- di Marcello Crinò -
Sabato 14, al calar della sera, l’associazione culturale Genius Loci ha presentato ai soci e alla stampa un particolare libro sui vicoli della città, e con l’occasione ha ripopolato per alcune ore uno di questi vicoli, solitamente deserto e pressoché sconosciuto a tanti barcellonesi. Parliamo del libro di Bernardo Dell’Aglio, Vicoli di Barcellona e Pozzo di Gotto, immagini, storie, leggende, pubblicato da Giambra Editori, con prefazioni di Santo Colosi e Giovanni Pantano. Dell’Aglio è anche presidente della Genius Loci, l’associazione che da dieci anni si occupa di far conoscere e valorizzare i beni culturali della città. In questa occasione si è raggiunto il duplice obiettivo prefissato: presentare il libro di foto e testi sui vicoli e far conoscere “dal vivo” un vicolo che seppur situato in area centrale della città rimane nascosto perché non più luogo di transito e di incontro. Il vicolo, con la collaborazione del gruppo di lavoro dell’associazione e di “Manilab” di Emanuele Bucolo, è stato “arredato” con le sagome di quattro Genii Loci barcellonesi (Alessandro Manganaro, Aldo Ginebri, Iris Isgrò, Michele Stilo) e con elementi vari quali botti, cesti col pane pendenti dai balconi, un tavolo con frutta varia offerto dall’Emporio della frutta, e la proiezione a ciclo continuo delle foto del libro. La serata è stata conclusa da una degustazione di pasta e fagioli offerta da Officina del Gusto, un locale di via Operai il cui retro è proprio sul vicolo, innaffiata da vino spillato dalla botte.
I due interventi di presentazione sono stati curati dall’architetto Mimmarosa Barresi, e dallo storico dell’arte Andrea Italiano, i quali hanno relazionato dall’alto di una scala in pietra, quasi una sorta di pulpito laico. La Barresi ha inserito questo libro nella “letteratura dei ciceroni”, legandolo ad esperienze analoghe in vicoli di Napoli, Genova, Palermo. Si tratta di “guide emozionali” che vanno al cuore delle città, per riscoprire la città in maniera alternativa, per riscoprire mestieri, personaggi, voci e odori.
Andrea Italiano ha parlato dell’intelligenza critica di Dell’Aglio, che compie un’operazione critica e non retorica (non si stava meglio quando si stava peggio). Propone bellissime foto a colori di luoghi rovinati, diventati brutti, la cui bellezza originaria è stata snaturata. Con questo libro mostra il suo amore per la città, tra aneddoti e soprannomi di personaggi, ma soprattutto c’è la volontà di denunciare la cattiva gestione degli spazi comuni. Una critica a noi stessi che abbiamo chiuso gli occhi. Mostra una volontà di ripartire dall’esistente per valorizzare questi luoghi.
Infine l’intervento dell’autore, il quale ha spiegato di aver usato la tecnica della fotografia in HDR (livelli di contrasto più alti del normale) per evidenziare meglio i particolari dei vicoli. E’ l’inizio di un percorso per attenzionare tutti i vicoli con l’associazione Genius Loci, un tentativo di rianimarli e ricordare il passato che abbiamo vissuto in questi spazi. Ha infine annunciato che il libro sarà presentato ufficialmente a tutta la città il 29 ottobre (Auditorium La Rosa) e a novembre in un vicolo di Pozzo di Gotto.