Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
rfodale

rfodale

Messina, 1 aprile 2019. Nei giorni scorsi, presso palazzo "S. Elia", sede della Brigata Meccanizzata “Aosta”, si è tenuto un convegno sulla donazione di organi, tessuti e cellule promosso dall’Azienda Ospedaliera Policlinico Universitario Gaetano Martino di Messina, dall’associazione Donare è Vita (Corrado Lazzara Onlus) in collaborazione con la Brigata “Aosta”.

Foto1. Il tavolo dei firmatari del protocollo dintesa

Presenti al convegno il Prefetto di Messina Dottoressa Maria Carmela Librizzi, il Comandante della Brigata “Aosta”, Generale di Brigata Bruno Pisciotta, il Commissario Straordinario dell’A.O.U Gaetano Martino di Messina, dott. Giuseppe Laganga, il Vescovo Ausiliare  Mons. Cesare Di Pietro oltre a numerose altre autorità civili e militari della città peloritana.

Foto2. Lintervento del presidente della Onlus Donare è Vita

In occasione del convegno è stato firmato un protocollo d’intesa tra Azienda Ospedaliera Policlinico Universitario Gaetano Martino, la Brigata “Aosta” e l’Associazione “Donare è Vita” per condividere la sensibilizzazione e la divulgazione sul tema della donazione di organi tessuti e cellule. Durante il suo intervento, Gaetano Alessandro, Presidente dell’Associazione, ha ringraziato la Brigata "Aosta" che "porta  avanti l'impegno di informazione sulla cultura della donazione all'interno delle proprie caserme tra i militari e le persone a loro vicine".

Magg. Giuseppe Genovesi

Brigata Aosta - Capo Sezione Pubblica Informazione

-  La redazione -

Domenica 31 marzo, nella sede della Corda Fratres è stato presentato il libro “Il Capitano Ercolessi, la spia dei francesi”, scritto da Vincenzo Caruso, direttore del Museo Forte Cavalli di Messina, pubblicato da Giambra Editori. L’avvincente “caso Ercolessi”, quasi ricalcando “l’affaire Dreyfus” verificatosi in Francia qualche anno prima, racconta, attraverso le fonti giornalistiche, del caso di spionaggio scoppiato in Italia nel 1904, a pochi anni dall’Unità, che destò sgomento, incredulità, sdegno e disprezzo nell’opinione pubblica: il tradimento del capitano dell’Esercito Gerardo Ercolessi, impiegato al Distretto militare di Messina che, supportato dalla moglie Guglielmina Zona, trafugò e vendette alla Francia importanti e riservati documenti relativi alla difesa dello Stretto e alla mobilitazione generale in caso di guerra. Il clamoroso arresto per alto tradimento rimbalzò sulle pagine di cronaca divenendo presto un “caso nazionale”, a differenza di quanto sarebbe avvenuto, ad esempio, in Austria dove, nel momento in cui si sospettava di un ufficiale, il caso rimaneva riservatissimo e risolto in forma privata, a volte con l’intervento dell’imperatore in persona. Se l’indiziato era ritenuto colpevole, la procedura militare austriaca imponeva che quattro amici dell’accusato lo andassero a trovare e gli comunicassero le accuse a suo carico; dopo avergli offerto una rivoltella carica, l’uomo veniva lasciato solo; i quattro amici rimanevano quindi fuori a sorvegliare la casa in attesa dello sparo, in mancanza del quale provvedevano loro stessi all’esecuzione.

Dopo i saluti del presidente del sodalizio Marcello Crinò, è intervenuto per portare i saluti dell’Amministrazione Comunale l’assessore Nino Munafò, il quale ha sottolineato l’importanza delle operazioni di riscoperta di storie e personaggi del territorio, grazie anche a editori come Giambra.

DSCF1907

 

L’evento è stato inserito nell’ambito dell’iniziativa “30 libri in 30 giorni”, promosso da Beni Culturali Sicilia, associazione privata a livello regionale che si occupa della salvaguardia e valorizzazione dei beni Culturali ed Ambientali, come ha sottolineato Sabrina Patania, componente della Presidenza Regionale dell’associazione.

L’avvocato Franco Bertolone, autore della prefazione al libro, ha aperto il suo intervento con un ricordo di un componente della Corda Fratres, il signor Nino Genovese, noto come Mister Jips, salutando la moglie e la figlia presenti in sala. Nel suo intervento si è soffermato sul ruolo svolto da Caruso per ricostruire la vicenda, trasformando la cronaca dei giornali del tempo in storia, ricreando il caso giudiziario e i personaggi e restituendoci l’atmosfera dei grandi processi.

Infine l’intervento di Vincenzo Caruso, il quale ha delineato il quadro storico in cui si è sviluppata la vicenda, pressoché sconosciuta fino alla sua riscoperta, mostrando le immagini dei giornali d’epoca, le uniche fonti disponibili, essendo andati distrutti tutti i documenti processuali nel terremoto del 1908, con l’eccezione della sentenza della Cassazione ritrovata a Roma. Ha parlato del ruolo di colui che scoprì il tradimento, il tenente Giulio Blais, di come i giornali seguirono il processo, conclusosi con una condanna a cinque anni e dieci mesi di reclusione. La ragion di Stato ebbe il sopravvento sul verdetto. La storia dopo il terremoto fu dimenticata, e non si è saputo se Ercolessi, detenuto a Messina al momento del terremoto, sia sopravvissuto e fuggito oppure rimase sotto le macerie. Il caso comunque fu registrato dallo studioso messinese di storia patria Gaetano La Corte Cailler, e da qui Caruso è partito per compiere la sua ricostruzione del caso, andando a cercare i giornali in tutta Italia.

31 marzo 2019

Domani, lunedì 1 aprile, alle ore 11,00 presso la sala Ovale di palazzo Zanca, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del convegno “Illuminiamo il futuro del paziente affetto da tumore: nuove frontiere in oncologia”, promosso dal Lions Club Messina Ionio. Il convegno che si svolgerà martedì 9 aprile presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Messina, vedrà la presenza di importanti esperti del settore, tra cui lo stimato prof Armando Santoro, direttore Cancer Center Oncologia Medica ed Ematologia dell’Humanitas di Milano che terrà una lectio magistralis sulle nuove frontiere nella cura dei tumori. Alla conferenza stampa di domani saranno presenti: Maurizio Provenzano, presidente Lions Club Messina Ionio, Fabio Leonetti, presidente Leo Club Messina Ionio, Francesco Freni Terranova past governatore Distretto Sicilia, il dott. Pietro Spadaro, direttore U.O.Oncologia ed Ematologia Casa di cura Villa Salus, il prof. Francesco Trimarchi ordinario di Scienze mediche biologiche Accademia Peloritana, prof Eugenio Cucinotta, ordinario di Chirurgia generale, Università di Messina, prof Edoardo Spina, ordinario di Farmacologia Università di Messina. Prof Giovanni Tuccari ordinario di Anatomia Patologica Università di Messina. Coordinerà i lavori la giornalista Letizia Lucca.

- La Redazione -

Sabato 30 marzo l’associazione Genius Loci e la Pro Loco Manganaro hanno organizzato un convegno all’interno della chiesa dell’Immacolata, “Sulle orme dei Monaci Basiliani”, proprio per focalizzare l’attenzione sull’importante ruolo svolto nel territorio barcellonese da questi monaci greci e per sollecitare e salvaguardare quanto è rimasto della loro millenaria presenza, che tanto ha influenzato la religione, l’arte e la cultura.

Secondo la tradizione la chiesa e il relativo monastero di S. Maria di Gala esistevano già nel VII secolo, e furono ricostruiti per volontà del Re Ruggero I, che prima di morire lasciò le sue disposizioni, raccolte dalla moglie Adelasia nel Diploma del 1105. Successivamente spostatisi verso la città, costruirono, nella seconda metà del Settecento, un nuovo monastero nel quartiere Immacolata, il cui progetto fu ispirato dall’architetto Giovan Battista Vaccarini, il quale visitò il monastero basiliano di Gala e predispose una serie di istruzioni o “capitoli” per i muratori che sarebbero stati ingaggiati per la costruzione del nuovo complesso monastico all’Immacolata.

DSCF1895

La serata è stata aperta da un gruppo di cantori della “Vexilla”, quel canto polivocale sul testo dell’Inno alla Croce di Venanzio Fortunato che accompagna le due processioni delle “Varette” del Venerdì Santo. Subito dopo gli interventi di presentazione e saluti dei presidenti delle due associazioni: Flaviana Gullì per la Pro Loco Manganaro e Bernardo Dell’Aglio per la Genius Loci, con i ringraziamenti a padre Salvatore Catalfamo, Rettore dell’Immacolata. Un saluto da parte dell’assessore alla cultura Angelita Pino, presente anche l’assessore Antonio Raimondo.

Il convegno ha visto le relazioni di Nello Perdichizzi e Marcello Crinò della Genius Loci e Salvatore Scilipoti e Andrea Italiano della Pro Loco. Nello Perdichizzi ha toccato ad ampio raggio la presenza basiliana e i vari personaggi che nei secoli sono stati a Gala, dal primo Abate, Bartolomeo da Reggio, fino all’Abate Eutichio Ajello, senza trascurare l’Abate Silvestro Maurolico. Marcello Crinò ha relazionato sull’importante Tempio e grotta di Santa Venera, luogo e culto strettamente legato alla presenza basiliana. Salvatore Scilipoti ha ricordato che nella chiesa dell’Immacolata si trova un coro ligneo di provenienza Basiliana, riconoscibile dallo stemma dell’ordine, la colonna infuocata, soffermandosi anche sul vicino Monastero Basiliano oggi in stato di abbandono. Andrea Italiano ha concluso gli interventi proponendo un ampio approfondimento sul significato di ordine “Basiliano”, divenuto tale solo nel 1579, e soffermandosi sulle opere d’arte lasciate dai basiliani nel territorio.

Infine Valentina Maiorana, componente della Genius Loci, ha consegnato alla Pro Loco Manganaro (nelle persone del presidente in carica Flaviana Gullì, del presidente precedente Andrea Italiano e del presidente onorario Gino Trapani) la Mattonella Genius Loci (realizzata in terracotta dallo scultore Nino Abbate), per il ruolo svolto per la crescita culturale della città e per la valorizzazione del Monachesimo Basiliano. La Pro Loco organizzò nel 2005 un Convegno per i novecento anni del Monastero di S. Maria di Gala, i cui Atti, curati da Gino Trapani, furono pubblicati da Pungitopo l’anno successivo.

30 marzo 2019

Messina, 29 marzo 2019. E’ stato celebrato alla caserma “Crisafulli Zuccarello” di Messina il 329° anniversario di costituzione del 5° reggimento fanteria ”Aosta”. La cerimonia, che ha ripercorso le vicende storiche del reparto distintosi nella I Guerra Mondiale, si è svolta alla presenza del Vice Comandante della brigata "Aosta", colonnello Luigi Lisciandro, degli ex comandanti e di una nutrita rappresentanza di militari e dipendenti civili in quiescenza, che hanno fatto parte della compagine del 5°. Molte famiglie e numerose scolaresche degli istituti scolastici messinesi hanno simboleggiato la vicinanza della cittadinanza agli uomini e alle donne in divisa.

1. Cerimonia dellalzabandiera insieme alle scolaresche di Messina
Dopo aver cantato tutti insieme l’inno nazionale all’alzabandiera, sono state rievocate le gesta dei fucilieri d’Aosta, le cui origini risalgono al reggimento fucilieri di Sua Altezza Reale, reclutato nel vercellese dal Conte della Trinità, colonnello Giuseppe Filiberto Costa, in esecuzione dell’editto del 20 febbraio 1690 del Duca di Savoia Vittorio Amedeo II.

2. Deposizione di corona di alloro al monumento ai caduti
Sono stati menzionati gli eventi in cui hanno perso la vita ben 65.000 giovani siciliani e ricordati, in particolare, i fatti storici che hanno visto coinvolti due grandi eroi messinesi, ai quali è intitolata la caserma, il capitano Filippo Zuccarello e il tenente Elia Crisafulli, entrambi decorati di medaglia d’oro al valor militare.

5. Particolare della cerimonia in armi
Il comandante di reggimento, colonnello Filippo Di Stefano, ha deposto una corona di alloro al monumento ai caduti e, dopo un momento di raccoglimento con gli intervenuti alla cerimonia per i fratelli in armi che hanno sacrificato la propria vita per la Patria, ha ricordato gli atti di grande valore e di nobile eroismo compiuti dai soldati italiani, che costituiscono patrimonio condiviso di tutti.

8. Open day presso la Caserma Crisafulli Zuccarello
“Oggi i nostri militari  - ha detto il colonnello Di Stefano - che hanno prestato giuramento di adempiere con disciplina e onore a tutti i doveri per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere Istituzioni, si distinguono per la stessa motivazione e lo stesso spirito di dedizione, spinti e da immutati ideali, da profondo senso di gratitudine per chi ci ha preceduto, nelle cui sublimi azioni riescono a trovare oltre che l’esempio anche la guida per assolvere il delicato compito assegnato”.

Messina, 28 marzo 2019. Nei giorni scorsi presso i centri trasfusionali delle Aziende Sanitarie cittadine si è tenuta la quarta edizione della giornata dedicata alla donazione del sangue. La campagna di sensibilizzazione, denominata "Un solo donatore può salvare tre vite - vieni a donare", promossa dal Lions Club di Messina, con il supporto della Brigata "Aosta", ha coinvolto ufficiali, sottufficiali e volontari del comando brigata "Aosta", del 5° reggimento fanteria "Aosta", del 24° reggimento artiglieria "Peloritani" e del reparto comando e supporti tattici "Aosta", che hanno aderito con grande entusiasmo a questa inziativa con oltre settanta donazioni.

Foto.4 Rappresentanti delle Aziende Ospedaliere con un gruppo di donatori

L’attività era stata presentata alla stampa, dal presidente del Lions Club di Messina lo scorso 14 marzo, presso il salone delle bandiere del Comune di Messina, alla presenza dei rappresentanti dei centri emotrasfusionali dell'Azienda Ospedaliera Papapardo e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico "G. Martino" e dal direttore sanitario della Brigata Meccanizzata “Aosta”. Un appuntamento che si rinnonnova per il quarto anno consecutivo, che evidenzia quanto gli uomini e le donne dell’Esercito siano attivi e presenti nel tessuto sociale della città peloritana. Al termine di questa iniziativa la città potrà affrontare con più serenità l’approssimarsi della stagione estiva, dove più alta è la richiesta di sangue. I militari dell'"Aosta", con questo semplice gesto hanno testimoniato quei valori di solidarietà, generosità e altruismo, che sono intimamente connessi nell'essere donatore e nella "professione" del soldato.  

Salone Eventi della Biblioteca ( via I Settembre, 117-Palazzo Arcivescovile)

 

Sabato 30 marzo 2019, ore 17

  • Inaugurazione dell'Esposizione curata dalla Biblioteca Regionale
  • Presentazione del libro:“Oralità dell'immagine. Etnografia visiva nelle comunità rurali siciliane” di Rosario Perricone

La società odierna appare sempre più impregnata da un linguaggio incentrato sulle immagini, proposte, anche grazie all'utilizzo dei moderni social, come mezzo di trasmissione di spaccati della vita quotidiana, di momenti personali e pubblici, di atteggiamenti di pensiero e persino dei più intimi sentimenti. Si viaggia veloci –anche troppo- tra i tanti “post”, le storytelling di instagram, le immagini televisive, l'abitualità dei “selfie”, per fissare nel tempo ogni occasione.

La fotografia, nel suo senso originario, nata nella prima metà dell'Ottocento, per fortuna,però, continua ad affascinare ancora, rappresentando, di certo, nel contempo, il mezzo di espressione più immediato, per raccontare e raccontarsi, per perpetuare contesti significanti e perpetuarsi. L'oralità dell'immagine non esclude, però, la complementarietà della tradizione scritta per una più completa ricostruzione degli accadimenti occorsi.

La tematica sarà trattata sabato 30, alle ore 17, presso il Salone Eventi della Biblioteca Regionale di Messina, in occasione della presentazione del saggio “Oralità dell'immagine. Etnografia visiva nelle comunità rurali siciliane” del Prof. Rosario Perricone, Docente di Antropologia culturale e Museologia nell'Accademia di Belle Arti di Palermo e Direttore del Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino” di Palermo, e dell’inaugurazione di un'esposizione bibliografica, fotografica e documentaria a tema curata dalla Biblioteca stessa.

Introdurrà il dibattito la Dirigente Responsabile della Biblioteca, Dott.ssa Tommasa Siragusa e porgeranno i saluti il Curatore Scientifico del Museo Cultura e Musica popolare dei Peloritani, Dott. Mario Sarica, e il giornalista Sergio Di Giacomo, in qualità di componente dell'Associazione “Antonello da Messina”, organizzazioni queste ultime che hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa culturale, contestualmente all'Associazione “Kiklos”; seguiranno, quindi, gli interventi dell'Antropologo, Dott. Sergio Todesco e del Docente Universitario, Prof. Dario Tomasello. I lavori saranno moderati dalla giornalista, Dott.ssa Milena Romeo.

Con il volume “de quo”, ricco di fotografie realizzate tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, che ritraggono individui, gruppi o momenti cerimoniali e rispecchiano la “concezione del mondo e della vita” propria di quella società contadina, l'autore propone un profondo rinnovamento, tanto dell'“oggetto” fotografia, quanto dello sguardo antropologico su di essa.

Per quanto concerne il percorso espositivo, la Biblioteca Regionale fornirà ai visitatori una rappresentazione della società rurale, attraverso l'allestimento di una mostra di fotografie d'epoca, tratte dalla “Collezione Iconografica Messano-Calabrese”. In particolare, saranno in esposizione scene di vita bucolica e gruppi di persone con i caratteristici costumi, in posa o intenti nelle consuete attività di vita agreste: il momento della mungitura, una popolana nell'atto del filare attraverso il fuso, la figura dello zampognaro, un'antica foto di gruppo su un caratteristico carretto siciliano, etc.

Verrà proposta,altresì, una mostra bibliografica e si potranno riscontrare volumi illustrati con scatti di famosi fotografi italiani, e siciliani in particolare, quali: Scianna, Leone, Vizzini, Giulio Conti; non mancheranno poi quelli dei fratelli Alinari. Sfogliando i testi, si passeranno in rassegna scorci di vita contadina, di affetti familiari, di ricorrenze quali cerimonie, battesimi, matrimoni, riti religiosi, processioni e antichi mestieri. Ad arricchire l'esposizione a tema, anche libri sulla gastronomia siciliana, per esaltare la convivialità della nostra popolazione, e, ancora, testi di riferimento per una maggiore conoscenza dell'argomento, a firma di Pitrè,Perricone, Sarica, Todesco e tanti altri. Tra le pubblicazioni esposte, non si può non menzionare “Verga/Fotografo” di Giovanni Garra Agosta, che offre una visione nuova dello scrittore dei “Malavoglia”, quale appassionato alla nascente arte della fotografia: sono tanti gli scatti operati dal Verga con la macchina fotografica a cassetta e, in seguito, con quella istantanea, scatti intimi che ritraggono familiari e amici e, poi, un vero e proprio reportage di immagini che hanno lasciato impressi sulla pellicola gli ambienti e la gente di Sicilia. Tutte figure e paesaggi che, dal Verga-Fotografo, saranno sicuramente transitate (dall'obiettivo) alla penna, per rivivere tra le pagine dei suoi libri.

Durante l'inaugurazione e nei giorni di apertura al pubblico della mostra, verrà proiettato un video con immagini a tema che costituiscono una vera e propria documentazione, una sorta di fotocronaca delle famiglie messinesi riprese nei momenti di festa, durante matrimoni o altre ricorrenze, e/o di lavoro e,in particolare, di mestieri dei tempi passati. Le fotografie, donate alla Biblioteca Regionale da privati,traggono la loro genesi da uno dei “Progetti Scuola” intercorsi fra il nostro Istituto e le realtà scolastiche cittadine.

Completeranno, infine, la rassegna alcuni pannelli espositivi e ingrandimenti di immagini derivate dai testi in materia posseduti dalla Biblioteca.

Dopo l’inaugurazione, l'esposizione bibliografica, fotografica e documentaria sarà fruibile fino al 12 aprile c.a., esclusivamente dal lunedì al venerdì, h. 9:00-13:00 e anche mercoledì pomeriggio, h. 15:30-17:30.

L'ingresso è gratuito e non occorre prenotazione.

Info:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Calendario

« Novembre 2024 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30