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Ing. Carmelo Cascio via Luciano Manara, 82   98123 Messina

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                                                                     AI SIGNORI CONSIGLIERI COMUNALI DEL COMUNE DI MESSINA

                                               sig. Presidente del Consiglio Comunale Ing. Claudio Cardile

                                                                          Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

                                                                     A CIASCUN CONSIGLIERE COMUNALE

                                                          Pc     sig. Sindaco del Comune di Messina on. dr. Cateno De Luca  

                                                           Pc   sig. Presidente Autorità portuale Ing. Mario Mega

                                                                   Sig. Presidente della Regione on. dr. Nello Musumeci

                                                 sig. Assessore Infrastrutture Regione Sicilia

                                                  sig. Assessore al Territorio ed Ambiente Regione Sicilia              

                                                                    

OGGETTO: Piano Regolatore del Porto. Istanza per sottrarre le Aree (Boccetta/Annunziata) all’Autorità Portuale, oggi Autorità di sistema e, consegnarle al Comune di Messina.

 

Si Prende atto del ruolo di protagonista dei recenti dibattiti assunto dalla Falce nel percorso di recupero della vocazione naturale, marinara   della città di Messina , la cui identità , com 'e' noto , e' stata calpestata da tempo immemorabile, ad opera di amministratori, politici , imprenditori , con azioni anche in odore di criminalita’ .

In questa sede ci asteniamo da ogni anticipazione sugli ostacoli inevitabili che incontrerà questo processo , a causa di contrapposti interessi che non privilegiano quella visione complessiva di un tratto costiero di circa 50 Km. che si traduce nel rapporto diretto con il mare che gli armatori ed i palazzinari   hanno finora sottratto alla libera fruizione delle persone.

Cio' premesso, non si puo' sottacere che il Piano regolatore del porto ha visto la luce , dopo decenni di sepoltura, nell’anno 2019 , con l ‘amministrazione targata Cateno de Luca , unico SINDACO che , su chiamata dell’ allora Presidente della Autorita portuale, ammiraglio Antonio De Simone, si presentò immediatamente alla conferenza dei servizi di Palermo, fase propedeutica essenziale , per anni , disertata dai suoi predecessori !

Mi astengo dall ' approfondire i motivi di questa lunga , colpevole latitanza perpetrata anche con la longa manus dei politici !

La Gazzetta del Sud non ha dato risalto, come sarebbe stato opportuno, a questa circostanza , senza la quale nessuna progettualità sulla Falce sarebbe stata possibile.

Solo un timido cenno   sabato 15 gennaio ! Oggi assistiamo alla passerella dei politici che, spudoratamente, si vogliono intestare il risanamento della città sotto i suoi molteplici aspetti. Io dico : " rendete a Cesare cio che è di Cesare" .

Dal quotidiano locale registriamo ora che l’Autorita Portuale, oggi Autorità di Sistema, con sorprendente zelo ,sta puntando sull’Area Boccetta /Annunziata preannunciando ravvicinati incontri con Tecnici, Operatori, Professoroni Universitari e quant’altro , al fine di individuare il Percorso utile al recupero e utilizzo di un’Area dichiarata non operativa dal Presidente Ing . Mario Mega, ipotizzando anche Bandi europei per individuare progettisti di fama INTERNAZIONALE……

L’incarico per redigere importanti progetti di RIGENERAZIONE URBANA deve essere affidato a professionisti che conoscono il TERRITORIO e SOPRATTUTTO amano la citta di Messina: le risorse umane del Comune di Messina: tra questi scuramente sono meritevoli di menzione gli Architetti Grazie Marullo e Luciana Reale e gli Ingegneri Silvana Mondello e Bruno Bringheli.

E’ lecito chiedersi per quale ragione il Piano Regolatore portuale abbia previsto , per la Rada San Francesco , il Porticciolo turistico che , invece, potrebbe trovare naturale collocazione all’Annunziata, sottraendo questa porzione alla pubblica fruizione ( spiaggia libera)?

Forse per mantenere ancora la competenza dell’Autorita   portuale su questo tratto costiero?

Sommessamente ritengo opportuno un intervento della Regione che sottragga all’Autorita Portuale la competenza su queste Aree ( Boccetta/ Annunziata) , consegnandole al Comune di Messina. Siamo noi messinesi che dobbiamo decidere del nostro futuro: auspico immediate iniziative del Consiglio comunale.

Non sembra ovvio evidenziare che le Autorità portuali , oggi Autorità di Sistema, sono state istituite con Legge n.84/94, assumendo il connotato di carrozzoni di politica clientelare, circostanza conclamata che dovrebbe spingere verso la loro abolizione per affidarne le relative competenze alla Marina Militare.

Ora non ci resta che seguire gli sviluppi di questo percorso avviato ma   tutto da decifrare …………

Si auspica che il Consiglio Comunale (si spera in assoluta autonomia) approfondisca i temi esposti in questa nota.

A norma di legge, resto in attesa di rituale formale riscontro.

Deferenti ossequi.

Messina, 19 gennaio 2022

Ing carmelo cascio n.q. di presidente dell’Associazione “Solidarietà e Legalità”

Il Trenino del Buon Pastore,giunto alla quarta edizione,ha raccolto durante il periodo natalizio circa 800 giocattoli nuovi per i bambini indigenti di Messina.

La manifestazione,organizzata da Terra di Gesù Onlus, presieduta da Francesco Certo,ha visto l'adesione di Associazioni,Club service,singoli donatori,Istituti scolastici.

Protagonisti,spesso,bambini benefattori che, anche personalmente,hanno portato i giochi al Centro di Via Calvi:Emma,tre anni,nel biglietto,si definisce"piccola aiutante di Babbo Natale".

I regali, distribuiti alle famiglie bisognose, hanno regalato sorrisi,ma anche speranza in un momento di grave crisi economica accelerata dalla persistenza della pandemia.

Terra di Gesù ringraziando tutti coloro che permesso il successo dell'evento, invita la città alla prossima Raccolta del farmaco che si terrà dall'8 al 14 febbraio.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma .Al Teatro Argentina di Roma torna la grande stagione operistica griffata dal brillante Sovrintendente Gianfranco Pappalardo Fiumara, pianista catanese di fama internazionale ed ordinario di Cattedra presso il Conservatorio Scarlatti di Palermo. L’8 ed il 9 gennaio prossimi sarà messo in scena “Le destin de Carmen”, rivisitazione della celebre opera di George Bizet, prodotta dal Mythos Opera Festival con la direzione artistica di Roberto Cresca e la regia di Roberta Provenzani.

Gianfranco Pappalardo Fiumara copia 2

“E’ già un successo riuscire ad inaugurare, malgrado il Covid, una stagione operistica come quella che si sta aprendo al Teatro Argentina, con un titolo così importante come Carmen – dichiara Gianfranco Pappalardo Fiumara - Sono onorato di seguire questo progetto operistico in collaborazione con il Mythos Opera Festival. Per me è un grande privilegio collaborare con un teatro così prestigioso. La stagione lirica al Teatro Argentina si apre con questa importante produzione della Carmen di George Bizet, in una rivisitazione curata dal tenore Roberto Cresca, che mette in luce l’episodio di femminicidio. Abbiamo voluto riportare la stagione operistica al Teatro Argentina, anche in questo periodo così convulso, perché questo teatro nasce con l’opera lirica. Pensiamo al Barbiere di Siviglia, che inaugurò le proprie sorti e i propri successi, proprio al teatro di Torre Argentina. Abbiamo in programma, Covid permettendo – conclude Pappalardo Fiumara - altri titoli importanti in questa stagione, tra i quali, appunto, Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini e La Traviata di Giuseppe Verdi”. Opera in quattro atti, "Carmen" è l’apice artistico del compositore francese Georges Bizet (1838-1875). Nonostante la prima rappresentazione sia stata un fiasco, tanto da spingere Bizet probabilmente al suicidio, anche se le cause della morte del compositore sono tuttora poco chiare, l’opera in breve è diventata una delle più rappresentate al mondo. La trama dell'opera si basa sulla novella omonima "Carmen" di Prosper Mérimée, sulla base della quale Ludovic Halevy e Henri Meliak, maestri del dramma, hanno creato il libretto dell'opera. Al centro della storia la bella e appassionata zingara Carmen, amante della libertà, che è in grado di cambiare il destino delle persone in un modo molto semplice, solo con una parola o uno sguardo, tanto da ricevere più volte nel libretto l’appellativo di strega. La versione qui proposta, intitolata “Le destine de Carmen (Il destino di Carmen), è un riassunto delle parti più importanti dell’originale Carmen di Bizet, adattata in modo fedele per orchestra da camera. Questa versione, che si concentra sulla trama dei personaggi principali, sul drammatico destino della protagonista e del suo amato Josè, oltre ad essere scandita dalle forti passioni dei personaggi, metterà in luce la dicotomia “amore e morte”, portata alle estreme conseguenze.

Lei ha scritto diversi libri di notevole importanza, venduti su amazon kindle

Ci parli di che cosa trattino nello specifico, ciascunoi:
 “Il libro sul Nepotismo dei Papi fra Medioevo, Riforma Protestante e Controriforma”, – ha spiegato il Principe Don Roberto D’Amato – parla della piaga di corruzione istituzionale attuata dalle potenti famiglie nobili per accedere al soglio pontificio. Una volta che il loro membro diveniva Papa, elargiva titoli nobiliari alti, incarichi importanti e prebende.  Il Papa nepotista si dedicava molto alla mondanità, al libertinaggio, e  alle congiure.  Il libro sui “Cavalieri di Malta fra mito e realtà” ‘ é uno spaccato della nascita di questi prestigiosi cavalieri, partendo dalle origini fino ad arrivare ai giorni nostri. Tutte le principali battaglie che li hanno visti protagonisti. Mi sono soffermato sull’assedio di Malta, di La Valletta, dove poche migliaia di cavalieri tennero testa  a centlnaia di migliaia di Ottomani. I Cavalieri di Malta – ha commentato il Principe D’Amato – sono la punta di diamante della Chiesa, sempre in prima linea a difendere la Fede.  Savonarola, il monaco ribelle che riscoprì il valore della fede, soprattutto guidato dalla sua profonda religiosità. Come guida spirituale  della Repubblica di Firenze si distinse per la sua forte sensibilità verso i poveri e i diseredati. I Templari valorosi Cavalieri, per coerenza intellettuale, difesero strenuamente la parola di Dio. Si distinsero in molte battaglie, in molti Stat raggiunsero un potere enorme, tanto da costituire uno Stato nello Stato, in Francia il re ambizioso prima chiese molti soldi per finanziare le sue continue guerre, ma vedendo la potenza di questi cavalieri,  in seguito fece pressione sul Papa e ne chiese lo scioglimento” ha spiegato l’autore.

 – Il messaggio che intende veicolare quale sarebbe?
“Con questi libri cerco di comunicare una profonda fede verso nostro signore e una forte spiritualità. Attraverso questi miei  saggi di storia cerco di combattere   il pensiero unico, visto come il toccasana”  

 – quale libro consiglierebbe ai lettori, ovvero a quale dei suoi saggi è fortemente legato?
“Il mio libro preferito  è i Cavalieri di Malta fra mito e realtà”. 

 – quali sono i suoi progetti fututi?
“Il prossimo libro sarà non a carattere storico ma economico giuridico. Parlerò delle criptovalute e del loro rapporto con il mercato finanziario” ha concluso il Principe D’Amato. Ma chi è il Principe D’amato?
Il Principe Roberto D’Amato, è il discendente di una nobile famiglia dalle antichissime origini, imparentati con i Folch de Cardona di Empuries, il cui capostipite sposò una figlia di Carlo Magno. I Folch de Cardona erano imparentati con la più prestigiosa nobiltà europea, con i D’Angiò ed i D’Aragona, con gli Altavilla e gli Hofhenstaufen.

COMUNICATO STAMPA

UN CROLLO DEI CONSUMI CHE A LIVELLO NAZIONALE SI AGGIRA INTORNO AI 56 MILIARDI. PERDITE ANCHE IN CITTA’ E IN PROVINCIA. IL SETTORE DEI PUBBLICI ESERCIZI IN PIENA EMERGENZA. L’ALLARME DI FIPE CONFCOMMERCIO.

Messina 14.1.2022 - La ripresa dei contagi, la zona arancione, le stringenti norme sul green pass e poi ancora il calo di fiducia nel futuro. Un mix letale per il settore dei pubblici esercizi che nel mese di dicembre, invece di risalire la china, è tornato a sfiorare l’emergenza. Drammatici i numeri emersi da uno studio effettuato a livello nazionale da FIPE Confcommercio: nel 2020 i consumi nella ristorazione sono calati del 37,4%, pari a 32 miliardi di euro rispetto al 2021. A questi si aggiunge il 28% dei consumi perduti nel 2021 rispetto all’anno pre pandemia: altri 24 miliardi, per un totale di 56 miliardi di euro in meno spesi da famiglie e turisti, italiani e stranieri, all’interno dei pubblici esercizi. Nel dettaglio rispetto al 2019 ristorazione e alberghi registrano una perdita di consumi, rispettivamente, del 27,3% e di quasi il 35%, i servizi culturali e ricreativi del 21,5%; e ci sono anche altri comparti con cali a doppia cifra, come i trasporti (-16%) e l’abbigliamento e le calzature (-10,5%). Il risultato è che 45mila imprese italiane sono scomparse in meno di due anni e 300mila lavoratori hanno perduto il proprio impiego, determinando una perdita di competenze essenziali e professionali difficilmente recuperabile. E il dato non risparmia nemmeno la città di Messina, dove la crisi, ormai endemica, ha raggiunto livelli emergenziali. “Se vogliamo evitare il peggio – commenta Carmelo Picciotto, presidente di Fipe Confcommercio Messina – dobbiamo cominciare a pensare strategie diverse per far sì che gli effetti della crisi non diventino letali per le imprese messinesi. Dobbiamo creare opportunità e servizi, oltre che sostegni mirati e concreti, specie per i settori più penalizzati, discoteche, locali presenti in particolare nei centri storici, aziende di catering e banqueting, mense, ristorazione commerciale e centri deputati al gioco. Bisogna agire e bisogna farlo subito, in maniera propositiva e condivisa, facendo rete con le parti interessate, istituzioni in testa, creando una sinergia tra pubblico e privato in maniera da scongiurare nuove chiusure. Per questo ci siamo fatti promotori di un tavolo che, a livello provinciale, possa studiare nuove strategie e percorsi per affrontare l’emergenza.

NB. La fonte della grafica è Confcommercio Nazionale



Una certa stampa locale che trova ospitalità sulle pagine del quotidiano non perde occasione per gettare discredito sulle iniziative meritorie del Sindaco, Cateno De Luca .

Ebbene, sulla pag.18 ,di oggi, leggiamo testualmente "la nuova ( e diversa) battaglia di De Luca sullo STRETTO "; diversa in che senso ? Non è chiaro ! Mi chiedo: che c' azzecca accostare la Kafkiana vicenda di queste ore con quella di due anni orsono se non per adombrare un umore ballerino del Sindaco ? Sicuramente e' chiaro il tentativo di confondere il lettore allo scopo di mortificare la sacrosanta crociata del Sindaco di Messina contro provvedimenti schizofrenici e frettolosi di un GOVERNO distratto e noncurante dei problemi dei siciliani tutti ! Caro dr. SEBASTIANO CASPANELLO, i lettori della Gazzetta del Sud non sono tutti " BUOI ! e quindi astieniti dall" uso scomposto e fuorviante del vocabolario .

     Carmelo Cascio

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Milazzo. Un appuntamento da non perdere con la presentazione del libro di  Agata Spampinato al Palazzo D' Amico giorno 19 gennaio. Interessanti i temi trattati, di elevato profilo i relatori.

Pier Paolo la Spina nasce a Messina il 16 Gennaio del 1960,  quarto di sette figli. Fin da bambino inizia a comporre versi quasi fosse la sua strada segnata dal padre  Paolo professore di lettere classiche e dalla madre Nunziatina amante della lirica e della scrittura poetica. La sua esistenza viene segnata  dalla morte improvvisa del padre che lo lascia a soli 12 anni, e' da quel momento che inizia la sua smania di scrivere, raccontare e raccontarsi. Il suo verso leggero e sparso danza tra le note dell'anima arrivando al cuore di chi lo legge  senza abbandonare mai il senso della rinascita e della speranza. L'amore nei suoi versi fa da padrone e come un fiume in piena travolge e annega in un dolce naufragare; la luna e le stelle illuminano il suo cammino a volte tortuoso e buio illuminato dalla luce della Fede e dalla devozione per Maria Assunta in cielo, per la grazia ricevuta per la Figlia Laura operata al cuore a poche ore dalla nascita, dal 1993  il poeta Pier Paolo la Spina  tira il Carro Votivo ed oggi componente del "Gruppo Storico della Vara e dei Giganti di Messina",  unico organo riconosciuto legalmente dal Comune di Messina e presieduto dal Devoto Antiquario Francesco Forami. La passione poetica per Pier Paolo diventa panis angelicus in una societa ove non bisogna mai arrendersi ma sperare e credere. Dopo cinquant'anni di scrittura, in questi anni in cui la Pandemia ha diviso le anime e l'umanita' è  prigioniera di un virus che pare non voler andar via, viene insignito di un riconoscimento alla carriera e di prestigiosi premi. Questo ultimo intitolato alla memoria di Cesare Cacciola "La tavolozza dell'anima"  ancora una volta dimostra  quella passione e quell' Amore che il poeta Pier Paolo la Spina ci regala in ogni sua Poesia. Nell'occasione il poeta si è  proposto con una bellissima e significativa lirica dedicata a suo figlio Maurizio .

Camminerai 

In campi fioriti

camminerai ove

le cicale ti parleranno

di me,

in strade tortuose 

passerai ove le

serpi ti parleranno

di me.

In ampie discese

ti incamminerai 

e li soltanto il vento

ti soffiera di me,

in ripide scale dovrai

salire e li la tua volontà

ti parlerà di me.

Ed alla fine troverai

la tua strada è li più 

nessuno ti parlerà 

di me,

perché io sono

stato 

sempre con

Te, 

Figlio mio.

Di Pier Paolo La Spina

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