Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
rfodale

rfodale

FIAMMA

Tany, con Rosario Fodale, Chiara con Alberto Fodale,

Daniela con Antonio Isgrò

PARTECIPANO AL DOLORE di ANGELO, LILLI, CARMEN, CINZIA

E DELLA FAMIGLIA   TUTTA PER LA PERDITA

DELLA CARA SIGNORA GIOVANNA

Si uniscono:

Carmelo Fodale e famiglia;

Oreste Lauritano e famiglia.

Messina  13/01/2019

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Reggio Calabria. Non ancora trentenne ed ha al suo attivo direzioni prestigiose in teatri di primordine. Ricordiamo le sue esperienze significative a Berlino, a Milano in cui attualmente vive ed opera, ne ricordiamo la brillante direzione al Teatro  di Messina per il concerto di Capodanno: parliamo del giovane messinese Marco Alibrando che potremo seguire il primo febbraio al Teatro Cilea a Reggio Calabria nella direzione della Nona di Beethoven.

- dI Maria Teresa Prestigiacomo -

 Barcellona Pozzo di Gotto, Me. Sabato 26 al teatro Mandanici è festa grande, per un evento grandioso da non perdere:  unOscar, un Golden Globe, un Grammy sono solo alcuni dei premi assegnati a "Dirty Dancing", uno dei musical più brillanti ed apprezzati dal pubblico internazionale; oggi compie 32 anni: era il 1987 quando il compianto Patrick Swayze e Jennifer Gray interpretavano John e Frances "Baby" (da qui la celebre frase "Nessuno può mettere Baby in un angolo") e sbancarono i botteghini con un successo planetario e oltre 40 milioni di copie vendute per la colonna sonora.

Protagonisti Dirty Dancing 1

E quella magica canzone "(I've had) The Time of My Life" non ha smesso mai di risuonare nelle nostre orecchie e nei nostri cuori e, grazie all'omonimo musical, prodotto in vari paesi (in Italia dal 2014, con record di incassi), oggi continua ad emozionare gli spettatori di allora come le nuove generazioni. Sarà la Sicilia e in particolare il Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), unica tappa nell'isola, la location privilegiata in cui si terrà la celebrazione dell'importante anniversario con un grande show che inaugura la stagione teatrale del 2019: appuntamento sabato 26 gennaio (ore 21) per rivivere l'atmosfera degli anni '60 con cinquanta canzoni memorabili. 

Protagonisti Dirty Dancing 2

Un cast di oltre venti artisti tra cantanti, attori, ballerini e musicisti saranno i protagonisti di "Dirty Dancing, the Classic Story on Stage": performer capaci di emozionare e far scatenare la platea con pezzi dal vivo e coreografie indimenticabili, fedelmente riprese dalla versione cinematografica e con la speciale supervisione della sceneggiatrice della pellicola Eleanor Bergstein. Il regista Federico Bellone, maestro del genere, guiderà gli interpreti principali Gianluca Briganti (Johnny Castle), Vanessa Innocenti (Frances Baby Houseman), Sara Cipollitti (Penny) e Simone Pieroni (Dr. Jake Houseman, anche regista residente). Tra le firme "tecniche" quelle di Morris Faccin (regista associato), Gillian Bruce (coreografie), Roberto Comotti (scene), Valerio Tiberi (disegno luci), Armando Vertullo (audio), Matteo Luchinovich e Virginio Levrio (video e proiezioni), Marco Biesta e Marica D’Angelo (costumi).

Protagonisti Dirty Dancing

Nel cast anche: Serena De Giorgi, Tiziana Lambo, Mimmo Chianese, Edoardo Piacente, Russel Russel, Lorenzo Belviso, Giulia Sol, Renato Cortesi, Francesco Italiani, Sonia Lynn Jamieson, Davide Venier, Anna Foria, Chiara Allegro e Matteo Sala, pronti a cantare hit indimenticabili come “Hungry Eyes”, “Do You Love Me?”, “Hey! Baby” e “In the Still of the Night” e tante altre, per un totale di 28 brani nel primo atto e altri 21 nel secondo. La tappa sicilia è promossa da Euphonya Management di Dario Grasso, già organizzatore di numerosi appuntamenti di respiro nazionale. Info e prevendite su www.ticketone.it e www.tickettando.it

In allegato: locandina dello spettacolo e foto dei protagonisti. 

Comitato Vara - Associazione Amici del Museo di Messina

COMUNICATO STAMPA

 

A sette mesi esatti dalla grande Processione della Vara, per mantenere viva l'attenzione sulla festa agostana e sugli spazi espositivi ad essa dedicati, il Comitato Vara e l'Associazione Amici del Museo di Messina, con il supporto del Comune di Messina, lanciano il progetto: “Aspettando... la processione della Vara”. Ogni 15 del mese, a partire dal prossimo Martedì 15 Gennaio, verrà aperta la Mostra Permanente “Vara e Giganti” di Palazzo Zanca, con ingresso ubicato accanto all'Antiquarium Comunale. La pregevole esposizione, realizzata a costo zero dal Comitato Vara e dall'Associazione Amici del Museo, potrà essere visitata gratuitamente dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.00. Sono invitati a partecipare scolaresche, associazioni, turisti e singoli cittadini. La Mostra “Vara e Giganti” custodisce materiale iconografico originale relativo alla grande Festa Messinese che vede, dal 15 Agosto 1535, il trionfo della machina piramidale dell'Assunta. Tra le incisioni più antiche la Vara pubblicata da Placido Samperi nel 1644 oltre a varie raffigurazioni provenienti dai resoconti dei viaggiatori del Grand Tour. Questa Mostra, che comprende oltre alle incisioni anche medaglie, dipinti, documenti e cronache dell'Agosto Messinese, è il frutto di una intesa tra Comune di Messina, Comitato Vara e Associazione Amici del Museo che ha fatto nascere il 10 Agosto 2015 questo primo nucleo di un costituendo Museo della Vara e dei Giganti.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Musicisti d'eccellenza, una voce eccezionale di forte personalità che non imita Pino Daniele ma ne interpreta emozioni e sonorità, due voci narranti che conducono alla scoperta di quel meraviglioso viaggio che è  stata la vita in musica di Pino Daniele. Qualche breve flash -video d'intervista al cantante ed alla figlia, fanno sentire maggiormente vicino il calore del pubblico al calore di quello che é  stato una leggenda del blues -napoletano- jazz- swing reinventato da un mito dentro i miti del Mediterraneo: Pino Daniele. Un indovinato percorso, quello adottato dalla scelta registica, che, attraverso la narrazione teatrale operata da due ottimi attori, ci invita a penetrare maggiormente nella genesi delle canzoni di Daniele. Un percorso emozionale di intensa commozione, per chi ama il cantante partenopeo...la sua amicizia con Massimo Troisi...l'amore per la figlia Sara a cui l'artista dedica una delle più belle canzoni del suo repertorio...

0111

Non potevano mancare le canzoni che hanno fatto Storia come la divertentissima e ironica...forse anche autobiografica '' I'so' pazze''...''Napule' ''...e tante altre. 

Oggi, domenica 13 gennaio, si replica al Savio, ore 18.00. Da non perdere. Ricordiamo il rilancio del Teatro Savio, cui hanno contribuito con amore per la loro città, attori del calibro di Giampiero Ciccio' che di recente si é  esibito, con successo, in questo Teatro, prima di riprendere il suo programma teatrale di Roma.

Nella locandina acclusa, i nomi di tutti coloro che hanno reso magica una serata  omaggio al cantante mediterranean-blues, di notevole spessore

 -  di Marcello Crinò -

Valentina Certo, storica dell’arte originaria di San Pier Niceto, rimase folgorata dai quadri di Caravaggio all’età di sette anni, quando durante una gita scolastica a Messina, vide i due quadri del grande artista custoditi nel Museo della città dello Stretto. Scrisse un articolo per il giornalino scolastico, dove raccontò di essere rimasta colpita dalla luce e dall’ombra presente nei due dipinti. Da allora approfondì la figura di Caravaggio fino alla stesura del libro “Caravaggio a Messina” pubblicato da Giambra Editori, ormai divenuto famoso e conosciuto a livello nazionale anche perché l’autrice è stata ospite alla Rai del programma di Paolo Mieli “Passato e presente”, in una puntata dedicata proprio al “pittore dal cervello stravolto”, definizione presa a prestito per il sottotitolo da quanto scrisse un suo committente per delle opere forse mai realizzate e comunque oggi perdute.

DSCF1292

 

Il libro è stato presentato sabato 12 gennaio nell’Aula Magna del Liceo Classico Luigi Valli a cura della Fidapa, sezione di Barcellona, presieduta da Ilaria Cammaroto, che ha introdotto i lavori. Ha portato i saluti il neo assessore alla cultura di Barcellona Angelita Pino e la dirigente dell’istituto Enrico Medi, di cui fa parte il Liceo Valli, Domenica Pipitò, la quale ha ricordato che la scuola è reduce della Notte nazionale del Liceo Classico svoltasi la sera precedente, e l’opera della Certo merita di essere conosciuta dagli studenti dell’Istituto. Ha lanciato un invito alle associazioni culturali presenti alla serata di coinvolgere i giovani alle loro attività.

L’archeologa Grazia Salamone ha introdotto i contenuti del libro, ricordando il lungo giro, in tutta Italia, con le presentazioni anche in sedi prestigiose, non ultima la Biblioteca regionale di Palermo. Ha poi conversato con Valentina Certo, la quale ha raccontato, con dovizia di particolari, la complessa vicenda di Caravaggio, mostrando le opere siciliane dell’artista: il “Seppellimento di Santa Lucia” di Siracusa, la “Resurrezione di Lazzaro”, la “Adorazione dei pastori” di Messina, e la scomparsa “Natività” di Palermo, quadro rubato e fino a oggi non ritrovato. (E’ notizia recente che un detective olandese ritiene che il quadro sia ancora in Sicilia.). Brani del libro sono stati letti da Tania Crisafulli, vice presidente cittadina della Fidapa.

DSCF1293

Sull’aspetto tecnico delle opere di Caravaggio è intervenuto l’artista restauratore Santo Arizzi, soffermandosi sui restauri effettuati e sullo stato di conservazione, mentre il pittore Giuseppe Siracusa ha realizzato dal vivo una copia a carboncino di un particolare della “Natività” di Palermo, della quale era esposta anche una copia a grandezza naturale realizzata dallo stesso artista.

Daniela Celi, docente di storia dell’arte dell’Istituto Medi, è intervenuta sulla scarsa attenzione nei confronti della storia dell’arte (al Liceo due sole ore a settimana), ricordando le attività svolte a scuola legate alla conoscenza del territorio e dei beni culturali compresa la recente lettura in classe del libro su Caravaggio, e invitando lo studente Giuseppe Siracusa a leggerne due brani.

In conclusione una bella serata che ha permesso ai presenti di avere una visione più completa di questo artista oggi divenuto una specie di divo pop, attenzionato dal mondo dei fumetti e dalle fiction televisive, incarnando il mito dell’artista tra genio e sregolatezza.

13 gennaio 2019

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Malta. La Virtu Ferries dedica la denominazione di una sua imbarcazione a San Giovanni Paolo II, (Scafo 089) .Attualmente si trova presso il cantiere Incat di Hobart, in Tasmania, sarà consegnato agli armatori della Virtu Ferries il 24 gennaio 2019. Alcuni giorni dopo, la nave inizierà un viaggio di 9.600 miglia (17.780 chilometri), per circa 20 giorni di navigazione verso Malta. Il viaggio inaugurale vedrà  la nave attraversare l'Oceano Indiano, facendo scalo nei porti di Fremantle in Australia Occidentale e Colombo in Sri Lanka per fare rifornimento, proseguirà per la Somalia, nella punta orientale dell'Africa, per poi  attraversare il Mar Rosso effettuando l'ultimo scalo nel porto di Jedda ed infine entrerà nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez. L'ultima tappa del viaggio, da Port Said a La Valletta, dovrebbe essere effettuata in 30 ore.  La nave sarà impegnata sulla tratta Malta/Sicilia a marzo del 2019.

San Giovanni Paolo II è stato costruito non solo per  essere conforme alle norme obbligatorie del Codice Internazionale Marittimo sugli High-Speed Craft 2000, ma anche alle Direttive Europee 1999/35/CE dell'Agenzia Europea Marittima per quanto concerne la sicurezza della Commissione europea. La nuova costruzione è inoltre conforme al Regolamento Marittimo dell'UE, sulle Green Policy, in risposta alle strategie oceaniche di nuova generazione basate su scienza, tecnologia e innovazione. I costruttori navali, Incat, sono riconosciuti come leader mondiali nella progettazione e nella costruzione di imbarcazioni ad alta velocità, in quanto costruttori delle più efficienti ed ecologiche navi  ad alta velocità del mondo.

Il catamarano San Giovanni Paolo II è alimentato da quattro motori MTU che generano un totale di 36.4 Mega Watts. Questi motori soddisfano gli standard IMO Marpol Annex VI Tier II che regolano le emissioni di gas di scarico, con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento atmosferico locale e in generale. Quattro idrogetti Wärtsilä conferiscono alla nave una velocità di crociera superiore a 38 nodi (oltre 70,4 km/orari).

Con una stazza lorda di 1000 tonnellate, una capacità di 900 passeggeri in 5 sale e un garage capiente per 167 auto o 23 rimorchi, il catamarano Saint John Paul II sarà il più grande catamarano ad alta velocità Ro-Pax che opererà nel Mediterraneo e il secondo più grande al mondo.

San Giovanni Paolo II è il quinto catamarano commissionato e costruito per Virtu Ferries, e l'undicesima nave ad alta velocità, consegnata alla compagnia dal 1988, cioe’ dall'inizio del servizio di collegamento tra Malta e la Sicilia con traghetti ad alta velocità. La compagnia ha investito oltre 175 milioni di euro in navi ad alta velocità che sono state  messe in funzione sulla tratta Malta/Sicilia, rivoluzionando efficacemente il trasporto di passeggeri e merci tra le  due isole vicine. Attualmente Virtu gestisce anche con navi ad alta velocità altre tratte internazionali: tra Venezia e i Porti adriatici in Slovenia e Croazia, e tra Tarifa, in Spagna, e Tangeri in Marocco.

Virtu Ferries è riconosciuta a livello internazionale come pioniere degli operatori di passeggeri ad alta velocità e traghetti merci. In tempi di crisi umanitaria, Virtu ha operato con proprie navi con viaggi charter ultra rapidi collaborando con Governi di Australia, Stati Uniti, Italia e Malta e con organizzazioni e istituzioni internazionali come ad esempio la Croce Rossa e Medici Senza Frontiere.

Il catamarano prende il nome dal Papa San Giovanni Paolo II. Virtu Ferries ha avuto l'onore di accogliere S.S. il Papa Giovanni Paolo II a bordo dell'ACC San Frangisk nel suo memorabile viaggio di ritorno al Grand Harbour La Valletta  dalle Isole di San Paolo e Gozo,  il 27 maggio 1990.

Come tutte le altre navi ad alta velocità Virtu, il  San Giovanni Paolo II battera’ bandiera maltese e sara’ certificata, per i viaggi internazionali, dalla Societa’ di Classificazione Internazionale, DNV GL

- di Marcello Crinò - 

Prima della nascita dei due nuclei di Barcellona e di Pozzo di Gotto esistevano dei casali, risalenti al XII secolo (Nasari, Gurafi, Portosalvo...) e in essi ricadevano delle strutture difensive, come la Torre di Nasari, del XVI secolo, costruita su un basamento del 1200 di una precedente torre espugnata dal Conte Ruggero. Si presenta a pianta quadrata, mentre all’interno è di forma circolare e alla sommità si restringe fino a lasciare un foro.

2 Torre Cantone DSCF9907

Torre Cantone, posta in prossimità della costa in località Cantoni, è una delle torri d’avvistamento costruite nel XVI secolo lungo le coste dell’isola per difenderla dalle incursioni piratesche. Al momento della costruzione della torre, a circa 220 metri dal mare, il territorio circostante era attraversato dalle saie, in particolare la saia Cantone e la Saia d’Acri. La spiaggia era interessata dal passaggio della Regia Trazzera del Litorale, nata per le comunicazioni e il movimento delle greggi in epoca antica non precisata dalle fonti. Comincia ad essere documentata nelle cartografie a partire dal Settecento. Iniziava a Brolo e giungeva fino a Messina. Era larga da 4 a 10 metri, ma in alcuni tratti lungo la spiaggia la larghezza era indefinita. Nel Settecento alla torre vengono affiancati altri edifici, in particolare la chiesetta intitolata alla Madonna della Lettera, del 1721, di proprietà, come la torre, della famiglia Picardi fino agli anni Sessanta del XX secolo. La torre nasce intorno al 1549 come torre di guardia per segnalare le incursioni dei pirati. Nel periodo della guerre di Napoleone I gli Inglesi collocarono un telegrafo. Alla fine dell’Ottocento, dopo essere stata abbandonata dal governo, di trovava in cattive condizioni, se prestiamo fede alla breve storia di Barcellona del Raccuglia e De Trovato del 1898, dove si parla delle rovine di una antica torre di vedetta intesa col nome di Torre del Cantone. Successivamente viene acquisita dalla famiglia Picardi che fanno costruire l’ultimo piano con affaccio sulla terrazza. Durante l’ultimo conflitto mondiale diventa punto di osservazione militare, e sulla spiaggia tra Spinesante e Cantoni viene realizzato dalle forze militari americane un campo d’aviazione. Una delle prime carte geografiche dove appare la torre è quella di Kitchin del 1799, con la dizione Torre Cantara, così come la chiamò anche il marchese di Villabianca nel suo libro sulle torri siciliane, indicandola inoltre come torre di Pozzo di Gotto, in quanto il toponimo Barcellona ancora in molte carte non figurava.La dizione attuale, Torre Cantone, la troviamo nelle carte a partire da quella del 1872 e in quelle successive.

3 Torre Gurafi

Lungo la strada che da Barcellona s’inerpica verso Castroreale, facendo una piccola deviazione e scendendo verso il fondovalle s’incontra il casale di Gurafi, posto sulla sponda sinistra del torrente Longano. E’composto da poche case e da attrezzature agricole del XVI secolo e si trovano i resti della Torre Gurafi, i resti di una chiesa e di un palazzo padronale. Gurafi è d’origine saracena, e il suo nome deriva, secondo alcuni studiosi, dall’arabo “karafa”, recipiente per contenere olio o vino, entrambi prodotti in abbondanza in questa zona. La torre, a pianta circolare, sommersa dalle erbacce, si trova in precarie condizioni statiche. E’ mezza distrutta, tanto che dall’esterno si riesce a vedere la scala interna, ricavata nello spessore della muratura.

4 torre Mollica DSCF9865

Torre Mollica, assieme a Torre Cappa e Torre di Sipio, è stata edificata nella zona di Gala nel XVI secolo, in prossimità del tracciato della via consolare Valeria che passava proprio all’altezza di Gala. Era una masseria fortilizio provvista di una grande corte interna e di una torre di guardia con funzione difensiva.

5 Torre Longa

Nella zona di Centineo, in un baglio-masseria sorge Torre Longa, edificata e trasformata nell’arco di tempo compreso tra il XVII e il XIX secolo.

 6 Torre Sottile DSCF3388

Lungo la via del Mare, in prossimità dell’autostrada, sorge una torre a due elevazioni, con finestre ad arco acuto, comunemente chiamata Torre Sottile, progettata secondo alcune fonti dall’architetto Giuseppe Cavallaro. In realtà la vera e antica Torre Sottile era situata quasi a metà della via del Mare, nella zona chiamata “l’albero di malaria”. Di essa rimangono solo i resti della base, utilizzati per qualche tempo come vasca irrigua.

12 gennaio 2019

Calendario

« Novembre 2024 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30