Presso l’Aula Magna dell’Università di Messina sabato 20 Maggio si è svolto XI
Premio Internazionale A.S.A.S. Scopo dell’Associazione Siciliana Arte e Scienza è
sostenere l’Arte in tutte le sue meravigliose forme. La Prof. Francesca Tommasini,
Presidente della giuria, ha ringraziato il Magnifico Rettore Salvatore Cuzzocrea per
l’ospitalità offert nella splendida cornice dell’Ateneo. La Presidente Prof. Flavia
Vizzari si è complimentata con i numerosi poeti, provenienti da diverse città italiane,
che hanno partecipato con ben 400 elaborati molti dei quali in vernacolo. Il Vice
presidente Pier Paolo La Spina, anima e motore di questo Recital, ha dedicato alla
prof. Vizzari una bella poesia anonima. Ha presentato la chermesse Alba Terranova
che ha dato il via alla piacevolelettura delle poesie degli artisti premiati.
All’interno di questa manifestazione è stato organizzato un interessante Convegno
“Feste e Riti. La valorizzazione del patrimonio siciliano e locale”. Per primo è
intervenuto il Prof. Demetrio Chiatto laureato in Musicologia, specializzato in
Paleografia e Filologia Musicale, docente di chitarra e Direttore della collana di studi
“Musica e Musicisti a Messina” per la quale ha realizzato un’opera colossale in sette
tomi.
Il relatore ha presentato un exursus storico riguardo L’Entrata di Carlo V a Messina,
impreziosito da immagini e documenti del tempo. L’imperatore venne accolto con
tutti gli onori e fu costruito un Carro Trionfale della Vara alla sommità del quale era
posta la statua di Carlo V. Quando fece il suo ingresso in Cattedrale, l’imperatore
restò ammirato nel vedere scendere dal tetto la schiera di 24 angeli divisi in 4 cori
che cantavano le lodi del sovrano, creando un aspetto teatrale e musicale molto
suggestivo. Nel 1592 Filippo Gotho ha tramandato le notizie sui Festeggiamenti dei
Martiri Placido e compagni, trucidati da Mammucca per non aver voluto rinnegare
la loro fede e i cui corpi vennero ritrovati nel 1588. Per la sontuosa processione con
le bare dei Santi, venne costruito un ricco carro trionfale e in quell’occasione furono
chiamati ben 140 musicisti. Per la prima Cappella dedicata alla Madonna della
Lettera vennero organizzate delle solenni manifestazioni con l’esecuzione di sonetti,
madrigali e del Te Deum.
Il Prof. Mauro Geraci, scrittore e titolare della cattedra di Antropologia presso il
nostro Ateneo, ha dissertato su “La Festa in Letteratura”. Ha sottolineato che la
festa è un fatto totale, sociale e culturale, in cui le rappresentazioni gioiose della
società aiutano a superare i drammi. Vi sono vari tipi di feste: religiose, istituzionali,
politiche nelle quali si ritrovano caratteri rituali, come ad esempio, le
rappresentazioni sacre e le feste per i morti e momenti di libertà, come nel
Carnevale. Il prof. Geraci ha passato in rassegna molti studiosi di tradizioni popolari
della Sicilia: il Pitrè, Salomone Marino, il Cocchiaro che con le loro ricerche hanno
dato vigore e lustro alla nostra storia e ai nostri miti. Ha ricordato anche
l’importanza dei Cantastorie, che con la loro attività hanno impedito di far perdere
la memoria di tanti racconti della nostra Terra. Al termine della sua trattazione ha
simpaticamente cantato, accompagnandosi con la chitarra, due Ballate: ”Fauci di
fango”, composta in occasione del tragico evento di Giampilieri, che l’autore ha
voluto dedicare alla popolazione dell’Emilia Romagna e “I Muzzuni” ispirata alla
singolare festa che si organizza ad Alcara Li Fusi dedicata a tutti i fidanzati, che in
quel giorno fanno la proposta ufficiale alle loro compagne.