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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Bruxelles. L' Accademia Euromediterranea delle arti ha scelto la capitale europea per assegnare e consegnare i Premi per le attività svolte  con brillanti esiti, da 10 italiani uno scultore e pittore Paolo Ghibaudo, una pittrice francese Claure Larent  e una  pittrice tedesca Diana Marshall. A Jonathan Tabacchiera, il 20 luglio in Rue de la Regence, in una nota galleria d' arte, una elegante dimora patrizia, Au Sablon, verrà consegnato l'ambito award, con la motivazione seguente:

"Per la sua brillante e duratura carriera. Si premia la diffusione del made in Italy  in tutto il mondo, grazie alla sua arte.

Poliedrico ed eclettico artista, per la sua creatività e ricerca, il suo talento innovativo e le sue molteplici capacità come Make Up Artist, Coreografo, Regista, Danzatore e Performer" Tabacchiera è  un artista a tutto tondo che è  riuscito a 360 gradi, ad offrire il meglio di sé, in svariate forme d'arte in cui ha espresso la sua vena creativa,  la sua personalità, con originalità, ma pur sempre con la massima eleganza. Un premio meritato che l' Accademia esprime con orgoglio, per questo poliedrico artista che si è  affermato e non solo in Italia, con notevole successo e brillanti risultati.

 

Il curriculum vitae di Jonathan  è corposo.

Jonathan Tabacchiera 33 enne Pescarese, diplomato in Grafica Pubblicitaria e Stampa D'Arte presso l'Istituto Statale D'Arte Vincenzo Bellisario Pescara. 

Interessato sin da piccolo al mondo dell'arte, intraprende i primi studi di danza classica e contemporanea nella sua regione, l'Abruzzo.

A 20 anni viene ammesso presso presso l'Accademia Nazionale di Danza di Roma perfezionando tecnica e metodologia della danza classica e contemporanea. Termina gli studi diplomandosi, dopo qualche anno, presso la prestigiosa Scuola D'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.

Amante dell'Estetica e della Bellezza a tuttutondo rientra in Abruzzo per intraprendere gli studi presso la Scuola SEM "Scuola Estetica Moderna Pescara" dove si Diploma come Tecnico Estetista nel 2009.

Da tre anni è Direttore Artistico ed insegnante dell'Accademia Make Up Artist and Style SEM Pescara.

Da questo momento l'Artista Tabacchiera dà vita a collaborazioni in Italia e all'estero, oltrepassando l'essenza del danzatore trasformandosi in performer/coreografo, sfruttando le doti di make up artist, estetista e attore, insomma un artista a 360°.

Lavora come Performer per Allora & Calzadilla Fondazione Trussardi Milano, per i maestri pionieri della danza contemporanea, nel 2013 vince il concorso Internazionale Premio Roma Danza come miglior coreografo, viene invitato in Russia al Teatro di Perm con una sua nuova creazione coreografica, lavora come responsabile estetista in diversi Istituti di Bellezza. 

Per la sua poliedricità e numerosi studi di ricerca nel 2016 riceva dall'Università Ruggero II della Florida U.S.A. Laurea Honoris Causa in Scienze dello Spettacolo. 

Crea Opere teatrali e ballettistiche per la Dante Alighieri Society of Massachusetts U.S.A.

Nel 2018, Jonathan viene invitato come Direttore Artistico Make Up Artist durante la Fashion Week di Milano e nel 2018 lo vediamo Performer Make Up Artist per Philipp Plein.

Nel settembre 2018 cura il Makeup di Benedetta Rossi per il programma televisivo "Fatto in casa da Benedetta" di Real Time e Food Network. 

Nel dicembre 2018 durante il Premio Europeo ST.Oscar della Moda Milano diretto dal Direttore Artistico Steven G. Torrisi, Jonathan riceve l'Oscar come migliore Make Up Artist Italiano. 

Lavora con prestigiose aziende di Make Up, insegna danza classica e contemporanea in alcune scuole della sua regione natia, frequenta inoltre, come ospite, vari Licei Coreutici italiani. 

Per saperne di più seguitelo su Istagram Jonathan Tabacchiera.

La Brigata Aosta consolida i rapporti tra contingente internazionale della missione UNIFIL e societá libanese

Si è tenuta presso le municipalità di Rumaysh e di Ayta Ash Sha’B, nel sud del Libano, alla presenza del Generale di Brigata Bruno Pisciotta, Comandante del Sector West della missione UNIFIL, attualmente su base Brigata Aosta con sede a Messina, la giornata conclusiva dei corsi di nuoto a favore di bambini e ragazzi diversamente abili, che vivono nei villaggi del settore sotto la responsabilità italiana.

UNIFIL Corso di Nuoto per bambini diversamente abili a Rumaysh 5

L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito dei progetti di Cooperazione Civile e Militare del contingente italiano, dalle unità provenienti dal Multinational CIMIC Group di Motta di Livenza, e portata a termine grazie alla sinergia e alla fattiva collaborazione con le autorità delle citate municipalità, attraverso la protezione dell’infanzia e l’aiuto ai genitori meno abbienti. Tale sostegno, condiviso tra l’operato delle istituzioni, associazioni locali e quello dei caschi blu italiani, pone in risalto quella sinergia necessaria che non deve mai mancare e che ha, come scopo primario, il supporto alla popolazione, come previsto dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, e quindi il benessere delle persone, soprattutto quelle più bisognose.

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Il corso, grazie a esperti in tecniche motorie per persone affette da patologie psico-motorie e specialisti in salvamento in acqua dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri, ha avuto lo scopo di fare familiarizzare i bambini con la dimensione acquatica, insegnando loro il modo per muoversi in acqua, permettendo, quindi, di acquisire una nuova fisicità, tale da permettere di conseguire nuove capacità, prima di tutto, in termini di fiducia in se stessi. In tale ottica, sono stati coinvolti e istruiti anche i genitori degli adolescenti, garantendo cosÌ continuità al progetto, al fine di permettere gradualità e costanza nello sviluppo psico-fisico degli interessati.

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Il legame fra la comunità locale ed il contingente internazionale della missione UNIFIL, ed in particolare con il contingente italiano, sta diventando, giorno dopo giorno, sempre più forte, sempre più profondo. I Caschi Blu italiani continuano nella loro incessante opera di sostegno alla popolazione locale tra concretezza dei progetti realizzati e la necessità di ascoltare, costantemente, le Autorità locali per la pianificazione di fabbisogni e necessità future.

UNIFIL Corso di Nuoto per bambini diversamente abili a Rumaysh 8

Per gli organizzatori, il successo di questa iniziativa è il risultato di un lavoro svolto in costante simbiosi tra militari e istituzioni locali, frutto della sensibilità maturata in questi anni da UNIFIL e dalla migliore società libanese.

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Magg. Giuseppe Genovesi

Contingente Italiano in Libano

Capo Cellula Pubblica Informazione - Portavoce

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COMUNICATO STAMPA

Il professore Bramanti, da alcuni anni vicino ai fratelli Biviano di Lipari, guida un nuovo progetto nazionale per sostenere i disabili gravissimi. È stato presentato a Roma, a Palazzo Madama, dalla senatrice Paola Binetti insieme al direttore generale del Ministero della Salute Giovanni Leonardi e al neurologo messinese

ROMA, 26 GIU - È una storia d’amore e di attenzioni, forse quelle che da anni chiedevano i quattro fratelli di Lipari, Sandro, Marco, Elena e Palmira Biviano, affetti da Distrofia Facio-Scapolo-Omerale e costretti più volte anche a proteste eclatanti per chiedere aiuto e sollecitare l’attenzione delle istituzioni. Una patologia, la loro, per la quale ancora non esiste una cura. Allora è compito prioritario della medicina e della scienza impegnarsi a creare le opportunità più adatte di assistenza al fine di rendere la vita di questi pazienti, e di tutti gli altri disabili gravi, la migliore possibile.

Da questa necessità nasce il progetto nazionale ‘Macchina dipendente’ che è stato presentato nei giorni scorsi a Roma, a Palazzo Madama. Il progetto è guidato dal Professore Placido Bramanti e capofila nazionale è l’Irccs Neurolesi Bonino Pulejo di Messina. L’iniziativa è stata illustrata dalla senatrice Paola Binetti, componente della Commissione Sanità di Palazzo Madama e vicepresidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani; dal neurologo messinese Placido Bramanti, dal direttore generale del ministero della Salute Giovanni Leonardi; dal coordinatore generale medico legale Inps Massimo Piccioni e da Enzo Ricci, neurologo al Policlinico Gemelli Irccs Università Cattolica di Roma.

‹‹‘Macchina dipendente’ si rivolge a tutti quei disabili gravissimi che vivono grazie ai macchinari e che hanno bisogno di un’assistenza continuativa e del costante monitoraggio ospedaliero – spiega Bramanti. È un progetto importante, specie in Sicilia, dove la situazione spesso è critica a causa di maggiori carenze territoriali. In dettaglio – osserva – stiamo allestendo presso l’Irccs un reparto specifico per questi pazienti, ma intento del progetto è renderli quanto più possibile indipendenti dagli ospedali con un supporto di telemedicina che li monitora in remoto direttamente nelle loro case e, in caso di emergenza, fa scattare la consulenza immediata in ambulanza, usufruendo di un percorso privilegiato rispetto alla normale trafila d’attesa del pronto soccorso.

Dotati di dispositivi particolari, ivi inclusa una carrozzina elettrica verticalizzante multi-modulare che consente il raggiungimento di una maggiore autonomia gestionale del paziente h24, i pazienti avranno nel loro iter il controllo e la presenza del Centro, compreso il rispetto della Disposizione anticipata di trattamento (Dat). Una volta stabilizzati rientreranno nella sede domiciliare sempre sotto il monitoraggio del centro che li ha presi in carico››.

L’INCONTRO CON I BIVIANO - Il professore Bramanti racconta dell’incontro e dell’amicizia nata con i fratelli Biviano: ‹‹Ho iniziato a frequentare questi ragazzi dopo avere appreso della loro situazione dalla stampa e sui social. Al tempo fui incaricato dal Ministero della Salute ad approfondire e seguire la loro situazione. È nato un rapporto speciale e molto naturale. Ho sempre ammirato la loro grande forza e determinazione anche nelle battaglie sociali. Marco si è sposato qualche mese fa e anche Sandro ha trovato la sua splendida compagna di vita. Le due sorelle vivono a Lipari con la straordinaria mamma Provvidenza che vigila e non fa mancare il suo indispensabile supporto››. 

LA GIORNATA NAZIONALE SULLA DISTROFIA FACIO SCAPOLO OMERALE - ‹‹Abbiamo presentato questo progetto – afferma la senatrice Paola Binetti – nella giornata nazionale della Distrofia Facio-Scapolo-Omerale, nonché giorno del compleanno della mamma dei quattro fratelli. Sandro ha ricevuto il saluto di noi tutti da Ladispoli, dove vive, in quanto immobilizzato al letto a causa di una recente frattura››.

‹‹Ci siamo ripromessi insieme alla famiglia Biviano – dichiara il direttore generale del ministero della Salute Giovanni Leonardi - di organizzare in autunno la Giornata nazionale sulla Distrofia Facio-Scapolo-Omerale, così da approfondire le tematiche relative alla ricerca sulla malattia e sensibilizzare sulle esigenze di assistenza per questi malati. Il progetto e la Giornata hanno un valore sociale profondo – riprende Binetti – consentono di costruire una rete di solidarietà con altri malati che li fa sentire uniti e meno soli. Insieme più forti nella vita di tutti i giorni e nell’affrontare la loro malattia››.

 

- La redazione -

Un mestiere antichissimo e famoso nella storia quello del barbiere, vero artigiano del pettine, del rasoio e delle forbici. E’ sufficiente pensare a Figaro, il personaggio dell’opera lirica di Gioachino Rossini “Il Barbiere di Siviglia” e le “Nozze di Figaro “ di Mozart . Rivediamo oggi in quelle scene e battute “ tutti mi vogliono, tutti mi cercano “ il bravo Francesco Bucalo. “maestro di qualità” .

E’ sufficiente entrare per una breve visita nel suo Salone di via Placida per incontrare tante persone ed in particolare tanti giovani disposti ad attendere pur di avere il suo sapiente e dinamico taglio, che non si esaurisce nell’esecuzione di un hair look personalizzato che pone il nostro Francesco Bucalo, come artista raffinato dell’estetica, che porge anche con la barba ed il colore. Proprio in questo salone ritroviamo due modi di esprimere le capacità creative. Il primo come abbiamo già avuto modo di vedere, con il maestro Francesco Bucalo ed il secondo con i disegni con la Bic del prof. Domenico Venuti, nota personalità della cultura messinese, che è stato ed è presente in personali e mostre dove ha ricevuto pubblici riconoscimenti. ” Sono presenti, sempre in rotazione, nel salone di Francesco, suo grande amico, i suoi disegni, che lasciano stupiti chi li osserva, perché l’artista riesce con energia creativa a porgere anche paesaggi, cattedrali volti umani,fermando attimi di vita, I nostri due “amici artisti” partiranno presto per Parigi.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Tusa, ME. Incanta sempre come ogni anno il rito della luce....aveva messo uno stop, poco tempo addietro il manager titolare dell'Hotel Atelier sul mare brillante imprenditore artista creativo Antonio Presti.....ora ritorna sui suoi passi felice di potere donare al pubblico nuovamente emozioni come tutti gli anni 

IL RITO DELLA LUCE E DEL SOLSTIZIO D’ESTATE INCANTANO I NEBRODI DELLA VALLE DELL’HALAESA CON OLTRE 5.000 PRESENZE

ANTONIO PRESTI: “IL RITO DIVENTERA’ ITINERANTE PER RIGENERARE LA BELLEZZA NEI CENTRI CHE NECESSITANO DI NUOVA LINFA PER IL LORO FUTURO”

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Il Rito della Luce di Antonio Presti rinnova la sua forza emotiva con l’Eresia invisibile della Bellezza e allo stesso tempo è pronto a trasformarsi diventando itinerante per poter rendere questa avventura dell’animo un vero motore per il rilancio dei comuni siciliani che necessitano di nuova linfa per il loro futuro. 

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Nei tre giorni del Rito della Luce e del Solstizio d’Estate la bellezza si è manifestata attraverso la riflessione e le arti che, dalla musica alla poesia, hanno reso magica l’esperienza vissuta fra l’albergo museo Atelier sul Mare di Castel di Tusa e la Piramide 38° Parallelo di Motta d’Affermo.

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Il bianco e la purezza d’animo hanno caratterizzato anche quest’anno il rito e simbolo ne è stata l’inaugurazione della mostra “Noi siamo Bellezza” che ha visto protagonisti i bambini Down, considerati da Antonio Presti la vera essenza della purezza. 

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Di oltre 5.000 persone il “popolo bianco” che ha partecipato agli eventi e oltre 300 gli artisti coinvolti che hanno reso il Rito un momento di grandissima energia che quest’anno Antonio Presti ha dedicato all’eresia invisibile della bellezza, intesa come momento e atteggiamento per  manifestare il valore della differenza. “Bisogna scegliere e praticare l’etica della bellezza e rinnovare il valore del rispetto del bene comune”, ha detto l’artista.

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“Il prossimo Rito - ha annunciato il suo creatore - si sposterà sull’Etna e nella valle dell’Alcantara per creare un ponte di rinascita dei comuni che hanno necessità di una nuova linfa creativa e culturale per la loro rinascita. Questo, confermando comunque l’apertura della piramide per ogni solstizio d’estate”.

Nei piani dell’artista, che cercherà a breve un confronto con il presidente della Regione Nello Musumeci, c’è anche il desiderio di creare una fondazione mista pubblico privato che possa garantire il futuro della Fiumara d’arte, conservazione delle opere e la sua promozione culturale e turistica. Con la necessità che la pratica della gestione delle stesse rimanga di competenza della Fondazione “perché non sia inficiata - come spiega l’artista - da logiche politiche o pratiche appartenenti alla cultura mafiosa”.

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Nell’animo di Presti, che ringrazia affettuosamente il sindaco di Motta d’Affermo Sebastiano Adamo e il consorzio della Valle dell’Halaesa per la collaborazione alla manifestazione, c’è la consapevolezza di quanto sia potente la Politica della bellezza e di quanto sia necessario esportarla ovunque ce ne sia bisogno, insieme alla conservazione di quanto già fatto con la Fiumara d’arte.

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“Sosteniamo questa grande manifestazione culturale - dichiara il sindaco di Motta d’Affermo, Sebastiano Adamo - nella consapevolezza che essa rappresenta una grande occasione di sviluppo culturale e turistico dell’intero comprensorio. Speriamo che il Rito possa tornare ad essere un appuntamento fisso, al quale possano partecipare anche le istituzioni regionali per una sua crescita sempre più strutturata”.

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Una potenza emotiva “senza confini”, quella del Rito così come la raccontano anche alcuni degli artisti che hanno partecipato alla manifestazione.

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“L’ho scoperto e non voglio più lasciarlo - ha affermato Alfio Antico - spero di poterci essere anche in futuro”.

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“La coralità degli artisti che si sono spogliati della loro arte personale per una bellezza comune, alta - ha aggiunto Michele La Paglia - è ciò che rende unico questo Rito”.

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“L’eresia invisibile della bellezza - ha concluso Patrizia D’Antona - ha dimostrato in questi giorni tutto il suo potere rigenerante per la cultura”.

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Nutrirsi di Sacro, oggi e di spiritualità…merita una profonda attenzione e riflessione, in particolare se questi nutrimenti terrestri ma spirituali derivano da un maestro pittore del calibro di Massimiliano Ferragina, pittore unico nel suo genere. Abbiamo intervistato Ferragina che ci lascia in suspence per una particolare mostra che si svolgerà a Messina in una location dal fascino barocco, location che renderemo nota prossimamente. Motivo in più per una trepidante attesa. Gli affezionati lettori di www.messinaweb.eu saranno informati presto del lieto evento.

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Chi è Ferragina? E’ un artista che traduce la parola di Dio in immagini e le stesse cromìe adottate rappresentano la simbologia delle rappresentazioni sacre e dell’iconografia sacra: l’azzurro, simbolo di rinascita di rigenerazione, quello del manto della Madonna, l’oro simbolo alchemico per eccellenza. Che allude ad una aspirazione ad una metamorfosi di profonda spiritualità… l’arancio simbolo di rinnovata energia, il nero ed il rosso…amore e morte…eros e tanathon

Cosa cerca nella pittura Massimiliano Ferragina?

“Non posso smettere di cercare la luce nella mia pittura. Uso il colore come linguaggio, un linguaggio primitivo, umano, che tenta di dire quello che a parole altrimenti sarebbe indicibile: il bisogno di infinito”. a

Cerchiamo di comprendere maggiormente il profilo psicologico dell’artista Ferragina: amante della teologia, ha conseguito la laurea in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Una formazione che traccia segni evidenti nella sua pittura. Lo studio della teologia ha trasformato la pittura in ricerca dell’Assoluto. Interrogarsi sul fenomeno divino e la sua rivelazione ha indotto Ferragina a fare della tua le sue risposte ai grandi interrogativi. Una profonda e radicata spiritualità coniugata alle diverse tecniche pittoriche fanno di Ferragina un unicum nell’arte contemporanea: mediare il mistero rivelato attraverso l’espressione creativa, fare della tela uno strumento di relazione con Dio.

La mostra personale si chiamerà Prospettive Inquiete. Perché?

La mostra PROSPETTIVE IN-QUIETE è una finissima ricerca che da anni Ferragina porta avanti sul senso dell’Oltre, di una prospettiva profetica del tempo in cui l’uomo e l’artista agisce, con un fattore costante che accompagna questa ricerca, l’Inquietudine di essere umani, di essere in un tempo finito, limitati nell’afferrare l’Oltre, ma allo stesso tempo capaci di pensarlo, di immaginarlo, di renderlo visibile. Queste prospettive sono però percepite anche come IN-quiete cioè con l’elemento della fede che fa la differenza in Ferragina e che pone pace in una ricerca che sarebbe altrimenti terribile. Senza uscita. La mostra è anche un omaggio a Leonardo da Vinci grande visionario inquieto nella ricorrenza dei 500 anni dalla sua morte.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Riportiamo fedelmente il comunicato dell'Ordine degli avvocati:

"In merito al documento diffuso al termine della riunione convocata da AIGA sez. di Messina, nella saletta del Cinema Apollo per richiedere il rinvio delle elezioni del Consiglio dell’Ordine, appaiono necessarie alcune precisazioni per fare chiarezza sulle vere ragioni dell’incontro così da evitare che il racconto di quanto accaduto, restituisca una verità distorta e frutto di una campagna elettorale avvelenata che però non può spingersi al punto da arrivare finanche a raccontare delle non verità.

- Non corrisponde al vero che “tutti gli Ordini nel resto del Paese hanno già deliberato il rinvio”. 

In diverse città - Roma, Palermo, Lecce, Napoli, Benevento, Latina, Rovereto, per citare solo alcuni casi - si sono già svolte le elezioni e in altre, ad es. Catania, si terranno nei prossimi giorni; 

- Non corrisponde al vero che chi sceglierà di candidarsi lo farà "in palese violazione di legge”.

 La legge che i colleghi Consiglieri (autodefinitisi “opposizione”) si affannano a richiamare non prevede l’incandidabilità; 

- È VERO, per contro, che le elezioni devono svolgersi entro il mese di luglio e che sono stati gli stessi Consiglieri, che oggi chiedono a gran voce il rinvio, a sollecitare con insistenza che si tenessero al più presto. 

- E’ VERO che i consiglieri che in passato hanno apertamente dichiarato che non si sarebbero candidati, dopo aver chiesto - non più di 15 giorni addietro - l’invio della convocazione dell’assemblea elettiva per i giorni 27, 28 e 29 giugno, si trincerano dietro iniziative altrui finalizzate al rinvio. Più semplicemente, non essendo loro preclusa la possibilità, potrebbero rivedere la loro scelta e presentare la candidatura.

Posto questo, quanto sta accadendo è di facile lettura: in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci, quelli come noi che in questi anni hanno dato anima e sangue per onorare il proprio incarico dedicando tempo, impegno, sacrifici e amore per il nostro Ordine, facendolo crescere e affermare a livello nazionale, hanno deciso di ricandidarsi continuando il percorso intrapreso per l’Avvocatura e per la Città e sono pronti ad adottare le scelte consequenziali in esito alla decisione della Corte Costituzionale. 

Per queste elezioni abbiamo creato un gruppo di cui siamo orgogliosi perché è composto in parte da consiglieri d’esperienza e per oltre due terzi da candidati nuovi di alto profilo professionale. 

Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di non disperdere ma anzi di sviluppare l’ottimo lavoro portato avanti da chi lascia e al contempo consentire la formazione di una nuova classe dirigente nell’ottica di un gioco di squadra che ha sempre caratterizzato la nostra azione. 

Ultimo inciso. 

Abbiamo notato che alla riunione di ieri tra i 40/45 partecipanti (tra cui una decina di candidati, i loro colleghi di studio e alcuni praticanti), erano presenti alcuni componenti della cosiddetta “opposizione” in Consiglio. 

Gli stessi che ci sarebbe piaciuto vedere “partecipare” anche alle numerose sedute dei Consigli nelle quali si prendevano le decisioni per i loro Colleghi e alle quali invece troppo spesso non hanno partecipato. 

Ci sarebbe piaciuto che (con qualche rara eccezione) avessero esercitato la delega avuta dal Consiglio a inizio mandato. 

Ci sarebbe piaciuto vederli accanto a noi, ogni mattina, nei locali del Consiglio a ricevere le istanze dei Colleghi e a cercare di dare loro soluzioni e risposte.

Ci sarebbe piaciuto vederli portare avanti con la stessa pervicacia idee, programmi, anche alternativi, rispetto al nostro progetto: abbiamo atteso, ma sul tavolo non è pervenuta una sola proposta. 

Ci sarebbe piaciuto vedere chi sarebbe dovuto essere “al governo dell’Ordine”, governare, appunto, al posto di fare eterna e sterile opposizione. 

Noi sappiamo, per averlo imparato e applicato in questi anni di esperienza ordinistica, che finite le elezioni bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare, lavorare e lavorare nell’interesse dei Colleghi che ti hanno concesso l’onore di rappresentarli.

Proprio per questo siamo convinti che nei Consigli dell’Ordine, non possano e non debbano esistere “maggioranza” e “opposizione” e che, come in altre realtà, esista una componente che lavora e una che non lavora.

Noi ci pregiamo di far parte della prima e i fatti lo dimostrano.

Infine ci spiace aver dovuto fare queste doverose precisazioni sulla stampa, anziché con il naturale confronto all’interno della nostra istituzione.

Ma il tempo dei desiderata è finito. Sul piatto restano le cose fatte. 

Il resto sono le parole e slogan da campagna elettorale. 

Avv. Vincenzo Ciraolo

Avv. Giovanni Villari

Avv. Giuseppe Vadalà Bertini

Avv. Nunzio Cammaroto

Avv. Isabella Celeste

Avv. Domenico Santoro

Vincenzo Ciraolo Giovanni Villari Giuseppe Vadalà Bertini Cammaroto Avv Nunzio Maria Isabella Celeste Domenico Santoro Tiziana Arcoraci Antonio Cappuccio Antonio Centorrino Daniela Chillè Antonio De Matteis Giovanni Giacoppo Carla Grillo Vincent J. Molina Nicola Nastasi Aurora Notarianni Maria Pagano Felice Panebianco Antonio Tesoro Maria Flavia Timbro

Associazione culturale, sportiva, ambientalista  

senza scopo di lucro

STUDIO D’ARTE L’ETOILE

Via Natoli is. 276 n.5 98121 MESSINA

Tf. 3383541458 – 3467910240 – 0902401721

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.titticrisafulli.com

COMUNICATO STAMPA

GLI ARTISTI CONTEMPORANEI MERIDIONALI”.

I primi tre cataloghi che hanno lo scopo di valorizzare gli artisti meridionali che con la loro attività artistica danno lustro alle terre meridionali, sono gia stati inviati alle più importanti biblioteche d’Italia. Gli interssati possono contattare la curatrice della stampa dott.ssa Nunziatina Titti Crisafulli ai numeri: 3383541458/3467910240

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