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Con gli alti auspici dell’illustre Prof Don Biagio Amata Protettore Generale dei Corpi Blu di Soccorso Internazionale Inspired ONU-UNESCO-OMS
E Rettore Emerito del Centro  Europeo di Studi Universitari di Pace-Human Rights of Peace

 E della Dott.ssa Daniela Kleszczynski 

 Presidente del Comitato Europeo dei Giornalisti di Roma

 

Giovedì 18 c.m. alle ore 16,30 su iniziativa del Club Service  Incontri Europei  avrà luogo un “Incontro” sul Tema “ Giovanni Paolo II e la Libertà del Popolo Polacco “ , con  intervento storico del dott.Cesare Venuti e   “ La Poetessa polacca Wisława Szymborska, vincitrice del Nobel per la letteratura”,  con intervento del prof Giuseppe Rando Ordinario di Letteratura Italiana

Me 16/02/2016

Metti alla prova le tue capacità da investigatore, trova gli indizi, non lasciarti ingannare dalle false piste, scopri il movente, l’arma usata per compiere l’efferato delitto, ricomponi la scena del crimine e infine arresta il colpevole prima che possa commettere ancora atroci delitti…
Avrai l’eccitante ruolo di detective, in una realistica e coinvolgente scena teatrale, tra raccolte di indizi e interrogatori ai sospettati.
Una miscela raffinata tra cena, spettacolo teatrale e gioco di ruolo che vi coinvolgerà durante tutta la serata.
L’evento rappresenta una cena tematica in cui tutti i banchettanti verranno coinvolti in un giallo.

 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Parigi. Per Antonio Caramia, è bastata un'attenta selezione della famiglia Peugeot discendente della nota Casa Automobilistica francese che aveva qui a due passi dell'Arc de Trionphe, la prima sede nei primi del 900, in periferia, dunque, (nell'Avenue de la Grande Armee, ora a 5 minuti dalle griffe internazionali, come Cartier e Vuitton di Champs Elysees).... per fare di Antonio Caramia un pittore internazionale.

 Caramia è un pittore unico, originale, dall' impianto scenico straordinario, quasi alla Dalì per le trovate fantastiche che caratterizzano le sue opere; esse  manifestano una speciale padronanza tecnica in cui  tecnica e messaggio, significante e significato, si fondono in un bilanciato mix...

Isole del Mediterraneo, notturni o tramonti, per Caramia sono poesie dell'anima che si traducono con la leggerezza del Fanciullino pascoliano che ognuno deve allevare, curare, nutrire, sorreggere dentro di sè per sconfiggere la vecchiaia che arriverà, come afferma il protagonista del film E.T.m allorquando si perderanno i sogni...

Questo è il messaggio fondamentale, sotteso alle splendide opere di Antonio Caramia che conquistano a tutte  le latitudini. 

Caramia ha conquistato dalla mostra di Parigi, presentata da me con successo di pubblico e di critica, il difficile pubblico europeo per il suo stile inconfondibile, per la sua spiccata identità che rende riconoscibile l'artista tra tanti e che si impone con fascino e personalità nel difficile mercato internazionale. 

 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma.Il Presidente di AMSI e Co-mai partecipa alla serata di beneficenza della Parrocchia Maronita di Roma. Si è svolta sabato 13 febbraio a Roma, presso il Grand Hotel Parco dei Principi, la VII cena annuale di beneficenza organizzata in ricorrenza della Festa di San Marun dal Comitato della omonima Parrocchia Maronita libanese di Roma e dal Mons. Tony Jibran: in più di 400 tra libanesi ed italiani si sono uniti per l'occasione in segno di pace, di rispetto e di solidarietà, alla presenza del Generale Georges Khoury, Ambasciatore del Libano presso la Santa Sede, e del Corpo Diplomatico dell'Ambasciata, del Generale Capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano e di numerose Rappresentanze Diplomatiche straniere presso la Santa Sede.

     Presenti in sala anche Foad Aodi, Focal Point per l'Integrazione in Italia per l'UNAOC, Presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e dell'Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), il Dr. Walid Srouji, Presidente dell'Associazione dei Medici Libanesi in Italia (Amli), il Dr. Robert Najar, Vice Presidente di Amli, il Dr. Mohamed Zaraket, Segretario Generale di Amli e Coordinatore Organizzativo di Co-mai e numerosi Professionisti della Sanità italiani e libanesi.

"Vogliamo intensificare la collaborazione socio-sanitaria con i nostri Paesi di origine, per creare attraverso la sanità una via diretta e decisiva che favorisca la cooperazione tra l'Italia ed i Paesi arabi", dichiara Foad Aodi. "In questo momento storico così delicato - prosegue - drammaticamente segnato dalle tensioni e dalle guerre, solo con l'unione, infatti, possiamo salvare il Medio Oriente ed il futuro dell'Europa, basandoci su un vero dialogo interculturale ed inter-religioso, sia nel mondo arabo, sia tra i cristiani. La Co-mai in quanto Comunità laica che comprende le varie religioni, apprezza questa iniziativa che coincide con il nostro impegno per costruire ponti tra Occidente e mondo arabo, ma anche ponti tra le diverse religioni interne al mondo arabo".                                    

"La Comunità libanese in Italia si è ritrovata qui in questa cena, con una grande partecipazione dell'Associazione dei Medici Libanesi in Italia, per fornire aiuto ai bisognosi. Siamo tutti uniti davanti alla solidarietà ed all'aiuto che può offrire la nostra Associazione, dal punto di vista umanitario e sanitario, senza distinzioni tra Paesi e religioni", afferma il Dott. Walid Srouji.

La serata di beneficenza è stata allietata dalle danze libanesi e da un ricco programma di musica dal vivo eseguito dal coro Santa Rafqa giunto dal Libano, mentre in un clima di festa e condivisione gli ospiti di tutto il mondo hanno saggiato le pietanze della cucina tipica libanese.

 

Laboratorio del gusto terzo appuntamento- di Maria teresa Prestigiacomo 

La manifestazione avrà inizio alle ore 10.30

L’Enoteca Provinciale di San Placido Calonerò organizza il terzo appuntamento con il Laboratorio del Gusto.

Protagonista dell’evento in programma martedì 16 febbraio, a partire dalle ore 10.30, sarà il Salina IGT abbinato ai capperi dell’isola di Salina e ad altri prodotti tipici locali.

La giornata sarà dedicata, in particolare, ai ragazzi delle ultime classi delle scuole superiori e, attraverso un interessante percorso di conoscenza di alcune tra le più prestigiose eccellenze del territorio messinese, farà conoscere ai giovani i prodotti di qualità del territorio e del loro legame con le tradizioni e la storia del comprensorio.

Il Laboratorio del Gusto è riservato ad un numero chiuso di partecipanti e si potrà accedere su prenotazione al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SUGGESTIVA NARRAZIONE IN CHIAVE DI “AMARCORD”   Geri Villaroel

La trama del romanzo di Geri Villaroel, Il Pupo di carne (Giuseppe Laterza, pp. 305, dic. 2013) corre su strade parallele, che nonostante abbiano inclinazione e tendenze diverse, perseguono il leit motiv del ritorno nella terra natia. Necessità che s’avverte costante, persistente e smaniosa. Pubblico e privato s’intersecano nella vita di Fernando Corvera, giornalista siciliano, giunto nella Roma degli anni Sessanta. Sconvolgenti e di sorprendente impatto, gli eventi che si susseguono frenetici.

L’angoscia della quotidiana routine, s’imbatte in pause deliranti di sesso, appagato o desiderato. Suggestionato dal perenne brontolio dell’Etna, il maestoso vulcano che squarcia l’orizzonte del suo luogo natio, lo scrittore spalanca una finestra su fatti e misfatti vissuti, acquisiti o immaginati, combinando l’ordito, strepitoso, inquietante e, comunque dilettevole, del romanzo.

I recessi dell’inconscio, turbati dal desiderio, ingombrano la mente sognatrice del protagonista, indotto da curiosità professionali ad avventure intrise di giallo. Una pista corre sul filo di uno spaccio di diamanti, per certi versi insanguinati. L’intreccio, perciò, s’addentra nell’illecito traffico, connesso all’Africa, coinvolgendo amici di frequentazione e sospettato lusso. Il bluff, la truffa, pensata ed architettata a regola d’arte, creano quel pizzico di suspence che non guasta, anzi stuzzica la lettura e dispone al mirabolante.

Diverte e stupisce l’intraprendenza dei due cani, inclusi nel cast. Il Continente nero, osservato nell’anima delle variegate e misteriose sfaccettature, intriga una superba creola. La giovane di colore ed una sua affascinante amica italiana, simboleggiano la classica coppia di saffiche amanti. L’omosessualità coinvolge pure l’altra metà del cielo, conferendo brucianti passioni e fremente attualità. La violenza sulle donne l’incarna una ballerina per necessità, che sfugge all’orco delle mura domestiche e, dopo una serie di vicissitudini artistiche, si ritrova, gioco forza, spia nella Berlino nazista. Nella via Crucis del rientro in Italia, s’imbatte in altrettanti bruti, incontrati tra le sconvolgenti macerie del conflitto.

La letteratura del tempo, trasposta in cinema, è puntuale e descrive il dramma delle donne, considerate a livello di bottino di guerra. Inquietanti rimescolii letterari suffragano relazioni passionali, intense e pericolose, così luoghi d’immutabile fascino, personaggi piegati al tempo e sconvolti da immani catastrofi. È travolgente lo strappo generazionale dai don Fabrizio ai don Calogero del “Gattopardo”, dai dopo Sedàra, con l’Unità d’Italia, attraverso le due guerre mondiali, intervallate dal Fascismo. Gli anni ruggenti dell’impero, che torna sui colli fatali di Roma, lumeggiano il folle amore della Petacci, per l’uomo mito, di cui ne seguirà il destino di morte. La discussa fuga del re, la resistenza partigiana, gli attentati agli ex alleati germanici, traspaiono tra struggenti pagine di vorticosi accadimenti. Smarrenti malìe affiorano da baci finti, consumati al bordello. Tra la schiera di poeti, letterati, uomini di scienza, chiamata in causa, s’insinua rumoroso lo sferragliare dei paladini, cantati dall’Ariosto. Le loro gesta, per la delizia del popolo, riecheggiano nell’opera dei pupi con: “Le donne, i cavalier, l’armi, gli amori, le cortesie, le audaci imprese...”

Il teatrino dei poveri è caduto vittima, tra le tante, della televisione e dell’incontinente elettronica. Il puparo, tra l’altro, avrebbe infilzato con la Durlindana l’incauto spettatore a cui, durante la rappresentazione, avesse trillato il cellulare! Imperdibile, nell’economia della narrazione, la testimonianza di chi visse il Ventennio da furbo complice a scelleratezze in camicia nera, da parte di asserviti al regime e poi, dopo il cambio di casacca, d’uso ove convenga! L’affresco risorgimentale di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, s’affaccia di diritto in alcuni passi, non solo per la non acclarata, però attribuita consanguineità tra i patronimici Corbera e Corvera, ma, soprattutto, per confronti, citazioni, comportamenti e periodi storicamente inusti, impressi col fuoco. Costituisce folkloristico contorno alla trama, la miscellanea di scene agresti, feste paesane, esperienze giovanili, rappresentazioni teatrali, riferimenti cinematografici, episodi d’ordinaria giustizia, dove su uno dei piatti della bilancia pesano interessi e passioni.

Alla sfera della conoscenza s’ascrive il viaggio nella Thailandia dei bonzi, intrapreso per il ristoro dello spirito. Costituisce rasserenamento pure visitare i frati trappisti di Serra San Bruno e l’andare per il mare delle Eolie. È magico transitare dallo Stretto di Messina, tra le paurose fere dell’Horcinus Orca. L’avvincente, suggestiva narrazione in chiave di “Amarcord”, è cucita sul protagonista, un “pupo di carne”, strattonato tra i teneri affetti di famiglia, amori adolescenziali e gli sconvolgenti eventi che, via via, s’addensano sul suo tavolo di giornalista.

Tra gli immani problemi del quotidiano esistere, sprazzi d’arrogante politica s’insinuano maligni ed invasivi a perpetuare, il diritto di decidere sulle sorti del popolo, chiamato sovrano.

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Il salesiano Don Biagio Amata, ha  officiato la Celebrazione Eucaristica in occasione del Giubileo del Suo 50mo anno dell’Ordinazione sacerdotale  i dirigenti degli Istituti salesiani di Palermo e di Roma.

La Funzione aveva luogo all’Archimanditrato San Salvatore di Messina con la presenza di fedeli della famiglia salesiana, parenti ed amici ed ex allievi  provenienti da ogni parte della Sicilia, compresa Troina.

La solenne celebrazione era accompagnata dal mistico suono dell’organo e dalle preghiere. Veniva introdotta la Celebrazione con il saluto della Comunità salesiana e la lettura dai profondi significati augurali e la benedizione di Sua Santità Papa Francesco. L’occasione vedeva la magistrale presenza dei CO.B-GE Corpi Blu di Soccorso Internazionale Inspired ONU UNESCO e OMS  con i docenti del proprio   Centro Europeo di Studi Universitari di Pace, intervenuti numerosi con i loro Mantelli Accademici, cui si univano le Patronesse con  le fasce di umanità (Humanitarian Organization)

Importante si rilevava l’Omelia Di Don Amata che rinnovava la consacrazione totale al servizio della Chiesa nella gioia e nella speranza, caratteristiche della spiritualità di Don Bosco. Ricordava inoltre il giorno degli anni esaltanti del Concilio Ecumenico Vaticano che  il Signore  lo volle ministro, della Sua Parola, del Suo Perdono, del Suo Amore, nella Santa Chiesa Cattolica.

Nella circostanza prendeva la parola il Prof Domenico Venuti, Responsabile del Centro Europeo di Studi  Universitari di Pace e già Prorettore dell’Università della Pace della Svizzera Italiana che dopo avere salutato. a nome delle Istituzioni da lui rappresentate, l’eccellente prelato Don Biagio Amata le autorità religiose,il Prof Josè Gambino dell’Università degli Studi di Messina, il Prof Giuseppe Mobilia,il Prof Salvatore Mangione,Direttore del Museo Etnoantropologico “Latteri”, la Segretaria Ufficiale dell’Associazione Nazionale del Fante Ric.dal Ministero Difesa e tutti gli ufficiali di Umanità e i docenti  del “Centro”,si soffermava sui principi cristiani della Pace,tema,caro a Sua Santità Papa Francesco.

Il Prof Venuti concludeva il suo intervento plaudendo  Don Biagio  per il grande impegno  di religioso, di studioso di latino  e di docente di  Latinitate et Cristianitate apprezzato a livello internazionale  e Preside della Università Pontificia Salesiana.Subito dopo con l’acclamazione dei presenti a nome dell’Assemblea dei CO.B-GE il Prof Don Biagio Amata veniva chiamato a ricoprire ad Honorem il prestigioso incarico di Rettore Emerito del Centro Europeo di Studi Universitari di Pace dei CO.B-GE.

AVV. ANGELO FALZEA

 

 

IL RETTORE EMERITO, PROF DON BIAGIO AMATA , IL PRESIDENTE  PROF DOMENICO VENUTI

 

E I DOCENTI VOLONTARI   DEL

 

 CENTRO EUROPEO DI STUDI UNIVERSITARI  DI PACE  DEI CO.B-GE

Human Rights and Peace

 

Con tutti i componenti dell’Ass.Cult.Messinaweb.eu

 

 

PARTECIPANO  AL DOLORE DELLA FAMIGLIA PER LA PERDITA

 

DEL PROFESSOR AVV. ANGELO FALZEA

 

ACCADEMICO, INSIGNE MAESTRO DI SCIENZE GIURIDICHE E DI VITA

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