Sembra impossibile accettare che la vitalità e l’euforia mentale e culturale che ha tratteggiato il percorso di vita di Anna Chiofalo si sia concluso oggi tramite l’eternità di un commiato privo di ogni saluto.
Prima donna del suo tempo, dotata di una caratteriale unicità, ha vissuto tramite il suo impegno sociale, i decenni culturali della storia della nostra città.
Negli anni novanta il salotto “La Caperrina” era il fulcro di Messina.
Gli incontri pullulavano di artisti, poeti, musicisti, critici d’arte, tutto si svolgeva sotto l’egida di un appagamento culturale e affettivo curato e organizzato da Anna Chiofalo.
Poetessa, presidente del premio “A Lei” dedicato alla madre, dotata di una grande conoscenza e memoria culturale. Amava la musica dando maggiore attenzione all’operetta, asseriva, che se fosse stata un personaggio della stessa, si sarebbe identificata in “Frou Frou” per l’esuberanza caratteriale.
Negli ultimi anni il passare del tempo aveva addolcito il suo carattere forte e impulsivo, ultimamente cercava di smussare gli incontri e scontri di una società mirata a volte … alla ricerca di un arrogante arrivismo che avvilisce i rapporti umani e l’arte in generale. Anna, per un utopico bisogno di pace tratteggiava delle reti invisibili che tenessero insieme identità preposte alla supremazia del potere.
Ho diviso con lei 30 anni di attività cittadina, l’amore per l’arte e la conoscenza, i cambiamenti generazionali , le lontananze, i perduti affetti. abbiamo diviso le piccole o grandi cose che rendono bella la nostra quotidiana esistenza.
Oggi, il mio cuore ha graffi profondi , un’amica che è stata un tassello importante della mia vita, ha lasciato le sofferenze terrene per inoltrarsi verso un Dio pietoso che tutto vede e tutto sente.
Mi mancherà la sua voce, il suo buon giorno alla vita la sua forza interiore.
Con lei si è spenta … la parte gioiosa dei ricordi legati alla nostra giovinezza e alla quinta stagione della vita …. l’amicizia.
Ciao Anna ti porterò sempre nel cuore .
Fortunata