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Articoli filtrati per data: Lunedì, 25 Febbraio 2019

-  La redazione -

La figura dell’architetto ed urbanista barcellonese Giuseppe Cavallaro (1833-1888) è stata ricordata domenica 24 febbraio 2019 nella sede della Corda Fratres con interventi degli architetti Giovanni Pantano e Luigi Lo Giudice. Pantano, autore di un pregevole volume sul Cavallaro (Giambra Editori), lo ha definito il padre della nostra città, un precursore che ha dato forma a Barcellona, progettando nella seconda metà dell’Ottocento una strada di due chilometri, la via Operai, che rappresenta le basi del Piano regolatore. Dal 1862 fu architetto comunale, e in tale veste cambiò il volto della città progettando diversi edifici, come il Palazzo Comunale, la Fiera e il mercato del bestiame, il Cimitero Comunale, le Neviere di Colle del Re, intervenne su ex conventi. In conclusione del suo intervento ha ribadito la proposta di conferirgli un riconoscimento o un monumento nella Piazza Libertà, una piazza ottagonale da lui progettata insieme alla via Operai.

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L’architetto Luigi Lo Giudice, che fa parte del direttivo della Corda Fratres, si è soffermato sul Cimitero Comunale, spiegando la vicenda della nascita di questo luogo di sepoltura e della memoria, un luogo dove è possibile leggere elementi di storia della città. Ha mostrato immagini di cappelle e di monumenti ricordando le figure di alcuni scultori siciliani che li hanno realizzati, come Mamì, Lo Schiavo, Claves, Munaò, e Genovesi, proveniente da Pietrasanta.

Infine l’architetto Marcello Crinò, presidente del sodalizio, ha illustrato il monumento funebre di Cavallaro, realizzato dallo scultore Emanuele Schifilliti nel 1892 per conto del Comune, evidenziando la necessità di intervenire per il suo restauro, in quanto le scritte riportate sul monumento, che forniscono importanti informazioni sull’architetto, sono diventate quasi illeggibili e lo stemma municipale è stato trafugato anni fa.

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In merito al riconoscimento da attuare in Piazza Libertà è intervenuto Bernardo Dell’Aglio, presidente della Genius Loci, anticipando che c’è in programma la realizzazione di alcuni pannelli su personaggi barcellonesi, analogamente ai pannelli degli Itinerari Barcellonesi, ed il primo sarà dedicato proprio all’architetto Cavallaro.

25 febbraio 2019

Pubblicato in Comunicati stampa

 

MESSINA, 25 FEB -  Quattro anni intensi di lavoro concentrati sulla divulgazione, anche al grande pubblico e ai giovani, dei temi legati al cervello, con particolare attenzione alla prevenzione e alla ricerca. Due mandati consecutivi, due elezioni, alla guida, in Sicilia, di una storica società scientifica, la Società italiana di Neurologia fondata in Italia nel 1907. Il professore Placido Bramanti, neurologo, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Messina e direttore scientifico dell’Irccs Bonino Pulejo, venerdì 15 febbraio a Catania, ha lasciato a scadenza di mandato, la segreteria siciliana della Società. Passaggio di consegne avvenuto durante l’annuale congresso regionale, organizzato e voluto nella città etnea da Bramanti, insieme al segretario nazionale della Sin, il professore Mario Zappia, direttore della Clinica neurologica del Policlinico universitario di Catania,  che è stato un successo di partecipanti (circa 140, da ogni città della Sicilia e da diverse regioni d’Italia) e ha visto la presenza di illustri relatori nazionali.

Un focus di approfondimento di sei sezioni con al centro le ‘Cure palliative’ in Neurologia, ma che ha approfondito anche temi di strettissima attualità e di massima urgenza, come la nuova rete ospedaliera regionale e quella temporale. “Su questo è stato davvero costruttivo il potersi confrontare direttamente con l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, che ha partecipato ai lavori – osserva l’ex segretario – dare ai siciliani la più efficiente assistenza sanitaria, nei punti più distanti della Sicilia è un obbligo fondamentale. Speriamo che nell’immediato futuro, anche grazie alla tecnologia, al telesoccorso, in primis, si possa migliorare l’aspetto, appunto dell’assistenza e dell’accesso alle cure. La rete tempo-dipendente – osserva Bramanti – è strettamente legata allo sviluppo dell’innovazione e della ricerca e, non a caso, uno dei panel del nostro congresso, è stato proprio dedicato a questo aspetto”.

Bramanti, durante i suoi due mandati, ha organizzato tre congressi regionali della Sin, e iniziative sul territorio: centrale è stata l’organizzazione delle settimane del cervello. Nel 2015 con il tema ‘Nutrire il cervello. Dieta e malattie neurologiche’; nell’edizione 2016 sono stati, inoltre, organizzati incontri divulgativi nelle scuole secondarie di Messina su ‘Il tempo è cervello’, con la presentazione di video didattici da parte di specialisti dell’Irccs con un contest che ha coinvolto gli studenti stessi, con premiazione finale al Palacultura di Messina. Durante la settimana del cervello 2017, il professore Bramanti, insieme ai medici dell’Ircss ‘Bonino Pulejo’ ha promosso delle giornate di consulenze e test gratuiti per i cittadini all’ospedale Piemonte di Messina, in linea con il tema: ‘Curare il cervello migliora la vita’.

Durante l’edizione 2018, “Non c’è muscolo senza cervello”, sono state organizzate delle visite guidate al Caren e agli ambulatori di Medicina dello Sport del centro Bonino Pulejo. Sono stati invitati campioni e squadre sportive locali che, oltre a visitare i nuovi locali, hanno testato il Caren e la attrezzature di medicina dello sport.

Le edizioni precedenti del Congresso regionale della Società di Neurologia si sono concentrati su altri due aspetti importantissimi, capire ‘Come cambia la Neurologia’, un approfondimento per fare il punto sui nuovi indirizzi diagnostici, terapeutici ed assistenziali nella malattie neurologiche acute e croniche”. Sull’ ‘Innovazione che avanza’ si è invece concentrata l’edizione congressuale dello scorso anno.

“Lascio una società che in questi anni ha lavorato tanto – afferma il professore Bramanti – e grazie anche a questi momenti di confronto il settore ha valutato notevoli progressi, soprattutto nel campo diagnostico e con nuove terapie che migliorano le condizioni dei pazienti. Queste sono delle certezze. Il mondo scientifico va avanti, conosciamo meglio, rispetto al passato, molte patologie neurologiche, e questa conoscenza per noi, ogni giorno è stimolo per studiare, ricercare, affinché nei prossimi anni si possa arrivare a importanti traguardi anche nel campo molecolare e, quindi della cura”.

Il Congresso 2019 della Società italiana di Neurologia, infine, grazie all’elaborazione dei test distribuiti tra i partecipanti ha ottenuto una valutazione altissima, con un giudizio che va tra eccellente e buono per ben l’80 per cento dei partecipanti. E’ stato apprezzato, in particolare, il panel dei relatori, la chiarezza dei docenti e delle relazioni; la qualità della segreteria organizzativa, dell’organizzazione dell’evento e dei servizi offerti agli ospiti.

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Lillo Maiolino

Pubblicato in Comunicati stampa

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