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- di M. C. -

È ispirata ad una delle operette più famose e longeve di tutti i tempi. È la commedia musicale che il tenore Edoardo Guarnera ha già portato in tournée in tutta Italia. Ed è il terzo appuntamento della prima parte della Stagione 2019 del Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto. “Benvenuti… al Cavallino Bianco” sarà di scena nella città del Longano sabato 16 marzo alle ore 21. “Muove il nostro allestimento – ha sottolineato Guarnera - il grande amore per uno spettacolo che ‘pretende’ virtuosismi vocali e scenici e ha mostrato di avere un grande pubblico di appassionati. Felici che “Benvenuti al Cavallino Bianco” sia in cartellone a Barcellona Pozzo di Gotto, siamo certi che anche per gli spettatori del Teatro Mandanici rappresenterà una serata di serenità e spensieratezza, da assaporare scena per scena”. Diretta dallo stesso Guarnera, che l’ha scritta con Mariella Guarnera e Daphne Barillaro, tra grandi classici e virtuosismi canori, esilaranti equivoci e immancabile lieto fine, la commedia musicale racconta una storia di intrecci amorosi dal finale a sorpresa. Spettacolo sostenuto da voci limpide e coreografie ineccepibili, “Benvenuti… al cavallino bianco” mette in scena una girandola di personaggi e situazioni, duetti romantici e colpi di scena, con una colonna sonora famosissima, varia e gioiosa. In scena dieci attori-cantanti e un corpo di ballo a quattro. Protagonisti Edoardo Guarnera (Leopoldo), Annalena Lombardi (Fru Fru), Mariella Guarnera (Scugnizza), Michela Pavese (Claretta) e Matteo Micheli (Sigismondo) “Benvenuti… al Cavallino Bianco” vede sul palco anche Vincenzo Pellicanò (Rudy), Giulia Romano (Salomè), Massimiliano Franchina (Franz), Armando Giacomozzi (Pasamenole), Francesco Testa (prof. Hinzelman) e le ballerine Chiara Frascarelli Maria Diglio, Eleonora Pedini, Roberta Rossi, Fabiola Zossolo. Collaboratore all’allestimento è Armando Giacomozzi. Fonica e luci sono curate da Fabio M. Forzato. Le coreografie sono di Eleonora Pedini. I parrucchieri Tessier, le scene di Guido Paglialunga e i costumi A.D.I. completano il dietro le quinte.

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Per “Benvenuti al Cavallino Bianco” questi i biglietti: intero per poltronissima € 35,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 28,00; intero per primo settore € 30,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 24,00; intero per II settore € 25,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 20,00; galleria e III settore intero € 22,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 18,00.

Botteghino in Teatro aperto dal lunedì al venerdì ore 10-13 e nei giorni di martedì e giovedì anche ore 15:30-18:30 (info: tel. 3316703392), biglietteria on line sui circuiti Tickettando e TicketOne. 

20 febbraio 2019

AL MUST Musco Teatro

Un' intrigante storia d'amore

La creatura del desiderio 

love story tra un noto pittore e la vedova di Malher

TESTO DI CAMILLERI - DIPASQUALE,

CON DAVID COCO E VALERIA CONTADINO IL 28 FEBBRAIO ORE 21 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

CATANIA. Tanto successo di pubblico e di critica da decretare un ritorno sul palcoscenico del Must Musco Teatro, in una replica straordinaria del 28 febbraio 2019 alle ore 21La creatura del desiderio, con la regia di Giuseppe Dipasquale.

L'intrigante ed appassionata love story tra il famoso pittore Oskar Kokoschka e Alma Mahler viene portata per la prima volta in scena in Italia con testo di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale, ormai consolidati nel loro sodalizio drammaturgico. Interpretano i  protagonisti due attori noti nel panorama nazionale: David Coco e Valeria Contadino. La regia è firmata dallo stesso Dipasquale, scene e costumi di Erminia Palmieri, Musiche Matteo Musumeci, Movimenti scenici Donatella Capraro. Completano il cast Leonardo Marino e Antonella Scornavacca.

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Eccovi la trama: nel 1912, un anno dopo la morte di Mahler, la sua giovane vedova, considerata la più bella ragazza di Vienna e allora poco più che trentenne, incontra il pittore Oskar Kokoschka. Inizia una storia d’amore fatta di eros e sensualità, che sfocerà ben presto in una passione tanto sfrenata quanto tumultuosa. Viaggi, fughe, lettere, gelosie e possessività scandiscono i successivi due anni, durante i quali l'artsta crea alcune fra le sue opere più importanti, su tutte La sposa del vento. Ma la giovane Alma è irrequieta e interrompe brutalmente la relazione. Kokoschka parte per la guerra con la morte nel cuore.Al suo rientro in patria, traumatizzato dal conflitto e ancora ossessionato dall'amore perduto, decide di farsi confezionare una bambola al naturale con le fattezze dell'amata. Questa è la storia.  

La creatura del desiderio è di questa storia una versione in cui Andrea Camilleri nell’omonimo testo pubblicato da Skira, in modo del tutto originale - come sempre - e umanamente sensibile, racconta di Kokoschka e Alma Mahler, cioè delle sensibilità diverse, eppur concorrenti, che hanno temprato il Novecento europeo. Questo racconto rappresenta un'indagine sull'ossessione d'amore costruita sulla finzione umana, e l'occasione teatrale darà certo lo spunto a conversazioni non casuali sulla civiltà che si sta sviluppando in Europa e la cui prima radice non è stata finora tratteggiata con serenità distaccata.

“Il tema – dice il regista Giuseppe Dipasquale - è molto attuale per la vicenda che io e Andrea Camilleri abbiamo voluto raccontare in questa pièce: l'ossessione d'amore per una donna oggetto che si reifica in una bambola fino a portare alla pazzia il personaggio di Oskar Kokoschka, realmente vissuto come quello di Alma Mahler.  Questa vicenda emblematica costituisce oggi nella misura del paradosso una delle più raffinate e crudeli violenze sulle donne”.

Lo spettacolo replicherà sabato 2 marzo a Siracusa nel riaperto Teatro Comunale. La programmazione lunga sette mesi dedicata alla prosa del Must  proseguirà il 12 marzo con A tavola da Eduardo”, in scena duegrandi nomi del teatro italiano come Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini; il 13 e 14 aprile “Carta Straccia”,  con Pino Strabioli e Sabrina Knaflitz; il 18 e 19 maggio“Aggregazioniscritto e diretto da Claudio “Greg” Gregori. ConcluderannoMimmo Mignemi e Valeria Contadinosul palco conAmleto in trattoria.

Per informazioni sulla campagna abbonamenti:MusT - MUSCO TEATRO Via Umberto 312, Catania - Tel. 0952289426.

Due interventi - uno a breve e l’altro a medio termine - per risolvere definitivamente i problemi creati nel Riberese dalle esondazioni del fiume Sosio-Verdura. E’ il risultato dell’incontro organizzato a Palazzo d’Orleans dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, con i sindaci del comprensorio agrigentino e i rappresentanti locali delle associazioni agricole.

Erano presenti, per conto dell’amministrazione regionale, i dirigenti generali dei dipartimenti: Protezione civile Calogero Foti, Agricoltura Carmelo Frittitta, Sviluppo rurale Mario Candore, Tecnico Salvatore Lizzio; oltre al soggetto attuatore dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico Maurizio Croce e al capo del Genio civile di Agrigento Calogero La Mendola. In rappresentanza dei Comuni alla riunione hanno partecipato i primi cittadini di Burgio Francesco Matinella, di Calamonaci Pellegrino Spinelli, di Caltabellotta Paolo Segreto, di Chiusa Sclafani Francesco Di Giorgio, di Lucca Sicula Salvatore Dazzo, di Sciacca Francesca Valenti, di Villafranca Sicula Domenico Balsamo, il vicesindaco di Ribera Nicola Inglese e l’assessore all’agricoltura Domenico Aquè.

«Ho ascoltato nel dettaglio - spiega il governatore - le richieste di amministratori e agricoltori. Alla luce dei pareri acquisiti, ritengo che la via da praticare sia quella di una prima opera, del costo complessivo di 5 milioni di euro sui punti più vulnerabili del corso d’acqua, lungo 15 chilometri. Si interverrà con la pulitura dell’alveo e la rimozione di fanghi e sterpaglie, sulla base di un progetto che verrà predisposto dall’ufficio del Genio civile di Agrigento e consegnato entro 60 giorni. E’ nostro dovere sostenere il comparto agricolo, alle prese con mille difficoltà».

La Protezione civile, nei giorni immediatamente successivi all’alluvione del 2 e 3 novembre scorso, aveva effettuato verifiche e una manutenzione ordinaria alla foce del fiume, ma oggi l’obiettivo è quello di abbassare il livello dell’acqua a protezione delle colture, degli attraversamenti e delle strutture aziendali che hanno subito ingenti danni. Occorre ora, dopo anni di incuria, una soluzione complessiva. 

«Proprio per questo - ha spiegato il governatore -  in una seconda fase, sarà necessario unire le forze e le progettualità delle varie strutture tecniche per un intervento più radicale da 15 milioni di euro che ottimizzi i costi e le risorse, con l’obiettivo di garantire la sicurezza di tutto il territorio attraversato dal Sosio-Verdura. Non escludo il ricorso al “contratto di fiume”, se più celere ed efficace, e nei prossimi giorni investirò del tema il comitato tecnico-scientifico dell’Autorità idrica appena costituita dal mio governo». 

Sul tema del rincaro dei canoni irrigui e sulla possibilità di un Piano di ammortamento delle cartelle del 2013, sollecitato dagli agricoltori, il presidente Musumeci ha assicurato che nei prossimi giorni incontrerà i vertici dei due Consorzi di bonifica, per concordare una soluzione possibile e compatibile con le norme di contabilità pubblica.

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https://wetransfer.com/downloads/d553f491b7960d367f78e44120922bb320190218183115/04b01436b288f91840e2189a9330ac5f20190218183115/58b212

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

 

Regione Siciliana e Repubblica di Malta stringono i tempi in vista della realizzazione del gasdotto sottomarino che collegherà le due isole del Mare Mediterraneo. Una riunione tecnica per fare il punto sul progetto d'interesse comune sul quale l'Unione europea ha dato il via libera, si è tenuta negli uffici dell'assessorato regionale del Territorio e dell'ambiente. Insieme all'assessore Toto Cordaro, i rappresentanti del ministero maltese per l'Energia e le acque, Henry De Battista, Manuel Sapiano e Alexandra Meli.

«In tema ambientale - afferma Cordaro - si fa sempre più stretta la collaborazione tra la Sicilia e il governo de La Valletta. Il confronto di oggi è servito a ragionare su obiettivi comuni in vista di un traguardo condiviso: mettere le nostre comunità al passo con l'Europa. In quest'ottica si inserisce la realizzazione del gasdotto che andrà da Gela a Delimara ma anche lo studio di nuovi progetti che ci consentano di intercettare risorse comunitarie, creando sviluppo e occupazione».

L'inizio dei lavori per il gasdotto - lungo 151 chilometri e con una portata di 232mila metri cubi all'ora - è programmato per il 2021. Nel corso della riunione - che fa seguito agli incontri avuti a Malta e Catania dal presidente della Regione Nello Musumeci con i rappresentanti del governo maltese -  alla quale hanno preso parte anche i responsabili dei dipartimenti dell'Energia, dei Beni culturali, dell'Arpa e della Soprintendenza del mare, sono state valutate le competenze sullo specchio d'acqua e sul demanio marittimo in cui l'infrastruttura ricadrà. Dal ministero dell'Ambiente maltese si attendono adesso le autorizzazioni per la posa dei cavi sui terreni privati adiacenti

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

 

Parte dalla Sala Alessi di Palazzo d'Orleans l’appello delle istituzioni siciliane al governo Conte affinché le ex Province non muoiano. E’ il risultato dell’incontro che il presidente della Regione Nello Musumeci ha voluto con i parlamentari nazionali eletti in Sicilia, per giungere subito all'emanazione di un decreto legge sugli enti locali che elimini il meccanismo del prelievo forzoso che ha portato al collasso le ex Province dell'Isola. Una mission alla quale deputati e senatori - di maggioranza e opposizione presenti al vertice - hanno assicurato pieno sostegno. Sarà l’assessore dell'Economia, Gaetano Armao, che con Roma è impegnato da tempo in una interlocuzione su questi temi, a farsi portavoce della richiesta che il governatore condenserà in un una nota ufficiale. 

Dal ministero dell'Economia, il governo Musumeci ha già ottenuto l'assicurazione di trovare una soluzione definitiva alla crisi degli Enti di area vasta entro il prossimo 30 settembre, ma il precipitare della situazione impone di accelerare i tempi affinché all'Isola possa essere riservato lo stesso trattamento delle altre regioni d'Italia dove i bilanci delle ex Province godono di un ristoro significativo da parte dello Stato. E' stata la riforma Delrio a provocare una insostenibile disparità tra Regioni ordinarie e a statuto speciale, vessate dal cosiddetto contributo di risanamento alla finanza pubblica. All’incontro erano presenti, oltre ad Armao, anche gli assessori regionali alle Autonomie locali Bernardette Grasso e alla Salute Ruggero Razza.

«Le conseguenze di quella che può essere definita una finta riforma - afferma il presidente Musumeci - sono sotto gli occhi di tutti e non lasciano ulteriori margini di tempo per trovare una soluzione: strade provinciali abbandonate al dissesto, servizi sociali essenziali negati, stipendi a rischio per i dipendenti. Il default è dietro l'angolo anche per le amministrazioni che ancora non lo hanno dichiarato. Il problema si risolve a Roma ed è per questo che ho voluto coinvolgere deputati e senatori siciliani affinché ognuno faccia la propria parte. E' stato un bel momento di solidarietà istituzionale che, sono certo, troverà un suo riscontro nei fatti. Da Roma abbiamo ottenuto già alcuni impegni ma adesso bisogna accelerare. L'avevano spacciata per una grande riforma e, invece, hanno massacrato enti che per 160 anni avevano fatto, e anche bene, il proprio lavoro». Il presidente ha annunciato anche l’elaborazione di un dossier  che ricostruirà «decenni di omissioni e di avalli a scelte scellerate».  

La Regione già ai primi di marzo, subito dopo la pubblicazione del bilancio, è intanto pronta a versare nelle casse delle ex Province - come ha assicurato l'assessore Armao - 112 milioni di euro stanziati con l'ultima manovra. «Mentre i 540 milioni che lo Stato si è già impegnato a destinare nei prossimi sei anni a Liberi consorzi e Città metropolitane - ha spiegato - potranno servire ad assorbire il carico dei mutui contratti e a liberare risorse per altri 23 milioni di euro».

Al vertice hanno preso parte anche il presidente dell'Anci Sicilia Leoluca Orlando e i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Questi ultimi hanno manifestato apprezzamento per l'iniziativa del governatore e per «un nuovo modello di collaborazione», avanzando la richiesta di tenere aperto il tavolo del confronto per seguire costantemente, passo dopo passo, tutte le tappe successive.

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

Nei giorni 9 e 11 febbraio scorsi si è svolta la Giornata Nazionale di  Raccolta del Farmaco, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus.

I farmaci ricevuti in donazione sono stati oltre 420000 con un incremento rispetto all'edizione 2018 di circa il 20%.

A Messina l'incremento e' stato addirittura del 30% con oltre 3000 confezioni.

Dato ancora più strabiliante se si considera che la città peloritana veniva da un più 20% dell'anno precedente rispetto a un dato nazionale con crescita zero.

Enrico Cannizzo,delegato locale del BF,rivolge un grazie caloroso a tutti coloro chea vario titolo,farmacisti,volontari(160 circa provenienti da tante realtà associative),benefattorihanno contribuito al successo della Giornata.

Particolarmente soddisfatto il dott.Francesco Certo,presidente di Terra di Gesù Onlus:-Un grazie alla Messina solidale che anche questa volta ha vinto la sua  battaglia contro lapovertà. Grande parte dei farmaci sono già al Centro Buon Pastore pronti a essere utilizzati.

Seguendo le nostre indicazioni,i  messinesi hanno comprato tanti prodotti per l'infanziadisagiata a dimostrazione della grande sintonia tra la nostra associazione e il territorio.

- di Marcello Crinò -

Mentre a Parigi si consumava l’ennesima manifestazione dei gilet gialli, il clima musicale della capitale francese approdava al Teatro Mandanici, sabato 16 febbraio 2019, con la grande danza del Balletto di Milano sulle musiche di Charles Aznavour, Jacques Brel, Edith Piaf, Yves Montand e Maurice Ravel. Uno spettacolo di danza e musica, intitolato “La vie en rose…Bolero”, nato nel 2010 per omaggiare Aznavour (cantante francese ma di origine armena, la cui nonna si trasferì in Francia a causa delle persecuzioni armene del 1915-17; per la causa armena il cantante si battè parecchio), ma arricchito dai brani di altri autori, che ha incantato il pubblico del teatro. Un microfono d’epoca e quattro sedie gli elementi scenografici che hanno accompagnato i danzatori, mentre sullo sfondo si alternavano scene parigine (Torre Eiffel, Moulin Rouge, Arco di Trionfo…) e di capitali europee (Piazza Rossa di Mosca) e le foto dei quattro cantanti, proprio a sottolinearne i testi, con le coreografie travolgenti curate da Adriana Mortelliti. Sono canzoni indimenticabili, che fanno parte della storia della musica, come La Bohème, Toutes les visage de l'amour, Les comédiens, Hier encore, Sur la table. La prima parte si chiude con Dans tes bras di Aznavour, una canzone sulle note del Bolero di Ravel, che chiuderà alla grande lo spettacolo.

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Composto da Maurice Ravel nel 1928, il Bolero rappresenta uno dei più famosi brani per balletto, anche se viene spesso eseguito come brano da concerto. E’ quasi un ballo rituale, dal ritmo ossessivo, dove una donna danza in modo seducente mentre un gruppo di uomini si avvicinano sempre di più a lei con il crescere della musica, fino all’esplosione musicale finale.

Il pubblico ha salutato con lunghi applausi questa bellissima prestazione del Balletto di Milano, diretto da Carlo Pesta, con il corpo di ballo composto da Arianna Capodicasa, Giulia Cella, Irene Criscino, Angelica Gismondo, Marta Orsi, Giordana Roberto, Giulia Simontacchi, Mirko Casilli, Federico Mella, Federico Micello, Alessandro Orlando, Luca Rimolo, Alessandro Torricelli, Germano Trovato.

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Ambasciatore della danza italiana nel mondo, il Balletto di Milano è tra le Compagnie più prestigiose. Riconosciuto da MIBACT, titolare di Riconoscimento di Rilevanza Regione Lombardia e sostenuto dal Comune di Milano, il BdM svolge la propria attività nei maggiori teatri italiani e all’estero dove è presente in teatri ed istituzioni di primo piano in Francia, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Estonia, Lettonia, Finlandia, Russia, Norvegia e Marocco. La Compagnia vanta un organico formato da danzatori diplomati presso le migliori Accademie internazionali (Teatro alla Scala, Accademia Vaganova, École Supérieure di Cannes, Tanz Akademie Zurich, Palucca Hochschule...) e un ampio ed esclusivo repertorio che spazia dai grandi titoli classici rivisitati a produzioni contemporanee.

(Foto “Ritratti” di Ignazio Brigandì).

17 gennaio 2019

   Quella del 15 febbraio u. s. è stata una bellissima avventura che vale la pena raccontare poiché siamo sicuri che abbia lasciato il segno nel giovane auditorio e non solo. Siamo sicuri non soltanto quelli che abbiamo avuto il piacere di esibirci sul palcoscenico, ma anche la dirigente del plesso liceale “Enrico Medi” di Barcellona Pozzo di Gotto, la dott.ssa Domenica Pipitò che, amante della “Bella Cultura”, credendo nel progetto, ha voluto che venisse offerto ai suoi meravigliosi studenti e, dalla sala, ne ha seguito attentamente o svolgimento.

CON MIMMA PIPITO

   È toccato alla talentuosa attrice di cinema e teatro Rosemary Calderone, alla straordinaria flautista, studiosa di musica antica, Laura Paone, docente di flauto al conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina, ed a me il piacere di portare in scena sul palcoscenico del Liceo classico intestato al dantista “Luigi Valli” i due monologhi “Il tormento di Penelope” e “La collera di Odisseo” che ho scritto pensando soprattutto ai giovani e specialmente agli studenti.

   Tutto è nato per caso: come ho raccontato anche agli studenti, che ho avuto modo di intrattenere ancora per qualche ora dopo la messa in scena. Ho conosciuto Rosemary Calderone in occasione della messa in scena del dramma “Il Gladiatore” di Salvatore Cilona, in quella occasione io interpretavo la parte dell’imperatore Marco Aurelio e lei la parte della figlia Augusta Lucilla e, da allora, non ci siamo persi di vista, così che il 4 agosto del 2018 mi ha invitato a seguire una sua esibizione. Ci sono andato ed alla fine del suo lavoro intrattenendoci a chiacchierare lei mi ha confessato che, fin da bambina, ha coltivato il sogno di interpretare il personaggio omerico di Penelope, la moglie di Ulisse re di Itaca, in un lungo monologo. Lei sapeva che avevo già trattato l’argomento avendo pubblicato, alcuni anni fa, il poema “Penelope” perciò è andata a colpo sicuro con la esplicita richiesta e così ho promesso che le avrei scritto il monologo desiderato. Da lì a poco le ho sottoposto il testo, lo ha letto ed è rimasta soddisfatta tanto che ha pensato di dedicarlo a mia moglie e a me in occasione della manifestazione per il nostro quarantesimo anniversario di matrimonio. Inutile affermare che Rosemary ha incantato la platea dei tanti amici artisti, letterati e professionisti vari. Un vero successo anche con il contributo della musicista Laura Paone che, nei due momenti, ha curato il commento musicale.

ROSEMARY

   “Il tormento di Penelope” meritava una continuazione e a questa ho pensato. Così è nato l’altro monologo “La collera di Odisseo”. Di ciò ho avuto modo di parlare con la Dott.ssa Pipitò, che già aveva avuto sentore del successo del primo monologo e da qui il passo successivo per organizzare una mattinata teatrale a beneficio dei suoi studenti, straordinari giovani attenti che hanno saputo apprezzare e mostrare la loro attenzione ai testi tant’è che, alla fine, alcuni di loro, non si sono astenuti di farmi delle domande.

   A questo punto, come ho fatto notare agli studenti, c’è da considerare quel che spesso sottolineo e di cui in tanti siamo convinti ovvero che se non ci fosse stato il poeta cieco Omero che ha tracciato il solco del poema mitologico, non avremmo avuto tutti gli altri poeti e scrittori che ne hanno seguito le tracce indelebili. Con i poemi “Iliade” ed “Odissea”, l’immenso genio letterario del più grande poeta ha aperto l’importante porto da cui altri dopo di lui si sono avviati in viaggi superbamente fantastici. Non avremmo avuto Publio Virgilio Marone il cui poema “Eneide”, continuazione del poema “Iliade”, canta non soltanto la magnificenza dell’eroe protagonista Enea, ma intuisce anche la prima radice della grandezza di Roma e delle sue leggi; non avremmo avuto il sommo Dante Alighieri che sceglie proprio Virgilio come sapiente guida ideale  nell’“Inferno” e nel “Purgatorio” della sua meravigliosa “Commedia” e non avremmo avuto tanti altri autori di poemi e di romanzi che, certamente hanno preso l’ispirazione dai predecessori. So, con certezza, che mai avrei potuto, io stesso, comporre i miei poemi, ovvero “Odissea ultimo atto” che continua “Odissea”  di Omero, “La leggenda di Omero” in cui è reinventato il personaggio Omero del quale ci è stato tramandato pochissimo, ed ancora “Ulisse destino di se stesso”, “Poema”, “Penelope”, “Il testamento di Odisseo”, “Il pentimento di Achille”, “Il lamento di Polifemo”, “Il Pianto di Calliope” ed altre opere come i due monologhi “Il tormento di Penelope” e “La collera di Odisseo” andati in scena sul palcoscenico del Liceo Classico “Luigi Valli” a beneficio degli studenti che certamente ricorderanno il messaggio che evidenzia la grandezza e l’importanza dei sentimenti come l’amore che può sopportare la pesante attesa e le controversie della vita, la volontà che riesce a scacciare le tentazioni malefiche, la pericolosità dell’indifferenza che può diventare come un cancro maligno (in questo caso l’indifferenza degli itacesi che non sono intervenuti in soccorso di Penelope rimasta sola, in attesa del marito, a protezione del figlio Telemaco e della sua casa in balia dei pretendenti, violenti proci), la pericolosità dell’arroganza prevaricatrice di chi non ha rispetto per il prossimo e che può rivoltarsi contro sé stessi come successe proprio ai proci morti da vili.

CON ROSEMARY E LAURA IN SCENA AL VALLI

Giuseppe Messina

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