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“Incontri-Concerto” organizzati dal Circolo Buongoverno della Provincia di Messina,alle ore 11 a Santa Maria Alemanna alternando ogni Domenica vari relatori, diretti  dal dott. Angelo Caristi, per dare la possibilità ai numerosi ed assidui partecipanti di far conoscere le ricchezze storiche, culturali ed ambientali di Messina, con l’opportunità di avere un prestigioso punto d’incontro dove apprezzare anche una buona musica.

 

 

 

 

 

 

 

 

“Incontri-Concerto” organizzati dal Circolo Buongoverno della Provincia di Messina,alle ore 11 a Santa Maria Alemanna alternando ogni Domenica vari relatori, diretti  dal dott. Angelo Caristi, per dare la possibilità ai numerosi ed assidui partecipanti di far conoscere le ricchezze storiche, culturali ed ambientali di Messina, con l’opportunità di avere un prestigioso punto d’incontro dove apprezzare anche una buona musica.

“Incontri-Concerto” organizzati dal Circolo Buongoverno della Provincia di Messina,alle ore 11 a Santa Maria Alemanna alternando ogni Domenica vari relatori, diretti  dal dott. Angelo Caristi, per dare la possibilità ai numerosi ed assidui partecipanti di far conoscere le ricchezze storiche, culturali ed ambientali di Messina, con l’opportunità di avere un prestigioso punto d’incontro dove apprezzare anche una buona musica.

“Incontri-Concerto” organizzati dal Circolo Buongoverno della Provincia di Messina,alle ore 11 a Santa Maria Alemanna alternando ogni Domenica vari relatori, diretti  dal dott. Angelo Caristi, per dare la possibilità ai numerosi ed assidui partecipanti di far conoscere le ricchezze storiche, culturali ed ambientali di Messina, con l’opportunità di avere un prestigioso punto d’incontro dove apprezzare anche una buona musica.

“Incontri-Concerto” organizzati dal Circolo Buongoverno della Provincia di Messina,alle ore 11 a Santa Maria Alemanna alternando ogni Domenica vari relatori, diretti  dal dott. Angelo Caristi, per dare la possibilità ai numerosi ed assidui partecipanti di far conoscere le ricchezze storiche, culturali ed ambientali di Messina, con l’opportunità di avere un prestigioso punto d’incontro dove apprezzare anche una buona musica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In una precedente “Riflessione Micologica”, soffermandoci sui funghi del tardo autunno e dell’inverno, abbiamo affermato che questi piccoli “abitanti dei boschi”, contrariamente a quanto popolarmente creduto, non crescono solo nel periodo di fine estate – inizio autunno ma sono soliti fare la loro apparizione durante tutto l’anno, anche nelle stagioni più fredde. Questa nostra affermazione avrà, senz’altro, fatto nascere qualche perplessità in non pochi lettori, convinti, per tradizione atavica, del contrario. A conferma della nostra affermazione, che riproponiamo ancora una volta, intendiamo, nel ribadire il concetto, presentare, ai nostri lettori, un piccolo macromicete tipico del periodo invernale che spesso viene ritrovato ricoperto di neve:

Foto01 Flammulina velutipes1

 

Flammulina velutipes (Curtis) Singer: molto diffuso, conosciuto ed apprezzato nelle regioni settentrionali, raramente presente nelle aree boschive del meridione d’Italia, nella sistematica micologica appartiene al Genere Flammulina, Famiglia Marasmiaceae, Ordine Agaricales, Classe Basidiomycetes. E’ un piccolo macromicete dalle dimensioni del cappello variabili da 2 a 8 centimetri di diametro, dai colori meravigliosi che vanno da un giallo-arancione al rossastro, con una zona più scura al centro con una diffusa vischiosità. Nella fase iniziale della sua crescita si presenta emisferico, poi appianato, caratterizzato da una leggera striatura al margine più evidente in gioventù. La zona imeniale (zona fertile dei funghi, situata nella parte inferiore del cappello), ha lamelle fitte, adnate (attaccate al gambo) di colore crema, giallastro chiare; il gambo, cilindrico, vellutato, è di colore giallo-arancione all’apice e bruno-nerastro verso il basso. E’ tipico dei boschi di latifoglie, specialmente olmo sui cui ceppi cresce e si riproduce in maniera cespitosa, inizialmente da parassita (fungo che trae il proprio sostentamento a scapito di altri organismi viventi), poi, dopo la morte dell’albero ospite, da saprofita (fungo che degrada sostanze organiche morte di cui si nutre), continuando a nutrirsi delle sostanze in decomposizione dello stesso albero. Fa la sua apparizione nel tardo autunno fino ad inverno inoltrato ed è facile che venga ritrovato, come già detto, anche sotto la neve. E’ il tipico fungo invernale per eccellenza, molto ricercato dai micofagi per essere utilizzato in zuppe e contorni. Il nome della specie, velutipes, fa riferimento alla caratteristica principale più evidente: piede vellutato. Infatti la base del gambo è ricoperta di fitta peluria bruno nerastra, corta, che ricorda il velluto. È assai apprezzato soprattutto per il suo aroma. Noto in Giappone con il nome di Enokitake si ritiene, a seguito di esperimenti effettuati su animali, da alcuni scienziati, che contenga sostanze che impediscono la diffusione di cellule cancerogene e, pertanto, commercializzato ad uso terapeutico in capsule contenenti suoi derivati. Da alcuni anni viene riprodotto in serra ed è commercializzato su larga scala, tanto che è possibile trovarlo in numerosi supermercati nelle regioni settentrionali.

Si tratta di una specie consumata, da sempre, senza conseguenze ma che, recentemente, a causa dell’avvenuta segnalazione di alcune intossicazioni ad essa imputabili, con sintomatologia a breve latenza ed effetti gastrointestinali, deve essere considerata sospetta e consumata con prudenza e senza eccedere nelle quantità. Il principio tossico è ancora sconosciuto, ritenendo, quale probabile causa delle intossicazioni, visto il periodo di fruttificazione tipico della stagione invernale, il consumo di esemplari congelati e scongelati sul ceppo a causa di abbassamento e successivo innalzamento delle temperature stagionali (I. Milanesi 2015).

Foto02 Flammulina velutipesAttenti al sosia: considerata la crescita cespitosa e le caratteristiche morfocromatiche, può facilmente essere confuso con Armillaria tabescens (commestibile) che ha colori meno vivaci ed il cappello non vischioso e con Hypholoma fasciculare (velenoso) che presenta il cappello sugli stessi toni giallastri ma con lamelle verdastre e gambo non vellutato ed è dotato di anello.

Curiosità: verso la fine del secolo scorso, da parte della NASA, è stato condotto un esperimento ai fini di studio inteso a determinare il comportamento dei funghi in assenza di gravità: culture di Flammulina velutipes sono state imbarcate su una navicella spaziale e sono state mandate nello spazio. Contrariamente a quanto generalmente avviene in natura, sulla terra, per i funghi lignicoli che crescono con il gambo ricurvo vicino alla base sviluppandosi, successivamente, verso l’alto con il cappello parallelo al suolo al fine di consentire un regolare spargimento delle spore sul terreno, in assenza di gravità, a bordo della navicella spaziale, i funghi sono cresciuti in maniera disordinata in tutte le direzioni e con angolazioni diverse (S. Balestreri 2011).

Chiudiamo questa nostra “Riflessione Micologica” con le solite raccomandazioni: non utilizzate, per consumo personale, funghi che prima non siano stati sottoposti al giudizio di un micologo professionista; il servizio è gratuito e fornito dalle USP inFoto03 Flammulina velutipes ogni città d’Italia.

Bibliografia essenziale:

  • Balestreri Stefano, 2011: Flammulina      velutipes. Estratto da “Appunti di Micologia”      (www.appuntidimicologia.it)
  • Boccardo Fabrizio, Traverso Mido, Vizzini Alfredo, Zotti Mirca, 2008: Funghi d’Italia, Zanichelli, Bologna
  • Papetti Carlo, Consiglio Giovanni, Simonini Giampaolo, 2004: Atlante fotografico dei funghi d’Italia. Vol I (seconda ristampa), A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici, Trento
  • Milanesi Italo, 2015: Conoscere i funghi velenosi ed i loro sosia commestibili. A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici, Trento

Riferimenti Siti web:

Foto:

  • Liberamente tratte da siti web

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Per approfondire le vostre conoscenze micologiche

frequentate la nostra Associazione:

“Centro di Cultura Micologica”

presso Dopolavoro Ferroviario Via Reggio Calabria Is.11 Quater – Messina

incontri settimanali mercoledì ore 17,00 – 19,00 con esercitazioni pratiche sul riconoscimento dei funghi dal vero

Info: Enzo Visalli 368676063 Franco Mondello 3282489544 – Angelo Miceli 3286955460

http://www.micologiamessinese.altervista.org

Invito

Nov 26, 2024

Video Mapping Castello Spadafora

 

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

                                                                                                                                                                          

Inaugurazione La Pratica della PitturaSpadafora, Me. Sabato 5 dicembre, all’interno dell’antico ed affascinante maniero “ Il Castello di Spadafora” un evento corposo ed elegante, in occasione del vernissage della mostra La pratica della pittura. Perizia e ricerca nella Sicilia contemporanea a cura di Ivan Quaroni e Chiara Canali.

Folto il pubblico qualificato intervenuto, tIn occasione dell’apertura dell’ultima esposizione della fortunata Rassegna Contemporary Art in Sicily – Spadafora, il numeroso pubblico intervenuto è stato affascinato nei vari momenti in cui si è svolto l’articolato programma della serata.

Dapprima l’inedito Video mapping sul Castello di Spadafora realizzato da Vincio Siracusano: per la prima volta sulla facciata dell’antico maniero si sono animati giochi di colori e forme geometriche, da lasciar strabiliate le tante persone che hanno assistito allo spettacolo sul piazzale antistante.

Immediatamente dopo, ha avuto luogo la presentazione della mostra, con il consigliere comunale di Spadafora e supervisore del progettoContemporary Art in Sicily - Spadafora, Antonio D’Amico; Salvina Cordaro per l’Ati Inart; i curatori Ivan Quaroni e Chiara Canali; Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte.

I curatori Quaroni e Canali, hanno spiegato le motivazioni della scelta degli artisti per l’allestimento de “La pratica della Pittura”: “Senza la pretesa di essere esaustivi, abbiamo compiuto una selezione dei protagonisti della scena artistica contemporanea degli ultimi dieci anni. Pittori siciliani con una prospettiva di respiro internazionale, espressione dei diversi stili, dal figurativo all’astratto, e con l’utilizzo di diverse tecniche e colori”.

Tra gli autori protagonisti dell’esposizione, alcuni erano presenti nelle sale del Castello: Andrea Buglisi, Angelo Crazyone, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Ranieri Wanderlingh e William Marc Zanghi.

Gli altri artisti: Alessandro Bazan, Giuseppe Bombaci, Andrea Di Marco, Fulvio Di Piazza, Filippo La Vaccara, Francesco Lauretta, Vincenzo Todaro, Giuseppe Veneziano.

D’Amico, esprimendo la soddisfazione del Comune di Spadafora per il successo di critica e di pubblico ottenuto da Contemporary Art in Sicily – Spadafora sin dall’inizio dell’agosto scorso,attirando 10mila visitatori fino a novembre, ha annunciato la prospettiva futura di rendere la cittadina tirrenica polo culturale e turistico di riferimento, con la promozione di altri eventi.

Cordaro ha illustrato il lavoro svolto dall’Associazione Temporanea d’Imprese Inart, vincitrice dell’appalto per la realizzazione del festival, come il restayling del Castello, reso vero e proprio sito museale, e la creazione del Lab Forma, comprensivo del Museo Forma, le aule per attività di formazione e i laboratori dotati di macchinari di ultima generazione.

Il noto mecenate della Bellezza Presti, tornato al Castello dopo la mostra a lui dedicata nell’ambito della rassegna dal titolo “Restituire e Rigenerare Bellezza”, divenuta itinerante nelle scuole della Provincia di Messina, ha ricordato che simili occasioni possono avere un significato solo se producono “la semina” in chi vi ha partecipato, “portando successivamente altra semina al mondo”. Era presente anche Salvina Cordaro dell’ATI Inart e la scrivente critico Maria T Prestigiacomo che ha espresso già in conferenza stampa massimo compiacimento per l organizzazione di tutto il progetto.

A fare da sfondo all’intera serata, la musica del sassofonista Nat Minutoli, con una lunga carriera concertistica e l’attuale collaborazione in Rai, e il pianista Peppe Arena, che ha lavorato, tra gli altri, anche con Antonello Venditti. Un evento indimenticabile

La mostra La pratica della pittura si potrà visitare al Castello di Spadafora con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00

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