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- La Redazione -

Dai valzer degli Strauss, padre e figlio, al pop da musical, da un Bolero inedito al repertorio bandistico per eccellenza: più di due ore di "Gran Concerto" la sera del 26 dicembre, in un Teatro Mandanici che ha tributato agli artisti lunghi applausi e grande calore. La Banda Placido Mandanici ha firmato un nuovo, grande appuntamento di musica ed arte, con un programma sorprendente che ha catturato l'attenzione di tutti i presenti. E la comunità di Barcellona Pozzo di Gotto ha colto ancora una volta l'occasione per ritrovarsi nel proprio Teatro, a salutare insieme il vecchio anno e dare il benvenuto al nuovo.

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Quasi sessanta i musicisti in scena, diretti dal maestro Bartolo Stimolo, visibilmente innamorato del "Teatro Mandanici" e del suo pubblico. Straordinarie le sezioni di fiati e ottoni, e innovativa la scelta, apprezzatissima dagli spettatori, di inserire strumenti inusuali, come le percussioni, in omaggio al luogo e al momento dello spettacolo. Sul palcoscenico del Teatro comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, inoltre, una vera special guest star, il trombonista Vincenzo Paratore, musicista internazionale, primo trombone del Bellini di Catania, capace di innervare i suoni del suo strumento di emozioni fluide e potenti. In scena anche le straordinarie Anna Chasnouskaya, violoncellista, Ottavia Guarrera, soprano, e Giulia Alletto, mezzosoprano. Presentato da Rosanna Benevento, presente, ed emozionato, Nino Grasso, presidente dell’associazione Eduardo Russo a cui fa capo la Banda Placido Mandanici, il “Gran Concerto” non è stato però semplicemente uno show. È stato anche e soprattutto un lungo momento di festa e armonia, concluso dal breve saluto del sindaco Roberto Materia e dal suo ringraziamento agli artisti della Banda e agli artisti che verranno a riempire della magia dello spettacolo live la stagione 2019, ormai ai blocchi di partenza.

Il 4 gennaio infatti alle ore 16:30 nel Foyer del Teatro è in programma un doppio evento: l’Amministrazione Comunale illustrerà la prima parte del nuovo cartellone, da gennaio a giugno 2019, e, con il titolo “Imposuit nomen“, l’esperto prof. Gaetano Mercadante tornerà a parlare della vita del maestro Placido Mandanici al quale il Teatro è dedicato. Proseguendo gli studi e incrociando i dati rintracciati nell’Archivio Storico dello Stato Civile del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto e nell’Archivio Storico del Duomo Santa Maria Assunta del Comune di Castroreale, Mercadante, in collaborazione con l’Assessore al ramo Antonio Raimondo, ha rinvenuto l’atto di nascita dell’artista e altri documenti dei suoi familiari, finora sconosciuti ai biografi.

27 dicembre 2018

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Barcellona P.G.. La magia del presepe in Via Risorgimento, fa rivivere il fascino degli antichi mestrieri, oltre che il mistero della fede, il prezioso allestimento, inoltre, si  riveste di  un' altrettanto preziosa valenza didattica, dal punto di vista antropologico culturale, mirando a far conoscere le fasi della lavorazione artigiana di tanti  manufatti e  anche la lavorazione della ricotta e dei formaggi della tradizione gourmet siciliana.

                       - di DOMENICO VENUTI -      

La Cultura per lo Zanichelli possiamo intenderla come il complesso di cognizioni, tradizioni caratteristici di un gruppo sociale, di un popolo o dell’intera umanità  ( per antonomasia) anche il complesso delle tradizioni scientifiche, storiche, filosofiche, artistiche, letterarie dei popoli “.Soffermandomi sul pensiero di A. Weber cultura e civiltà sono visti come due processi paralleli, la cultura comprendendo le manifestazioni creative e quindi i valori di ogni società e la relativa civiltà. Coincidendo con il progresso tecnico e scientifico. La cultura è l’elemento essenziale della evidente produzione di beni materiali e immateriali, che vengono porti dall’elemento creativo,dai processi intellettivi, dai processi emozionali, dall’ingegno artistico e dal lavoro. Oggi il concetto di bene culturale comprende i beni materiali individuati dall’Aja nel 1954 ed il nostro sistema legislativo è rivolto, considerate anche le Convenzioni internazionali promosse dall’UNESCO, alla loro tutela e salvaguardia.  La Sicilia ne possiede quasi la metà del resto della penisola italiana. Possiamo dire anche che il patrimonio artistico e culturale nazionale con quello della nostra isola  è il più importante del mondo,per numero di Centri Studio e Musei ( es. Il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, con opere di straordinario valore  ), che di qualità. Oggi, occorre dire che in verità, nel passato l’impegno operativo dell’Assessorato ai Beni Culturali  con l’On. Luciano Ordile, era incisivo, però veniva seguito da un periodo d’impegno blando. Adesso si è potuto rilevare un   risveglio, particolarmente importante, che in una prosecuzio  inciderà, ritengo  positivamente a livello economico, considerato che la richiesta  e l’interesse del turismo culturale  si pone in aumento, anche in Sicilia. L’Associazione Nazionale del Fante, istituzione riconosciuta dal Ministero della Difesa, che mi pregio seguire quale Consigliere Nazionale co Competenza regione Sicilia  stà procedendo in particolare nel messinese, con la collaborazione di Messinaweb.eu e dei CO.B-G.E. inspired ONU-UNESCO-OMS a sensibilizzare i giovani alla conoscenza ed al rispetto del proprio patrimonio culturale con un progetto indirizzato alle Scuole di ogni ordine e grado.. Come scriveva Margherita Hack .” Un paese senza ricerca e senza cultura è un paese destinato  a diventare sottosviluppato”. Quindi ritengo che non sia sufficiente dire :” la nostra terra è bella “ ma occorre che si  proceda, non a parole plateali, ma alla realizzazione di scavi, esempio eloquente quello a Messina per la Tomba di Antonello, a Tindari ect e che si avviino prima possibile corsi non solo di preparazione Turistica  ma anche di Conservazione Tutela e Valorizzazione dei nostri beni culturali. La Sicilia lo merita, i siciliani tutti lo meritano e.quindi procedemus.

Mi è gradito porgere a tutti i lettori i migliori auguri per il Santo Natale mentre invito ad ammirare i nostri presepi, legati ad antiche tradizioni (Beni Culturali) accompagnati spesso dal melodioso suono della zampogna, ricordati nelle liriche del Pascoli e dalla nostra indimenticabile poetessa Maria Costa.

 

Maria Teresa Prestigiacomo

Messina.il 26 dicembre a Messina, le voci più importanti del Gospel americano, al Palacultura Antonello, alle ore 18.30, per una serata indimenticabile nella più vibrante atmosfera natalizia. Da non perdere il gruppo di colore United Voice Gospel Choir. 

Venerdì 21 dicembre presso il Teatro Annibale la terza edizione di Un amore di Natale kermesse,organizzataTerra di Gesù Onlus in collaborazione con la Parrocchia di Mili Marina e il patrocinio di AMMI Messina per la regia di Gianni Rizzo.

Sul palco i ragazzi della Meter & Miles,i trombettisti Bellitto e Di Blasi,Nino Principato,il duo pianistico Metro-Foti, Renato Di Pane,i cantanti Carlo Giappi e Daniela Rando,Massimiliano Rizzo,il musicista Pietro Cernuto(Unanovantaluna),il Coro Diocesano Santa Maria della Lettera.

Nel foyer mostra pittorica e i presepi di Franco Bucca.

Sorteggiato un presepio in legno realizzato da Andrea Soffli.

L'evento è stato presentato da Marina Bottari e Fortunato Marino.

Al termine applausi calorosi di un numeroso pubblico che ha vissuto l'atmosfera del Natale sganciato dai cliche' consumistici.

Hanno salutato la platea Francesco Certo,Mariella Costantino,Angela Arena Padre Lonia e Padre Domininique Ndolomo appena giunto dal Congo ,dove

ha realizzato l'Ospedale di Kpangi con la Onlus messinese.

Il ricavato della serata andrà a sostengo del Centro Buon Pastore che supporta i bambini disagiati del territorio.

- La Redazione -

Sabato 29 dicembre 2018 , alle ore 18,30, nella sede della Corda Fratres di Barcellona Pozzo di Gotto, in via Dante Alighieri n. 31, Simone Cardullo, Andrea Italiano e Massimo Sindoni relazioneranno, con l’ausilio di immagini, sulla figura e le opere dello scultore Turillo Sindoni.

Nato a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1868 e morto a Roma nel 1941, realizzò tantissime opere per l’Italia e per paesi stranieri, quali Stati Uniti, Brasile e Uruguay. In prevalenza si tratta di monumenti ai caduti, sculture cimiteriali, statue per chiese, ritratti.

Uno scultore piuttosto dimenticato anche dalla sua città natale, con la quale non ebbe rapporti propriamente idilliaci, ed in parte penalizzato dalla storia dell’arte perché non si aggregò ai movimenti artistici che nascevano nel periodo in cui visse ed operò, ma seguì, da spirito indipendente qual’era, i valori del realismo, trasferiti in opere di grande forza espressiva.

Nella sede della Corda Fratres saranno altresì esposti documenti originali relativi alla vita e alle opere di Sindoni.

23 dicembre 2018

Il Museo Storico di Forte Cavalli firma la Carta di Corfù ed entra nel Network euro-mediterraneo delle Fortificazioni. Si rinsalda la sinergia tra Messina e Marco Polo System, fondatore del Network.

Messina. Il Parco Museo “Forte Cavalli” entra nella rete internazionale “Forti che Uniscono – FARO per i Forti” e sottoscrive la Carta di Corfù per la valorizzazione del patrimonio fortificato del Mediterraneo. I documenti recano la firma congiunta di Enzo Caruso, presidente dell’Associazione “Comunità Zancle ONLUS”, concessionaria del Forte e Direttore del Museo della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina, individuato come referente del Network per l’Area dello Stretto, e Pietrangelo Pettenò, fondatore del gruppo europeo Marco Polo System, con sede a Venezia, ente responsabile del network, redattore e primo sottoscrittore della Carta, grazie alla firma congiunta con il Comune di Corfù, avvenuta nell’isola greca lo scorso 17 novembre 2018.

I due documenti – Carta di Corfù e adesione al Network - rappresentano l’avvio di un’azione integrata e condivisa per la salvaguardia, valorizzazione e promozione del patrimonio fortificato su scala euro-mediterranea, con un profondo legame ai principi e alle strategie della Convenzione di Faro, convenzione-quadro del consiglio d’Europa “Sul valore del patrimonio culturale per la Società “, siglata nel 2005 ed entrata in vigore nel 2011.

Pettenò Caruso

L’approccio innovativo della Carta di Corfù e della Rete che ne trae origine, oggi arricchita dall’adesione di uno dei Forti messinesi, risiede nell’interpretare il patrimonio fortificato e le architetture militari come un elemento vivo e dinamico per territori e tessuti sociali che li ospitano, puntando a dare ai luoghi caratterizzati da tali vestigia una dimensione “sconfinata”, che travalichi i confini nazionali per creare una piattaforma comune di valori e prospettive comuni.

Forti, rocche, torri e bastioni di area euro-mediterranea, insieme ai gruppi sociali che ne popolano il territorio, diventano così una “comunità d’eredità” (la heritage community promossa dalla Convenzione) diffusa, pronta ad agire secondo logiche di rete per la valorizzazione del patrimonio, in un contesto internazionale.

Ciò che è stato costruito per difendersi dall’esternocommenta Pettenò diventa strumento di dialogo tra i popoli e incentivo allo sviluppo. I Forti uniscono idee, passioni, azioni. Anni di cooperazione con il prof. Caruso e il Parco Museo di Forte Cavalli, che continuano con esperienze come il Lepanto Network, trovano nuovi spunti in azioni integrate quali la Carta di Corfù e la rete Forti che Uniscono – FARO per i Forti ”.

Enzo Caruso, dalla sua, rileva come: “I rapporti intrapresi nel 2003 con Marco Polo System, ratificati con un protocollo d’intesa tra Messina e Venezia firmato nel 2007 con Piero Pettenò e Massimo Cacciari, al tempo sindaco di Venezia, con l’adesione alla Carta di Corfù da parte di Forte Cavalli, consentirà all’intero Sistema Fortificato dello Stretto, di entrare a far parte del circuito internazionale, dando spessore e valore al coordinamento tra gli enti e le Associazioni messinesi e calabresi che gestiscono le singole strutture.

Il Comune di Messina, in particolare, firmerà a breve l’adesione alla Carta di Corfù, unitamente ai Sindaci di Villa S. Giovanni e Campo Calabro (RC) ”.

 

MUSICA A PRANZO

Domenica 23 dicembre, ore 12.00

Concerto straordinario di Natale a cura della Scuola di Composizione di Giacomo Vitale del Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino.

Viaggio nelle luci e nei suoni della città.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili 

di seguito il link con il programma completo della rassegna: 

http://eventi.palazzozevallos.com/wp-content/uploads/2018/09/musica-a-pranzo-autunno.pdf

 
 

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