- di Marcello Crinò -
Valentina Certo, storica dell’arte originaria di San Pier Niceto, rimase folgorata dai quadri di Caravaggio all’età di sette anni, quando durante una gita scolastica a Messina, vide i due quadri del grande artista custoditi nel Museo della città dello Stretto. Scrisse un articolo per il giornalino scolastico, dove raccontò di essere rimasta colpita dalla luce e dall’ombra presente nei due dipinti. Da allora approfondì la figura di Caravaggio fino alla stesura del libro “Caravaggio a Messina” pubblicato da Giambra Editori, ormai divenuto famoso e conosciuto a livello nazionale anche perché l’autrice è stata ospite alla Rai del programma di Paolo Mieli “Passato e presente”, in una puntata dedicata proprio al “pittore dal cervello stravolto”, definizione presa a prestito per il sottotitolo da quanto scrisse un suo committente per delle opere forse mai realizzate e comunque oggi perdute.
Il libro è stato presentato sabato 12 gennaio nell’Aula Magna del Liceo Classico Luigi Valli a cura della Fidapa, sezione di Barcellona, presieduta da Ilaria Cammaroto, che ha introdotto i lavori. Ha portato i saluti il neo assessore alla cultura di Barcellona Angelita Pino e la dirigente dell’istituto Enrico Medi, di cui fa parte il Liceo Valli, Domenica Pipitò, la quale ha ricordato che la scuola è reduce della Notte nazionale del Liceo Classico svoltasi la sera precedente, e l’opera della Certo merita di essere conosciuta dagli studenti dell’Istituto. Ha lanciato un invito alle associazioni culturali presenti alla serata di coinvolgere i giovani alle loro attività.
L’archeologa Grazia Salamone ha introdotto i contenuti del libro, ricordando il lungo giro, in tutta Italia, con le presentazioni anche in sedi prestigiose, non ultima la Biblioteca regionale di Palermo. Ha poi conversato con Valentina Certo, la quale ha raccontato, con dovizia di particolari, la complessa vicenda di Caravaggio, mostrando le opere siciliane dell’artista: il “Seppellimento di Santa Lucia” di Siracusa, la “Resurrezione di Lazzaro”, la “Adorazione dei pastori” di Messina, e la scomparsa “Natività” di Palermo, quadro rubato e fino a oggi non ritrovato. (E’ notizia recente che un detective olandese ritiene che il quadro sia ancora in Sicilia.). Brani del libro sono stati letti da Tania Crisafulli, vice presidente cittadina della Fidapa.
Sull’aspetto tecnico delle opere di Caravaggio è intervenuto l’artista restauratore Santo Arizzi, soffermandosi sui restauri effettuati e sullo stato di conservazione, mentre il pittore Giuseppe Siracusa ha realizzato dal vivo una copia a carboncino di un particolare della “Natività” di Palermo, della quale era esposta anche una copia a grandezza naturale realizzata dallo stesso artista.
Daniela Celi, docente di storia dell’arte dell’Istituto Medi, è intervenuta sulla scarsa attenzione nei confronti della storia dell’arte (al Liceo due sole ore a settimana), ricordando le attività svolte a scuola legate alla conoscenza del territorio e dei beni culturali compresa la recente lettura in classe del libro su Caravaggio, e invitando lo studente Giuseppe Siracusa a leggerne due brani.
In conclusione una bella serata che ha permesso ai presenti di avere una visione più completa di questo artista oggi divenuto una specie di divo pop, attenzionato dal mondo dei fumetti e dalle fiction televisive, incarnando il mito dell’artista tra genio e sregolatezza.
13 gennaio 2019