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- di Marcello Crinò -

Sabato 14, al calar della sera, l’associazione culturale Genius Loci ha presentato ai soci e alla stampa un particolare libro sui vicoli della città, e con l’occasione ha ripopolato per alcune ore uno di questi vicoli, solitamente deserto e pressoché sconosciuto a tanti barcellonesi. Parliamo del libro di Bernardo Dell’Aglio, Vicoli di Barcellona e Pozzo di Gotto, immagini, storie, leggende, pubblicato da Giambra Editori, con prefazioni di Santo Colosi e Giovanni Pantano. Dell’Aglio è anche presidente della Genius Loci, l’associazione che da dieci anni si occupa di far conoscere e valorizzare i beni culturali della città. In questa occasione si è raggiunto il duplice obiettivo prefissato: presentare il libro di foto e testi sui vicoli e far conoscere “dal vivo” un vicolo che seppur situato in area centrale della città rimane nascosto perché non più luogo di transito e di incontro. Il vicolo, con la collaborazione del gruppo di lavoro dell’associazione e di “Manilab” di Emanuele Bucolo, è stato “arredato” con le sagome di quattro Genii Loci barcellonesi (Alessandro Manganaro, Aldo Ginebri, Iris Isgrò, Michele Stilo) e con elementi vari quali botti, cesti col pane pendenti dai balconi, un tavolo con frutta varia offerto dall’Emporio della frutta, e la proiezione a ciclo continuo delle foto del libro. La serata è stata conclusa da una degustazione di pasta e fagioli offerta da Officina del Gusto, un locale di via Operai il cui retro è proprio sul vicolo, innaffiata da vino spillato  dalla botte.

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I due interventi di presentazione sono stati curati dall’architetto Mimmarosa Barresi, e dallo storico dell’arte Andrea Italiano, i quali hanno relazionato dall’alto di una scala in pietra, quasi una sorta di pulpito laico. La Barresi ha inserito questo libro nella “letteratura dei ciceroni”, legandolo ad esperienze analoghe in vicoli di Napoli, Genova, Palermo. Si tratta di “guide emozionali” che vanno al cuore delle città, per riscoprire la città in maniera alternativa, per riscoprire mestieri, personaggi, voci e odori.

Andrea Italiano ha parlato dell’intelligenza critica di Dell’Aglio, che compie un’operazione critica e non retorica (non si stava meglio quando si stava peggio). Propone bellissime foto a colori di luoghi rovinati, diventati brutti, la cui bellezza originaria è stata snaturata. Con questo libro mostra il suo amore per la città, tra aneddoti e soprannomi di personaggi, ma soprattutto c’è la volontà di denunciare la cattiva gestione degli spazi comuni. Una critica a noi stessi che abbiamo chiuso gli occhi. Mostra una volontà di ripartire dall’esistente per valorizzare questi luoghi.

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Infine l’intervento dell’autore, il quale ha spiegato di aver usato la tecnica della fotografia in HDR (livelli di contrasto più alti del normale) per evidenziare meglio i particolari dei vicoli.  E’ l’inizio di un percorso per attenzionare tutti i vicoli con l’associazione Genius Loci, un tentativo di rianimarli e ricordare il passato che abbiamo vissuto in questi spazi. Ha infine annunciato che il libro sarà presentato ufficialmente a tutta la città il 29 ottobre (Auditorium La Rosa) e a novembre in un vicolo di Pozzo di Gotto.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Aperte le prevendite per il concerto d'Autunno piu atteso dell'anno. Il Teatro Vittorio Emanuele come l 'Olympia di Parigi, accoglie i big della canzone.

Dopo il successo di "Mi hai fatto fare tardi", è in radio in questi giorni l'ultimo singolo "Domani arriverà"

Un grande giorno per i fans di Nina Zilli: grande attesa per il  suo nuovo tour  che, dopo il successo dell'ultimo singolo "Mi hai fatto fare tardi", parte con una tounee che toccherà Messina giovedì 30 novembre, dove al Teatro Vittorio Emanuele è previsto un sold out di pubblico. "Il Modern Art Tour" prenderà il via domani (14 ottobre) dal Vidia di Cesena per attraversare tutta l'Italia con una data anche in Calabria, il 2 dicembre al Teatro Rendano di Cosenza. La cantautrice emiliana, nota per brani sanremesi come "Sola", "Per sempre", "L'uomo che amava le donne" e ancora "50 mila", "L'amore è femmina", proporrà i pezzi dell'ultimo album "Modern Art" pubblicato il 1° settembre da Universal, da cui è stato estratto il nuovo ultimissimo singolo "Domani arriverà", in radio in questi giorni.

Si tratta del quarto lavoro della carriera della cantante, che è anche musicista, autrice, conduttrice televisiva e radiofonica, e forse ne mette a fuoco come non mai la versatilità e lo spessore da artista “completa”. Un lavoro fatto di tante forme e stili musicali che convivono felicemente e compongono insieme il profilo della loro interprete. Un progetto versatile e moderno per viaggiare nel tempo ed esplorare a fondo tutte le suggestioni musicali; rappresenta un nuovo step nella straordinaria evoluzione artistica della Zilli, mai uguale a sé stessa, che sorprende ogni volta nella scrittura e nella ricerca musicale con proposte di grande qualità. Sul palco torna alla sua dimensione più naturale: “Il live per me è fondamentale e non potrei vivere senza” - spiega l'artista - “I dischi si fanno per essere portati in giro ed essere condivisi con le persone. Per questo album ci sarà uno spettacolo ad hoc, con un dj, un po’ alla ‘vecchia maniera’, attivo sulla scena”.

Accompagnata da JEEBA - Riccardo Gibertini (tromba, trombone ed elettronica), HEGGY - Antonio Vezzano (chitarra), NICO - Nicola Roccamo (batteria), TORRE - Andrea Torresani (basso), VEEZ_O - Fabio Visocchi (tastiere), DJ ZAK - Enzo Tribuzio (dj), Nina Zilli ripercorrerà i suoi successi più amati e presenterà dal vivo i brani del nuovo progetto. Canzone dopo canzone la scaletta si colorerà anche grazie ai cambi d’abito dell’artista, con le creazioni di Vivienne Westwood, dall’alta moda allo street wear, per adattarsi alla sonorità dei brani, un mix potente di suoni metropolitani e caraibici.

Il "Modern Art Tour" è una produzione Massimo Levantini per Live Nation; RDS e Trivellato Industriali sono partner ufficiale della tournée. A Messina l'organizzazione è stata affidata ad Euphonya Manegement di Dario Grasso ed è possibile acquistare i biglietti (a partire da 25,00 euro + diritti di prevendita) sui circuiti www.ctbox.it, www.ticketone.it e www.tickettando.it. oppure in Città presso: Bisazza Gangi Viaggi e Turismo (largo San Giacomo 1/2), Il Botteghino (viale della Libertà, 391), Ricevitoria Bossa (via Tommaso Cannizzaro, 132), Lisciotto Viaggi (via Garibaldi, 106 A). In provincia: 3 Store Tickettando (via Roma, 103 Barcellona Pozzo di Gotto), Chydas Viaggi (via Medici, 383 Sant'Agata di Militello), I viaggi di Marco (via Umberto, 312 Giardini Naxos), Tabacchi Cracò (via Generale di Giorgio, 52 Acquedolci). 

 

NINA ZILLI
è
MODERN ART


Tutto suona più forte di prima
E guarderò la luna brillare in città
Oggi voglio perdermi
Come luce tra gli alberi
Gli occhi chiusi e vivo a metà
Domani arriverà
è la mia modern art
(Domani arriverà)


Le nuvole di fumo sono lontane, il sole – l’amato sole giamaicano - è tornato a splendere,
“tutto suona più forte di prima”. E al centro della scena torna lei, Nina Zilli, più carica e
consapevole che mai, con un album che irradia dal suo centro canzoni che sono come
petali da sfogliare, ognuno diverso ma legato agli altri da una voce che da sempre può
cantare qualsiasi cosa e farlo come nessuno. In questo senso, e parafrasandone il titolo,
“Modern art” è l’oggetto del disco e al tempo stesso il suo titolo-manifesto, fatto di tante
forme e stili musicali che convivono felicemente e compongono insieme il profilo della
loro interprete.
“Modern art” è il quarto album di Nina Zilli, interprete, musicista, autrice, conduttrice
televisiva e radiofonica, e forse ne mette a fuoco come non mai la versatilità e lo spessore
da artista “completo” che in Italia sono appannaggio di pochi.
Registrato tra Milano e la Giamaica, con Michele Canova tornato al controllo della
produzione e Nina impegnata nella scrittura di testi e musiche affiancata da un team di
autori consolidato (Obi Ebele e Uchi Ebele, Piero Romitelli, Emilio Munda), “Modern art”
mette in mostra alcune guest star di rilievo – avete già conosciuto il singolo “Mi hai fatto
fare tardi”, firmato da tre hitmaker come Dario Faini, Tommaso Paradiso (TheGiornalisti) e
Calcutta – e la presenza di un amico fraterno come JAx nella scrittura e nel rap di “Butti
giù”. A completare l’opera – e a chiudere l’album - la cover di “Il mio posto qual è”, una
bella canzone portata al successo negli anni ’70 da Ornella Vanoni e che vede tra le
firme quelle di autori straordinari come Sergio Bardotti, Franco Califano, Gianfranco
Reverberi, Carlos Pes.
Il risultato è per l’appunto quello di un album incomparabilmente versatile e moderno,
che può permettersi di viaggiare in avanti o indietro nel tempo per esplorare a fondo
tutte le suggestioni musicali offerte dalle canzoni: che si viaggi nel DNA dolcemente
reggae soul di “1 x un attimo”, “Ti amo mi uccidi” e “Mi hai fatto fare tardi”, in quello
maggiormente ritmato di “Butta giù”, “Domani arriverà”, nelle suggestioni pop di “Notte di
luglio”, in delicate ballad uptempo come “Sei nell’aria”, nelle strutture di moderno gospel
di “Come un miracolo” e “IGPF”, in canzoni fortemente melodiche e suggestive come “Il
punto in cui tornare”, forse insieme a “Per un niente”, l’unico punto di rimando alla
tradizione delle grandi interpreti italiane anni ’50 e ’60, oltre naturalmente alla conclusiva
cover di “Il mio posto qual è”.
La solarità di musica e arrangiamenti non deve trarre però in inganno. Non tutto brilla
sotto il sole, anzi, “Modern art”, come tutti i momenti di felice consapevolezza, è fatto
anche di nubi da scacciare e ormai lontane, di ricordi che tornano alla memoria per
lasciare il tempo che trovano, di emozioni positive e negative che si assommano e tutte
insieme danno un senso al tempo trascorso. Scorre tra le righe delle canzoni la voglia e la
forza consapevole di ritrovare un centro e ripartire da lì, chiedendosi per la prima volta se
le persone che un tempo ci rendevano insicure siano adesso in grado di essere alla nostra
altezza. E così, con queste canzoni è arrivato tempo di salutare il passato per ritrovarsi
comodi nei propri panni, di smettere di aspettare i treni degli altri e rimettersi in viaggio
con il proprio bagaglio e il sole sulla testa, al centro del proprio mondo.


Anche questa è Modern Art.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina, Villa Pulejo venerdi 20 ore 19.00 per la presentazione di Mimmo Nunnari con Anna Mallamo che conversa con l 'autore, vedrà tutti i calabresi che vivono a Messina partecipare  calorosamente all'attesissimo evento organizzato dalla Libreria Bonanzinga.

Un appuntamento straordinario, in un posto unico ed incantevole: Villa Pulejo, antica Villa siciliana che ospita  amorevolmente i dirimpettai calabresi che negli anni hanno trovato nella città di Messina, oltre alla formazione universitaria, il lavoro, l'amore e la famiglia.

Il libro di Mimmo Nunnari incuriosisce, non fosse altro perchè la Calabria "raccontata di solito agli italiani" non può essere sempre quella della 'ndrangheta ed al massimo , quella del peperoncino rosso piccante  e della 'Nduja....la Calabria raccontata dall'autore è anche un'altra....tutta da scoprire. 

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Sant' Alessio Siculo,Me. La pittrice Gavri con le sue opere e Giovanni Proietto con gli oggetti in uso nel mondo indiano e accolti dalla filosofia indiana, saranno i protagonisti dei momenti d arte al PARCO DUCALE della cittadina turistica ionica, supportata,l organizzazione, dall' assessore Pina Basile, attenta alla cultura della diversità religiosa e filosofica, tanto che le scolaresche della fascia ionica a frotte si sono  recate ad ammirare usi e costumi del Tibet ed a fare anche beneficenza per chi é  piu povero di noi.

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Le opere di Gavri sono a tema certamente, e rispecchiano le grandi lezioni del  grande maestro orientale di Gavri. L' artista che ha anche frequentato con successo l'Accademia di Belle Arti di Milano, restera' con le sue splendide opere, sino a domenica. Le opere della pittrice romena moldava  sono  immerse in percorso energetico: un programna straordinario tra campane sonore energizzanti, tra la riscoperta dell aurea, la pranoterapia e la musicoterapia. Di pomeriggio, dalle 16 alle 20.00 di tutto e di più sul mondo del Tibet. Venerdi sabato e domenica da non perdere dunque, questi appuntamenti al Parco Ducale, vestito della filosofia tibetana, tra mandala di sabbia e il labirinto di sale del pittore felis.

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Una cena di beneficenza,  il 10 ottobre, é  stata realizzata al ristorante Accabbanna  con Marie Claire Ocera e l assessore Pina Basile, organizzatrice della kermesse che ha riunito personaggi illustri e sindaci della fascia ionica,  l'imprenditore Vittorio Sabato, oltre che numerosi monaci tibetani.Grande assente il Sindaco Renato Accorinti  che sicuramente, visiterà  il sito in veste tibetana, nei prossimi giorni.

Chiesa Palatina e Gerosolimitana San Giovanni di Malta - San Placido e Compagni Martiri

Compagnia di San Placido Monaco e Martire

Associazione Aura

UCSI - Unione Cattolica Stampa Italiana

Movimento Apostolico

 

Domani, Venerdì 13 Ottobre, con l’Ottava in onore di San Placido si concludono nella Chiesa di San Giovanni di Malta i festeggiamenti in onore del Martire Benedettino Compatrono di Messina. Per il terzo anno consecutivo, alle ore 18.00 si svolgerà la Santa Messa presieduta da Mons. Giacinto Tavilla con la partecipazione del Movimento Apostolico ed in particolare dei giornalisti cattolici dell’UCSI che rinnoveranno il loro omaggio all’antico protettore della stampa cattolica messinese. Infatti a fine Ottocento a Messina, sotto la guida del giornalista Francesco Mazziotta, era nata la Società San Placido che riuniva tutti i giornalisti cattolici della Città, anticipando di fatto la nascita dell'Unione Cattolica della Stampa Italiana. In questa occasione oltre a Francesco Mazziotta verrà ricordata anche la prof.ssa Paola Saladino De Joannon che fu una delle promotrici di questo evento.

Placido nacque a Roma nel 515, dalla nobile ed antica famiglia degli Anicii, da Tertullo e dalla messinese Faustina. Primo di quattro fratelli, fu introdotto in tenera età, insieme a Mauro, nel cenobio di Subiaco ove Benedetto da Norcia aveva iniziato la sua opera monastica. La tradizione vuole che Placido, ormai formato ed ordinaunto Abate, fosse inviato a Messina a fondare il primo monastero benedettino di Sicilia. In riva allo Stretto, subirà il martirio il 5 ottobre del 541 insieme alla sorella Flavia, ai fratelli Eutichio e Vittorino e a circa trenta monaci, che, insieme con lui, abitavano il monastero di San Giovanni, alla foce del torrente Boccetta. Il culto a San Placido e Compagni Martiri ebbe un suo rinnovato fervore con il ritrovamento a Messina delle loro reliquie, il 4 agosto 1588, in occasione di lavori di restauro intrapresi dall’Ordine di Malta alla Chiesa di San Giovanni di Malta, ove ancora oggi si conservano. La sentita devozione al Martire, autorizzata da apposita Bolla di Sisto V, fu costantemente sostenuta e difesa per secoli dal Sovrano Militare Ordine di Malta, dal Senato di Messina e dall’Arciconfraternita di San Placido.
Narrano gli storici del tempo che il 4 agosto 1588 nelle fondamenta di questo secolare luogo di culto furono ritrovate le insigni reliquie di San Placido, della sorella Flavia, dei fratelli Eutichio e Vittorino e di circa trenta monaci, trucidati il 5 ottobre del 541 da pirati capitani da Mamuka in odio alla Fede di Cristo. Rimosso il sarcofago marmoreo, che custodiva i resti mortali dei quattro fratelli Martiri, scaturì una fonte d’acqua che al solo contatto produsse numerosi prodigi. Nell’Archivio Segreto Vaticano si conserva un lungo e dettagliato elenco, con relative testimonianze giurate, dei numerosi miracoli operati dal Signore per intercessione di San Placido e Compagni Martiri al solo contatto con queste prodigiose acque. Si tramanda che anche lo stesso celebre pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio nel 1608 fu testimone della resurrezione di un giovane al solo contatto dell’acqua di San Placido e che volle eternare questo miracolo nel celebre dipinto dei Crociferi, oggi al Museo Regionale. Ricostruito il nuovo tempio di San Giovani ad opera del Sovrano Militare Ordine di Malta, che qui aveva la sede del Gran Priorato di Sicilia, l’antica Arciconfraternita di San Placido creò negli ambienti ipogeici una Chiesa ove fu lasciata a vista la miracolosa sorgente e, fino al terremoto del 1908, ogni anno il 4 agosto e il 5 ottobre veniva distribuita ai fedeli quest’acqua mediante un apposita coppa argentea con al centro una statuina di San Placido, che ancora oggi si conserva nel Museo del Tesoro di San Placido. Dopo il terremoto del 1908, restaurato ciò che rimaneva dell’antico complesso monumentale di San Giovanni di Malta, a metà Novecento il Rettore del tempo e la Compagnia di San Placido, con il supporto dell’Ufficio Tecnico Comunale, fecero scavare questo pozzo che intercettò l’antica Sorgente di San Placido in modo che ancora oggi, a memoria del ritrovamento delle insigni reliquie dei Santi Martiri, è possibile usufruire di questa preziosa acqua.
È considerato santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa ed è festeggiato da entrambe il 5 ottobre.
Le sue reliquie sono conservate nella chiesa di san Giovanni di Malta – San Placido e Compagni Martiri a Messina, all’interno di un antico sacello fatto realizzare nel 1616 dal Senato della Città dopo il ritrovamento del 4 agosto 1558. Altre reliquie del santo sono custodite a Poggio Imperiale (FG), a Biancavilla, in provincia di Catania, a Castel di Lucio (ME) a Seminara (RC) e a Ceriana, in provincia di Imperia.
San Placido è patrono di Messina assieme alla Madonna della Lettera, dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, di Biancavilla (CT) e Poggio Imperiale(FG). Compatrono, di Castel di Lucio (ME) e di Montecarotto (AN). È anche il protettore dei novizi benedettini.



Mons. Angelo Oteri







      - di  Domenico Venuti -

Mi permetto,  di soffermarmi sulla relativa  definizione, che riporto dallo Zanichelli: “Possiamo intenderla come il complesso di cognizioni, tradizioni caratteristici di un gruppo sociale, di un popolo o dell’intera umanità  ( per antonomasia) anche il complesso delle tradizioni scientifiche, storiche, filosofiche, artistiche, letterarie dei popoli “.Soffermandomi sul pensiero di A. Weber cultura e civiltà sono visti come due processi paralleli, la cultura comprendendo le manifestazioni creative e quindi i valori di ogni società e la relativa civiltà. Coincidendo con il progresso tecnico e scientifico. La cultura è l’elemento essenziale della evidente produzione di beni materiali e immateriali, che vengono porti dall’elemento creativo,dai processi intellettivi, dai processi emozionali, dall’ingegno artistico e dal lavoro. Oggi il concetto di bene culturale comprende i beni materiali individuati dall’Aja nel 1954 ed il nostro sistema legislativo è rivolto, considerate anche le Convenzioni internazionali promosse dall’UNESCO, alla loro tutela e salvaguardia.  La Sicilia ne possiede quasi la metà del resto della penisola italiana. Possiamo dire anche che il patrimonio artistico e culturale nazionale con quello della nostra isola  è il più importante del mondo.,per numero di Centri Studio e Musei ( es. Il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, con opere di straordinario valore  ).che di qualità. Oggi, occorre dire che in verità, nel passato l’impegno operativo dell’Assessorato ai Beni Culturali  con l’On. Luciano Ordile, era incisivo, però veniva seguito da un periodo d’impegno blando,. Adesso si è potuto rilevare un   risveglio, particolarmente importante, che in una prosecuzio  inciderà, ritengo  positivamente a livello economico, considerato che la richiesta  e l’interesse del turismo culturale  si pone in aumento, anche in Sicilia,. L’Associazione Nazionale del Fante, istituzione riconosciuta dal Ministero della Difesa, che mi pregio seguire quale Consigliere Nazionale co Competenza regione Sicilia  stà procedendo in particolare nel messinese, con la collaborazione di Messinaweb.eu e dei CO.B-G.E. inspired ONU-UNESCO-OMS a sensibilizzare i giovani alla conoscenza ed al rispetto del proprio patrimonio culturale con un progetto indirizzato alle Scuole di ogni ordine e grado.. Come scriveva Margherita Hack .” Un paese senza ricerca e senza cultura è un paese destinato  a diventare sottosviluppato”. Quindi ritengo che non sia sufficiente dire :” la nostra terra è bella “ ma occorre che si  proceda, non a parole plateali, ma alla realizzazione di scavi,    ( esempio eloquente quello a Messina per la Tomba di Antonello, a Tindari ect e che si avviino prima possibile corsi non solo di preparazione Turistica  ma anche di Conservazione Tutela e Valorizzazione dei nostri beni culturali. La Sicilia lo merita, i siciliani tutti lo meritano e.quindi procedemus  

- di M.C. -

Parte dal Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto il tour di Edoardo Bennato: appuntamento sabato 28 ottobre 2017 alle ore 21, unica data siciliana (biglietti in prevendita sui circuiti Tickettando e Ticketone, e al botteghino del Teatro).

Organizzato da Dimensione Eventi e Ventidieci,  dopo la data al “Mandanici” il tour proseguirà nei più importanti teatri italiani: all’Arcimboldi di Milano (6 novembre), al Verdi di Firenze (9 novembre), all’Auditorium Conciliazione di Roma (11 novembre), al Celebrazioni di Bologna (16 novembre), al Sociale di Mantova (18 novembre), al Colosseo di Torino (24 novembre), al Politeama di Genova (26 novembre) e all’Augusteo di Napoli (28 novembre), solo per dare alcune date.

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Dopo il fulminante sold out di Torino del marzo 2016, insomma ecco finalmente il ritorno a teatro, in tutta Italia, di una delle voci rock più amate. Bennato ha infatti deciso, per la gioia dei fan, di riportare sul palco indoor la sua grinta, la sua poesia, la sua intelligenza. Sarà in scena per oltre due ore di canzoni e di interazione con il pubblico il cantastorie che da quarant’anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno fatto di buoni e cattivi, sbeffeggiando i potenti e inneggiando alla forza del popolo, passando per il più classico tra i sentimenti ispiratori dei poeti della canzone, l’amore. In scaletta brani epici tratti dai concept-album “Burattino senza fili” (che quest’anno festeggia i 40 anni), “Sono solo canzonette”, “ Abbi dubbi”, “Le ragazze fanno grandi sogni”, “La fantastica storia del Pifferaio magico”, fino all’ultimo lavoro, “Pronti a Salpare”, album dell’ottobre 2016,  in cui Bennato fotografa con la sua caratteristica ironia politica, famiglia, figli, futuro, senza mai dimenticare le proprie radici.

“Viviamo un'era di grandi trasformazioni, di spostamenti biblici”, spiega Bennato. “Decine di migliaia, centinaia di migliaia di disperati cercano vie di scampo alle guerre, alla fame, alla miseria e si dirigono verso il conclamato benessere del mondo cosiddetto occidentale. Sono disposti a tutto, sono disperati, sono pronti a salpare! Ma tutti quanti noi dovremmo essere pronti a salpare. Il mondo cambia e dovremo entrare in un altro ordine di idee, guardare le cose da un altro punto di vista. Insomma, non solo gli emigranti ma tutti quanti noi in questo momento particolare dovremmo essere pronti a salpare. Ecco, il mio ultimo album si intitola proprio così”.

Il prossimo appuntamento al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto è con “Decameron” che porta in scena il mattatore Tullio Solenghi. Prodotto dal Teatro Pubblico Ligure con il patrocinio dell'Ente Nazionale Boccaccio, “Decameron”  è in cartellone il 18 novembre 2017 alle ore 21 con la regia di Sergio Maifredi, in collaborazione con Gian Luca Favetto, con Maurizio Fiorilla consulente letterario e Lucia Lombardo direttore di produzione.

Per maggiori informazioni su Edoardo Bennato Tour: Dimensione Eventi Srl (tel. 011/2632323, dal lunedì al venerdì ore 10-13 e ore 14.30-18.30). Per maggiori informazioni sul Teatro Mandanici: www.teatromandanicibarcellona.it, botteghino tel. 331 6703392. 

- Riceviamo e pubblichiamo -

Il Liceo Seguenza ha ospitato dal 2 al  4  Ottobre 2017 il secondo incontro transnazionale relativo al progetto Erasmusplus KA2 Handbook for RSP  Readers.

Accolti dalla Dirigente del Liceo,  dott.ssa Lilia Leonardi, le delegazioni dei paesi partner (Croazia, Repubblica Ceca e Slovacchia) hanno lavorato insieme alle docenti del liceo cittadino, prof.sse Prete, Nuccio, Zappalà, Landi e Lento, al fine di concordare la predisposizione di un manuale, rivolto agli insegnanti e contenente  indicazioni metodologiche, attività motivanti e innovative,  finalizzate al coinvolgimento dei lettori deboli o riluttanti.

Tale "opera d'ingegno" sarà il frutto di esperienze didattiche realmente testate da docenti nei vari paesi del partenariato e, pertanto, costituirà un compendio di strategie metodologiche, esempi, suggerimenti e proposte per l'individuazione di percorsi comuni di invito alla lettura per futuri cittadini liberi, consapevoli ed autonomi.

Infatti, tale progetto, di durata biennale e coordinato dalla scuola capofila croata, punta allo sviluppo delle abilità di lettura in modo da suscitare curiosità, interesse e piacere nei confronti dei testi letterari nonché a favorire la crescita e la formazione umana, sociale e culturale degli allievi.

Il Liceo Seguenza prosegue, pertanto, nel  suo percorso educativo  ad ampio respiro internazionale, cogliendo con entusiasmo l’ occasione di arricchimento e di ampliamento della propria offerta formativa.

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