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- di  M. C. -

Si arricchisce il dietro-le-quinte dello spettacolo di produzione del Teatro Mandanici, “D’Artagnan e i Tre Moschettieri”, in cartellone il 18 maggio alle ore 21 con la regia di Sasà Neri. Entra infatti a far parte della squadra, come coreografa e coach del laboratorio multidisciplinare dello spettacolo, Alice Rella, esperta di danza e teatro-danza, docente e coreografa della scuola Studio Danza e della compagnia Marvan Dance Group dirette entrambe dalla prof. Mariangela Bonanno.

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“È particolarmente interessante l’iniziativa della città di Barcellona Pozzo di Gotto che offre ai suoi talenti l’opportunità di seguire gratuitamente un percorso formativo multidisciplinare e di far parte dell’allestimento di uno spettacolo in prima nazionale”, ha sottolineato Mariangela Bonanno. “E il progetto di musical di Sasà Neri – ha aggiunto Alice Rella – ci ha decisamente convinto. Non per caso abbiamo voluto impegnarci per questo ‘D’Artagnan’ che si prospetta innovativo e coinvolgente”.

L’attività di danzatrice e performer ha condotto Alice Rella sui palcoscenici della penisola con spettacoli come “Sagra della Primavera” di Susanna Beltrami, “Fellini in punta di piedi” con la compagnia di teatrodanza Anima Libera, “Guitarra Negra” di Sabrina Camera con la regia di Mylton Fernandez, “Le cirque du theatre” di Stefano Simmaco o le “Bruits de Nuages” di Tiziana Cona con lo Studio Festi in Svizzera. Ha danzato come solista nel 2016 nell'opera balletto “La Manna” con le coreografie di Sebastiano Andrea Meli. Nel dicembre 20018 è danzatrice solista nella commedia musicale "Lelè il mafioso", coreografie di Carlotta Bolognese e regia di Nicola Albero Orofino, e nello spettacolo live concert and ballet "DanzaEmotus" con l'orchestra Sinfonietta Messina per la regia di Valerio Vella, entrambi al Teatro Vittorio Emanuele di Messina.

È danzatrice e coreografa per la compagnia di teatro-danza Marvan Dance Group di Messina che ha messo in scena spettacoli come "Scatola" e "Le sette sorelle" e "Morricone et la danse" e per il corpo di ballo dello Studio Danza della prof. Mariangela Bonanno (scuola nella quale è docente di propedeutica, danza classica e modern) in scena con una sua coreografia nel gennaio 2019 al teatro Golden di Roma.

Tra le sue coreografie "Balance" 2010 per la personale dello scultore Leonardo Lucchi; "Frediana il musical" Roma 2011, la “Sfilata Econtemporanea” di Linda Schilpani sui preludi del maestro David Carfì 2016, quelle dello spettacolo poetico musicale "Love is the answer" per Laudamo show off 2018, dello spettacolo corale per la regia di Simonetta Pisano “Ciao Chet - Chet Baker. La musica nell’anima” 2014 e dello spettacolo di teatro musicale per ragazzi “Oh che bel castello" scritto da Paolo Casuscelli con l’Orchestra Sinfonietta, e quelle per il musical "Hairspray" per il liceo Ainis, vincitore di numerosi premi nel 2017.

15 febbraio 2019

Saranno due i momenti di convegnistica che accompagneranno la straordinaria esposizione al parco commerciale Le Zagare (San Giovanni La Punta, Catania) del busto reliquiario di Sant’Agata realizzato dalle cake designers di Ristoworld Italy in porcellana fredda.

Sabato 16 febbraio alle 17 il primo appuntamento con “S.Agata, festa religiosa tra arte, cultura e turismo”. Interverranno autorità religiose e civili e, a seguire, sarà inaugurata la mostra. A moderare i lavori Marsh Proietto di Silvestro, segretario nazionale Ristoworld Italy.

Domenica 17 febbraio, sempre alle 17, la tavola rotonda “S.Agata tra folklore ed enogastronomia” con testimonianza dal vivo delle autrici dell’opera. Coordinerà i lavori Barbara Babi Fusto, speaker Radio Fantastica. Seguirà in entrambi i giorni una degustazione di dolci tipici delle festività agatine.   

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Sant’Agata Duci d’Amuri è l’evento straordinario organizzato al Parco Commerciale Le Zagare di San Giovanni La Punta (Catania) il 16 e 17 febbraio prossimo. Il programma prevede l’esposizione gratuita al pubblico del busto reliquiario in scala 1:1 realizzato in porcellana fredda; una mostra di oggetti del Culto Agatino con esposizione in miniatura di candelore e del Fercolo di S. Agata e di manoscritti, dimostrazione e degustazione di cannoli ed olivette.

Sarà esposto, dunque, per la prima volta in una sede diversa da S.Agata La Vetere, dove si trova custodito in una teca, il busto reliquiario  di Sant’Agata realizzato in porcellana fredda dal gruppo di Cake Designer, coordinato da Agata Consoli, di Ristoworld Italy, associazione nazionale di cucina, pasticceria, ristorazione e turismo presieduta dal giovane chef Andrea Finocchiaro.

Si tratta di un’opera unica nel suo genere: in scala reale è stato riprodotto fedelmente il busto reliquiario di Sant’Agata, gioielli compresi, utilizzando tecniche di modelling e flower, ma anche pittura e decorazione a freddo e a caldo, applicate ad un particolare materiale chiamato porcellana fredda.

Circa cinquemila ore di lavoro singolo e collettivo che ha visto impegnate le eccellenze del cake design siciliano targato Ristoworld Italy.

La due giorni di Sant’Agata al Parco Commerciale Le Zagare sarà davvero intensa e affascinante: sabato 16 febbraio alle ore 17 l’inaugurazione della mostra alla presenza delle autorità civili e religiose e domenica 17, sempre alle 17, la tavola rotonda con le protagoniste dell’opera che racconteranno la loro esperienza e risponderanno al pubblico sui dettagli tecnici.

Agata Consoli, di Adrano, ha ideato il progetto “Agata Duci D’Amuri” coordinando un team di artiste provenienti da tutta la Sicilia che hanno lavorato a distanza al progetto assemblando poi l’opera finale. Si tratta delle artiste Caterina Tarantino, Silvia Costanzo, Erika Maniscalco, Carmen Bonanno (Palermo), Flavia Stroscio (Zafferana Etnea), Stefania Buffardeci (Misterbianco), Paola Origlio (Biancavilla), Letizia Disca (Niscemi), Rosy Carrubba (Caltagirone), Antonella Meli (San Pietro Clarenza), Marzia Caruso, Giusy Capone, Anastasia Scalia (Catania), Silvana Consoli e Adriana Scarlata di Adrano.

La teca è stata donata da Francesco Platania; Patrizio Tesauro di Hobby&Art Caserta ha contribuito nell’approvvigionamento del materiale. Il backstage videofotografico è stato curato da Salvo e Biagio Diolosà e Salvo Alberio; l’assistenza legale dall’avv. Annalisa Tomasello.

A seguire le varie fasi del progetto il  padre spirituale di Ristoworld Italy, mons. Benedetto Currao, canonico onorario della Basilica Vaticana di S. Pietro e collaboratore del Santo Padre Francesco.

Il Parco Commerciale Le Zagare, punto di riferimento della comunità dei Paesi Etnei, ha tanto voluto questo avvenimento. È come trasferire, in qualche modo, una tappa delle festività Agatine presso una location dei paesi Etnei che è proprio il Centro Commerciale Le Zagare.

La festività della Santa Patrona Agata è sentita, infatti, non solo nella città di Catania ma in tutto il suo hinterland e province, oltre che essere una festività conosciuta in tutto il mondo.

Programma in dettaglio e aggiornamenti sulla pagina Facebook del Parco Commerciale Le Zagare.

. dS.

Ufficio Stampa Ristoworld Italy   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   Mobile 333. 5021044

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Lo Staff Ristonews Ristoworld Italy

www.ristoworld.org

- di Gennaro Galdi - 

Parigi.Mostra d'arte  presentata dal critico e giornalista,  direttrice Red CARPET MAGAZINE Maria Teresa Prestigiacomo  con  pittori francesi, italiani e una franco-iraniana a Parigi, il 13 febbraio, in una nota e storica galleria libreria centre arts et lettres: l' Harmattan a due passi dalla Sorbona. La mostra chiuderà i battenti il 22 febbraio,vernissage il 13 alle ore 18-21.Il fil  rouge ? Il sogno e la donna. I pittori :Jean Claude Fournier, Paolo Pellegrino, Luigi Messina Pino Coletta, Marzio Gabrielli, Dario Liotta con la Coriandolata e  Alessandro Maiani,in mostra minipersonale ed ancora Violette Le Gallou ,Edith Larcher, Elisabeth Puren, Morena Meoni, Roberta Grimaldi. L' ospite d'onore ?Vanecha Roudbaraki ,direttrice artistica progetto Dua al Theatro Chatelet al Beaubourg...e la madrina... l' avvocato di Algeri madame Zerouala. Direttore artistico il poeta KHALIL. Sarà  presentato, sinteticamente, il libro di Orietta Ricci contro la violenza sulle donne. 

Organizzazione accademia Euromediterranea delle arti che premia gli artisti e Lucia Caccamo, stilista HAUTE COUTURE. Premio speciale all' avvocato Zerouala per il suo impegno nello sviluppo attraverso la legalità. 

Presente l editore Umberto Garibaldi di RED CARPET MAGAZINE per presentare la redazione francese. 

- di Giuseppe Messina -

   E convinzione di tanti, non soltanto mia, che se non ci fosse stato il poeta cieco Omero che ha tracciato il solco del poema mitologico, non avremmo avuto tutti gli altri poeti e scrittori che ne hanno seguito le tracce indelebili. Con i poemi “Iliade” ed “Odissea”, l’immenso genio letterario del più grande poeta ha aperto l’importante porto da cui altri dopo di lui si sono avviati in viaggi superbamente fantastici. Non avremmo avuto Publio Virgilio Marone il cui poema “Eneide”, continuazione del poema “Iliade”, canta non soltanto la magnificenza dell’eroe protagonista, ma intuisce anche la prima radice della grandezza di Roma e delle sue leggi; non avremmo avuto il sommo Dante Alighieri che sceglie proprio Virgilio come sapiente guida ideale  nell’“Inferno” e nel “Purgatorio” della sua meravigliosa “Commedia” e non avremmo avuto tanti altri autori di poemi e di romanzi che, certamente hanno preso l’ispirazione dai predecessori. So, anche con certezza, che mai avrei potuto, io stesso, comporre i miei poemi, ovvero “Odissea ultimo atto” che continua “Odissea”  di Omero, “La leggenda di Omero” in cui è reinventato il personaggio Omero del quale ci è stato tramandato pochissimo, ed ancora “Ulisse destino di se stesso”, “Poema”, “Penelope”, “Il testamento di Odisseo”, “Il pentimento di Achille”, “Il lamento di Polifemo”, “Il Pianto di Calliope” ed altre opere come i due monologhi “Il tormento di Penelope” e “La collera di Odisseo” che andranno in scena sul palcoscenico del Liceo Classico “Luigi Valli” a beneficio degli studenti.

con rosemary calderone

   A questo punto devo confessare che se non avessi conosciuto la talentuosa attrice Rosemary Calderone non avrei potuto scrivere questi due testi che sembrano essere ben riusciti. È stato un caso: l’estate scorsa mi ha confessato di avere, fin da bambina, il desiderio di interpretare il personaggio Penelope e, senza tanti preamboli, sapendo che avevo già pubblicato il poema “Penelope”, mi ha chiesto se le avessi potuto scrivere un monologo. Ho accettato e, poco tempo dopo, ecco “Il tormento di Penelope”.  Avendo letto il testo, la bravissima attrice, ha deciso di fare un omaggio a mia moglie ed a me in occasione della manifestazione per la ricorrenza del quarantesimo anniversario del nostro matrimonio. È stato un successone; si può dire che la maestria di Rosemary ha incantato la vasta platea di intenditori. D’altro canto non poteva andare diversamente avendo avuto per maestro quel mostro sacro di Giancarlo Giannini. Subito dopo mi è venuto spontaneo scrivere quella che potrebbe essere una continuazione che ha per titolo “La collera di Odisseo”.

   Poco tempo fa ho avuto l’occasione di proporre i due monologhi alla dirigente del complesso liceale di Barcellona Pozzo di Gotto Dott.ssa Domenica Pipitò la quale, trovando molto interessanti i testi ha pensato di indire una mattinata teatrale per gli studenti.

ROSEMARY interpreta Penelope

   “Il tormento di Penelope” è quello che si potrebbe definire un lamento, una straziante preghiera rivolta alla dea Atena, in una notte insonne, tramite cui appare evidente sullo sfondo il dramma della guerra di Troia dalla quale, dopo venti anni, l’eroe  Odisseo non ha ancora fatto ritorno quando, intanto il suo palazzo è invaso dai principi proci che insidiano Penelope per estorcerle la promessa di matrimonio. Nelle parole della protagonista c’è tutto il dramma di una moglie indifesa in attesa dello sposo, c’è la grave preoccupazione per il figlio Telemaco esposto al pericolo di essere assassinato dai pretendenti proci, ma c’è anche il peso della solitudine di una donna che si crede ormai abbandonata persino dagli dèi, ma che non ha perso la certezza che il marito ritornerà, farà giustizia ed “emetterà terribile sentenza”.

   “La collera di Odisseo” è manifestata nel discorso che l’eroe fa ai parenti ed amici dei proci che lui è stato costretto ad uccidere a conclusione del suo sofferto viaggio, a quei forsennati che, guidati da Eupite, il padre di Antinoo, si erano recati presso il palazzo di Odisseo per ottenere vendetta, ma sono stati fermati dall’intervento di Atena che ha messo fine ai tafferugli dopo la morte dello stesso Eupite ucciso dalla lancia di Laerte che era stato provocato. Il discorso di Odisseo è tutto un severo rimprovero: “Voi volevate vendicare i persecutori di mia moglie, di mio figlio, di mio padre, i prepotenti che, per anni, hanno invaso la mia casa!

Ma dov’eravate voi quando costoro avevano fatto della casa del re di Itaca una spelonca per le loro oscene esibizioni contro una regina indifesa?

Con quale coscienza avete pensato di giungere qui dove chiunque, al posto mio, avrebbe agito come io ho agito?

E loro? I colpevoli di oltraggio, di costrizione, di ricatto e di violenza fisica e morale

come si sono comportati quando, a sorpresa, si sono resi conto di trovarsi al cospetto di  Odisseo, del re di Itaca?

Hanno semplicemente tentato di sopraffarmi, di uccidermi!

Dove eravate voi quando avreste dovuto frenare i loro volgari istinti di prepotenti arroganti?

Certamente voi conoscevate le loro intenzioni!

Sapevate quali erano le loro malsane pretese!

Sapevate che la donna che andavano ad insidiare era, com’è, la moglie di Odisseo, la moglie del re di Itaca che avrebbe potuto fare ritorno da un momento all’altro!

Voi, come loro stessi, siete responsabili di quanto è accaduto!

La morte dei vostri congiunti, dei vostri amici deve pesare sulle vostre coscienze per il tempo che vi rimane da vivere!”

   Così, il 15 p. v. saremo al “Valli” dove siamo certi che gli studenti apprezzeranno ed avranno modo di fare un tuffo nel mito di cui Omero resta il creatore intramontabile.   

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- di M. C. -

E' partita la biglietteria on line della Stagione 2019 del Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto. Dal 7 febbraio è possibile oltre che prenotare i biglietti e acquistarli al botteghino (dal lunedì al venerdì ore 10-13, martedì e giovedì anche ore 15:30-18:30, tel. 331 6703392), acquistarli anche on line nei circuiti Tickettando - Ticketone. Tickettando - TicketOne si è infatti aggiudicata la gara bandita dal Comune.

Dopo il successo di "Dirty Dancing", spettacolo inaugurale andato in scena il 26 gennaio, in questa prima parte della stagione sono quattro gli spettacoli in cartellone per i quali sono previste diverse possibilità di riduzioni.In particolare, sull’acquisto di un mini-pacchetto di tre spettacoli si pratica lo sconto del 20%. Per tutti gli appuntamenti è inoltre possibile acquistare i biglietti anche con il bonus cultura e 18App.

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Per "La vie en rose ... Bolero" del Balletto di Milano (16 febbraio, ore 19) le riduzioni riguardano gli under 18 anni, gli over 65 anni e le scuole di danza. Questi i prezzi: per poltronissima e primo settore biglietto intero a 38,50 euro, ridotto a 36,30 euro, per il secondo settore intero a 36,30 euro, ridotto a 30,80 euro, per la galleria intero a 25,30 euro e ridotto a 20,90 euro, per il terzo settore intero a 23,10 euro e ridotto a 18,70. Biglietteria on line: http://www.tickettando.it/event/le-vie-en-rose-bolero-barcellona-pozzo-di-gotto/

Per gli altri tre spettacoli in Stagione, le riduzioni – deliberate dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto – riguardano i giovani con meno di 30 anni (e non under 18) e gli over 65 anni.

Per “Benvenuti al Cavallino Bianco” di e con Edoardo Guarnera (16 marzo, ore 21) questi i biglietti: intero per poltronissima € 35,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 28,00; intero per primo settore € 30,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 24,00; intero per II settore € 25,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 20,00; galleria e III settore intero € 22,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 18,00. Biglietteria on line: http://www.tickettando.it/event/benvenuti-al-cavallino-bianco-barcellona-pozzo-di-gotto/

Per “Enrico Ruggeri live” (6 aprile, ore 21) intero per poltronissima € 48,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 45,00; intero per I settore € 45,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 42,00; II settore intero € 38,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 35,00; galleria e III settore intero € 28,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 25,00. Biglietteria on line: http://www.tickettando.it/event/enrico-ruggeri-in-concerto-barcellona-pozzo-di-gotto/

Per il debutto di “D’Artagnan e i Tre Moschettieri” con la regia di Sasà Neri (18 maggio, ore 21) intero per poltronissima € 25,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 22,00; intero per I settore € 20,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 18,00; II settore intero € 18,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 15,00; galleria e III settore intero € 15,00, ridotto (under 30 anni, over 65) € 13,00.

Biglietteria on line: http://www.tickettando.it/event/dartagnan-e-i-tre-moschettieri-barcellona-pozzo-di-gotto/

7 febbraio 2019

Ho appreso stamane, con sommo rammarico, della scomparsa del collega e amico Nunzio Sulfaro.

Un uomo del nostro tempo, con un avvalorato amore per il lavoro e per la vita. 

Il tempo mi porta indietro, al Servizio Amministrativo della Legione Carabinieri di Messina, momenti lavorativi vissuti con gioia, spensieratezza e risa, da ricordare e da raccontare, da riscoprire e rivivere con la memoria.

Ora caro Nunzio, goditi l'infinita bellezza dell'eterno, prega per noi, rimasti a vivere smarriti, tribolati e piangenti su questa povera terra, ed in questo momento profondamente commosso mi unisco al dolore della tua famiglia tutta, nel ricordo e nel rimpianto della persona speciale che è venuta a mancare.

Ciao Nunzio.

Presente al pensiero anche il collega Cosimo Zaccone

 

Messina 3 febbraio 2019

- di Maria Teresa Prestigiacomo *

Catania. Festa grande a Catania per Sant'Agata una festa, le terza per importanza e spettacolarità,nel mondo.Dalla fine di gennaio i preparativi il Sacello dal Duomo...le svariate mostre omaggio alla Santa....dalla Galleria Vasta alla Dimora  patrizia ora Hotel  di via sangiuliano....Ore di attesa per i devoti..anche noi dalle  ore 18.30 un parcheggio ai Benedettini in fondo alla via Sangiuliano e poi 700 metri a piedi in attesa dalke ore 19 in piazza per i fuochi ....una meraviglia....in devozione commossa di sant' Agata...il giorno 3 febbraio. Un' ora di fuochi e di Fiemme a ricordare quel terribile rogo  che voleva essere il corpo di sant' Agata che mai brucio'...ed il 2 un altrettanto spettacolo di devozione tra sacro e profano  come le note della canzone...Brigitte Bardot ....Bardot...eseguita e cantata dalla banda ,al seguito di una candelora ma tutto è davvero pervado da intensa commozione in Piazza Duomo tra cascate di fuochi tra fiamme che si collegavano in movimento di danza al suono della musica ,una musica a volte inquietante ,dark che rimandava alle torture ed al sacrificio della Santa torturata e della sua mammella privata...cascate di fuochi e fuochi dalla forma di palmizi arabi e poi ancora lingue di fuoco e un concerto  giorno 3 , che ha reso partecipi migliaia di fedeli, in religioso silenzio, senza spintoni ,nonostante la folla sia enorme ,spaventosa, stretti l' uno all' altro....tra banchetti di luppini, calia, tortini freschi e caldo caldo, pop con crespelle  fumanti di ricotta salate e dolci crespelle al miele...un trionfo sant' Agata, anche per il palato.

..lei il miracolo in questa settimana,   l' ha realizzato...hotel b%b...ristoranti pub bar...pasticcerie...con gli ovetti verdi le tettine di sant' Agata dolci ...una delizia...tutti...

Pienissimi di gente....e le case? Il 4 sono piene di amici ,secondo la tradizione.Si consuma un' abbondante colazione tra infinite qualità di dolci tipici nelle case laddove, sotto i balconi,  passerà il fercolo con le reliquie  della Santa. Una festa incredibile da non perdere...Unica ...quasi impossibile ...che abbia resistito nel tempo....la carrozza senatoria con i senatori in azzurro con le bianche parrucche ...i negozi che vendono i sacchi bianchi e il copricapo e il cordone dei devoti....e da Parigi anche il rugbista lo Cicero accorre e  tutti accorrono per santaituzzabedda. Viva Sant' Agata!

 - di  Marcello Crinò -

Domenica 3 febbraio 2019 nel centro di Barcellona si è svolta la quarta tappa di “Adotta un vicolo”, secondo un progetto promosso dal Network delle Associazioni Culturali e portato avanti ogni volta da una o più associazioni. Stavolta i vicoli sono stati due: via Alessandro Volta, il cui nome popolare era “A strata da funtanedda”, adottato dalla Pro Loco Alessandro Manganaro, presieduta da Flaviana Gullì, e la via San Filippo Neri, nome popolare “U strittu di carrozzi”, adottato dal Lions Club, presieduto da Beppe Iacono. All’ingresso dei due vicoli, sul lato della via Garibaldi, sotto le targhe toponomastiche ufficiali sono state apposte le due targhe con i nomi popolari, realizzate, come quelle precedenti, in terracotta dallo scultore Maurizio Calabrò.

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Bernardo Dell’Aglio, coordinatore del Network, nel presentare l’evento ha ricordato proprio questo aspetto, cioè la scelta delle targhe in terracotta per collegarsi alla cultura popolare della città e alla produzione dei manufatti in argilla. Il progetto “Adotta un vicolo” è rivolto ai giovani studenti, per non far perdere la memoria storica della città, attraverso i nomi popolari dei luoghi e delle attività che si svolgevano.

Flaviana Gullì ha illustrato l’organizzazione della serata con le mostre di pittura, la mostra del Museo Didattico dell’Istituto Foscolo, i carretti, le auto d’epoca, le degustazioni offerte dalle attività commerciali della zona. Salvatore Scilipoti, vice presidente della Pro Loco, ha offerto un veloce ritratto della via Volta, ricordando che si tratta di una strada che conduceva alla fontana posta più avanti, nella via Mandanici, e che in essa si aprivano diversi laboratori di falegnami. In questa via sono nati due illustri barcellonesi: l’idrobiologo Sebastiano Genovese e il chirurgo e professore universitario Sebastiano Cambria. Tra gli edifici più antichi che si affacciano sulla via va ricordato il palazzo Mazzeo con una magnifica ringhiera in stile Liberty eseguita dall’artista Giovanni Cutrupia detto “U Palumbu”.

 

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Il sindaco Roberto Materia ha mostrato apprezzamento per questa serie di iniziative, volte a ricordare le tradizioni, le strade antiche e i personaggi che vi sono nati o vissuti, rivolgendo un grazie alla Pro Loco e ai Lions. Beppe Iacono ha affermato che ci vorrebbe un maggiore senso di altruismo da parte dei cittadini verso la loro città. Bernardo Dell’Aglio ha concluso che il progetto, dopo l’apposizione di altre mattonelle nei vicoli mancanti, proseguirà con altre iniziative coinvolgendo le scuole, proprio per far conoscere la Barcellona di un tempo. In conclusione è intervenuto anche Felice Mancuso, presidente dell’Accademia Musicale Balotta, per ricordare la figura di Peppe La Maestra, il cui laboratorio di gelataio era proprio nella via San Filippo Neri, e Franco Cassata, del Museo Nello Cassata, per ricordare le condizioni igieniche della strada, dove sostavano le carrozze con i cavalli che facevano i propri bisogni sulla strada.

Le visite guidate sono state condotte da Andrea Italiano e Salvatore Scilipoti, i quali hanno fatto conoscere ai cittadini la storia della zona e le vicende svoltesi a partire dal passaggio di Garibaldi. Molta curiosità hanno destato i resti della chiesa di San Filippo Neri (che molti sconoscevano), costituiti da una lesena con capitello, costruita sulla via Umberto I (con affaccio sulla via San Filippo Neri) nella seconda metà dell’Ottocento su progetto dell’architetto messinese Leone Savoja e demolita negli anni Sessanta del XX secolo. Per tanti anni, prima della sua demolizione, fu utilizzata come deposito notturno delle carrozze.

Nel corso della serata è stato possibile ascoltare il violoncello di Elena Chasnouskaya, ammirare l’esposizione di opere artistiche del Museo didattico “Foscolo” e di quadri dei pittori e scultori Sebastiana Parisi, Maria Torre, Maria Zaccone, Sebastiano Giunta, Franco Conti, Nino Gentile, Elisa La Rosa, Maria Capone, Rina Bono, Mimmo Cirino, Vito Natoli, Mimmo Ciarrotta, Ninì Ingegnere, Caterina Barresi e Giuseppe Milone. Esposti anche auto e carretti d’epoca. Non è mancato il circuito delle degustazioni a cura della “Lapa chi rusti” per gli amanti dello Street Food, ma anche della pasticceria “Saint Honorè”, del panificio rosticceria “U Funnu” e della pasticceria “De Pasquale”.

3 febbraio 2019

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