Nascita di un ozioso
Ninna nanna di un ozioso cresciuto troppo in fretta che rivuole il seno materno, pretende l’inconsapevolezza di un bambino, desidera solo sognare, giocare e disubbidire.
Sonno
‘Benedetto chi inventò il sonno, cappa che copre tutti gli umani pensieri, cibo che toglie la fame, acqua che estingue la sete, fuoco per cui fugge il freddo, freddo che tempra l'ardore, moneta generale con cui tutto si compra, bilancia che rende eguale il re al pastore ed il saggio allo stolto’ cosi diceva Sancho Panza nel Don Chisciotte di Cervantes.
Il brano è un elogio al sonno, non un momento di vita perso, ma l’ingresso in una dimensione dove l’esperienza è rappresentazione allegorica ed è da considerare a tutti gli effetti come appartenente all’esistenza. Per di più il sonno con la fase dell’addormentamento è legato ad uno dei momenti più piacevoli della quotidianeità, è un piacere che ci viene regalato aldilà della nostra volontà, della nostra percezione della felicità o di come ci sentiamo... ci sarà un momento in cui il nostro corpo non terrà conto della nostra opinione e vi si abbandonerà con indifferenza.
Piove (Piccola Mistica Casalinga)
La canzone è un omaggio alla dote dell'incanto, una condizione misteriosa che sfugge alle normali possibilità di conoscenza, nella quale il tempo si dilata, ci si dimentica degli impegni e problemi personali, così come delle emozioni negative. Una sorta di osservazione partecipata nella quale l'essere si dimentica anche di se stesso fissando lo sguardo verso un punto all'orizzonte che ha il potere di annullare tutto il resto.
Guardare uno di questi oggetti di incantamento, proprio come sono le gocce di una pioggia persistente, e annullarsi fissandone la naturalezza e il ritmo cadenzato, significa possedere la capacità di fermarsi e la volontà di rompere la frenesia della velocità quotidiana per immergersi con curiosità nella contemplazione.
"Da ragazzo chiuso nella mia cameretta a far finta di studiare spesso mi incantavo a guardare fuori dalla finestra: ancora oggi lo faccio ed è una specie di mistica spontanea e casalinga. Niente di religioso, nessuna preparazione spirituale ... basta solo non aver paura di stare senza far niente”
La ballata del sognatore
Una rivoluzione inattiva, giocata e composta dentro il letto, considerato non una semplice stazione di riposo ma un luogo dove sognare, disubbidire agli ordini e non aver paura…
Teorie per una contemplazione attiva e pigrizia creativa sono gli ingredienti di una composizione che è in qualche modo un omaggio alla vita da un altro punto di vista, quello della mente e dell’immaginazione, libera in un corpo rilassato e non costretto alla gestualità. Stasi contro dinamismo, l’apoteosi di una mistica inoperosità.
L’eterno quotidiano
Osservare e rendersi conto di come alcuni meccanismi malati della quotidianeità, generatori di malesseri, siano passivamente accettati come fossero cicli naturali di eterni movimenti astrali, come se ci fosse una sola direzione obbligatoria. E’ un accorato invito a curare la qualità del sogno che in quanto tale deve poter puntare in alto senza dover rientrare nel ventaglio delle possibilità realistiche.
La strada
L’ombrellino attaccato alla carrozzina si sposta...
Il bagliore del sole che acceca, le manine che coprono gli occhi…uno shock luminoso come primo ricordo…
o forse è un sogno che corre come un treno nella notte, destinazione sconosciuta di un’esistenza misteriosa.
Lo specchio
Lo specchio: questa istantanea quotidiana che ci infliggiamo alzandoci dal letto, questo scandire del tempo fatto di peli bianchi, barbe fatte e non fatte, tagli di lamette, fatto di confronti tra quel ragazzino sedicenne che ci chiede il conto sui sogni realizzati e quel volto sempre più sconosciuto.
Stupida vecchia luna
Dal suo letto di cartone un senza tetto inveisce contro la luna colpevole di disturbare il sonno e la possibilità di sognare forse… un amore. La sua rabbia è contrastata però dall’attrazione devota verso la bellezza della luna sua unica compagna.
Una storia In/finita
Tutto sommato una storia d’amore come tante, anche se consumata sul letto scomodo di una prostituta, un'attrazione dettata dal disimpegno che quel tipo di soluzione offre rispetto al coinvolgimento e alla fatica che una relazione fissa con una donna “reale” implicherebbe, ma anche l’attrazione verso quella vitalità e quel desiderio che il protagonista cinquantenne ha paura di perdere definitivamente.
Una via di fuga facile che si trasforma in un amore scabroso, difficile e imbarazzante, una passione amorosa bruciante, ossessiva e crudele che si conclude con rassegnazione.
Valzer del vero amore
La storia di un amore pulito, quello sognato.
Si dice che l’amore vada conquistato ma la parola "conquista" riporta ad una concezione militaresca che ha a che fare con un atto di forza…vado, la conquisto e torno!
E l’amore puro, incondizionato, mosso solo da un’attrazione spontanea esiste?
Esiste davvero? Chissà… Forse nei sogni…
L’uscita dell’ozioso
L’ozioso disubbidiente sta per eseguire gli ordini del suo padrone più duro: ‘il senso di responsabilità’.
Si sta per alzare ma decide di trasgredire e si rimette a letto, sotto le coperte.
Così, tra gioia e dispetto, si addormenta.
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