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Il soprano italo-americano

sarà in scena al Teatro Antico di Taormina nella Carmen di Bizet

Joanna Parisi: "Micaela è la classica ragazza della porta accanto"

Dopo il debutto del nuovo allestimento firmato da Enrico Castiglione

trasmesso in diretta nelle sale cinematografiche di tutto il mondo 

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

 

TAORMINA - La sua famiglia è di origini siciliane e abruzzesi, ma lei è nata e cresciuta a New York. Questa sera, mercoledì 15 luglio, Joanna Parisi calcherà il palcoscenico del Teatro Antico nei panni di Micaela, la sorella adottiva di Don José, nella Carmen di Georges Bizet per il Taormina Opera Festival. Regista e scenografo di questa nuova produzione è il maestro Enrico Castiglione, conosciuto in tutto il mondo per l'alta qualità dei suoi lavori. La prima del gioiello creato dal compositore parigino (in replica l'1, il 7, il 10 e il 13 agosto), è proprio evento multimediale: lo spettacolo  trasmesso in diretta nei cinema di tutto il mondo, trasforma così la rappresentazione in un film, la cui regia cinematografica sarà curata dallo stesso Castiglione.

Oltre a quella di Joanna Parisi, tra le millenarie pietre taorminesi echeggiava alla prima la voce di Elena Maximova, nel ruolo del titolo; del Don José di Giancarlo Monsalve e dell'Escamillo interpretato da Michael Bachtadze, abiti di scena, ispirati alla miglior tradizione sivigliana, e ideati dalla raffinata costumista Sonia Cammarata. L'orchestra del Taormina Opera Festival  diretta dal greco Myron Michailidis, le parti corali  eseguite dal Coro Lirico Siciliano, guidato da Francesco Costa, le coreografie sono curate da Sarah Lanza e il coro di voci bianche Progetto Suono è istruito da Agnese Carrubba.

La Parisi, che già lo scorso anno aveva vestito i panni di Micaela nell'allestimento realizzato da Enrico Castiglione al Teatro Amazonas in Brasile, torna quindi ad interpretare la candida e timida ragazza che vorrebbe conquistare il cuore del fratello adottivo, ma non riesce ad esprimere i propri sentimenti.   

 

INTERVISTA ALLA PARISI

 

 DSC0278rQuale crede sia il vero ritratto psicologico di Micaela? 

 

È senza dubbio una ragazza gentile, genuina, onesta, ma la sua caratteristica più autentica è la timidezza, un aspetto distintivo che ne ingabbia completamente l'anima. È giovane e inesperta, e come tutte le fanciulle è piena di speranze e di insicurezze. Durante l'opera impara, pian piano, a capire meglio se stessa e così riesce a maturare e a tirare fuori un coraggio straordinario e una prontezza d'animo insospettabili.

 

In che modo questo portato emotivo viene trasposto vocalmente?

 

Le prime frasi di Micaela riflettono proprio la sua semplicità. Nel primo duetto con Don José, sia il suo carattere che la sua voce iniziano a svilupparsi grazie ad emozioni come l'amore e la nostalgia di casa. Non appena comincia a fiorire come donna, il suo canto mostra più calore e profondità sia musicalmente che drammaticamente, e io cerco di usare più colori vocali e più potenza per ottenere questo effetto. Anche la parte orchestrale che la supporta cresce di conseguenza, assecondando il suo sviluppo. Quando nel finale affronta Don José e Carmen, sembra quasi tornare momentaneamente alla candidezza del duetto iniziale, ma nell'attimo in cui implora Don José di tornare a casa per recarsi al capezzale della madre, si dimostra una donna forte ed eroica.

 

Dal punto di vista tecnico, quali sono le difficoltà del ruolo?

 

Vocalmente è molto impegnativo per via della poca costanza del suo impegno in scena. È difficile trovare il momentum lirico e drammatico: Micaela canta durante il primo atto, e dopodiché torna soltanto alla fine del terzo atto. Ciò che è arduo è mantenere la voce calda e pronta nel corso di una pausa così lunga. Per quanto riguarda invece l'interpretazione, sia vocale che attoriale, all'inizio lei è molto riservata e non esprime quello che prova davvero, anche se vorrebbe farlo. Nel bellissimo duetto con Don José, lei gli comunica il suo amore per lui, ma lo fa attraverso le parole della madre di lui. Questa sua natura così introversa è davvero incantevole, ma non sempre semplice da portare sul palcoscenico. Successivamente, grazie all'aria "Je dis que rien ne m'épouvante", Micaela scopre e, finalmente, comprende il suo vero io e a quel punto, per me, diventa tutto più naturale.

 

Quello di Micaela è dunque un personaggio sfaccettato e affascinante. In genere quali ruoli preferisce interpretare?

 

Quelle che amo di più le eroine forti, vocalmente, emotivamente e fisicamente complesse. Adoro i conflitti tra forza e vulnerabilità tipici dei ruoli affidati ai soprani lirici spinti. Se dovessi sceglierne uno tra tutti, direi che la mia favorita è l'Elisabetta di Valois del Don Carlo di Verdi, anche se al momento sto lavorando sulla costruzione di Norma e di Lady Macbeth, e trovo che anche loro siano assolutamente spettacolari.

 

E cosa pensa invece di Carmen?

 

È uno dei personaggi più iconici del mondo dell'opera, è uno di quelli che ti vengono subito in mente quando pensi ai grandi ruoli femminili. Lei è così bella ed elegante, è una pura forza della natura: assolutamente a suo agio sia con se stessa che con chi le sta intorno perché è in profonda comunione con l'ambiente che la circonda, ed è anche per questo motivo, secondo me, che lei e la sua storia sono senza tempo, un evergreen come pochi altri. 

 

Quale impronta il  maestro Castiglione ha donato al suo nuovo allestimento?

 

Ha senza dubbio una visione moderna e complessa dell'opera, senza però per questo motivo intaccarne la grande tradizione e il suo spirito originale. Per me è un immenso onore e piacere poter collaborare con lui: possiede il talento unico di instillare nei grandi capolavori che porta in scena eccitamento e ricchezza, facendoli così risplendere e rimanere sempre vividi.

 

Ma torniamo a lei, qual è stata la sua formazione artistica?

 

Ho frequentato il conservatorio di New York e il mio insegnante di canto è stato il celebre tenore Ramón Vargas. All'età di 19 anni il soprano Renata Scotto mi sentì cantare e mi  incoraggiò a perseguire una carriera nell'opera perché, secondo lei, la mia voce era "qualcosa di speciale". Il mio debutto da cantante professionista è avvenuto nella Tosca al Central Park di New York davanti ad oltre 10.000 persone. Da allora, ho iniziato ad esibirmi in tutto il mondo, Europa, Sud America, America Centrale e Cina, principalmente in ruoli verdiani come l'Elisabetta di Valois del Don Carlo e la Leonora de Il trovatore.

 

Una carriera internazionale dunque. Ma qual è il suo rapporto con l'Italia?

 

Questa sarà la mia prima volta a Taormina, a dire il vero, in Italia in generale. Sarà una  performance molto speciale per me perché segnerà il mio debutto nel luogo in cui risiedono le mie origini: la mia famiglia, infatti, proviene dalla Sicilia e dall'Abruzzo. Nell'ultimo decennio la mia vita ha girato intorno all'arte del canto operistico italiano, quindi cantare nel Bel Paese è come un sogno diventato, finalmente, realtà. 

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Foto Ficarra Cuore

-di Maria Teresa Prestigiacomo- 

FICARRA (ME) – Il cuore inteso non soltanto come muscolo involontario che comanda il nostro corpo, ma come eterno simbolo di amore e sentimento che nei secoli ha ispirato poeti, scrittori e artisti. Queste parole del direttore artistico di Ficarra Contemporary Divan, Mauro Cappotto sono alla base del convegno intitolato “Cuore: immagini del cuore tra scienza, medicina e culture visive”, in programma a Ficarra (Me) sabato 18 luglio.

Il convegno, che avrà inizio alle 17.30 a Palazzo Milio, è organizzato nell’ambito del progetto Ficarra Contemporary Divan e vedrà la presenza, fra gli altri, del sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Davide Faraone.

Interverranno  critici e storici dell'arte, il cardiologo Salvatore Guarnera e l’anestesista-rianimatore Costantino Terranova, ambedue del “Centro Cuore Morgagni” di Pedara. Interverrà anche l’artista Massimo Bartolini, specializzato in installazioni, fotografie, video, performance e disegni ed autore, fra l’altro, della mostra “Il cuore in mano”.

 frida dipinto“Esattamente come il cibo – sottolinea il direttore artistico di Ficarra_Contemporary Divan Mauro Cappotto – anche il cuore è un argomento universale, che ha ispirato e ispira molteplici linguaggi umani, fra i quali, appunto, quello dell’arte”.

Per il Sindaco del paese dei Nebrodi, Basilio Ridolfo, “Ficarra è l’autentica capitale culturale della Sicilia in questa estate 2015. Il convegno sul cuore sarà un altro tassello di uno straordinario percorso legato a questo progetto Ficarra_Contemporary Divan.

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- di Maria Teresa Prestigiacomo   -                                 

PER I MESSINESI A ROMA

Proseguono gli appuntamenti musicali di eccellenza nell'ambito delle Notti d'Estate a Castel Sant'Angelo 2015.

Protagonisti della serata di sabato 18 luglio saranno Danilo Rea e Martux_M, con il programma “Reminiscence”, interessante fusione tra jazz e musica elettronica.

L'inizio del concerto è previsto per le 21.30 nel Cortile di Alessandro VI a Castel Sant'Angelo.

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Terrasini, PA. Il 17 luglio 2015 dalle ore 19.00 la mostra collettiva Ci vediamo al Margaret Café”  a Terrasini  nella sua sede iniziale e cioè in Via Madonia n. 93.

La mostra è stata prodotta dalla Galleria Studio 71 di Palermo e finalizzata a ricreare quelle atmosfere a prescindere dal luogo; bar e luoghi di riunione o posti di lavoro quando, si discuteva di cultura e di politica. Oggi questi luoghi si chiamano caffè letterari o altro e al loro interno puoi leggere il giornale o un libro, incontrare un amico, un conoscente o avere un appuntamento di lavoro.

image015La mostra già esposta oltre che al Margaret Café è stata esposta a Casa Memoria di Cinisi e alla Libreria del Mare a Palermo. Ritorna quindi al Margaret per completare il suo iter espositivo. 

Scegliere luoghi a misura d’uomo, raccolti e intimi come le gallerie d’arte private o i circoli, sono state sempre una caratteristica degli artisti europei.

Antonino-G.-PerriconeLuoghi in cui avvenivano gli scontri e i dibattiti più accesi al fine di affermare una teoria o un’idea. Ospitare quindi la mostra dei 24 dipinti di formato 30 x 30 degli autori di questo evento i quali sono: Antonella Affronti, Anna Balsamo, Caterina Blunda, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Evelin Costa, Angelo Denaro, Rita Gambino, Giuseppe Gargano, Gilda Gubiotti, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Pino Manzella, Daniela Marcianò, Antonietta Mazzamuto, Lidia Navarra, Antonino G. Perricone (scomparso il mese scorso), Caterina Rao, Giusto Sucato, Giuseppe Uzzaco, Maria Felice Vadalà e Tiziana Viola Massa. Pittori e fotografi che hanno voluto ribadire il concetto di quanto sia importante la socialità di questi luoghi dell’incontro.

La mostra, presentata in catalogo con un testo di Vinny Scorsone (L’appuntamento), resterà aperta tutti i giorni fino al 31 luglio 2015 dalle 10.00 alle 23.00  catalogo a richiesta. Ingresso gratuito.


  DSC1807r- di Maria Teresa Prestigiacomo -

TAORMINA – Quindici minuti di applausi finali hanno salutato il nuovo allestimento del capolavoro di Georges Bizet che ha aperto al Teatro Antico la quarta edizione del Taormina Opera Festival, ormai consolidato a livello internazionale come una delle manifestazioni più importanti, grazie alla qualità degli allestimenti e al prestigio degli artisti. Un successo che travalica i confini del palcoscenico millenaio. Carmen è infatti andata in scena in anteprima (sarà replicata in numerose recite ad agosto) con la regia e le scene di Enrico Castiglione, artista di fama internazionale, che ha firmato anche la regia cinematografica della trasmissione in diretta via satellite in oltre trecento sale cinematografiche di ben trentasei paesi. Accanto ai 4000 spettatori che hanno decretato il pienone del teatro classico, si calcola che oltre 90000 l’abbiano vista sul grande schermo. 

Un autentico evento multimediale, l’unico spettacolo lirico dell’estate ripreso e trasmesso nei cinema in diretta via satellite nei vari continenti grazie a Rising Alternative, come ormai avviene a Taormina fin dal 2011, con la regia teatrale e cinematografica dello stesso Castiglione, il solo in Italia a creare film d’opera in diretta realizzandone contemporaneamente la regia teatrale, le scene e la regia cinematografica. Perché è un vero e proprio film quello che Enrico Castiglione ha realizzato in diretta con ampio dispiegamento di forze, trasformando il Teatro Antico di Taormina in una sorta di set cinematografico, con ben 12 camere in alta definizione e suono dolby surround. In Italia è stato visto sugli schermi dei 36 cinema di The Space.

 DSC1906rGrazie all'impegno della Fondazione Taormina Festival e del Festival Euro Mediterraneo, in collaborazione con la sezione "Musica & Danza" di Taormina Arte, il Taormina Opera Festival offre ogni estate una programmazione originale e soprattutto esclusiva con nuovi allestimenti operistici concepiti, disegnati e realizzati appositamente per la cavea più suggestiva dell’età classica. E la stagione lirica a Taormina si identifica con il maestro Enrico Castiglione, applaudito in tutto il mondo, sia per le spettacolari messinscene teatrali, sia per il taglio prettamente cinematografico delle regie televisive. Al suo fianco Sonia Cammarata, compagna di lavoro e di vita, si è confermata raffinata costumista capace di reinventare il costume storico con un'originalità di riconosciuto impatto. 

Per Enrico Castiglione non si tratta del primo allestimento di Carmen, che ha debuttato al Teatro Amazonas, a Manaus, in Brasile, in occasione dei mondiali di calcio dello scorso anno, ma si tratta della prima volta al Teatro Antico di Taormina. Per questa nuova produzione ha concepito una scenografia di migliaia di mattoni che, come le passioni e i sentimenti, mutano posizione di scena in scena, in un gioco geometrico che rispecchia la mutevolezza dell’animo umano, rappresentato in primis da Carmen che si innamora di Don José senza amare, in una dimensione effimera che la condurrà presto ad innamorarsi di un altro uomo e di restare vittima della gelosia… e come i sentimenti e le passioni possono cambiare, ecco che anche la scenografia immensa costruita per Taormina cambiava via sotto gli occhi degli spettatori con una semplicità ma anche con una consistenza che ha emozionato e coinvolto la platea.

 DSC1761rIn tale allestimento di innovativa concezione, con grande evidenza si è imposto anche il versante musicale. Nel ruolo del titolo il mezzosoprano russo Elena Maximova che, grazie alla splendida vocalità e all’indubbio fascino, ha sedotto il pubblico della Perla dello Jonio dopo avere conquistato i maggiori teatri del mondo, proprio nelle vesti della fatale sigaraia di Siviglia. 

Nel personaggio di Don José, l’aitante tenore cileno Giancarlo Monsalve ha trovato biunivoca consonanza tra smalto timbrico e recitazione; in quello di Escamillo emergeva il fascinoso baritono Michael Bachtadze dalla fluida linea di canto. A tratteggiare un delicato ma coraggioso ritratto di Micaela pensava il soprano Joanna Parisi. Nel cast ancora il basso Gianluca Lentini (Zuniga), il baritono Giovanni di Mare (Morales), il mezzosoprano Irene Molinari (Mercedes), il soprano Madina Kabeli (Frasquita), i tenori Federico Cavarzan (Dancairo) e Giuseppe Distefano (Remendabo). 

L’Orchestra Sinfonica Taormina Opera Festival è stata diretta con belle sonorità e nuance di colori da Myron Michailidis, uno dei principali direttori d’orchestra greci. Il Coro Lirico Siciliano, istruito da Francesco Costa, ha unito alla sicura vocalità la presenza scenica. Coinvolgente Il corpo di ballo sulle coreografie di Sarah Lanza. Il Coro di voci bianche "Progetto suono" di Messina era diretto da Agnese Carrubba. 

 DSC2049rCarmen è la sesta opera che il regista e scenografo realizza al Teatro Antico di Taormina per la trasmissione via satellite in diretta nei cinema in Europa ed America (e successivamente negli altri continenti) e in differita su RAI 5 e Rai 1. Dopo il successo di Nabucco nel 2011, Norma nel 2012 (con la quale la RAI ha tra l’altro inaugurato le trasmissioni in digitale in Sicilia), Rigoletto nel 2013 (con record di ascolti su RAI 5 e di spettatori nei cinema), Cavalleria rusticana e Pagliacci nel 2014. Mentre il pubblico presente al Teatro Antico assisteva dal vivo allo spettacolo, Enrico Castiglione dal pullman regia in alta definizione mandava la sua regia cinematografica nelle sale di Francia, Spagna, Cipro, Slovacchia, Irlanda, Belgio, Polonia, Svizzera, Inghilterra, Portogallo, Stati Uniti, Lussemburgo, Lettonia, Grecia e così via. 

 DSC2108rCarmen inaugura al Teatro Antico di Taormina una programmazione lirica quest’anno tutta all’insegna della Città di Siviglia, che si concluderà il 14 agosto mettendo in scena contemporaneamente i tre più importanti capolavori operistici ambientati nella capitale andalusa, ovvero "La Trilogia di Siviglia": Carmen (15 luglio, 1, 7, 10, 13 agosto), Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (4, 9 e 12 agosto) e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (8, 11 e 14 agosto), in tre nuove produzioni che si avvarranno di cast di alta qualità.

Info www.festivaleuromediterraneo.it 

Biglietti in prevendita www.ctbox.it, www.ticketone.it, www.vivaticket.it 

 

 

Locandina San Placido SecondaArcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela

Chiesa Gerosolimitana di San Giovanni di Malta

Comitato Anno Placidiano

in unione di intenti e di preghiera con i Cavalieri

della Delegazione di Messina del Sovrano Militare Ordine di Malta

Via San Giovanni di Malta n. 2 - 98121 Messina

3404630651 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

- di Marco Grassi -

Nell'ambito dell'Anno Giubilare Placidiano, già da domani Sabato 18 Luglio iniziano gli appuntamenti estivi per il 1500° della nascita di San Placido che culmineranno il 4 Agosto con l'esposizione straordinaria dell'Urna Reliquaria di San Placido nella Basilica Cattedrale di Messina. Intanto domani a cura dell'Associazione Aura, dopo la Santa Messa delle ore 18.00, partirà dalla Chiesa di San Giovanni di Malta il consueto itinerario turistico-religioso "Sulle orme di Placido" che per l'occasione si terrà in notturna. Alla luce delle candele si percorreranno le vie del centro storico alla scoperta del martire peloritano San Placido. L'itinerario si ripeterà ancora il 1 Agosto in occasione del solenne triduo. Mentre da Sabato 25 Luglio sarà già esposta a San Giovanni di Malta l'Urna di San Placido. 

Intanto fervono i preparati nella piccola ma antica chiesa di San Giovanni di Malta per uno dei principali appuntamenti di questo speciale Anno Giubilare, che ricordiamo si concluderà il 4 Agosto del 2016. Infatti dopo quasi cinquant’anni, fra meno di un mese, il prossimo 4 Agosto verrà riportata nella Basilica Cattedrale l'Urna Reliquaria di San Placido ove, celati da una statua in cera del Martire, sono custoditi i suoi resti ossei. Un evento altamente significativo nel giorno in cui si fa memoria del ritrovamento delle Reliquie avvenuto nel 1588. La manifestazione  vedrà la partecipazione di migliaia di pellegrini provenienti dalla Sicilia, dalla Calabria e dalla Puglia. Dopo un solenne triduo predicato nella chiesa di San Giovanni di Malta, il 4 Agosto per tutta la giornata verrà esposta alla venerazione dei fedeli la cassa reliquaria e nel pomeriggio alle ore 18.30 si terrà un solenne pontificale presieduto da Mons. Gaetano Tripodo Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Messina. Per l’occasione si terranno anche degli eventi culturali legati all’antica devozione che ha sempre legato San Placido alla Città di Messina.  

Placido nacque a Roma nel 515, dalla nobile ed antica famiglia degli Anicii, da Tertullo e dalla messinese Faustina. Primo di quattro fratelli, fu introdotto in tenera età, insieme a Mauro, nel cenobio di Subiaco ove  Benedetto da Norcia aveva iniziato la sua opera monastica. La tradizione vuole che Placido, ormai formato ed ordinato Abate, fosse inviato a Messina a fondare il primo monastero benedettino di Sicilia. In riva allo Stretto, subirà il martirio il 5 Ottobre del 541 insieme alla sorella Flavia, ai fratelli Eutichio e Vittorino e a circa trenta monaci, che, insieme con lui, abitavano il monastero di San Giovanni, alla foce del torrente Boccetta. Il culto a San Placido e Compagni Martiri ebbe un suo rinnovato fervore con il ritrovamento a Messina delle loro reliquie, il 4 Agosto 1588, in occasione di lavori di restauro intrapresi dall’Ordine di Malta alla Chiesa di San Giovanni di Malta, ove ancora oggi si conservano. La sentita devozione al Martire, autorizzata da apposita Bolla di Sisto V, fu costantemente sostenuta e difesa per secoli dal Sovrano Militare Ordine di Malta, dal Senato di Messina e dall’Arciconfraternita di San Placido.                             

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Un grande appuntamento con la musica popolare italiana il 6 agosto alle 21.30 al Teatro di Verdura, a Palermo. "Ballo! Taranta d'amore" sarà una grande festa-concerto di saltarelli, pizziche, tammurriate e tarantelli con Ambrogio Sparagna, l'Orchestra popolare italiana e il Coro di voci bianche del Teatro Massimo. Il Teatro Massimo è il primo teatro lirico italiano a produrre un progetto di valorizzazione e diffusione della musica popolare. Una musica che ha le sue radici proprio in Sicilia con Giuseppe Pitrè all'inizio del Novecento, e che costituisce uno straordinario patrimonio culturale. "Recuperare questi testi, tirarli fuori dagli archivi, musicarli secondo le regole tradizionali - dice Sparagna - farne di nuovo musica vissuta e suonata significa riappropriarsi delle nostre radici". Sparagna dal 2004 al 2006 è stato maestro concertatore del Festival la Notte della Taranta dove ha fondato una grande orchestra di sessanta elementi composta da strumenti popolari con la quale ha dato vita a spettacoli cui hanno partecipato in qualità di ospiti anche Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Gianna Nannini, Carmen Consoli, Piero Pelù, Francesco Di Giacomo, Giovanni Lindo Ferretti, Peppe Servillo e tanti altri.

“Anche Palermo con Sparagna e il nostro coro di bambini – dice il direttore artistico del Teatro Massimo, Oscar Pizzo - entra a pieno titolo nelle coinvolgenti feste di ballo dedicate alle danze del meridione d'Italia con particolare riferimento alla tradizionale Pizzica e alla quanto mai attuale Taranta”.

 

i vertici sanitari

 

Messina 16 luglio ’15: Circa 50 i militari dell'Aosta che hanno risposto all'appello dell'azienda ospedaliera "Papardo Piemonte" di Messina che manifestava una carenza di sangue, soprattutto in questo periodo estivo in cui le richieste aumentano e i donatori rappresentano una risorsa indispensabile.   Come nei mesi scorsi l'Aosta ha risposto con la consueta sensibilità e tempestività. Lo scorso dicembre erano state oltre 200 le adesioni dei militari che hanno consentito un ottimo popolamento della banca sangue dell'AVIS. In questi giorni, come nel passato, l’organizzazione messa in atto dal Direttore Sanitario del Comando Brigata, Col. Medico, Alfonso ZIZZA, è stata determinante per realizzare il progetto di donazione e per sostenere le emergenze dell'azienda ospedaliera.

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