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E’ uscito in questi giorni il 52 esimo libro dello studioso Rocco Giuseppe Tassone, dedicato a San Gaeta Thiene, il santo della Provvidenza. Il volume racconta la biografia di Gaetano e ripropone le più belle statue e dipinti dello stesso.

Il volume fa parte della collana etnografica-religiosa che l’autore porta avanti da anni e giunta a 8 volumi editi dopo quelli sui canti religiosi in Calabria, Statue Sacre in Calabria, San Rocco ed ora San Gaetano.

Il libro può essere acquistato ordinandolo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. come testo cartaceo e /o PDF oppure in cartaceo direttamente dal sito Lulu.com 

- di  Marcello Crinò -

L’Associazione Musicale Placido Mandanici (presidente Teresa Salvato, direttore artistico Antero Arena), in collaborazione con Genius Loci, Pro Loco Alessandro Manganaro, Università della Terza Età e i patrocini della Regione Sicilia e del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, sta organizzando un ciclo di tre conferenze-concerto sulla musica classica. Gli incontri, ad ingresso libero, si svolgono nell’Auditorium Oasi Ex-Monte di Pietà.

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Domenica 26 novembre il secondo incontro, con il titolo “Tre donne intorno al cor…”, con la partecipazione di tre musiciste catanesi: Chiara Vyssia Ursino (soprano), Concetta Sapienza (clarinetto), Rosamaria Terranova (pianoforte).

Il concerto, dopo i saluti del direttore artistico Antero Arena, è stato introdotto dal maestro Mario Spinnicchia, docente di pianoforte al Bellini di Catania, arrangiatore anche di alcuni brani. Ha spiegato che il titolo si rifà ad un verso di Dante, nelle “Rime” scritte durante l’esilio, con riferimenti al sentimento e al cuore, ed ha illustrato il programma fornendo alcune indicazioni sui brani e sui compositori.

Il concerto è stato aperto da due brani di Franz Schubert: Die Forelle e Der Hirt auf den felsen; è proseguito con le Gymnopedie n. 1 e n. 2, due composizioni abbastanza particolari di Erick Satie, musicista vissuto tra Otto e Novecento, intervallate da 7 Canciones populares espanoles di Manuel De Falla.

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E’ stata la volta di tre melodie Yiddish, della tradizione ebraica, piuttosto note: Hava nagila, Di Mesinke Ojssgegeben, Bay a Glezele Mashke.

Gli ultimi brani in programma, di George Gershwin, sono stati The man I loce e la celeberrima Summertime.

Il soprano Chiara Vyssia Ursino, diplomata al Conservatorio di Messina, allieva del tenore Salvatore Fisichella, ha collaborato con artisti di fama internazionale, come Katia Ricciarelli e Cecilia Gasdia, ha eseguito prime esecuzioni assolute  ed ha partecipato alla prima viennese con musiche di Alfredo Sangiorgi.

La clarinettista Concetta Sapienza si è diplomata a Catania con Carmelo Dell’Acqua e ha proseguito gli studi con Alessandro Carbonare, perfezionandosi a Santa Cecilia a Roma. Suona anche il clarinetto basso, il sassofono e il flauto traverso.

Rosamaria Terranova si è diplomata al Bellini di Catania con Mario Spinnicchia ed ha seguito corsi di perfezionamento con Sergio Perticaroli. E’ diplomata anche in Musica Elettronica.

La raffinatezza del programma e l’alta qualità delle tre musiciste, soprattutto la straordinaria voce di Chiara Ursino, hanno incantato ed appassionato il pubblico, che ha chiesto il bis a gran voce e con lunghi applausi.

Come bis hanno eseguito New York New York, la canzone scritta nel 1977 per il film omonimo di Martin Scorsese, scritta da John Kander e cantata da Liza Minnelli. Per concludere, un secondo bis, una canzone napoletana in una versione di alta qualità che non ha niente a che vedere con le esecuzioni dozzinali di musiche napoletane spesso in circolazione.

L’ultimo incontro di questo ciclo di conferenze-concerto sarà domenica 10 dicembre. Prevede la partecipazione del quartetto di fisarmoniche Opale Accordeon Quartett, composto da Aldo Capua, Francesco Antonuccio, Salvatore Fazzari e Agostino Pronestì, con musiche di Piazzolla, Bach, Saint-Saens e Brahms.

Invito

Apr 23, 2025

Ho l’onore d’invitarLa a partecipare alla manifestazione del Premio

- di M. C. -

L’anno scorso hanno portato alla realizzazione di “Un canto mediterraneo”, poi replicato nei teatri antichi di Catania e Taormina, in collaborazione con TaoArte e su finanziamento della Regione. Per la Stagione in corso l’appuntamento con il palcoscenico è, invece, già fissato per il 5 maggio 2018, con lo spettacolo di chiusura “Il canto di Nessuno. Odissea secondo l’orchestra popolare di Barcellona Pozzo di Gotto” (http://www.teatromandanicibarcellona.it/spettacoli/il-canto-di-nessuno/). Sono ai nastri di partenza i nuovi laboratori del Teatro Mandanici. La “chiamata” è per cantanti, percussionisti, suonatori di “zampogna a paru”. Duplice la scadenza: gli artisti che hanno partecipato ai laboratori dello scorso anno devono confermare la propria adesione entro il 1° dicembre con mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e per loro non è prevista selezione. Tutti i “nuovi” aspiranti corsisti, invece, devono inviare la propria manifestazione di interesse sempre a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ma entro giorno 6 dicembre e si devono presentare proprio il 6 dicembre al Mandanici alle ore 15,30 per sostenere l’audizione. Informazioni e scheda da compilare al link:

http://88.41.51.242/uploads/avviso%20ricerca%20cantanti%20percussionisti%20suonatori%20zampogna.pdf

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Parigi. Caravaggio del terzo millennio, Domenico Dore si PRESENTA A Parigi,  con le sue opere, premiato per i suoi meriti artistici con il Grand Prix Saint Germain de Pres  segnalato dai critici dell’Accademia Euromediterranea delle Arti. Domenico Dore allievo del maestro Mario Salvo Consulente del Museo di S.A.R la regina  Sofia di Madrid, ha assimilato in pieno le lezioni del maestro per poi virare con una sua forte personalità verso  una pittura che ricorda quella di Caravaggio( a parte lo sfondo che in Dore si caratterizza nella luce di sfondo, al contrario del nero o quasi nero di Caravaggio). Il maestro Michelangelo Merisi ritorna  quasi sempre nelle sue opere e la  pittura figurativa di Dore si afferma nel panorama dell’arte internazionale, con successo di pubblico e di critica, sempre, nelle sue mostre, di Berlino, di Parigi, di Venezia, della Pinacoteca di Castel di Leucio, della Pinacoteca di Monreale e prossimamente anche a Miami Beach. Ricordiamo, del maestro Dore, le mostre Personali di Roma a Trastevere   e le mostre personali a Berlino ed a Parigi, nel quartiere più famoso e frequentato da Picasso, Renoir, Seurat, Modigliani: il quartiere di Saint Germain de Prèsoltre le numerose mostre collettive a Beziers in Francia e in numerose città Italiane e straniere; ricordiamo la Personale nella Città del Vaticano, a Roma, con successo.

055 Rose bianche libri e ventaglio su panno ricamato 2015 olio su tela cm 50x35

Di lui hanno scritto numerosi critici, tra i quali Mario Salvo, Gennaro Galdi… 

Le sue opere hanno il fascino antico della memoria perduta, opere che, proustianamente ricordano il Marcel delle famose Madeleine della cara zia, profumano di ricordi, di merletti di lino, dal profumo di lavanda fresca, profumano della gioventù di coloro che, classe ’60 o ancor meno sono stati testimoni di un tempo in cui il lavoro delle nonne, merletti e ricami erano valore aggiunto nelle case.

Oggi, Dore rappresenta colui che  si afferma con la sua personalità, con le sue memorie storiche e attraverso una tecnica mirabile d’eccellenza che affascina e conquista in Europa. Miami lo confermerà grande artista internazionale nel 2018, sicuramente.

002 DOMENICO DORE ramo di ippocastano su panno 2014 olio su tela cm 50x60 Copia 2

 

 

Maria Teresa Prestigiacomo ( critique d’art jorunaliste professeur Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Referente pour Domenico Dore à Paris Isabelle Romic Galerie Mona Lisa

 

Paris. Le Caravage du troisième millénaire, Domenico Dore est PRESENTS à Paris, avec ses œuvres, récompensé pour son réalisations artistiques avec le Grand Prix de Saint Germain des Prés rapportés par les critiques Académie euro-méditerranéenne des arts. Étudiant Domenico Dore de Mario Salvo maître Consultant Musée de SAR la Reine Sofia à Madrid, a assimilé pleinement les leçons de l'enseignant, puis tourner avec une forte personnalité à un tableau qui rappelle le Caravage (en dehors de l'arrière-plan que Dore est caractérisé en contre-jour, à la différence de noir ou presque noir de Caravaggio). Le maître Michelangelo Merisi revient presque toujours dans ses œuvres et états Dore peinture figurative dans la scène artistique internationale, avec un succès public et critique, toujours, dans ses expositions, Berlin, Paris, Venise, la Pinacothèque Castel di Leucio, la Pinacothèque de Monreale et bientôt à Miami Beach. Rappelez-vous, l'enseignant Dore, des expositions sur Roma in Trastevere expositions individuelles et collectives à Berlin et à Paris, le plus célèbre et fréquenté par quartier Picasso, Renoir, Seurat, Modigliani: le quartier de Saint Germain de Près outre des nombreuses expositions collectives à Béziers en France et dans de nombreuses villes italiennes et étrangères; nous nous souvenons du personnel art event  de la Cité du Vatican, à Rome, avec succès.

Ont écrit pour Domenico Dore des nombreux critiques, dont Mario Salvo, Gennaro Galdi ...

Ses œuvres ont le charme des œuvres de mémoire perdue, proustianamente rappelle la célèbre Marcel chère tante Madeleine, parfum de souvenirs, de la dentelle de lin, de parfum de lavande fraîche, l'odeur de la jeunesse de ceux qui, né en '60 ou encore moins ont assisté à un moment où le travail de grand-mère, la dentelle et la broderie étaient une valeur ajoutée dans les maisons.

Aujourd'hui, Dore représente celui qui affirme avec sa personnalité, ses souvenirs historiques et une merveilleuse technique d'excellence qui fascine et conquiert en Europe. Miami confirmera ce grand artiste international en 2018, sûrement.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Anche Messina ha la sua Chiesa dedicata alla Santa  ricordata nel giorno 25 Novembre. Tante sono le Caterine che si festeggiano e alle quali auguriamo una buona giornata.
 Santa Caterina d'Alessandria d'Egitto, martire.
La storia di questa Santa, abbastanza nota nel periodo medioevale per la devozione e per il culto, è avvolta nella leggenda.
La chiesa cattolica, nell’incertezza di discernere con sufficiente chiarezza tra la realtà storica e le leggende popolari, ha escluso dal martirologio romano il suo nominativo già dal 1969 pur avendo il Vaticano deciso di festeggiarla comunque (25 novembre)
Caterina nacque ad Alessandria d’Egitto verso il 287, figlia unica del Re Costa.
Ricevuto il battesimo in età adolescenziale esternò, da subito, la volontà di dedicare la sua vita al Signore e fece voto di verginità. 
Aveva diciotto anni ed era una giovane molto bella quando il primo maggio del 305 giunse nella sua città Gaio Galerio Valerio Massimino Daia inviato, quale cesare romano, per governare le regioni dell’Egitto della Siria.
Era un uomo molto ambizioso e fu avverso e spietato contro i cristiani come riportato dalle cronache del tempo.
In quello stesso anno Massimino organizzò in suo onore, con la prepotenza del dominatore, dei sontuosi festeggiamenti e ordinò che tutto il popolo partecipasse alle medesime celebrazioni e portasse in sacrifico qualcosa agli dei: i ricchi dovevano offrire un toro mentre i poveri potevano contribuire anche con un solo uccello.
Il rito, però, venne interrotto nel pieno dello svolgimento per l’ingresso della bella Caterina che, accompagnata dalle sue ancelle, si rivolse verso il cesare inducendogli di abbandonare l’idolatria e di riconoscere Gesù Cristo quale Redentore dell’umanità e chiese, inoltre, di poter esprimere i concetti della dottrina cristiana alla presenza dei dotti romani.
Massimino Daia rimase affascinato dalla bellezza e dalla eloquenza della ragazza, accettò la proposta e convocò un gran numero di sapienti egiziani per annullare quanto proposto e invocato da Caterina. Ma i saggi e i sapienti esperti al cospetto della bella patrizia egiziana non solo restarono stupiti ed impotenti a controbattere le sue argomentazioni ma essi stessi, vinti e convinti di trovarsi di fronte ad una persona dai poteri divini, si convertirono ed accettarono la religione cristiana.
Massimino, infuriato, condannò al rogo i saggi per la loro incapacità e tentò di sedurre la ragazza offrendole la corona imperiale. In risposta al deciso rifiuto, Caterina venne rinchiusa in una cella e condannata alla privazione e a qualsiasi sostentamento.
Dopo dodici giorni, durante i quali venne nutrita da una colomba, il Governatore la chiamò riproponendole il suo amore e la corona. Ma Caterina respinse ulteriormente la proposta e il Governatore, su suggerimento del Prefetto Cusarsate, la condannò ad essere stritolata tra gli aculei di una ruota dentata.
Ma al contatto tra la ruota e le carni della giovane donna avvenne il miracolo: la macchina s’inceppò e le lame e le punte andarono in frantumi.
Intervenne, quindi, in favore della giovane donna la moglie di Massimino chiedendo al marito di porre fine al supplizio perché anche lei, ormai da qualche tempo, si era convertita al cristianesimo insieme al tribuno Porfirio.
Adirato e pieno di odio Massimino le fece tagliare la testa dopo averle amputato il seno e la stessa sorte subirono Porfirio e i soldati che restarono fedeli all’imperatrice.
La medesima decisione fu presa per Caterina: il 25 novembre del 305 subì la decapitazione. Dal collo reciso sgorgò latte e, subito, una schiera di angeli prelevarono il corpo esamine e lo traslarono sul monte Sinai e, ancora oggi, l’altura nelle vicinanze della Gebel Musa (dove Mosè ricevette le Tavole della legge) si chiama Gebel Katherin.
In questa località l’imperatore Giustiniano nel VI secolo fece ampliare la chiesa che Elena, la madre di Costantino, edificò nel 330, e la trasformò in monastero al quale diede il nome della nostra Santa. All’interno del monastero sono riposti il sarcofago con le spoglie della Santa e in altre due urne donate dallo Zar Alessandro II nel 1860 e dai greci residenti in Russia, sono custodite altre reliquie.
Attualmente il Monastero, uno dei luoghi più affascinanti del Sinai, è meta di pellegrinaggi religiosi e turistici.
In considerazione della grande eloquenza sfoggiata dinnanzi all’imperatore Massimino Daia, Santa Caterina fu ritenuta l’ispiratrice dei filosofi, teologi ed avvocati tant’è che il sigillo dell’Università della Sorbona a Parigi è rappresentato dalla palma del martirio e da un libro. Le tesi di laurea per gli studenti di teologia nella stessa Sorbona si chiamavano “catherinette”.
Divenne, pertanto, la protettrice delle università, delle biblioteche, dei docenti e degli studenti. 
E’, anche, patrona dell’Università di Padova e, in alcuni casi, di ospedali.
Protegge le apprendiste sarte (in Francia e in Italia venivano chiamate “caterinette “), i costruttori di ruote e le ragazze da marito (in Francia nella giornata a lei dedicata le ragazze nubili potevano scegliersi, all’uscita dalla messa, un cavaliere da invitare a cena).
La sua iconografia la rappresenta con un diadema che le cinge la testa, per indicare le sue origini regali, la palma e una ruota dentata significano il martirio e il libro ricorda la sapienza.
Riteniamo utile riportare alcune notizie su Gaio Galerio Valerio Massimino Daia.
Dopo quasi tre anni di permanenza ad Alessandria fece pressione, nel 308, all’Imperatore Galerio, suo zio, affinché lo promovesse augusto, nomina che ottenne, unitamente a Costantino I (periodo della tetrarchia).
Quando nel 311 furono emanati gli editti di tolleranza verso i cristiani, Massimino non ne volle sapere e continuò spietatamente la persecuzione contro di loro. Nello stesso anno, 30 aprile, sempre avido di potere, dichiarò guerra all’altro imperatore Licinio che era divenuto l’unico signore della parte orientale dell’impero. I due eserciti si scontrarono nella famosa battaglia di Tzirallum, presso Adrianopoli nella Grecia e Massimino, vistosi sconfitto pur essendo in superiorità numerica (70 mila soldati contro 30 mila), fuggì travestito da servo e si rifugiò a Tarso (Turchia) dove decise di togliersi la vita strangolandosi con le sue stesse mani. natale cutrupi

Il "santino" fa parte della collezione  dell' arch Natale Cutrupi dal quale abbiam tratto notizie bibliografiche per Santa Caterina

- di M. C. -

Domenica 3 dicembre 2017 alle ore 18.00, presso il Museo Epicentro di Barcellona Pozzo di Gotto, località Gala, si apre la XXIV Esposizione Nazionale d’arte “Artisti per Epicentro”, a cura di Nino Abbate, con testimonianze scritte da Carmelo Aliberti, scrittore e Maurizio Spatola, poeta visivo. Partecipano gli artisti: Carlo Ambrosoli, Aldo Bertolini, Antonella Cappuccio, Silvio Cattani, Carmela Corsitto, Luca Coser, Luca Crocicchi, Silvestro Cutuli, Mariangela De Maria, Camillo Francia, Duilio Gambino, Jonathan Hynd, Luca Lischetti, Giovanni Leto, Caterina Nelli, Pierpaolo Ramotto, Gianni Rossi, Giancarlo Savino, Fatbardha Sulaj, Anna Torelli.

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Si tratta si artisti presenti nelle maggiori collezioni pubbliche e private e alle rassegne d’arte più importanti come la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma, che per l’occasione hanno creato delle opere di cm. 30x30 con qualsiasi tecnica e materiali, rappresentati dai loro linguaggi che vanno dall’astrattismo all’informale, dalla figurazione realistica alla nuova figurazione trattando temi sociali.

I loro lavori incrementeranno la collezione d’arte su mattonelle del Museo Epicentro che ospita una raccolta unica con oltre 1.100 opere degli artisti più importanti sulla scena internazionale dell’arte contemporanea.

L’esposizione si può visitare fino al 30 dicembre 2017 dalle ore 16,00 alle ore 18,00. Festivo ore 10,00 -12,00. Lunedi chiuso. Per informazioni: www.museoepicentro.com  e mail epicentromuseo@virgilio.

Rosario Fodale , Aurora Smeriglio, con tutti i componenti

dell’Associazione Culturale MessinaWeb.eu

costernati, increduli e profondamente commossi

PARTECIPANO  AL DOLORE

di Alessandro e della  famiglia tutta,

nel ricordo e nel rimpianto della persona speciale che è venuta a mancare.

 

Messina 23 novembre 2017

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