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- di  Maria Teresa Prestigiacomo -

TAOMODA WEEK 2019

Ludovica Casellati e Vera Slepoj ospiti 

del Caffè Letterario con Catena Fiorello

(Hotel Excelsior Taormina – Giovedì 18 luglio - ore 18.30)

Taormina,ME.

Il Caffè Letterario della Taomoda Week celebra i 200 anni della nascita della bicicletta con un’ospite d’eccezione, Ludovica Casellati, autrice del libro edito da Sperling & Kupfer intitolato “LA BiCi della Felicità”, soprannominata “Lady Bike” per la sua attività di editore del blog “viaggiinbici.com”. 

A presiedere giovedì 18 luglio 2019 l’attesissimo appuntamento in programma nella suggestiva terrazza dell’Hotel Excelsior di Taormina, adiacente le mura medievali, sarà la scrittrice siciliana Catena Fiorello

Accanto a loro un’altra firma di prestigio, la psicologa e psicoterapeuta Vera Slepoj, autrice di numerosi saggi, che ha scritto anche un capitolo del libro che la Casellati presenterà in occasione dell’evento letterario in calendario nella Taomoda Week, la rassegna internazionale diretta dalla giornalista Agata Patrizia Saccone, momento organizzato in collaborazione con l’Associazione “Arte&Cultura a Taormina”.

E giusto nell’anno in cui ricorre il 200esimo anniversario del più antico mezzo a due ruote (il 26 giugno 1819 a New York W. K. Clarkson registrò il primo brevetto per un “Velocipede” negli Stati Uniti) Ludovica Casellati è in tour con il suo lavoro per parlare, da sportiva non agonista, della sua ‘ciclosofia’, uno stile di vita che diventa all’occorrenza terapia e che offre l’opportunità di mantenere un equilibrio fisico e mentale, per quel senso di libertà o di condivisione che offre permettendo sempre a chi pedala di rimanere a contatto con il mondo e la natura circostante.

 Ludovica Casellati

Ludovica Casellati

Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Per Rizzoli sono usciti Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014; per Baldini & Castoldi Un amore fra le stelle nel 2017. Il suo romanzo L’amore a due passi (Giunti 2016) ha ottenuto un grande succes­so di pubblico, confermato da Picciridda (Giunti 2017), dal quale è stato tratto un film. a breve nelle sale cinematografiche. Tutte le volte che ho pianto (Giunti 2019) è il suo ultimo romanzo entrato in classifica già dalle prime settimane di uscita.

Ludovica Casellati, ha una laurea in legge in tasca e una lunga esperienza da manager nel mondo della tv e della pubblicità quando, nel 2012, improvvisamente decide di lasciarsi tutto alle spalle per dedicarsi a tempo pieno alle sue grandi passioni: la scrittura, i viaggi e la bici. Nel 2013 fonda il magazine online viagginbici.com, e da allora inizia una nuova vita da giornalista su due ruote, arrivando a essere identificata in rete come «Ladybici». Ha ideato e organizza, tra le altre cose, l’Oscar italiano del cicloturismo con Cosmobike Show e l’Urban Award con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci). Nel 2017 lancia Luxurybikehotels.com, il portale dove raggruppa gli hotel che offrono servizi di lusso ai ciclisti. Da settembre 2018 è anche editore di Viaggi del Gusto (vdgmagazine.it). Ama pedalare, non correre.

Vera Slepoj, psicologa e psicoterapeuta, laureata in psicologia all'Università di Padova, già membro di tutte le commissioni ministeriali per l'attivazione dell'ordine professionale, presiede la Federazione italiana psicologi e l'International Health Observatory. Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, vive e lavora tra Padova e Milano. Ha pubblicato diversi saggi.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

TAORMINA.  Presentato con successo al TaorminaFilm Fest il film del giovane Julien Paolini che racconta una Sicilia inedita

La Sinossi

 Il figlio del fornaio ha deciso di sfidare l'autorità del sindaco del villaggio, una figura oscura vicino al mondo della malavita: seppellirà il suo defunto fratello con la sua famiglia a tutti i costi. Fino a mettere in pericolo se stesso e la sua famigliaunape

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Perché  questa scelta? Abbiamo  chiesto al regista.

Palermo non é stata una scelta casuale perché a Palermo le storie di Omero si fondono con le leggende metropolitane.  In quanto capitale dell'integrazione e vero e proprio laboratorio europeo, questa città, con i suoi valori, è riuscita a concretizzare quello che a Parigi, ancora oggi, sembra lontano e che è comunemente chiamato il "vivere insieme". La Sicilia rappresenta l'Italia ma in modo più intenso, più cinematografico, più moderno perché costituita da una comunità più mista e i suoi contrasti sono dunque ancora più forti. Il titolo italiano del film Amare la terra amara esprime questo rapporto di amore e odio del siciliano con la sua terra. Questa ambivalenza è quella del mondo di oggi, che risiede in tutti i miei personaggi così come in ognuno di noi. La Sicilia è al centro di tutte le discussioni più importanti della nostra società contemporanea, il mondo la scruta e la osserva e i suoi passi rappresentano i passi di tutti gli italiani. Nel profondo del mio cuore spero che, a Palermo e in tutta la Sicilia, ci si possa sentire cittadini europei consci del fatto che il mondo cambia, ma che non c'è nulla da temere.

 

 

Gennaro  Galdi

Taormina,Me.Il noto attore di teatro e televisivo Ninni Bruschetta  conquista meritatanente anche il red carpet del Taormina Film Fest.

Qui in una foto con Maria Teresa Prestigiacomo DIRETTORE RESPONSABILE DI RED CARPET MAGAZINE CARTACEO  e on line DEL LUSSO   CON REDAZIONE A PARIGI LUGANO NEW YORK 

- La Redazione -

La nostra amata Messina, detta “Porta e capitale della Sicilia, città dal glorioso passato e Città d’Europa”, anni addietro grazie all’indimenticabile Statista Gaetano Martino e ai messinesi “ meritevoli PRIMI Pionieri della Comunità Europea” , si presentavano , fatto assolutamente straordinario nel ’50 del secolo scorso per le elezioni al Parlamento italiano nel partito C.E.D. Concentrazione Euoropea Democratica con simbolo l’Europa”. Sarebbe giusto e opportuno saperne di più di questi valorosi antesignani dell’impegno politico.desiderosi di una Europa Unita. . E’doveroso fare anche il nome di uno di questi e precisamente dell’ingegnere Cesare Venuti, appartenente ad un antico e storico Casato che fu candidato al Parlamento,. Si ricorda anche che le sue opere a Messina e provincia fanno testo..Ne citiamo solo alcune e cioè: “ le gallerie antiaeree, del messinese” la “Grotta Polifemo” a Milazzo, con il suo straordinario arredamento; un progetto sulla Fiera Campionaria Internazionale e ancora un progetto di una galleria sottomarina per l’attraversamento dello Stretto e tanti altri prestigiosi lavori . Il Presidente della Repubblica di allora gli conferiva “ in considerazione dei suoi alti meriti” l'onorificenza di Grand'Ufficiale .Si ritiene potrebbe essergli dedicata giustamente una via cittadina. Fatto questo riferimento a questi uomini che amarono profondamente la loro città e credettero fortemente nei valori di una Europa Unita che meritò, addirittura dall'antica Roma , “conquistatrice del mondo”, l’appellativo di “sorella”, cioè propria “Confederata “. Dopo questa breve, ma necessaria digressione ritorniamo all’odierna sacrificata e sofferente Messina.:VediamoCentinaia di Tir, che attraversando le nostre belle vie e i Viali Boccetta e Europa, che potrebbero essere considerati nostri fiori all’occhiello, le sottopongono a serie problematiche, non solo dal lato urbanistico, per le vibrazioni, che incidono sulle strutture dei palazzi,causando anche danno stradale, con avvallamenti, buche ect. Riportando quanto, giustamente ci dicono i ben pensanti, che hanno organizzato più manifestazioni pubbliche, per il Viale Boccetta, e in precedenza anche per il Viale Europa- “Non bisogna dimenticare i danni causati dalle polveri sottili prodotte dai tubi di scarico dei camion e dai tir, sia di giorno che di notte. Si viene a creare nella nostra città, un vero e proprio inquinamento urbano. Tema, che come è noto, è stato considerato dal Congresso di Amsterdam, promosso dalla Società Europea delle malattie respiratorie. Si è rilevata, in quell’occasione di studio scientifico internazionale, l’incidenza sulla possibilità di morte Non dimentichiamo inoltre, ci ricordano i messinesi gli incidenti avvenuti sia sul Viale Boccetta dove ogni giorno, si vedono sfrecciare tir e camuion creando alti decibel e gas gravemente nocivi per la salute pibblica, e danni ambientali oltre a feriti e morti avuti sul Boccetta e sul Viale Europa, fatti evidenziati sempre dal prof. Domenico Venuti ( figlio del suddetto Ing.Cesare Venuti ) nel corso dei suoi interventi culturali e sociali nella qualità di Presidente del Movimento “PRO MESSINA HONESTA” .Egli im mumerose circostanze ha infatti ha sempre posto nel giusto rilievo l'importanza della realizzazione degli scavi archeologici, la valorizzazione dei Beni Culturali e paesaggistici, di dare il supporto concreto agli artisti messinesi, da parte delle autorità amministrative locali, che non devono penare per realizzare una loro Mostra d'arte, ma al contrario devono essere supportati, con il doveroso rilascio di Saloni, non a carattere oneroso, ma gratuito, nel rispetto al Dispositivo dell'art. 9 Costituzione. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [33-34]. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione e dall'UNESCO., come diritto alla conoscenza.; oltre al fatto che le autorità preposte devono ricordare. che i cittadini pagano le tasse anche a tal fine..l ( deterninanti per l'economia cittadina),oltre naturalmente a provvedere all'accompagnamento idoneo a trovare i luoghi dove venne sepoltoAntonello da Messina oltre al. nostro Museo Regionale, le nostre stupende chiese e ( Sculture del Kalamek, di Antonio Bonfiglio ed altre.) e tanti altri monumenti e le nostre bellezze naturali e paesaggistiche . A tal proposito potrebbe risultare opportuno per il lavoro dei nostri giovani.aprire prima possibile “ Corsi specifici di formazione sui beni culturali e Turismo) Messinaweb.eu, sempre attenta alla soluzione dei problemi cittadini, condivide quanto considerato nei suoi interventi dal Prof Domenico Venuti; ( figlio del suddetto nostro indimenticabile cittadino Grand'Ufficiale Ing. Cesare Venuti) , Diamo sostegno morale al nostro Sindaco e a tutti coloro che vogliono operare per il bene della nostra Messina.

 

un film di

SVETLANA CVETKO

In concorso al 65° Taormina Film Festival

- di Maria Teresa Prestigiacomo  -

  

MARTEDÌ 2 LUGLIO, TAORMINA

All' hotel Metropole a Taormina

 

presenti il 2 luglio

il produttore Phillip Noyce, la regista Svetlana Cvetko e gli attori Cristina Rambaldi, Mattia Minasi, Neyssan Falahi, Pietro Genuardi e Giusy Frallonardo

 Cinecocktail moderato da Claudia Catalli –  HALL HOTEL METROPOLE

Red carpet e photocall ufficiale.

2 luglio ore 18:00 proiezione – Palazzo dei Congressi Screening Room A

2 luglio ore 20:45 premiazione Taormina Arte Award a Phillip Noyce – Teatro Antico 

Per foto e  Il Booklet del Film

https://www.dropbox.com/sh/3dy3u0ohv4dw9jl/AAAagxxPSsC-AFKIOI9iGSCTa?dl=


Il 2 luglio, in occasione della 65esima edizione del Taormina Film Festival, il regista hollywoodiano Phillip Noyce presenterà  Show Me What You Got,  film di cui è produttore esecutivo e debutto alla regia per la già acclamata Direttore della Fotografia Svetlana Cvetko. Il film esamina l'effetto profondo che gli estranei possono avere sulle vite gli uni degli altri, dopo che una scintilla innegabile scocca durante un incontro casuale tra Christine, Nassim e Marcello. Il trio esplora la propria sessualità in un viaggio tra Los Angeles e l’Italia, mentre ciascuno lotta per dimostrare il proprio valore alle proprie famiglie, a se stessi e al mondo che li circonda.

La regista Svetlana Cvetko è rinomata per il suo lavoro in una lunga lista di documentari acclamati dalla critica, tra questi: il vincitore di un premio Oscar® Inside Job, il nominato agli Oscar® Facing Fear, Red Army nella selezione ufficiale a Cannes, e la vittoria del Premio Speciale della Giuria come Miglior Documentario US al Sundance, grazie al documentario Inequality For All.

Il film conta sulla partecipazione di un gruppo di attori italiani, Cristina Rambaldi (ballerina di talento, attrice nonché nipote di Carlo Rambaldi, il maestro degli effetti speciali, tre volte Premio Oscar® per la realizzazione di creature del calibro di E.T. ed Alien), l’esordiente Mattia Minasi, Pietro Genuardi (noto per essere stato uno dei protagonisti in Centovetrine per 14 anni e recentemente nei film Il Destino degli Uomini e Brave Ragazze di Michela Andreozzi) e Giusy Frallonardo (stimata per il suo lavoro in serie TV come Incantesimo e Giovanni Falcone, e co-creatrice del famoso spettacolo teatrale Hell in the Cave), nonché Neyssan Falahi e la vincitrice di ben due premi César, Anne Brochet.

Gran parte della produzione si è svolta in Puglia, con sedi a Noci, Putignano, Monopoli e Bari, oltre alle riprese americane che hanno avuto luogo tra Los Angeles e Joshua Tree. La colonna sonora del film è stata composta da Eric Avery, famoso bassista fondatore dei Jane's Addiction e attualmente in tournée con i Garbage.

Produttore esecutivo Sergey Sarkisov, produced da David Scott Smith di Double Take Pictures, Inc. & Nick Sarkisov diBlitz Films and co-prodotto da Isabella Roberto di Purple Road Pictures.

Phillip Noyce sarà inoltre premiato con il Premio Arte dal Taormina Film Festival per il suo lavoro e per la sua lunga storia con il Festival. Il suo primo film Newsfront, infatti, è stato presentato per la prima volta nel 1987, proprio in occasione del Taormina Film Festival e La generazione rubata ha avuto la sua prima proiezione fuori dall'Australia a Taormina nel 2002.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI SU SHOW ME WHAT YOU GOT

www.showmewhatyougot.film

www.instagram.com/showmewhatyougotthemovie

www.facebook.com/showmewhatyougotthemovie

Durante la Conferenza di stamane tenutasi al Buon Pastore è avvenuta la proclamazione dei Premiati Medico di Carità Edizione 2019.

La consegna del Premio avverrà il 07/07 durante la"Festa sotto le stelle".

Elenco dei Premiati :

Premiati Medico di Carità 2019

  1. Stroke Unit (Policlinico Universitario di Messina)- Divisione ex aequo;
  2.   Cardiologia IRCCS Neurolesi Ospedale Piemonte - Divisione ex aequo:
  3.   Dott. Giuseppe Liotta - alla memoria;
  4.   Dott. Patrizia Giardina - donna;
  5.   Dott. Roberto Savica - giovane;
  6.   Prof. Carmelo Romeo - uomo;
  7.   Fondazione Banco Farmaceutico - associazione;
  8.   Dott. Domenico F.Chiera Direttore Sanitario Coot - speciale.

 - di Marcello Crinò -

Lo scultore Nino Abbate, fondatore ed animatore del Museo delle mattonelle Epicentro, con sede nella frazione collinare di Gala continua a stupire il mondo dell’arte con le sue iniziative. Domenica 30 giugno ha inaugurato il “Pavimento d’arte”, con le opere di centoventotto artisti; un nuovo modo di esporre una parte delle circa milleduecento mattonelle del formato di trenta centimetri per trenta, espressamente realizzate gratuitamente dai maggiori artisti italiani e stranieri operanti in Italia. Le mattonelle fino ad ora sono state esposte collocate verticalmente nelle pareti dell’Epicentro, creando un suggestivo mosaico d’arte contemporanea. Adesso, cominciando a mancare lo spazio, Abbate ha deciso di esporre le ultime mattonelle in orizzontale, creando un vero e proprio suggestivo pavimento non calpestabile. Si tratta di opere realizzate da centoventotto arrtistie L’inaugurazione vera e propria si è svolta negli spazi esterni dell’Epicentro, dove c’è il giardino organizzato con una piccola gradinata in mezzo agli alberi, con accanto il nuovo spazio, inaugurato da poco tempo, il “Giardino di Salva”, un terreno scosceso sistemato con dei terrazzamenti dove Abbate ha sistemato sculture e piante attraversate da ruscelli e vasche d’acqua.

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All’inaugurazione, oltre a Nino Abbate che ha spiegato il senso dell’iniziativa, cioè il recupero di mattonelle che per motivi di spazio non erano ancora state esposte, è intervenuto lo storico dell’arte Andrea Italiano, con una riflessione sulle ultime opere esposte, che prima stavano custodite del deposito del Museo. Italiano ha proposto che la collezione debba essere diffusa al di fuori di Gala e di Barcellona, magari organizzando dei “moduli” di mattonelle da portare in giro per l’Italia. Ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale il consigliere Melangela Scolaro ed è intervenuta per un saluto l’ex Assessore comunale alla Cultura Ilenia Torre, che tante volte quando era in carica ha presenziato alle iniziative dell’Epicentro. Erano altresì presenti esponenti dell’arte e della cultura provenienti anche da fuori città. Il Museo Epicentro ha curato un catalogo dell’evento con testi di Renato Barilli, Diego Bertelli, Andrea Italiano e Nino Abbate. L’evento è stato patrocinato dalla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.

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Gli artisti presenti nel “pavimento d’arte” vanno dal Movimento di Corrente alle ultime Tendenze: Piero Gauli (1916-2012), esponente del Movimento di Corrente che dalla fine degli anni Trenta coagula una compagine di artisti il cui ruolo sarà centrale nel dopoguerra; Egidio Bonfante (1922-2004), firma nel 1946, il Manifesto del Realismo, divenuto poi noto come Oltre Guernica; Gualtiero Nativi (1921-1999), firma il Manifesto dell’astrattismo classico con Renato Barisani (1918-2011). Dal 1947 sono tra i principali esponenti dell’arte astratta e del Movimento Arte Concreta; Sergio Dangelo (1932), firma nel 1952 a Bruxelles, il Manifesto della pittura nucleare, nela cui area si muovono: Mario Persico (1930), e Wladimiro Tulli (1922-2003); Mino Cerretti (1930), Giansisto Gasparini (1924-2019), e Giancarlo Cazzaniga (1930-2013), sono tra i maggiori gli esponenti del Realismo Esistenziale nei primi anni Cinquanta a Milano. In quest’area si muovono: Cesco Magnolato (1926), e Carlo Guarienti (1922); Nell’ambito degli ultimi naturalisti in seno alla schiera composita di autori informali bolognesi, sono presenti: Vasco Bendini (1922-2015), Germano Sartelli (1925-2014), Mario Nanni (1922), Maurizio Bottarelli (1943). In quest’area si muovono: Gina Roma (1914-2005), Giuseppe De Gregorio (1920-2007), Domenico Spinosa (1916-2007), Piero Raspi (1926), Antonio Carena (1925-2010), Sandro Somarè (1929), Salvatore Emblema (1929-2006), Ennio Finzi (1931), Edoardo Franceschini (1928-2006), Luigi Boille (1926-2015).

La generazioni di scultori maturata negli anni Cinquanta presenta figure legate  alla tradizione astratta geometrica e figurativa, come: Pietro Cascella (1921-2008), Carlo Ramous (1926-2003), Giuseppe Spagnulo (1926-2016), Eugenio Guglieminetti (1921-2006), Fabio De Sanctis (1931).

Nel 1959 in seno alla generazione d’avanguardia milanese la “pittura oggetto” di Enrico Castellani (1930-2017) apre una nuova prospettiva di ricerca  nell’ambito di una pittura rigorosamente monocroma ma insieme di trasgressione dello spazio-superficie del quadro. In quest’ambito variegato di sperimentazioni nel 1962 nasce il Gruppo di Cenobio con Ettore Sordini (1934-2012), e Ugo La Pietra (1938);  l’Arte Cinetica e Programmata, che si esprime principalmente in lavoro di gruppo ma anche individuale, tra questi: Marcello Morandini (1940), Manfredo Massironi (1937-2011), Edoardo Landi (1937).

Nel panorama del Design e Architettura, sono presenti Alessandro Mendini (1931-2019), Nathalie Du Pasquier (1957), Pietro Derossi (1933), e Stefano Boeri (1956). Mentre permane ben viva la tradizione della lavorazione del vetro, ceramica e mosaico d’arte, tra questi: Linde Burkhardt, Gianni Robusti (1946-2010), Federica Marangoni (1940), Gianmaria Potenza (1936).

Dopo la crisi dell’informale all’inizio degli anni Sessanta vi è un ritorno a una Nuova Figurazione, con  Aurelio Caminati (1924-2012), Enrico Colombotto Rosso (1925-2013), Robert Carrol (1934-2016), Carmelo Zotti (1933-2007), Romano Notari (1933), Francesco Casorati (1934-2013), Saverio Barbaro (1924), Aldo Turchiaro (1929), Giovanni Repossi (1929-2012), Gaetano Pallozzi (1926), Italo Picini (1920-2016), Giuseppe Antonello Leone (1917-2016), Nani Tedeschi (1938-2017).

La Pop Art considerata un fenomeno anglo americano dopo la sua diffusione  nel 1964 alla Biennale di Venezia, in Italia ebbe esperienze analoghe con Cesare Tacchi (1940-2014), Piero Gilardi (1943), Umberto Bignardi (1935), Ugo Nespolo (1941), Umberto Buscioni (1931), Gino Marotta (1935-2012); una figurazione politica con Paolo Baratella (1935).

Le contestazioni degli anni Sessanta hanno lasciato il segno ma il sorgere della Poesia visiva, scaturisce un nuovo linguaggio con Lamberto Pignotti (1926), Lucia Marcucci (1935), Eugenio Miccini (1925-2007), Luciano Ori (1928-2007), Stelio Maria Martini (1934-2016), Arrigo Lora Totino (1928-2016), Magdalo Mussio (1925-2006), Giovanni Fontana (1946), Tomaso Binga (1931); si muovono in quest’area: Giorgio Celimberti  (1929), Ezio Gribaudo (1929), Cioni Carpi (1932-2016), Mino Trafeli (1922-2018).

Nel filone della Minimal art, ci sono gli scultori Carlo Lorenzetti (1934), Paolo Icaro (1936), Pietro Coletta (1948). In ambito postconcettuale, Vettor Pisani (1934-2011), Yoshin Ogata (1948).

Nel 1975 si teorizza il movimento Nuova pittura, la ricerca del colore luce e pochi segni caratterizza il lavoro di Valentino Vago (1931-2018), Claudio Olivieri (1934), Tino Stefanoni (1937-2018), Ruggero Savinio (1934), Ferruccio Gard (1940), Paolo Masi (1933), Antonio Passa (1939), Renata Boero (1936), Paolo Minoli (1942-2004), Achille Pace (1923), Gianfranco Notargiacomo (1945), Franco Costalonga (1933), Gianfranco Zappettini (1939), Franco Giuli (1934-2018), Enzo Cacciola (1945); di suggestione narrativa è la pittura di Medhat Shafik (1956).

Esaurite anche le tendenze concettuali nei primi anni Ottanta si manifesta il ritorno alla pittura con alcuni artisti che fanno riferimento all’arte classica definita Anacronismo, con Silvano D’Ambrosio (1951), Salvatore Marrone (1948), Bruno D’Arcevia (1946), Andrea Volo (1941).

La ricerca post concettuale e ancora ambito di ricerca con Giorgio Cattani (1949),  Patrizia Guerresi (1951), H.H. Lim (1954). 

Sotto il nome dei Nuovi Nuovi,  Giuseppe Salvatori (1955), Enzo Esposito (1946), Wal (1949).

Nel 1983 un gruppo di artisti romani indicati come Nuova scuola romana operano nei punti in cui l’interruzione tra astrazione e figurazione è più lacerante, tra questi: Bruno Ceccobelli (1952), Enrico Luzzi (1950), Giancarlo Limoni (1947); Un’altro gruppo di artisti etichettati come Nuovo Futurismo, Plumcake (Giovanni Cella, 1953, Romolo Pallotta, 1954, Claudio Ragni, 1955),  Innocente (1950), lavorano su  PVC, lamiera e vetroresina.

Nel 1985 si mostrano ancora le possibilità  proprie della scultura nell’atteggiamento postminimal con Claudio Palmieri (1955), Lucilla Catania (1955) Ernesto Jannini (1950), Virginia Rayn (1956). Carlo Bernardini (1966), realizza grande installazioni ambientali con fibre ottiche. In rappresentanza della pittura mediale  Luca Vitone (1964). Tra i concettuali ironici Corrado Bonomi (1956). Sull’immaginazione visionaria Velasco Vitali (1960).

Tra lo scorso e l’attuale millennio altri artisti si cimentano in diverse sperimentazioni tra scultura e pittura, come  Florencia Martinez (1962), Andrea Chiesi (1966), Paul Beel (1966), Marco Cingolani (1961), Davide Nido (1966-2014), Aron Demetez (1972).

1 luglio 2019

4° REGGIMENTO GENIO GUASTATORI

UFFICIALE ADDETTO ALLA PUBBLICA INFORMAZIONE

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COMUNICATO STAMPA

Le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico rinvenuto nel centro della città dello Stretto sono terminate alle 17.13 del 30 giungno con una esplosione che ha distrutto il residuato.

Gli specialisti del 4° Reggimento Genio Guastatori hanno operato la bonifica di una bomba d’aereo di fabbricazione americana risalente al secondo conflitto mondiale, l’ordigno progettato per distruggere installazioni e sistemi viari pesava 250 libbre, ovvero 104 kg, ed al suo interno era caricato con 30 kg di esplosivo ad alto potenziale.

La camera di contenimento per linertizzazione dellordigno

Per poter procedere alle operazioni di disinnesco in sicurezza è stato necessario evacuare oltre 4.000 cittadini dalle abitazioni limitrofe al luogo di rinvenimento dell’ordigno.

In caso di normale esplosione per un ordigno di questa tipologia si avrebbe un raggio di distruzione potenziale di circa 1.800 m. nei quali si proietterebbero le schegge oltre ad un effetto d’onda di sovrappressione per l’esplosione.

I guastatori del 4° Reggimento hanno quindi costruito una “camera di espansione” in cui è stato posto l’ordigno prima d’iniziare il suo disinnesco, grazie a questa struttura protettiva il raggio di distruzione in caso di scoppio accidentale è stato quindi ridotto a soli 400 m.

I cittadini residenti nell’area di sgombero hanno dovuto lasciare le abitazioni di buon ora, infatti dalle ore 5 di domenica è iniziata l’evacuazione che si è conclusa alle ore 7, permettendo, da lì in avanti, agli artificieri dell’Esercito Italiano di entrare in azione senza pericolo per la popolazione.

Riempimento di Hesco Bastion per la camera di contenimento

Le fasi di neutralizzazione dell’ordigno sul luogo in cui è stato rinvenuto sono durate circa 4 ore, successivamente la bomba oramai inertizzata è stata trasportata in una cava dove i militari del 4° Reggimento Genio, nel pomeriggio, l’hanno fatta brillare distruggendola del tutto.

Sono stati novantuno in Sicilia nel 2018 gli interventi per la rimozione e la distruzione di ordigni bellici, risalenti all’ultimo conflitto mondiale, effettuati dal 4° Reggimento Genio Guastatori della Brigata "Aosta". I nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal) dell’Esercito, spesso durante i loro interventi di bonifica hanno dovuto rimuovere più ordigni contemporaneamente; tant’è che a fronte dei 91 interventi gli ordigni rimossi ammontano a ben 266.



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