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Myron Michailidis rid

TAORMINA - Maestro, perchè ancora e sempre Carmen?

 

Carmenè un'opera eternamente attuale, non esisterà mai un momento storico in cui sembrerà fuori luogo». A parlare è il maestro Myron Michailidis, uno dei direttori d'orchestra greci più importanti del mondo; il 15 luglio salirà sul podio del Taormina Opera Festival per l'apertura della stagione lirica 2015 al Teatro Antico. 

Il nuovo allestimento, realizzato dal noto regista e scenografo Enrico Castiglione, sarà trasmesso in diretta nei cinema di tutto il mondo, trasformando così l’importante evento artistico siciliano in un appuntamento internazionale. A calcare le scene, ideate appositamente per la suggestiva cornice offerta dalla cavea taorminese, sarà un cast di autentico prestigio: il mezzosoprano Elena Maximova, nel ruolo del titolo; i tenori Giancarlo Monsalve (15 luglio, 10 e 13 agosto) e Warren Mok (1 e 7 agosto) si alterneranno nei panni di Don José; i baritoni Michael Bachtadze (15 luglio, 10 e 13 agosto) e Sun Li (1 e 7 agosto) saranno Escamillo; mentre la voce di Micaela saràquella dei soprani Joanna Parisi (15 luglio), Bing Bing Wang (1 e 7 agosto) e Daniela Carvalho (10 e 13 agosto). Completano la compagine artistica la raffinata costumista Sonia Cammarata, i cui abiti di scena saranno impregnati di un forte realismo storico, e il Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa. Lo spettacolo andrà in replica l'1, il 7, il 10 e il 13 agosto, inizio alle ore 21.30.

 

Perchè, lei Enrico Castiglione ha scelto Myron Michailidis per la sua Carmen di Taormina 2015?

 

Il maestro, classe 1968, è noto per il suo stile di conduzione energico e autorevole, un talento che negli anni gli ha permesso di conseguire importanti traguardi professionali: dal ruolo di direttore d'orchestra permanente dell’Opera of Eastern Saxony in Germania, a quello di direttore artistico generale e direttore d'orchestra principale della Thessaloniki National Orchestra, fino alla posizione di direttore artistico della Greek National Opera, incarico che ricopre dal 2011.

 Incontriamo il direttore al Monte Tauro in cui si terrà la conferenza Stampa della Carmen.

 

Maestro Michailidis,  quali sono stati i suoi steps che l'hanno condotta a rivestire incarichi così importanti?

 

«La mia vita è sempre stata in qualche modo legata alla musica, sia che semplicemente l'ascoltassi o che suonassi uno strumento immaginario. Quando compresi che questa sarebbe potuta essere la mia vera strada, iniziai a studiare pianoforte ad Atene, con Dimitris Toufexis, e poi conduzione alla Music Academy di Berlino con Hans-Martin Rabenstein, Miltiadis Karydis Simon Rattle. Nel frattempo, però, ho anche conseguito una laurea in legge presso l'università di Atene».

 

Il suo repertorio spazia dall'universo lirico a quello sinfonico, senza dimenticare quello corale. Quale di questi ha il suo favore?

 

«È vero, come direttore non mi sono mai limitato a dirigere una sola tipologia di lavori, ma ho abbracciato la musica nella sua totalità. Devo però ammettere che tra tutte, l'opera lirica è la mia favorita. Possiede una tale complessità, anche nei titoli apparentemente più semplici, che non si può non amarla. Per un appassionato, la lirica è la regina assoluta: al canto degli strumenti si unisce quello della voce umana, un legame consacrato dal fascino senza tempo dell'azione drammatica. Tra i grandi autori, proprio per la loro potenza espressiva, senza dubbio non possono mancare all'interno della mia top ten Verdi, Puccini, Bizet e Wagner».

 

 Cosa attrae di questa Carmen tanto amata?

 

«Dal 3 marzo 1875, sono trascorsi 140 anni dalla stesura dell'opera, ma il lavoro del compositore francese non è mai diventato fuori moda, anzi è sempre attuale. Non è ancora esistita un'epoca in cui il libretto scritto da Henri Meilhac e Ludovic Halévy sia apparso fuori contesto, stridente rispetto alla contemporaneità. La chiave di questo successo risiede, a parer mio, nell'ambientazione non mitologica o prettamente storica della narrazione, un aspetto che permette un'immediata sintonia tra il pubblico e le vicende messe in scena. Sebbene anche opere come AidaNormaTosca o L'anello del Nibelungo abbiano un valore universale e trasversale, trovo che Carmen abbia un portato emotivo e sociale talmente sfaccettato che riesce a entrare in contatto con chiunque, in qualunque luogo e in qualsiasi tempo. È un'opera eterna, appartiene al passato come al presente, e sono certo che apparterrà anche al futuro».   

 

Quali sue impressioni sullo spartito di Georges Bizet tra il 1872 e il 1875?

 

«Tra i tanti aggettivi che potrei spendere sulle note composte da Bizet, credo che quello che rende meglio la loro natura piùprofonda sia "variegate". Il pianista e compositore parigino è riuscito perfettamente nell'impresa di tratteggiare melodicamente non soltanto le emozioni in senso lato, ma di renderle specifiche per ciascun personaggio. La musica segue l'andamento narrativo trasformando in linee di pentagramma i sentimenti di Carmen e di Don José, ma anche quelli di altri ruoli di spicco come Escamillo e Micaela. Ecco la vera bellezza di quest'opera: tutte le voci hanno la possibilità di esprimersi al meglio e di trovare nell'accompagnamento musicale non solo un appoggio, ma soprattutto un'integrazione alla propria espressività. E poi tra parti liriche, melodiche e drammatiche, c'èdavvero l'imbarazzo della scelta, io per primo non saprei sceglierne una, sono tutte fantastiche. L'habanera - danza di origine cubana molto simile al tango - presente nel primo atto, ovvero "L'amour est un oiseau rebelle", è celebre in tutto il mondo, chiunque dopo aver orecchiato le prime note inizia a canticchiarne il motivo. Ma anche il duetto tra Carmen e Don José durante il secondo atto, "Je vais danser en votre honneur", che contiene la bellissima aria "La fleur que tu m'avais jetée", eseguita dal soldato innamorato, è una delle pagine piùemozionanti dell'universo operistico».

  

 Quali sono i passaggi più impegnativi per l'orchestra?

 

« Carmen non mostra particolari difficoltà per l'orchestra. La vera difficoltà, nel caso della nostra esibition al Teatro Antico di Taormina, sarà quella di suonare all'aperto. I siciliani capiranno bene questo confronto: tra l'emissione di un suono in un teatro coperto e quella in una struttura all'aperto, c'è la stessa differenza che gli scienziati individuano tra il magma e la lava. Mentre il magma, il materiale eruttivo che si trova ancora all'interno del vulcano, possiede anche le componenti volatili, ossia gli elementi più leggeri e quasi impercettibili; la lava invece li perde nel momento dell'eruzione in quanto queste parti così eteree si disperdono nell'atmosfera. Alla musica si può applicare la medesima distinzione. Quando si suona all'aperto, difficilmente il pubblico riesce a percepire tutte le sfumature armoniche, per questo motivo i musicisti devono concentrarsi molto di più, e io insieme a loro: è necessaria un'estrema precisione per riuscire ad abbattere il divario tra la qualità di un suono eseguito al chiuso e quella di uno all'aperto. Però credo sia doveroso aggiungere che esibirsi in un posto unico come la cavea taorminese sarà un'emozione unica, a prescindere da tutto il resto».

 

La prima volta a Taormina?

 

« Non ho mai avuto l'onore di lavorare nella Perla dello Jonio, anzi credo proprio che nessun direttore d'orchestra greco l'abbia mai fatto, e questo per me è un motivo d'orgoglio in più. In più mi sentirò un po' come a casa, io sono nato a Creta e, da quel che ho potuto vedere, Taormina è una città che ricorda molto l'architettura dei posti in cui sono cresciuto. Già prima di approdare in questa meravigliosa città d’arte e turismo, guardando le foto avvertivo già l'entusiasmo, ma anche la responsabilità, di alzare la mia bacchetta davanti a delle pietre millenarie che faranno da contorno a una messa in scena che lascerà tutti di stucco: il maestro Castiglione è riuscito a ricreare l'atmosfera di una piccola e incantevole Siviglia, sono davvero felice di poter lavorare accanto a un grande artista, il cui nome è sinonimo di qualità in Italia e nel mondo».


 

Palazzo Ardizzone Gioienirid

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania. Conferenza stampa nella Sala Conferenze di Palazzo Ardizzone Gioieni di via Etnea a Catania sabato 11 LUGLIO 2015 alle ore 11,00, della prima rassegna di Musica, Teatro e Cabaret “Sotto le Stelle”, indetta e organizzata dall’Associazione culturale “I Siciliani” (direttore artistico l’autore, attore e regista teatrale Matteo Favara).

 La rassegna si terrà dal 17 luglio al 9 agosto nel Chiostro del Palazzo Ardizzone Gioieni”. Le serate saranno così articolate: venerdì 17/7 Inaugurazione – Gran Galà con Sandro Vergato; sabato 18/7 Teatro “Miseria e Nobiltà”; domenica 19/7 Cabaret con Sandro Vergato; venerdì 24/7  Musica con revival canzone siciliana; sabato 25/7  Teatro “Scopo matrimonio cercasi”; domenica 26/7 Spettacolo di Magia con Eleonora the princess of magic; venerdì 31/7 Musica da ballo; sabato 1/8 Teatro “Prothimia (Il Desiderio)”; domenica 2/8 Danza con Raimondo Todaro e i suoi 14 ballerini; venerdì  7/8  Antafestival; sabato 8/8  Teatro “Se la moglie va in vacanza”; domenica 9/8 Cabaret con “Gessofava”. 

Per info: 345 3297945

Palazzo-duchi-di-santo-stefano-taormina

MARIA TERESA PRESTIGIACOMO INFORMA CHE

Taormina. Questa sera alle ore 18;00 al Palazzo Duchi di Santo Stefano il Prof. Paolo Calabrese, caro amico del Club Unesco Taormina, ha presentato il 1° Premio Internazionale Mazzullo alla Fondazione Mazzullo. Era presente il presidente il dr Alfio Auteri e i membri del Club Unesco di Taormina  Valle dell'Alcantara e d Agrò             

anna chiofalo7r

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Anna Chiofalo ci lascia, prematuramente; se ne va una donna dedita intensamente all'associazionismo ed alle numerose attività  legate alla sua Associazione che ha sempre richiamato l intellighenzia messinese: dalla prof.ssa Amoroso e dal Professore Amoroso ad Anna Maria Celi, dalla prof Marisa Frasca a fotografi, poeti, pittori, ufologi, esperti di occulto, letterati, persone  di diverso ceto e cultura che Anna Chiofalo riuniva soprattutto il 12 Novembre, ogni anno, in ricordo della madre.

Ricordiamo la sua verve, la sua combattività, la sua tenacia, la sua libertà di esprimere qualsiasi suo pensiero in assoluta libertà.

Siamo state insieme , di recente, in giuria del Premio di Poesia, riunite da Melina Scarcella, per una serata brilante e straordinaria.

Ricordo che Anna disse, in tutta libertà al microfono...." Ma a Messina, vincono sempre gli stessi.....sono sempre loro a partecipare!" . Apprezziamo la sua libertà di esprimersi, unica  ed incontenibile.

Ricordo, personalmente, il suo regalo di nozze, in argento che conserverò gelosamente e la sua voglia di essere invitata....Tanta che si presentò a Taormina alla Cattedrale con un tale sorriso ed una tale eleganza che le dissi immediatamente di restare con noi  al pranzo di nozze a Taormina! Certo, era un personaggio singolare, particolare e per questo suo modo di essere libero, informale, dicendo sempre e comunque la verità , ci piace ricordarla: sicuramente non avrà conosciuto mai l'ipocrisia.

Da me personalmente e sicuramente dalla redazione di Messinaweb.eu, vadano sentite condoglianze ai figli, per la madre, una donna che ha impiegato le sue energie per la cultura, i caffè letterari, i salotti colti.

                          

Anna Chiofalo6

Sembra impossibile accettare che la vitalità e l’euforia mentale e culturale che ha tratteggiato il percorso di vita di Anna Chiofalo si sia concluso oggi tramite l’eternità di un commiato privo di ogni saluto.

Prima donna del suo tempo, dotata di una caratteriale unicità, ha vissuto tramite il suo impegno sociale, i decenni culturali della storia della nostra città.  

Negli anni novanta il salotto “La Caperrina” era il fulcro di Messina.

Gli incontri pullulavano di artisti, poeti, musicisti, critici d’arte, tutto si svolgeva sotto l’egida di un appagamento culturale e affettivo curato e organizzato da Anna Chiofalo.

Poetessa, presidente del premio “A Lei” dedicato alla madre, dotata di una grande conoscenza e memoria culturale.   Amava la musica dando maggiore attenzione all’operetta, asseriva, che se fosse stata un personaggio della stessa, si sarebbe identificata in “Frou Frou” per l’esuberanza caratteriale.

Negli ultimi anni il passare del tempo aveva addolcito il suo carattere forte e impulsivo, ultimamente cercava di smussare gli incontri e scontri di una società mirata a volte … alla ricerca di un arrogante arrivismo che avvilisce i rapporti umani e l’arte in generale. Anna, per un utopico bisogno di pace tratteggiava delle reti invisibili che tenessero insieme identità preposte alla supremazia del potere.

Ho diviso con lei 30 anni di attività cittadina, l’amore per l’arte e la conoscenza, i cambiamenti generazionali , le lontananze, i perduti affetti. abbiamo diviso le piccole o grandi cose che rendono bella la nostra quotidiana esistenza.

Oggi, il mio cuore ha graffi profondi , un’amica che è stata un tassello importante della mia vita, ha lasciato le sofferenze terrene per inoltrarsi verso un Dio pietoso che tutto vede e tutto sente.

Mi mancherà la sua voce, il suo buon giorno alla vita la sua forza interiore.

Con lei si è spenta … la parte gioiosa dei ricordi legati alla nostra giovinezza e alla quinta stagione della vita …. l’amicizia.

Ciao Anna ti porterò sempre nel cuore .    

                            Fortunata

af

 

Al Presidente della Repubblica

On. Sergio Mattarella

Palazzo del Quirinale 00187 - Roma

Al Presidente del Senato

On. Pietro Grasso

Palazzo Madama 00186 - Roma

Al Presidente della Camera dei Deputati

On. Laura Boldrini

Palazzo Montecitorio 00186 - Roma

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Dr. Matteo Renzi

Palazzo Chigi 00100 - Roma

Al Ministro della Salute

On. Beatrice Lorenzin

Lungotevere Ripa, 1 - 00153 – Roma

Al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai

On. Roberto Fico

Palazzo Montecitorio

00186 Roma

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Palazzo San Macuto

Via del Seminario, 76

00187 Roma

Ai Presidenti delle Giunte Regionali

Loro sedi

Al Dirigente Settore Area LEA

Dr. Giacomino Brancati

Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie

Regione Calabria

Al Presidente del Consiglio Nazionale

dell’Ordine dei Giornalisti

Dr. Enzo Iacopino

Via Parigi, 11 - 00185 Roma

E, p.c.

Alle Associazioni Nazionali dei Consumatori

Loro sedi

APPELLO

 

PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE MICOLOGICA DIFFUSA ATTRAVERSO I MEZZI DI COMUNICAZIONE

In qualità di garanti delle rispettive istituzioni presiedute, con la presente intendiamo sottoporre all’attenzione delle SS.VV. Illustrissime, la potenziale pericolosità della non corretta informazione che sempre più spesso viene diffusa sia attraverso le reti televisive che sulla carta stampata in merito al consumo alimentare dei funghi spontanei, i quali, ogni anno, sono causa di rilevanti danni alla salute, con conseguenze talora molto gravi, quali morte o trapianto d’organo, per un cospicuo numero di consumatori. Questo è quanto, ancora una volta, è emerso anche in occasione del recente Workshop Regionale sulle intossicazioni da funghi organizzato a Lamezia Terme (CZ) dal Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie Regione Calabria, con la collaborazione dell'AMB (Associazione Micologica Bresadola) e della CMC (Confederazione Micologica Calabrese).

Il numero dei casi di intossicazione da funghi che ogni anno si registrano nel nostro Paese è allarmante. Fra i dati disponibili, utili a quantificare il numero di eventi tossici, vi sono quelli forniti dai Centri Antiveleni (CAV) ed in particolare quelli resi disponibili dal CAV di Milano che, dal 1994 al 2014, ha registrato 13.891 casi clinici di varia gravità, di cui i più seri hanno causato 46 decessi e 21 trapianti di fegato. A questi casi va sommato un numero variabile di commensali che hanno partecipato al pasto in ciascun evento (da un minino di 2, fino a 60 commensali), il che aumenta il numero di pazienti intossicati di circa il 38%, in media circa

1000 casi all’anno. Per avere però una stima annua ancora più realistica sul numero di pazienti con problematiche cliniche relative al consumo di funghi occorrerebbe poi considerare tutti gli altri casi, sia quelli gestiti da altri CAV, sia quelli per i quali non è stata richiesta la consulenza tossicologica del Cav di Milano.

Negli ultimi anni il momento peggiore si è registrato nell’autunno 2012, quando in pochi mesi, si sono verificati numerosi casi di intossicazioni fungine molto gravi, che hanno provocato un cospicuo aumentato del numero dei morti e di trapianti d'organo.

La gravità della situazione fu colta dal Ministero della Salute che, in quella occasione, diramò un comunicato stampa di “allerta” sul consumo di funghi non controllati, pubblicando, altresì, sul proprio sito, un opuscolo informativo e un decalogo sul consumo dei funghi in sicurezza (redatto a cur  del CAV di Milano).

In quello stesso periodo l'AMB, la Provincia di Milano, il Centro Antiveleni di Milano, con il patrocinio del Ministero della Salute, del Ministero dell’Ambiente e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), erano impegnati nell'organizzazione del 5° Convegno Internazionale di Micotossicologia. L’incessante susseguirsi di nuovi casi di avvelenamento da funghi spontanei sembrava affermare l'insufficienza di ogni sforzo finalizzato a fornire informazioni corrette sul gravissimo pericolo rappresentato dal consumo “inconsapevole” di funghi spontanei e su alcune altrettanto pericolose credenze o consuetudini locali, diffuse anche attraverso i mezzi di informazione, legate sia alla raccolta che alla preparazione alimentare dei funghi.

Tutto ciò ha raggiunto il suo apice il 24 maggio 2014 con la presentazione e la cottura in diretta televisiva, su una rete RAI, di un fungo, Gyromitra esculenta, considerato velenoso dal Ministero della Salute e dalla comunità scientifica, perché responsabile, nel recente passato, di intossicazioni anche letali. A tale proposito

nessun esito ha finora avuto la richiesta (allegata in copia al presente appello) inoltrata con tempestività ai Dirigenti RAI al fine di ottenere una pubblica rettifica nell’ambito della stessa trasmissione.

Tale irresponsabile episodio avveniva a pochi mesi dalla morte di una donna in Calabria, nel marzo 2014, per consumo di una specie fungina tossica, seguito, ancora in Calabria, nell’ottobre 2014, dal decesso di un uomo e dal trapianto di fegato in una donna, sempre per ingestione di funghi non controllati.

Non è certamente necessario richiamare l’art. 32 della Costituzione per affermare che l’attività di prevenzione delle intossicazioni da funghi rientra pienamente nei principi garantiti dalla Carta, la quale tutela la salute “come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. Il danno in termini di salute che tali eventi producono è infatti così socialmente significativo, a causa del grave periodo invalidante con esiti in alcuni casi permanenti se non mortali, da motivare di per se l’appello che intendiamo inoltrare. Allo stesso modo rilevanti e di pubblico interesse sono anche gli oneri sanitari, derivanti dalla degenza presso strutture ospedaliere di alta specializzazione e, a maggior ragione, in caso di eventuale intervento chirurgico per trapianto d’organo.

Per contrastare tali drammatici eventi il legislatore, già dal 1996, istituì gli Ispettorati Micologici presso ciascuna Azienda Sanitaria con compiti di controllo sulla commercializzazione, trasformazione e consumo dei funghi nonché di consulenza sia per i privati raccoglitori che, in occasione di evento tossico, per i Pronto

Soccorso, per i Medici Ospedalieri, di Medicina Generale e di Continuità Assistenziale.

In collaborazione con i Dipartimenti Pubblici di Prevenzione, anche l’AMB, iscritta con il N. 159 al registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale, grazie alla sua presenza capillare su tutto il territorio Nazionale (130 Gruppi) e mediante l’impegno volontario dei circa 10.000 associati, realizza, da diversi decenni, un’incessante attività di prevenzione tramite la divulgazione di una corretta cultura micologica.

Tuttavia l’intossicazione da funghi non deve essere considerata un evento ineludibile o una fatalità, ma una circostanza grave che può e deve essere preventivamente contrastata veicolando, in modo diretto, la giusta informazione. Le analisi che seguirono agli eventi del 2012 fecero ipotizzare, fra i motivi dell’evidente inadeguatezza del sistema di prevenzione, anche il potenziale ruolo della non corretta informazione che, sempre più spesso, viene data sui funghi dai più diffusi mezzi di informazione. Ci riferiamo in particolare a

quella veicolata nell’ambito di alcune trasmissioni televisive e su certa carta stampata, diffusa da presunti “esperti di funghi”, che risulta spesso farcita di superficialità, pressapochismo, disconoscenza e superstizioni e che può creare, nella pubblica opinione, un disorientamento così elevato da vanificare ogni sforzo informativo di corretta prevenzione reso sia dai Servizi pubblici che dalle Associazioni di Volontariato. A documentare tutto ciò è l’intervento di un noto cuoco che, in una trasmissione televisiva molto seguita dal pubblico, faceva riferimento ad un fantasioso metodo utile a rilevare, al momento della cottura, la presunta velenosità dei funghi. Sulla estrema pericolosità di tale evento è allarmante richiamare il fatto che una donna di Cosenza, nel 2014, facendo affidamento proprio sullo stesso falso criterio nel cucinare funghi da lei raccolti e consumati senza il preventivo controllo micologico, si procurò un gravissimo avvelenamento falloideo.

Alla luce di quanto esposto, riteniamo che i tempi siano maturi per passare ad una più approfondita, corretta e vasta informazione sul tema “funghi”, troppo spesso trattato in modo distorto e superficiale.

Abbiamo fondati motivi per ritenere che la “disinformazione sui funghi”, resa in troppo numerose occasioni dai mezzi di informazione, possa avere una orresponsabilità oggettiva” nel verificarsi degli episodi di intossicazione. Un minuto di disinformazione in una rete televisiva nazionale o locale vanifica il lavoro di

chi fa seria prevenzione sulle intossicazione da funghi. Appare evidente che non è sufficiente essere frequentatori dei boschi e raccoglitori di funghi o chef conosciuti, per essere considerati “esperti di funghi”.

Rivolgiamo pertanto un accorato e pressante

 

A P P E L L O

 

affinché vengano poste regole precise che impongano, a qualunque operatore dell’informazione in qualunque contesto operi, prima di trattare l’argomento funghi, di consultare preventivamente, per le rispettive competenze, - i Micologi degli Ispettorati Micologici,

- i Tossicologi dei Centri Antiveleni,

- i Micologi dell’AMB (contattabili tramite i Referenti Nazionali AMB sotto indicati).

Auspichiamo altresì che venga realizzata una pubblica campagna di spot pubblicitari televisivi (tipo “Pubblicità Progresso”) sul “consumo in sicurezza dei funghi” curata, a garanzia dei corretti contenuti, dalle medesime figure professionali.

Trento, 2 luglio 2015

I Referenti nazionali per la Micotossicologia dellAMB

Dr. Luigi Cocchi

Dr. Carmine Siniscalco

Per la Confederazione Micologica Calabrese (CMC)

Dr. Francesco Toteda

(Presidente CMC)

Dr. Ernesto Marra

(Direttore Comitato Scientifico CMC)

Il Direttore del Centro AntiVeleni (CAV)

Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Milano

Dr.ssa Franca Davanzo

Apprendo una notizia che mi riempie di tristezza, Anna Chiofalo ci ha lasciato.

Donna di genuina espressione di una cultura ben radicata di cui incarnava l'immaginario più ricco, dotata di schietta e vera personalità.

Maestra di vita, ha valorizzato incontri culturali prestigiosi guadagnandosi la stima e il rispetto di tutti.

Messinaweb.eu si associa al cordoglio dei familiari tutti.

Messina 10/07/2015

 

 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Si conclude la mostra di Angelo Savasta con un finissage cui hanno preso parte il comm. Domenico Venuti presidente del Centro Studi Universitari di Messina,

l arch Aurora Coppolino, il dr Ivo Blandina, il dr Denaro e consorte dott.ssa Maria Di Giorgi che è stata la madrina dell'evento  e tanti illustri personalità, quali il vicepresidente dell'Accademia Euromediterranea delle Arti dr Gennaro Galdi e l'avv. Letizia Prestigiacomo unitamente al poeta Malambrì, vincitore del Premio Targa Vaticano 2015 per la poesia. La mostra sulle rotte di Ulisse  prosegue la precedente Venti di Eolo, in cui sempre presente è il mito del Mediterraneo che l'antico cantore Omero ha reso immortale con i suoi versi.

Angelo Savasta  donerà l opera Il postino a Salina a Anna Mazzaglia presidente Entr'acte, in presenza della madrina del Festival Maria Grazia Cucinotta

 

 

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