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Messina: Sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele Presentazione dei volumi IX e X della Collana “Musica e Musicisti” a cura del Prof. Demetrio Chiatto

- di Maria Vadala’ -

Il 22 ottobre presso la Sala Laudamo sono stati presentati il IX ed il X volume della Collana “Musicae Musicisti” edito da EDAS, rispettivamente “Le bande e la musica popolare in Messina dal IXI sec.al 1935”, la cui prefazione è stata curata da Maria Grazia Magazzù e la “Famiglia Krakamp” con la Prefazione di Fabio Sodano.

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L’Autore, prof. Demetrio Chiatto, figura di spicco nel panorama della cultura musicale, chitarrista e cultore di storia della musica antica e paleografia musicale gregoriana, è molto apprezzato dalla critica per la poderosa mole di studi dedicati alla ricerca del patrimonio
storico- musicale della nostra città. La laurea in Musicologia e la specializzazione in Paleografia e Filologia Musicale, conseguite presso la facoltà di Musicologia di Cremona- Università di Pavia, attestano la competenza, la professionalità e la passione del prof. Chiatto che ha realizzato una silloge unica per riportare alla luce una cultura rimasta sepolta sotto le ceneri del terremoto. Nei volumi precedenti della Collana sono state presentate le testimonianze musicali risalenti fin al IV sec. A.C., i codici della liturgia bizantina, la nascita della Cappella Musicale, i Musicisti ed i Compositori Messinesi dal XIX sec. al 1908 e l’Attività Musicale che si è svolta a Messina dal 1800
fino al tragico evento del 1908. La cultura, la sensibilità ed il rigore analitico dell’Autore, grazie ad una disamina scrupolosa ed esaustiva ci permette di conoscere ed apprezzare la memoria del nostro passato. Questo Corpus racchiude l’essenza delle nostre radici, rari reperti che, lungo la trama tessuta dal tempo, creano un ponte ideale tra il passato ed il presente, offrendo ai giovani l’opportunità di poter usufruire di un prezioso patrimonio, ma anche di prendere consapevolezza dell’arte che ha contraddistinto nei secoli la nostra città. Ha introdotto la serata il prof. Orazio Miloro, Presidente dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele, che ha lodato la “pregevole fattura”
dell’Opera ed ha augurato all’Autore di continuare sempre con entusiasmo e “pazienza certosina” la sua ricerca. E’ intervenuta poi la Preside Prof. Pucci Prestipino che, su richiesta del prof. Chiatto, si è soffermata sull’impegno profuso nell’insegnamento della musica nelle scuole dal prof. Carmelo Puglia, prematuramente scomparso e al quale è dedicato il IX volume della silloge. Ha preso quindi la parola l’Autore che ha subito ringraziato l’editrice Domenica Vicedomini e dopo, con verve e naturalezza espositiva, ha illustrato il contenuto dei due volumi. L’impiego del PowerPoint con la proiezione degli spartiti e della foto storiche ha reso l’ascolto ancor più appassionante. Il IX tomo è dedicato alle bande, che con le loro esibizioni itineranti hanno avuto il merito di divulgare un ampio

ventaglio di musiche popolari, pezzi di opere, arie famose, musica strumentale e musica sacra. La comunicazione del tempo era molto lenta e le bande hanno svolto un ruolo importantissimo nel veicolare la cultura musicale, assumendo così una importanza sociale e una funzione pedagogica.
Tutte le ricorrenze civili e religiose erano enfatizzate dai concerti che scandivano gli eventi cittadini.
L’Autore passa in rassegna le bande di Messina e di tutta la provincia, si sofferma anche sui direttori che si sono susseguiti, arricchendo le informazioni con foto dei manoscritti, dei Compositori e dei Corpi bandistici. Troviamo anche un elenco delle delibere del Consiglio Comunale ed alcuni articoli dei giornali che riportano interessanti cronache. Nel 1834 è stato istituito l’Ospizio di Beneficenza,
denominato poi “Cappellini”, che accoglieva gli orfani ed offriva loro l’istruzione letteraria e la possibilità di studiare uno strumento musicale. Tra i maestri è annoverato Giovanni Krakamp e negli elenchi degli allievi spicca il nome del famoso Letterio Ciriaco. La seconda parte del volume è dedicata alla musica popolare, con un catalogo di composizioni anche in vernacolo di autori non solo messinesi, reperiti nei vari archivi e biblioteche messinesi, romane o da collezioni private.
Notevole è la raccolta di 50 Canzoni popolari siciliane del musicista catanese Francesco Paolo Frontini che ancora oggi vengono eseguite come: “Ciuri Ciuri”, “Amuri amaru” ed altre. Interessante lo spaccato dedicato ai canti che allietavano le manifestazioni pubbliche in occasione del carnevale, delle festività mariane, del Natale, della Pasqua. Nella sezione finale vengono presentati gli organetti meccanici impiegati fino alla metà del XX sec. e dei quali viene presentata una ricca serie fotografica. Anche in questo tomo è allegato un CD con un file in PDF che contiene circa diciottomila informazioni sulle esecuzioni bandistiche e sulle relative partiture musicali. Come lo stesso Autore afferma, l’idea di realizzare il X Volume dedicato alla famiglia Krakamp è nata proprio nel corso della ricerca sulle bande, perché sono state ritrovate importanti informazioni sui componenti di questo nucleo familiare originario di Palermo. Potremmo pensare ad una monografia, ma la disamina del prof. Chiatto si estende focalizzando il panorama storico-culturale dell’epoca
mettendo in luce particolari inediti. La forma nitida della narrazione è accattivante ed è supportata da una ricca documentazione che riesce a coinvolgere un ampio parterre di lettori. Il capostipite Francesco, primo flautista nel Teatro della Munizione, è morto prematuramente a soli quarant’anni lasciando due figli: Giovanni ed Emanuele. Il primogenito, direttore della banda dell’Ospizio di
Beneficenza, ha lasciato una corposa produzione musicale eseguita per tutto il XIX secolo. Maggiori notizie sono giunte riguardo Emanuele che si è trasferito a Napoli, pur compiendo numerosi viaggi all’estero esibendosi anche alle corti di Russia, Austria e Inghilterra. Innovatore della tecnica flautistica, ha scritto il Grande Metodo op. 100. In Appendice troviamo una raccolta di partiture
complete per flauto e per voce e pianoforte, fra cui spicca “L’Inno a Maria SS. della Lettera” che, per la prima volta quest’anno il 3 giugno in Cattedrale è stato eseguito dal Coro diretto dal M° Giovanni Lombardo e del quale abbiamo ascoltato in sala la registrazione.

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La pianista Maria Assunta Munafò ha offerto una piacevole parentesi musicale eseguendo di Carmelo Preite la Mazurka dedicata alla nostra città “Ricordi del Faro”, la “Marcia Margherita” di Luisa Ungaro Licandro ed ha poi accompagnato al pianoforte la cantante Miriam Chiatto che ha interpretato “Ngannalarruni” (Scacciapensieri), una Canzonetta popolare di Salvatore Saja su testo di Luigi Capuana. L’impegnativo lavoro del Prof. Demetrio Chiatto, insieme ai precedenti volumi, costituisce una vera enciclopedia della storia della musica della nostra città, che avrà seguito nella prossima pubblicazione dedicata ai teatri di Messina.

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