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Orchestra TVE diretta da M Alibrando ph Rocco Papandrea

 

 

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -


Messina. Di Tomáš Kubínek a cura di Md Spettacoli, con Tomáš Kubínek, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele, Direttore Marco Alibrando.

 

Ventinove anni, giovane direttore d'Orchestra, Alibrando si sta imponendo  nel  difficile panorama internazionale della musica,  con una direzione attenta, precisa, dagli splendidi colori musicali, una direzione personale, nell'interpretazione dei brani, senza mai togliere nulla allo spirito ed alle atmosfere dei compositori che egli rappresenta.

 

Dopo le esperienze brillanti di Berlino e di alcune città d ‘Europa, dopo gli intensi studi, effettuati sotto importanti direzioni d'orchestra, in Germania ed a Milano, Marco Alibrando con il suo aplomb, elegante e composto, mai nervoso e scomposto, viene riproposto, a Messina, ancora una volta, dal Teatro Vittorio Emanuele di Messina, per una particolare direzione d'orchestra che vedrà rivelare maggiormente le qualità interpretative del giovane direttore che opererà in strettissima “simbiosi mutualistica” con Kubinek, formatosi alla Scuola del Phisycal Theatre e con i maestri di un particolare genere ( mix di sketch ed interazione tra orchestra direttore e pubblico) cioè Boleslav Polivka e Franck Van Keeken. Lo spettacolo di Kubineck affascina e conquista i teatri di tutto il mondo , con le sue trovate esilaranti , poetici ed “assurdamente” comici.  

 

Repliche

4, 5 e 6 febbraio ore 21,00

7 febbraio ore 17,30

Durata spettacolo

2 ore e 10 minuti

(compreso intervallo di 15 minuti)

 

Per info sui biglietti consultare il sito del Teatro Vittorio Emanuele www.teatrovittorioemanuele.it alla voce Biglietteria e www.ticketone.it.

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PRESIDENTE CEI

DON DAVIDE MILANI

 

- di  Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma, 29 gennaio 2016Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, riunito a Roma dal 25 al 27 gennaio 2016, ha nominato don Davide Milani nuovo Presidente della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI.

 Don Davide Milani, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e Direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Chiesa di Milano, nonché Portavoce di S.E. Card. Angelo Scola (Arcivescovo di Milano), raccoglie l’incarico dalla Chiesa Italiana dopo la Presidenza di don Ivan Maffeis, oggi Direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali e Sottosegretario della CEI.

 La Commissione Nazionale Valutazione Film (CNVF) è un organo tecnico-pastorale della Chiesa Italiana, costituito per rispondere all’esigenza di offrire una valutazione rispondente alle indicazioni del Magistero e allo stesso tempo fornire informazioni utili sui film in programmazione a: esercenti, Sale della Comunità, famiglie, educatori, animatori della comunicazione e della cultura, docenti, e tutti coloro che utilizzano il cinema nelle varie occasioni.

 Su mandato infatti della Chiesa italiana, la Commissione fornisce per ogni film in uscita in Italia un giudizio morale ai fini pastorali (cfr. Regolamento della CNVF), ufficiale e motivato, rivolto a tutti gli spettatori, al fine di orientarsi nella vasta produzione e di essere aiutati a costruirsi un giudizio critico.

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Gli organi del Teatro sono impegnati ad assolvere alla funzione loro affidata che è quella di far vivere e sviluppare l’attività del Teatro offrendo ai cittadini l’indispensabile servizio cui istituzionalmente il Teatro è preposto.

Il successo della stagione, degli spettacoli, di tutte le altre iniziative culturali, la considerevole crescita degli abbonati ed il Teatro sempre pieno di pubblico, sono il tangibile ed indiscusso segno dell’apprezzamento dei cittadini e del consenso che l’attività del Vittorio Emanuele registra.

Questo conta.

E conta che questi importanti traguardi ed il consistente sviluppo del Teatro siano stati conseguiti mantenendo l’Ente in attivo, unico Teatro pubblico in Sicilia e tra i pochi in Italia, come sempre abbiamo dichiarato e come risulta inequivocabilmente dai dati di chiusura degli esercizi finanziari.

L’indiscutibile successo dell’attività del Teatro, che come si diceva trova ampio consenso e apprezzamento tra i cittadini, disturba uno sparuto manipolo di detrattori di professione i quali continuano, disperatamente, ed anche inutilmente, a tentare di inquinare, intorbidare, pregiudicare l’azione del Teatro con squallidi tentativi mai andati a segno, nel tentativo, tuttavia, di ingenerare dubbi e sospetti.

Ultimo in ordine di tempo è l’infantile e misero tentativo di screditare l’oggettività dei dati finanziari ed economici resi pubblici dal Teatro, cercando di ingenerare il dubbio sulla loro attendibilità.

Tentativo, come si diceva, misero e squallido, e non onesto, per il semplice motivo che i dati derivano da strumenti finanziari passati al vaglio dei revisori e della Regione, che esercita sull’Ente le funzioni di controllo e vigilanza. Atti che chiunque può verificare. Sia esso un assessore, un consigliere o un comune cittadino non deve fare altro che andare sul sito del Teatro, dove gli stessi sono, in assoluta trasparenza, integralmente pubblicati, e compiere tutte le verifiche ed analisi che crede.

Tanto meschino appare il tentativo in quanto si cerca di montarlo con riferimento all’assurda questione di uno spettacolo di Fiorello mai approvato, mai programmato, mai pubblicizzato, mai sottoposto all’approvazione di alcun organo, mai contenuto in nessun atto ufficiale dell’Ente etc. Risulta a qualcuno che lo spettacolo sia stato annunciato? Che sia stato pubblicizzato? Che sia stato offerto? Ma di che si parla?

Si fa riferimento ad una ipotesi interna, ad un atto informale meramente interno senza data e protocollo, uno dei tanti che nella normale attività di un Ente che programma spettacoli esistono, e che abortiscono prima di nascere. Di ipotesi di lavoro di questa natura se ne potrebbero fornire tanti.

Quel documento lo ribadiamo, non faceva parte degli allegati presentati al Cda quel 30 novembre, atto che il CDA non ha mai visto, discusso, valutato, come risulta dal verbale e dalla registrazione integrale della seduta. Atto, pertanto, che non faceva, né poteva far parte della deliberazione assunta.

Assurdo ed infantile, altresì, è il banale tentativo di insinuare il dubbio che l’ipotesi sia stata avanzata per coprire i problemi di bilancio. Definire ridicola l’affermazione è usare un eufemismo e per due ordini di motivi. Come dimostrano i dati il bilancio dell’Ente non aveva bisogno di essere coperto o equilibrato poiché lo era e lo è. Secondo: ma come si faceva a coprire con gli scarsi margini di uno o più spettacoli eventuali buchi di bilancio tenuto conto che spettacoli del genere possono avere considerevoli entrate, ma implicano, correlativamente, considerevoli spese? Se tali ipotesi vengono avanzate non è mai ai fini finanziari ma per offrire, ove sia possibile, ai cittadini spettacoli importanti.

Si conclude facendo presente che il rapporto con le istituzioni territoriali, a cominciare dal rapporto con il Comune, per il Teatro è importante. Abbiamo sempre auspicato che si intensifichi e dichiariamo la più completa disponibilità del Teatro e dei suoi organi ad affrontare insieme i temi dello sviluppo e della qualificazione della cultura a Messina.

Il Presidente                                                                                                    Il Sovrintendente

Maurizio Puglisi                                                                                               Antonino Saija

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- di Maria Teresa  Prestigiacomo -

Catania. La nota attrice catanese Carmen Longo, sotto la regia di Francesca Ferro, cavalca le scene del Teatro Ambasciatori  con Due dozzine di rose scarlatte, in compagnia di altri  attori che vediamo in locandina. Attrice presentatrice conduttrice show girl, Carmen Longo intervistatore di vip e supervip vip del Festival di Taormina.

da Marta Marzotto alla Puccini o a George Clooney per Summer vip, anima i week end del Teatro Ambasciatori con commedie brillanti promosse da Villa Romantica di Nello Pappalardo. 

- di Marcello Crinò -DSCF1148r

Si chiama “NOMOS di Manno”, ed ha sede nel Museo Cassata, gentilmente concesso dal dottor Franco Cassata, come ha specificato Carmelo Maimone, presidente designato dell’associazione. Il quale ha spiegato che assieme al consiglio direttivo, si troverà ad operare in una realtà difficile, e precisando anche la stima nei confronti della Pro Loco Manganaro, della quale ha fatto parte. Ha illustrato per sommi capi lo statuto, evidenziando che si tratta di una associazione di volontariato senza fini di lucro con interesse di pubblica utilità, con lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale della città. “Un gesto d’amore verso la città e i suoi beni culturali ed ambientali”, ha dichiarato. Naturalmente si aspetta incoraggiamenti ma anche critiche costruttive. Il Sindaco Roberto Materia si è mostrato lieto dell’invito a presenziare alla nascita di questa seconda Pro Loco, che rappresenta un arricchimento, in un momento in cui il mondo culturale deve espandersi. Con più cultura più crescita e più messaggi positivi per le nuove generazioni, assieme alle tante associazioni presenti sul territorio. L’amministrazione potrà dare l’appoggio logistico a tutti coloro che vorranno cimentarsi in questa sfida culturale. Ha altresì annunciato che il villino diventerà sede di matrimoni civili, assieme a San Vito, e si sta valutando la possibilità anche di esporre i reperti archeologici rinvenuti nel tempo a Barcellona e attualmente custoditi nel Museo Paolo Orsi di Siracusa. Oltre al Sindaco erano presenti l’assessore Ilenia Torre, che ha portato i suoi saluti ed i complimenti per l’iniziativa, e l’assessore Gianluca Sidoti. Infine Carmelo Maimone ha presentato gli altri componenti del direttivo: la vice presidente Veronica Zangla, e i consiglieri Mimmarosa Barresi, Nunzia Giaimis e Maura Arizia.

      

             ali fiumedinisi

                     Lo speciale Anno Giubilare Placidiano si arricchisce di un’ulteriore iniziativa atta a promuovere il culto del martire San Placido nel territorio peloritano.  

                     Domenica 31 Gennaio p.v. una reliquia del Martire visiterà alcune località della riviera jonica ove antico è il suo culto. La giornata avrà inizio a Scaletta Marina dove il gruppo di pellegrini, guidati da Mons. Angelo Oteri, sosterà dinnanzi alla chiesa della Madonna della Lettera e San Placido, edificata nel 1687 da Don Placido Ruffo Principe della Scaletta, per poi passare nella limitrofa chiesa parrocchiale della Madonna del Carmelo per la recita delle Lodi. A seguire la delegazione messinese con la reliquia del Martire raggiungerà Fiumedinisi dove, dopo una visita alla chiesa di San Pietro, si sosterà nel Santuario dell’Annunziata, in cui si conserva un antico affresco di San Placido risalente al XVII secolo. Nel pomeriggio la reliquia verrà accolta nella Chiesa Madre di Alì dove si venera Sant’Agata come Patrona e lo stesso Martire Messinese come Compatrono. Un percorso che nel segno di San Placido unirà comunità diverse, alla scoperta un vasto patrimonio storico, culturale e religioso.

                       Dallo scorso Marzo Messina sta vivendo questo singolare Anno Giubilare concesso dalla Santa Sede che ha preceduto l’Anno Santo della Misericordia e coinciderà con lo stesso fino al 4 Agosto 2016. Un particolare periodo di grazia per tutti coloro che visiteranno le insigne reliquie di San Placido e Compagni Martiri conservate nella Chiesa di San Giovanni di Malta ma anche per coloro che ne sono impossibilitati, come i tanti anziani e malati che in questi mesi hanno avuto o avranno l’opportunità di lucrale l’indulgenza in occasione della visita straordinaria di alcune reliquie del Martire Messinese.

 

                                                       - di Marco Grassi  -                                                

 

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In riferimento al servizio andato in onda nell’edizione serale del Tg5 di ieri su presunti sprechi all’interno del Parlamento siciliano, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, precisa quanto segue.

“Nel mese di gennaio, il Parlamento ha tenuto 5 sedute perché, essendo stata avviata la sessione di bilancio (che dura 45 giorni), così come previsto dall’articolo 73bis del regolamento interno, a lavorare sono le Commissioni legislative. E infatti, dal 7 al 28 gennaio, le Commissioni si sono riunite 38 volte, per procedere all’esame dei disegni di legge di stabilità e di bilancio per il 2016.

Per quanto riguarda il costo del Parlamento, in questa legislatura si è passati dai 175 milioni del 2012 ai 155 di quest’anno, con una previsione di spesa di 146 nel 2018. Quindi con una riduzione di costi che si avvicinerà ai 30 milioni di euro, oltre il 16%. Sul bilancio pesano, a differenza di tutti gli altri consigli regionali dove a pagare è l’Inps, quasi 51 milioni di euro per le pensioni dei dipendenti in quiescenza e 20 milioni per i vitalizi degli ex deputati. Somme certamente maggiori delle altre Assemblee legislative per il semplice fatto che il Parlamento siciliano ha iniziato a operare dal 1947, mentre le Regioni ordinarie sono nate solamente nel 1970. Quindi mentre le altre Regioni avviavano la loro attività, in Sicilia c’era chi andava in pensione e si erano già svolte ben 8 legislature. Ecco il perché della differenza ed ecco perché se dai 155 milioni sottraiamo i 71 milioni di pensioni e vitalizi il bilancio è in linea con quello degli altri Consigli regionali.

Tutti dati, questi, che erano già stati forniti al giornalista prima della messa in onda del servizio. Perché allora un attacco così pesante alla Sicilia? Forse perché si vuole colpire il regionalismo? Inutile cercare di spiegarlo e ripeterlo. Alcune testate o alcuni editorialisti preferiscono omettere, per continuare a sostenere la propria tesi, peccando però di onestà intellettuale. Cui prodest?, mi chiedo senza sapermi dare una risposta. E per questo mi convinco, sempre di più, senza voler generalizzare, che forse aveva ragione Mark Twain, quasi 200 anni fa, quando sosteneva che ‘il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso’”.

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