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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Quarta edizione per il premio “L’Albero della Musica, il concorso rivolto ai giovani musicisti neodiplomati con il massimo dei voti del Conservatorio “Corelli” di Messina, cerimonia , quest'anno, svoltasi alla Sala Laudamo. Ad aggiudicarsi il primo premio quest’anno è stata Chiara Bonarrigo, brillante flautista che al momento si trova a Trondheim in Norvegia per un Erasmus presso il dipartimento di musica. Collegata via Zoom ha assistito alla premiazione e ha regalato al pubblico l’esecuzione di tre brani, mentre a ritirare il premio consegnatole dal presidente del Comitato del premio e promotore della manifestazione Francesco Ragonese e da Dino Fazio, presidente dell’Archeoclub Messina che ha messo a disposizione quest’anno la borsa di studio, è stata la mamma, signora Graziella Delia.

Il terzo classificato è stato Andrea Liotta, marimba 5 ottave mentre il secondo posto se lo è aggiudicato Federico Saccà, batteria jazz. Ad entrambi è stato assegnato il premio “concerto”, ossia l’inserimento nella stagione concertistica delle associazioni musicali: Accademia Filarmonica, Filarmonica Laudamo e “Vincenzo Bellini”.

A porgere i saluti iniziali, oltre al presidente Francesco Ragonese, è stato il presidente dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele Orazio Miloro che si è congratulato per questa iniziativa che ha come obiettivo quello di valorizzare i talenti musicali della nostra città.

La manifestazione, presentata da Letizia Lucca, ha visto la partecipazione di due vincitori delle passate edizioni, i pianisti Marco Zappia e Mario Cuva, i quali, seppur giovanissimi, hanno al loro attivo tanti premi e riconoscimenti e stanno piano piano affermandosi anche oltre i confini nazionali. Entrambi hanno ottenuto calorosi applausi dal pubblico in sala per le loro esecuzioni al pianoforte.Tra i talenti emergenti si è avuto modo di apprezzare due allievi dei licei musicali cittadini: i giovanissimi Michele Colajanni del liceo Ainis e Antonino Arena del Liceo Bisazza.

A chiudere il concerto, al quale erano presenti anche il direttore del conservatorio Corelli, Antonino Averna, Oreste Dollenz, vicepresidente dell’associazione Vincenzo Bellini e Alba Crea vicepresidente della FilarmonicaLaudamo, il “Sisili sax quartet” , un ensamble di sassofoni del Conservatorio Corelli composto da Stefano Perez, Gaetano Rizzo, Adriana Silluzio e Simone Siragusano.

- di Maria Vadala’ -

Il 22 ottobre presso la Sala Laudamo sono stati presentati il IX ed il X volume della Collana “Musicae Musicisti” edito da EDAS, rispettivamente “Le bande e la musica popolare in Messina dal IXI sec.al 1935”, la cui prefazione è stata curata da Maria Grazia Magazzù e la “Famiglia Krakamp” con la Prefazione di Fabio Sodano.

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L’Autore, prof. Demetrio Chiatto, figura di spicco nel panorama della cultura musicale, chitarrista e cultore di storia della musica antica e paleografia musicale gregoriana, è molto apprezzato dalla critica per la poderosa mole di studi dedicati alla ricerca del patrimonio
storico- musicale della nostra città. La laurea in Musicologia e la specializzazione in Paleografia e Filologia Musicale, conseguite presso la facoltà di Musicologia di Cremona- Università di Pavia, attestano la competenza, la professionalità e la passione del prof. Chiatto che ha realizzato una silloge unica per riportare alla luce una cultura rimasta sepolta sotto le ceneri del terremoto. Nei volumi precedenti della Collana sono state presentate le testimonianze musicali risalenti fin al IV sec. A.C., i codici della liturgia bizantina, la nascita della Cappella Musicale, i Musicisti ed i Compositori Messinesi dal XIX sec. al 1908 e l’Attività Musicale che si è svolta a Messina dal 1800
fino al tragico evento del 1908. La cultura, la sensibilità ed il rigore analitico dell’Autore, grazie ad una disamina scrupolosa ed esaustiva ci permette di conoscere ed apprezzare la memoria del nostro passato. Questo Corpus racchiude l’essenza delle nostre radici, rari reperti che, lungo la trama tessuta dal tempo, creano un ponte ideale tra il passato ed il presente, offrendo ai giovani l’opportunità di poter usufruire di un prezioso patrimonio, ma anche di prendere consapevolezza dell’arte che ha contraddistinto nei secoli la nostra città. Ha introdotto la serata il prof. Orazio Miloro, Presidente dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele, che ha lodato la “pregevole fattura”
dell’Opera ed ha augurato all’Autore di continuare sempre con entusiasmo e “pazienza certosina” la sua ricerca. E’ intervenuta poi la Preside Prof. Pucci Prestipino che, su richiesta del prof. Chiatto, si è soffermata sull’impegno profuso nell’insegnamento della musica nelle scuole dal prof. Carmelo Puglia, prematuramente scomparso e al quale è dedicato il IX volume della silloge. Ha preso quindi la parola l’Autore che ha subito ringraziato l’editrice Domenica Vicedomini e dopo, con verve e naturalezza espositiva, ha illustrato il contenuto dei due volumi. L’impiego del PowerPoint con la proiezione degli spartiti e della foto storiche ha reso l’ascolto ancor più appassionante. Il IX tomo è dedicato alle bande, che con le loro esibizioni itineranti hanno avuto il merito di divulgare un ampio

ventaglio di musiche popolari, pezzi di opere, arie famose, musica strumentale e musica sacra. La comunicazione del tempo era molto lenta e le bande hanno svolto un ruolo importantissimo nel veicolare la cultura musicale, assumendo così una importanza sociale e una funzione pedagogica.
Tutte le ricorrenze civili e religiose erano enfatizzate dai concerti che scandivano gli eventi cittadini.
L’Autore passa in rassegna le bande di Messina e di tutta la provincia, si sofferma anche sui direttori che si sono susseguiti, arricchendo le informazioni con foto dei manoscritti, dei Compositori e dei Corpi bandistici. Troviamo anche un elenco delle delibere del Consiglio Comunale ed alcuni articoli dei giornali che riportano interessanti cronache. Nel 1834 è stato istituito l’Ospizio di Beneficenza,
denominato poi “Cappellini”, che accoglieva gli orfani ed offriva loro l’istruzione letteraria e la possibilità di studiare uno strumento musicale. Tra i maestri è annoverato Giovanni Krakamp e negli elenchi degli allievi spicca il nome del famoso Letterio Ciriaco. La seconda parte del volume è dedicata alla musica popolare, con un catalogo di composizioni anche in vernacolo di autori non solo messinesi, reperiti nei vari archivi e biblioteche messinesi, romane o da collezioni private.
Notevole è la raccolta di 50 Canzoni popolari siciliane del musicista catanese Francesco Paolo Frontini che ancora oggi vengono eseguite come: “Ciuri Ciuri”, “Amuri amaru” ed altre. Interessante lo spaccato dedicato ai canti che allietavano le manifestazioni pubbliche in occasione del carnevale, delle festività mariane, del Natale, della Pasqua. Nella sezione finale vengono presentati gli organetti meccanici impiegati fino alla metà del XX sec. e dei quali viene presentata una ricca serie fotografica. Anche in questo tomo è allegato un CD con un file in PDF che contiene circa diciottomila informazioni sulle esecuzioni bandistiche e sulle relative partiture musicali. Come lo stesso Autore afferma, l’idea di realizzare il X Volume dedicato alla famiglia Krakamp è nata proprio nel corso della ricerca sulle bande, perché sono state ritrovate importanti informazioni sui componenti di questo nucleo familiare originario di Palermo. Potremmo pensare ad una monografia, ma la disamina del prof. Chiatto si estende focalizzando il panorama storico-culturale dell’epoca
mettendo in luce particolari inediti. La forma nitida della narrazione è accattivante ed è supportata da una ricca documentazione che riesce a coinvolgere un ampio parterre di lettori. Il capostipite Francesco, primo flautista nel Teatro della Munizione, è morto prematuramente a soli quarant’anni lasciando due figli: Giovanni ed Emanuele. Il primogenito, direttore della banda dell’Ospizio di
Beneficenza, ha lasciato una corposa produzione musicale eseguita per tutto il XIX secolo. Maggiori notizie sono giunte riguardo Emanuele che si è trasferito a Napoli, pur compiendo numerosi viaggi all’estero esibendosi anche alle corti di Russia, Austria e Inghilterra. Innovatore della tecnica flautistica, ha scritto il Grande Metodo op. 100. In Appendice troviamo una raccolta di partiture
complete per flauto e per voce e pianoforte, fra cui spicca “L’Inno a Maria SS. della Lettera” che, per la prima volta quest’anno il 3 giugno in Cattedrale è stato eseguito dal Coro diretto dal M° Giovanni Lombardo e del quale abbiamo ascoltato in sala la registrazione.

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La pianista Maria Assunta Munafò ha offerto una piacevole parentesi musicale eseguendo di Carmelo Preite la Mazurka dedicata alla nostra città “Ricordi del Faro”, la “Marcia Margherita” di Luisa Ungaro Licandro ed ha poi accompagnato al pianoforte la cantante Miriam Chiatto che ha interpretato “Ngannalarruni” (Scacciapensieri), una Canzonetta popolare di Salvatore Saja su testo di Luigi Capuana. L’impegnativo lavoro del Prof. Demetrio Chiatto, insieme ai precedenti volumi, costituisce una vera enciclopedia della storia della musica della nostra città, che avrà seguito nella prossima pubblicazione dedicata ai teatri di Messina.

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Partecipata conferenza stampa al Centro di Via Calvi gestito da Terra
di Gesù Onlus per la seconda edizione della settimana della Raccolta
della Cesta del Buon Pastore  che si svolgerà in trenta farmacie di Messina,
dando la possibilità ai benefattori di donare beni per la prima infanzia disagiata
del territorio.
Nel corso del dibattito,Francesco Certo ha affermato la necessità di aiutare le
famiglie povere,dato l'aggravarsi della crisi economica ,aggravata dal caro bollette
e che nel corso del primo anno e mezzo d'attività la Cesta ha già supportato oltre trecento
bambini.
Giovanni Crimi e Sergio Papisca,rispettivamente presidenti di Federfarma Me
e Ordine dei Farmacisti Me,hanno prospettato la possibilità di estendere il progetto
alla provincia.
Sono intervenuti:Salvo Rotondo segretario Ordine dei Medici ME,Piero Bruno
della Confraternita di San Giacomo,Saro Visicaro della Meter & Miles,Irene Barbaro
del Centro V.Guarengi,Enrico Cannizzo del Banco Farmaceutico,Lilly Cavallaro
presidente di Ammi Messina.
La giornata di sabato prevederà la partecipazione di volontari(info 3775298805)
Elenco delle farmacie aderenti:Caminiti,Pirrone,Santa Margherita,Nuova Farmacia
Galati,Ingo;Pirri,De Leo,La rosa ,Sgroi,Papisca S,Farmacia del Viale,Abate(centro),
Centrale.dello Stretto,Isaja,Muricello,Brancato Romanini,Di Mario,Facciolà,Abate
(Ganzirri),Gargano,Crimi,Grasso,Bruni,Licitri Cannavà,Spirito Santo,Procopio,
Mercurio,Pandolfi.Brancato.
                                                                   I ministri del nuovo Governo Meloni di Maria Teresa Prestigiacomo 
• Esteri: Tajani
• Giustizia: Nordio
• Cultura: Sangiuliano
• Economia: Giorgetti
• Difesa: Crosetto
• Disabilità: Locatelli
• Infrastrutture: Salvini
• Interno: Piantedosi
• Istruzione: Valditara
• Università: Bernini
• Rapporti con il Parlamento: Ciriani
• Salute: Schillaci
• Sviluppo Economico: Urso
• Transizione Ecologica: Zangrillo
• Lavoro: Calderone
• Turismo: Santanchè
• Pubblica Amministrazione: Fratin
• Affari Regionali e Autonomie: Calderoli
• Sud e del Mare: Musumeci
• Affari Europei e PNRR: Fitto
• Famiglia e Pari Opportunità: Roccella
• Sport: Abodi
• Riforme: Casellati
• Vicepremier: Tajani e Salvini
• Agricoltura: Lollobrigida
- di Maria Teresa Prestigiacomo 
Messina.  Organizzatori e Relatori di elevato profilo  per il 21 ottobre presso l' Università  degli Studi di Messina  via dei Verdi, per ripensare al turismo in modo oculato ed a 360 gradi, per una ricaduta sul territorio  e con notevole successo.

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Salone Eventi ore 10: Esposizione Bibliografico-documentale
Sala Lettura ore 17: Momento Convegnistico

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La terra di Sicilia con i suoi millenari anni di storia e la centralità della posizione
geografica nel grembo del Mediterraneo, nevralgica per lo sviluppo dei commerci,
affascinante attrattiva per i tanti viaggiatori di ogni epoca, ambita politicamente dai
numerosi dominatori, che l'hanno oppressa e arricchita nel contempo, lasciando tracce
indelebili negli edifici, nei costumi e nel liguaggio. Terra dolce e aspra, misteriosa,
policroma, terra con la quale resta forte il legame, vincolo incorruttibile, cordone
ombelicale, sempre, comunque. Quell'insularità che non è semplice richiamo ma regime
esistenziale di per sé, speculare tratto somatico di chi della Sicilia non è solamente
progenie ma segmento della terra stessa, cromosoma del suo DNA: il Siciliano non
appartiene alla terra ma ne è terra stessa. La Trinacria è culla di arte e di civiltà, è
madre prolifica di artisti, filosofi, letterati, di scrittori e poeti. Moltissimi in auge nelle
letterature nazionali e internazionali, altri appena accennati o, addirittura, celati tra le
pagine dei libri.
Prepotentemente e delicatamente al contempo, dalla letteratura poetica siciliana, che
affonda le sue radici alla corte di Federico II, si delinea la figura di Bartolo Cattafi,
esponente della quarta generazione dei poeti post ermetici che, per la peculiarità dei
suoi componimenti, costituisce un "unicum", un "sui generis". Pur accostandosi a
correnti poetiche proprie del suo tempo, come quelle futuriste, non ne rimane mai
invischiato. La Sua Musa è un demone che lo avvinghia, lo scuote e lo trascina. Vinto

da un impulso irrefrenabile, dalla pura ispirazione dona a piene mani sensazioni, forti
emozioni, ricordi che nascono dal potere evocativo di odori, colori, suoni, che riesce a
tramutare in versi altamente descrittivi calati fuori dal tempo. Se da una parte è
soggetto all'ispirazione, dall'altra alla propensione fino allo spasimo verso la precisione,
tale da risultare come una vera e propria ossessione.
In un articolo apparso sulla Gazzetta del Sud del 1987 - presente nel posseduto di
questa Biblioteca - è riportata l'ultima intervista fatta all'Accademico italiano, umanista,
poeta, Deputato del PCI, il barcellonese Nino Pino, a un mese dalla sua scomparsa,
dove si legge: "[...]Bartolo era ancora ragazzo e a scuola, mentre il maestro spiegava,
scriveva di nascosto poesie. Io ero amico di famiglia e ebbi occasione di essere vicino a
certi suoi zii che abitavano a Castroreale.[...]Egli con quel fare tra il timido e l'ardito mi
confessò che scriveva poesie e che desiderava farmele vedere. Assiduamente veniva a
casa mia, col quadernetto sotto il braccio, e mi mostrava i frutti del suo sapere. Le
poesie di Cattafi mi convinsero e così lo invogliai a scriverne altre. Lui non aveva
bisogno, comunque, di essere invogliato perchè possedeva un ardore poetico
ineguagliabile.[...] io continuai a far conoscere le sue poesie. Il primo a leggerle fu
Corrado Alvaro, il quale rimase favorevolmente impressionato. In quello stesso periodo
conobbi Corrado Govoni[...]sottoposi le poesie di Cattafi. Anche il giudizio di Govoni,
come già quello di Alvaro, fu molto lusinghiero.[...]"
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Nell'ambito di una più ampia manifestazione, organizzata nel solco del Centenario
Cattafiano, e in seno alle iniziative programmate dal Comitato Scientifico, accolte e
finanziate dalla Regione Siciliana, la Biblioteca Regionale di Messina intende
celebrare, in occasione del centenario dalla nascita del poeta siciliano, la
sensibilità artistica e l'esperienza di vita dell'uomo che la incarna, dando appuntamento
ai fruitori Sabato 22 ottobre 2022.
La giornata dedicata al Poeta e titolata "Bartolo Cattafi, il Poeta...l'Uomo.
Incursioni biografico-letterarie" avrà inizio la mattina, alle ore 10, con

l'inaugurazione con taglio del nastro di un'Esposizione bibliografico-
documentale alla presenza di insigni Autorità cittadine e non, alla quale seguirà un

breve discorso di benvenuto ai partecipanti e di presentazione da parte della Direttrice
della Biblioteca, Dott.ssa Tommasa Siragusa.
L'allestimento bibliografico, accattivante anche per i non addetti ai lavori, ricomprenderà
testi del Poeta e di autori coevi che con Cattafi hanno condiviso la pulsione poetica e
taluni financo legami di sincera e profonda amicizia o di autentica riconoscenza. Citiamo
e soltanto a titolo esemplificativo, Guglielmo Iannelli, Nino Pino, Bianca Garufi, Emilio
Isgrò, Vann'antò, Giovanni Raboni, Carmelo Aliberti, Vittorio Sereni, Nino Ferraù, Melo
Freni, Sergio Solmi.
In ordine poi ai rapporti molto intensi che il Poeta ebbe con l'Artista Emilio Isgrò,
saremo lieti di proiettare un breve video registrato per l'occasione dal Maestro in Suo
ricordo.
Due notevoli bibliografie tematiche, infine, faranno da corollario all'esposizione.

Nel pomeriggio, alle 17, si proseguirà con il Momento Convegnistico.
In apertura la Direttrice, Dott.ssa Tommasa Siragusa porgerà il benvenuto e
introdurrà i lavori. Seguiranno i pregiati contributi del Prof. Giuseppe Rando, già
Ordinario di Letteratura italiana UNIME; della Prof.ssa Ella Imbalzano, Associato di
Lingua e Letteratura italiana UNIME e del Prof. Giuseppe Amoroso, già Ordinario di
Letteratura italiana UNIME. Modererà la Prof.ssa Rosa Maria Lucifora, Associato di
Lingua e Letteratura Latina DISU Potenza, Università della Basilicata, mentre le
conclusioni saranno affidate alla Prof.ssa Paola Radici Colace, già Ordinario di
Filologia Classica UNIME.
Seguiranno momenti di dibattito e confronto, durante i quali non mancheranno i
contributi eccellenti degli astanti.
Quanti non potranno essere presenti fisicamente all'evento, potranno scrivere commenti
o quesiti che verranno posti ai relatori nel corso dell'incontro nei post dedicati sulla
pagina Facebook della Biblioteca:
https://www.facebook.com/bibliotecaregionaledimessina/?ref=bookmarks
In seguito, sarà pubblicato il video dell'intera manifestazione.
L'esposizione bibliografico-documentale resterà visitabile fino al 25 novembre 2022,
di mattina dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; nel pomeriggio soltanto il mercoledì
dalle 15 alle 17:30. Per visite guidate di singoli,gruppi e scolaresche si consiglia la
prenotazione. (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel.090674564)
Siate numerosi!! Vi attendono versi capaci di rotolare in bocca una
parola a fianco all'altra, in armonia e a rigor di musica.
Per INFO:
Ufficio Relazioni con il Pubblico
tel.090674564
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(A cura di Ufficio Relazioni con il Pubblico. Maria Rita Morgana)

 

Roma 18\10\2022 #DonneCheFannoLaDifferenza. Con questo spirito nasce la terza edizione di hackher, un
progetto multidisciplinare, che ha l’obiettivo di avvicinare quante più ragazze al mondo STEM, (dall'inglese:
Science, Technology, Engineering and Mathematics) e diffondere la cultura dell’integrazione di genere
anche tra settori IT purtroppo ancora di pertinenza maggiormente maschile. L’evento, che si terrà a Roma
al Foro Italico il prossimo 11 novembre, è patrocinato dal Parlamento Europeo, Rai per il Sociale,
Repubblica Digitale, Regione Lazio, Politecnico di Milano e di Torino. Nella classifica sull’ampiezza del
divario di genere in tutto il mondo, realizzata dal WEF, l’Italia conferma la sua 63esima posizione. Alla luce
di questi dati, è stato ideato hackher, un progetto integrato che si sviluppa su due differenti momenti: un
tavolo di confronto sul tema ed un hackathon per la realizzazione di un progetto IT in cui si cimenteranno
cento studentesse concorrenti. Il panel, infatti, sarà rappresentato da donne manager di grandi brand
multinazionali che dibatteranno sui temi legati alla #GenderEquality. Con un pubblico di rappresentanti
istituzionali, in uno scambio comunicativo porteranno anche le loro esperienze professionali. Secondo gli
ultimi dati, ad esempio, nei campi legati all’Intelligenza Artificiale le donne rappresentano il 32% della forza
lavoro mentre nel Cloud Computing la percentuale scende al 14%. All’hackathon, invece, parteciperanno
100 alunne provenienti da scuole superiori di Roma che sperimenteranno il #LearningBy Doing attraverso lo
sviluppo di un’idea creativa. Si parte da una fase iniziale di brain storming e team working (10 team da 10
ragazze) per arrivare alla presentazione di un progetto, realizzato sotto la supervisione di coach esperti che
le coadiuveranno durante tutto il percorso. La giuria sarà composta da role models provenienti dal mondo
IT, che condivideranno momenti di mentoring alle ragazze,insieme alle loro esperienze professionali e i loro
percorsi di formazione. Valutati i progetti, al team vincente sarà assegnato un premio dal valore di € 1.500.
“Il gender Gap – ha spiegato la founder del progetto - Scilla Signa - è un tema sempre più attuale.

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A tal punto da essere anche contemplata nelle misure previste dal PNRR. Il nostro obiettivo è favorire la parità di
genere. Va detto che, nel corso degli ultimi anni, con la crescita della partecipazione femminile al mercato
del lavoro è avvenuta una vera e propria rivoluzione dei modelli sociali secondo il genere. Tuttavia infatti è
rimasta una consistente asimmetria, per questo puntiamo a diffondere la cultura dell’integrazione di
genere a partire dalle nuove generazioni”. L’evento, che nelle precedenti edizioni si è svolto a Torino e
Milano si pone oggi l'obiettivo di approdare in almeno altre 10 città italiane, al fine di diventare un
progetto internazionale. La quarta edizione si terrà a Genova.
Tra i partecipanti al panel e alla giuria:
- Andrea de Benedetti, autore del saggio sul linguaggio inclusivo:"così non schwa"
- Elisa Mandich. head of whole vehicle development Italdesign
- Elena Guarnone, CEO’s Office & Sustainability Direction Edison
- Aurora Simonetti. Senior HR Manager Red Hat Italy
- Elena Marchetto, Head of Institutional Relation Fastweb Spa
- Floriana Ferrara, country manager e master inventor IBM
- Paola Scarpa managing director & partner BCG

www.hackher.it Caterina La Rosa direzione Ufficio Stampa
- Sandra Mori, former DPO Europeo Coca-Cola
- Cristina Leone, Senior Vice President Leonardo - CTIO, presidente CTNA
-Gabriella Vacca, Chief Technology Office Sky Italia

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