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- di Maria Teresa prestigiacomo -

Messina

SI RINNOVA LA MAGIA  DEGLI APPUNTAMENTI DELLA " RASSEGNA CONCERTISTICA 2019 " AL MUSEO DEL NOVECENTO.

 DOMENICA 31 MARZO, ALLE ORE 18:00, CON INGRESSO GRATUITO,  il " Conservatorio Arcangelo Corelli " al Museo del Novecento per la rassegna  " I MUSICISTI DEL CONSERVATORIO E LA MEMORIA " proporrà il Concerto per Pianoforte del M° Francesco  Ingemiche eseguirà musiche di Mozart, Beethoven, Debussy, Chopin e Paganini

Per chi volesse effettuare una VISITA GUIDATA al Museo, potrà farlo al costo ridotto  di  € 3,00 con inizio alle ore 16:30.

 Cordiali saluti

 Museo del Novecento

L'ufficio Stampa  e Comunicazone

Allegato  n° 1:   Programma  Rassegna  Concertistica.

Allegato  n° 2:   Programma  Concerto 31 Marzo

Museo Provinciale Messina nel '900

Orario invernale

Mattina ore 10:00 – 13:30

Pomeriggio Chiuso

È possibile prenotare visite, ad orari diversi di quelli indicati per gruppi di minimo 10 adulti

Viale Boccetta alto –   Messina

( seguire segnaletica dal Liceo Archimede

Inversione ad  “u”   al 1° semaforo per chi arriva dall’ autostrada

info: 3897623501  email:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.museomessinanel900.it

I “ragazzi” della 5 A Telecomunicazioni, diplomatisi nel 1979 presso l’Istituto Tecnico Industriale “Guglielmo Marconi”, si ritrovano per festeggiare i 40 anni dal diploma, ma la loro Scuola non c’è più.

Il Marconi, nato come cellula dell’Industriale “Verona Trento” con le specializzazioni “Elettronica e Telecomunicazioni” e resosi autonomo negli anni 70 prima con la denominazione di “II Istituto Tecnico Industriale” e in seguito con l’intitolazione al noto scienziato, è stato infatti pochi anni fa, a causa del ridimensionamento scolastico, inizialmente accorpato all'Istituto “Verona Trento – Maiorana - Marconi”,  per essere poi completamento assorbito, con conseguenza scomparsa del nome.

A consolarli della “perdita delle loro radici”, il loro caro professore Pietro Palermo, che ha condiviso con i suoi ex-alunni l’anniversario tanto atteso.

Presenti all'incontro:

Enzo Caruso, Pippo Rundo, Enzo Ciccolo, Pippo Nicoletti, Sebastiano Bernava, Filippo Bonfiglio, Giuseppe Camarda, Carmelo Cammaroto, Pippo D’Andrea, Enzo Allegra, Nicola Bardetta, Agostino Ecora, Francesco Fagioli, Salvatore Finocchiaro, Gigi Genovese, Nino Ingegneri, Nino, Materia, Sostine Miduri, e il prof. Pietro Palermo

La promozione culturale del romanzo sarà occasione per affrontare il tema dell’amore vissuto in ogni sua sfaccettatura e si racconterà, inoltre, il percorso di crescita e consapevolezza dell’autore.

 

Ufficio Relazioni con il Pubblico

Il Funzionario Direttivo

Maria Rita Morgana

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina.Il Savio rende omaggio alle vittime della mafia, con una mirabile interpretazione del "Caino" di Ninni Bruschetta in un eccellente monologo che solo lui e pochi altri possono reggere, desta,  l'attenzione del  folto pubblico.

Domenica 24 marzo era la seconda  replica dello spettacolo che ha visto nuovamente la nota direttrice d'orchestra Cettina Donato al pianoforte, ad accompagnare la piece teatrale e che ha mostrato un Ninni Bruschetta commosso, per la brillante e calorosa accoglienza del pubblico di Messina,  dei suoi messinesi.

Ormai, Bruschetta  ha spiccato il volo in ambito teatrale e televisivo ma ha pur sempre un'attenzione alla sua città,  al suo pubblico  che lo ha amato ed apprezzato da sempre, cogliendone il suo talento, apprezzandone le sue  brillanti doti interpretative che sembrano  affondare le sue radici  da  un'antica Scuola che una volta era capeggiata da un Grande del Teatro: Giorgio Strelher che anch'io, da allieva degli allievi, nel lontano 1976, seguii con amore e passione, nella Gran Milan.un plauso alla Associazione, diretta da Davide Liotta che ha creato sl Savio, un cartellone di nicchia mai pesante, ma destinato ad un pubblico colto ed attento che ha saputo sempre apprezzare le proposte offerte...riscattando quel leit motiv che girava....che "a Messina non c è  nenti".

 

Scordia, 25 marzo 2019. E' stata consegnata questa mattina nell'aula consiliare del comune di Scordia, in provincia di Catania, la cittadinanza onoraria alla Brigata Meccanizzata "Aosta", per la "straordinaria rapidità, la professionalità e la grande umanità, con la quale i militari delle Brigata Aosta hanno operato durante la devastante alluvione che ha investito la zona sud di Scordia e l'intera piana di Catania nell'ottobre dello scorso anno". Il sindaco Franco Barchitta, durante il suo accorato intervento, ha evidenziato come "soldati e cittadini assieme si siano trovati a fronteggiare un'emergenza dai tratti disperata, spinti i primi dal dovere, i secondi dalla necessità".

2. Il sindaco Franco Barchitta consegna al generale Bruno Pisciotta lo stemma araldico di Scordia

Nel ricevere l'importante benemerenza, il generale Bruno Pisciotta, comandante della brigata, ha ricostruito le fasi dell'intervento degli uomini e delle donne dell'Aosta, nelle concitate ore successive alla fase acuta della crisi. "Siamo una realtà fortemente radicata nel territorio siciliano e i militari effettivi alle unità presenti nell'isola conoscono bene la compagine sociale, per esserne parte sin dalla nascita. Questo per noi è un valore aggiunto che arricchisce i già splendidi rapporti con la comunità locale, in piena e totale sinergia con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni". La brigata "Aosta", grazie all'intervento di assetti specialistici del 4° reggimento genio e all'opera dei fanti del 62° reggimento, ha lavorato incessantemente dal 19 ottobre al 31 ottobre, per consentire alla popolazione dei comuni di Scordia e Palagonia il ritorno alla normalità, a seguito delle fortissime precipitazioni meteorologiche che hanno investito il catanese.

Il Sindaco di Scrodia e il comandante della brigata Aosta prima della cerimonia

Il Sindaco di Scrodia e il comandante della brigata Aosta prima della cerimonia

Strade trasformate in fiumi di fango, torrenti diventati paludi e piazze trasformate in laghi, sono il triste scenario in cui ha operato L'Esercito in quelle settimane, schierando sul campo circa 100 uomini, 1 escavatore, 2 terne ruotate, 2 miniescavatori per raggiugere i vicoli più impervi dei paeseini della piana di Catania e 1 pala gommata, oltre a 2 veicoli del tipo Astra per il trasferimento di inerti.

 

Magg. Giuseppe Genovesi

Brigata Aosta - Capo Sezione Pubblica Informazione

- di Marcello Crinò - 

Con il riconoscimento alla carriera artistica dell’artista Emilio Isgrò e la proclamazione delle opere vincitrici si è conclusa l’undicesima edizione del Premio Rotary Club di Barcellona Pozzo di Gotto. Nell’auditorium del Parco Maggiore La Rosa domenica 24 marzo si è svolta la cerimonia di premiazione, atto conclusivo della mostra sugli agrumi nel nostro territorio e la relativa esposizione etnoantropologica curata dal Museo Cassata, dal Parco Jalari e dal Museo Epicentro, svoltasi nei locali dell’ex stazione ferroviaria dal 24 gennaio al 20 marzo. La serata è stata introdotta dal Prefetto del Rotary Salvatore Miano. Andrea Ravidà, presidente del sodalizio, ha ripercorso l’iter della mostra sugli agrumi, che sarà conclusa dalla pubblicazione di un libro. Ha ricordato che ventuno anni fa, il 21 marzo, veniva inaugurato il Seme d’arancia, la grande opera di Emilio Isgrò posta davanti la vecchia stazione, che ha dato lustro alla nostra terra.

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L’assessore alla cultura Angelita Pino ha evidenziato che si tratta della conclusione di una entusiasmante iniziativa che ha coinvolto studenti e artisti, con la mostra sugli agrumi che ha voluto rendere omaggio alla città. Le due opere premiate, ha ricordato, saranno trasposte su ceramica e andranno ad arricchire l’ingresso della galleria d’arte ricavata nell’ex stazione. Ha ringraziato Emilio Isgrò che con la sua opera fortemente simbolica e rappresentativa ha attuato un percorso di crescita e di prosperità.

L’assistente del Governatore del Rotary, Glauco Milio, ha precisato che il Premio è nello spirito rotariano, che in tal modo conferisce maggiore visibilità al sodalizio. La storica dell’arte Valentina Certo, componente della commissione del Premio, ha esordito ricordando che il nonno di Emilio Isgrò era nativo di San Pier Niceto, la sua stessa città d’origine. Ha ripercorso la biografia e l’attività artistica di Isgrò a partire proprio dalle cancellature che l’hanno reso famoso in tutto il mondo, fino al Seme d’arancia che rappresenta il simbolo di Barcellona nel mondo. L’intervento di Emilio Isgrò è iniziato ricordando che ventuno anni fa rispose con slancio alla richiesta di realizzare un’opera per la sua città. Adesso, dopo tutti questi anni di fatiche e discussioni il Seme ha cominciato a dare i suoi frutti: i figli di Ravidà hanno preso in custodia il Seme, e molti giovani si incontrano in questo luogo. E qui ha aperto una parentesi sui veterinari (Andrea Ravidà è veterinario). Ha detto che i veterinari sono i veri personaggi colti di questa città, come Nino Pino Balotta, perché stanno a contatto con la natura, ed è quella la vera cultura. Bisogna diffidare dalle persone troppo sofisticate. L’arte deve disturbare abbastanza, ha proseguito, sottolineando che “noi di San Pier Niceto siamo barcellonesi eretici”, ricordando come la casa dei suoi genitori fosse piena di libri e di strumenti musicali (il padre Peppino era ebanista di professione e musicista per passione). Ha dedicato il premio al fratello Bruno, scomparso recentemente, sottolineandone l’importante ruolo svolto nel momento in cui fu realizzato, collocato e inaugurato il Seme d’arancia.

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La seconda parte della serata ha visto la premiazione dei vincitori. Cettina Ginebri, presidente della commissione del premio, ha letto la motivazione del conferimento della targa a Emilio Isgrò, mentre Andrea Italiano, componente della commissione, ha letto le motivazioni dei premi conferiti a Caterina Barresi, sezione artisti, per il quadro sulla lavorazione della arance; il premio scuole superiori è stato assegnato a Giulia De Natale. Sono state consegnate targhe alla Canditfrucht, al Parco Jalari e al Museo Cassata; attestati ai pittori Carmen Curcuruto, Daniela Celi, Nino Gentile, Domenico Crinò, Nella Parisi, Orazio Crinò, e a tutti gli studenti che hanno partecipato al concorso.

24 marzo 2019

Il ritorno di Ulisse” per “Medici in scena”. Una commedia musicale in chiave ironica con protagonisti i Fikissimi, medici e non che, grazie al loro talento artistico e un encomiabile spirito di solidarietà riescono sempre a fare il sold out al teatro Vittorio Emanuele. L’incasso della serata infatti verrà devoluto al Centro Aiuto alla Vita (CAV) Vittoria Quarenghi. Alla conferenza stampa saranno presenti la presidente dell’Ammi Rosellina Zambleri Crisafulli, il coordinatore dei Fikissimi, Massimo Pulitanò, la referente del gruppo e past president Ammi Francesca De Domenico Leonardi, la costumista Katia Bevacqua e lo scenografo Pietro Bitto. Coordinerà i lavori la giornalista Letizia Lucca.

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Messina. A Castanea delle Furie, un interessante  convegno nato sulla necessita'di dotare un monumento all'eroe Denaro di Castanea che esalti il valore del sacrificio e del dovere: questo il senso del meeting, ideato e voluto  dal Cav.Giuseppe Gerbasi che, coordinato dalla presentatrice Avv. Silvana Paratore, ha esposto all' assessore Dafne Musolino, intervenuta per i saluti da parte del Sindaco di Messina Dr Cateno De Luca, il desiderio di un progetto che potrebbe anche essere, unitamente al monumento ai caduti preesistente, una meta turistica di numerose scolaresche, oltre al messaggio di valori  sottesi e veicolati . Erano presenti sensibili dirigenti scolastici del comprensorio e alcune classi, con  gli alunni e i rispettivi docenti .Gli alunni hanno anche creato e letto delle preghiere di pace, durante la Messa, officiata alle 9.30, dal novantasettenne parroco della Chiesa di San Giovanni, messa che ha visto numerosa la presenza di autorità  militari e civili con ĺ' Associazione Nastro Azzurro e ASSOCIAZIONE DEL FANTE, con la Delegazione di Messina e di  Barcellona Pozzo di Gotto,  con il presidente dr Carmelo Carmelo Maimone, il decano Conte Molino della Torre, il porta bandiera Silvio Fucile, il marchese ing De Domenico e numerose patronesse con la vicepresidente delle patronesse.

Al convegno hanno preso la parola  uno dei  tre fratelli del compianto eroe  e duplice in fondo, il Comm. Prof. Domenico Venuti, presidente ANF e consigliere Nazionale che ha sottolineato

 l' importanza di valorizzare attraverso un'opera inscritta nei B.B.C.C. la figura di un uomo di Castanea,  Francesco Denaro esaltandone il sacrificio cui si immolo' l' eroe, nel compimento del suo sommo dovere.

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