’autore veicola. Certamente, anche il personaggio di Henry ci lascia perplessi, ma ne giustifichiamo certamente il comportamento, considerato il fatto che non manifesta il suo coraggio di esprimere il suo vero pensiero: intendo dire quale fosse il vero motivo per il quale si fosse deciso a lasciare la Costa d’Avorio per un altro lavoro, in un altro Continente. Carlo….Henry…lasciarono quel Continente che luccicava d’oro, sì ma tra giacigli maleodoranti e un certo dottor Gilbert che curava i malati con i farmaci…scaduti…
Un romanzo, questo di Calogero Galletta, che al di là della storia o dell’autobiografia dell’autore, interessa per le profonde riflessioni che scaturiscono dalla lettura attenta delle pagine del libro: riflessioni su un Continente africano che la volontà politica dell’Occidente non ha inteso riscattare dalla sua atavica subalternità.” La presentazione del libro, a cura del critico letterario e d’arte, Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo, avrà luogo a Taormina, il 9 ottobre alle ore 17:00: l’evento si innesta in un altro evento International Art Event d’arte con gli artisti pittori Lydia Canclaux ( Francia), Michel Tong ( Honk Kong) e Jacqueline Zhu ( Cina) dell’Accademia Euromediterranea delle Arti, presidente la prof Maria Teresa Prestigiacomo critico e giornalista direttrice testata Arte e Cinema inglese ed italiano. Inoltre, l’evento contemplava l’Omaggio a Dante Alighieri, nei settecento anni dalla sua morte( 1321-2021) promosso da Artinsieme, presidente dr Marcello Nativo, curatrice dott.ssa Marialuisa Occhione, per la mostra a tema dei pittori siciliani, sul tema Dante Alighieri e la Divina Commedia.
Oltre al critico giornalista Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo che presenterà il romanzo, saranno presenti il prof Domenico Venuti Consigliere Nazionale Associazione Nazionale del Fante e presidente dell’Associazione Assofante di Messina, il presidente Assofante per Barcellona Pozzo di Gotto dr Carmelo Maimone, il Conte Molino della Torre, la direttrice della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina dott.ssa Tommasa Siragusa e, dulcis in fundo l’Assessore prof.ssa Francesca Gullotta che porgerà un saluto per l’Amministrazione Comunale di Taormina. L’autore porgerà un saluto ai presenti, attraverso un collegamento telefonico con il Granducato di Lussemburgo.