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Si sono riuniti nella sala conferenze dello studio del Prof. Avv. Maurizio Ballistreri i componenti della Commissione deputata a selezionare le otto personalità messinesi che distintisi nel campo dell’arte, della medicina, del diritto, del sociale, della cultura, dell’istruzione, risultano essere meritevoli di riconoscimento nell’ambito della V edizione del Premio Orione promossa dall’Associazione culturale Messina web.eu presieduta da Rosario Fodale, già insignito di medaglia del Presidente della Repubblica.

La Commissione i cui lavori sono stati introdotti dall’avv. Silvana Paratore, è presieduta da S.E. dott. Melchiorre Briguglio Procuratore Generale della Repubblica, ed è altresì composta dall’On. Avv. Prof. Maurizio Ballistreri docente di diritto del lavoro Università degli Studi di Messina, dai prof.ri Giovanni Giacobbe pneumologo, dal prof. Salvatore Restivo pneumologo, dalla prof.ssa Caterina Barillaro docente di Geografia presso l’Università degli Studi di Messina, dalla prof.ssa Gisella Camelia docente di chimica all’ITES Jaci, dal prof. Pino Franciò cardiochirurgo presso Ospedale Papardo di Messina, dalla dott.ssa Marisa Mercurio Dirigente presso la sovrintendenza Beni Culturali di Messina, dalla dott.ssa Crieleison Gaetana Dirigente Scolastico Liceo Maurolico di Messina, dal dott. Calapai Giuseppe consulente fiscale e tributario, dal Pres. ANC sez. di Messina Luogotenente Armando Pesco, dal Pres. Ass. Amici della Gente Lucio Crupi, dal dott. Rosario Abbate Dirigente Scolastico ITES Jaci di Messina, dalla dott.ssa Rachele Gerace, da Carmine Raffa Pres. Ass. culturale Sicilia Leader.

L'Associazione CulturaleMessinaweb.eu”, presieduta dal sig. Rosario Fodale, si occupa di diffondere la cultura nelle sue varie componenti (arte, storia, tradizioni, ecc..) rivolgendosi a una vasta cerchia di appassionati, interessati e studiosi, con particolare riguardo ai giovani e con attenzione alle associazioni che perseguono analoghi fini, nella prospettiva di potere  proficuamente valorizzare il  vasto patrimonio culturale di Messina.

Per informazioni relative alle finalità, ai servizi e alle attività organizzate è possibile contattare l’Associazione via e-mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o visitare il sito internet all’indirizzo www.messinaweb.eu.

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Messina 12/11/2013 - Si è svolta ieri all'Auditorium della Gazzetta del Sud di Messina, la presentazione del libro: Lo stivale zoppo. Una storia irriverente dal fascismo ad oggi di Roberto Gervaso. Presente l'autore che, intervistato dal dott. Lino Morgante moderatore dell'incontro, ha ironicamente illustrato il suo lavoro.

"Lo stivale zoppo. Una storia irriverente dal fascismo ad oggi "

Mussolini non è morto nell'aprile del 1945. Il corpo esposto in piazzale Loreto non era il suo. Grazie a una fuga rocambolesca con scambio di persona, è riuscito a rifugiarsi in Svizzera sotto mentite spoglie. Lì ha ricominciato una seconda vita trovando lavoro come giornalista (la sua prima passione) per un piccolo quotidiano ticinese. Dopo i primi pungenti articoli, il direttore lo manderà inviato in Italia per una serie di reportage, che racconteranno il nostro paese dalla ricostruzione al '68, dal rapimento di Moro all'ascesa di Berlusconi, fino alle vicende del governo Letta e della condanna del Cavaliere. Con questo stratagemma narrativo, Roberto Gervaso compone una storia irriverente del nostro Paese, dal trattato di Versailles ai giorni nostri, e ci accompagna in una cavalcata lungo il secolo che ci ha resi quel che siamo.

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- di Silvana PARATORE -

Si è svolta a Messina, presso il Salone della Borsa della Camera di Commercio, la Giornata Nazionale di Mobilitazione contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione pensata e voluta da Confcommercio Imprese per l’Italia per promuovere una forte impegno e un coinvolgimento delle Istituzioni, degli operatori del settore e di tutti contro le piaghe dell’abusivismo commerciale e della contraffazione per le pesantissime ricadute che questa forma di concorrenza sleale provoca sull’economia reale. La ConfCommercio Italia Messina presieduta da Carmelo Picciotto, ha aderito a questa iniziativa nazionale con un incontro –dibattito pubblico  il cui scopo è stato quello di denunciare - dati alla mano - l’entità e le conseguenze sull’economia di questi fenomeni legati alla criminalità, soprattuttoin un momento di crisi come quello attuale, in cui imprese degli svariati settori di rappresentanza sono messe a dura prova dal crollo dei consumi, da una pressione fiscale insostenibile e da una carenza cronica di liquidità.

Previsto durante l’incontro, il collegamento in diretta streaming con la sede nazionale di Roma dove sono intervenuti il Presidente di Confcommercio Italia dott. Carlo Sangalli, il Ministro dell’interno On. Angelino Alfano, il Ministro per lo sviluppo economico dott. Flavio Zanonato, il Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza dott. Pasquale Debidda. Al termine del collegamento si è svolta una tavola rotonda moderata dall’Avv. Silvana Paratore, in cui oltre il Presidente di ConfCommercio Italia Messina Carmelo Picciotto, hanno relazionato sul tema, il Vice prefetto di Messina dott.ssa Maria Antonietta Cerniglia, il Maggiore della Guardia di Finanza dott. Marco Cavaliere, il Prorettore alla Didattica dell’Università degli Studi di MESSINA prof. Pietro Perconti, il Responsabile provinciale slow food dott. Rosario Gugliotta.E’ stato sottolineato, nel corso dell’evento, come importante sia individuare e promuovere azioni aziendali (quali l’incentivazione della brevettazione, l’utilizzo di nuove tecnologie anticontraffazione, l’intensificazione dei controlli sulle fasi produttive, ecc)volte a prevenire e reprimere la contraffazione svolgendo, allo stesso tempo, un’attività di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica. L'abusivismo commerciale è, si è detto, un universo variegato e complesso, all'interno del quale sono ricomprese una serie di attività che hanno tutte in comune la vendita di beni e servizi da parte di individui che non sono in possesso di regolare licenza e che di fatto danneggiano non solo le imprese ma tutta la comunità, attraverso evasione fiscale, che non rispettano le regole del mercato e del lavoro. Occorre ha detto il Presidente di ConfCommercio di Messina, una campagna di sensibilizzazione per la diffusione di una consapevole cultura del consumo.

Gli abusivi, ha accennato il vice prefetto Cerniglia, arrecano danno all’economia, alla legalità e non per ultimo al decoro urbano della città e quindi, per contrastare questo fenomeno che si preannuncia essere dilagante, è importante perseguire il crimine battendo a tappeto l’intera zona comunale ed attivando una forte e duratura azione di repressione. Ogni giorno, ha aggiunto il Responsabile Provinciale Slow Food Gugliotta, il sistema paese perde 164 milioni di euro: è il fatturato dell’Italian sounding, cioé dei prodotti agroalimentari contraffatti e venduti come Made in Italy. La falsificazione, infatti, si basa essenzialmente sullo sfruttamento illecito della reputazione della “denominazione di origine protetta”, dell’”indicazione geografica protetta” e della falsa dicitura “Made in Italy”. Il valore di questo fenomeno illegale è in crescita ed è stimato intorno ad alcune decine di miliardi di euro l’anno.   La lotta alla contraffazione, quindi, ha concluso, deve andare di pari passo con l’educazione alla cultura del cibo e a quella ambientale.Interessante l’intervento del Maggiore della Guardia di Finanza di Messina dott. Marco Cavaliere che ha riportato dei dati concreti evidenziando come nel 2003  si  sequestravano annualmente 34 milioni di «pezzi»  contraffatti; nel 2004 si è passati a 95 milioni; nell’ultime quattro annualità (2008-2012) si è registrata una media di 105 milioni. Ha altresì aggiunto che tra  il  2005  e  il  2009  si  registrava  una  media  annua  di  50  arresti  per associazione  a  delinquere  finalizzata  alla  contraffazione; nel  biennio 2010-2011 si è passati a 110 con un giro d’affari stimato tra il 2% e il 7% dell’intero commercio mondiale.Circa metà dei soggetti segnalati per contraffazione all’Autorità Giudiziaria sono italiani (20% senegalesi – 16% cinesi – 5% marocchini) . Incisivo l’intervento del dott. La Fauci, consulente fiscale che ha proposto al presidente Carmelo Picciotto di elaborare delle iniziative attraverso un confronto aperto a tutte le associazioni di categoria, aggiungendo come l’abusivismo, a volte, non è una scelta ma un frutto dei nostri tempi.

Al termine dell’ incontro gli imprenditori presenti hanno avuto modo di illustrare alle autorità presenti le problematiche da loro vissute sulla propria pelle. In particolare è intervenuto Giuseppe Gangemi dell’Ottica PrimaVista di Messina che ha ben evidenziato le problematicità del settore ottico e le conseguenze sulla propria azienda del dilagare della contraffazione di occhiali non rispondenti a standard di qualità con conseguente pregiudizio per la salute di chi li compra.

 

Eroi

 Non dimentichiamo  il sacrificio dei nostri eroi:

Appuntato Domenico INTRAVAIA 44 anni ,

Maresciallo Alfio RAGAZZI anni 39,

Maresciallo Giovanni CAVALLARO 47 anni,

Maresciallo Daniele GHIONE 31 anni,

Luogotenente Enzo FREGOSI 56 anni,

Maresciallo Alfonso TRINCONE 44 anni,

Maresciallo Massimiliano BRUNO 40 anni,

Vicebrigadiere Giuseppe COLETTA 39 anni,

Vicebrigadiere Ivan GHITTI 30 Anni,

Carabiniere Orazio MAIORANA 29 anni,

Carabiniere Andrea FILIPPA, anni 33.

Maresciallo Filippo MERLINO 45 anni,

Tenente Massimo FICUCIELLO 35 anni,

Maresciallo Silvio OLLA anni 32,

Carabiniere Emanuele FERARO anni 28,

Militare Alessandro CARRISI anni 23,

Funzionario civile Marco BECI anni 43,

Caporal Maggiore Pietro PETRUCCI anni 22,

Aiuto Regista Stefano ROLLA anni 65.

 

 

Si dia il giusto riconoscimento agli Eroi di Nassiriya!

 Il tentativo degli attenti e reattivi Carabinieri di guardia all'ingresso della base "Maestrale" di fermare con le armi in dotazione i due attentatori suicidi riuscì appieno, tant'è che il camion non esplose all'interno della caserma ma sul cancello di entrata, altrimenti la strage sarebbe stata di ben più ampie dimensioni.

 

vescovo - intervista

 

"Quale Pastore e Vescovo di questa amata terra, a nome della comunità diocesana, rinnovo la profonda vicinanza e la viva solidarietà ai giovani immigrati, accolti nella nostra Città e ospitati presso la struttura universitaria del PalaNebiolo, che ho potuto visitare lo scorso giovedì, 7 novembre.

Ho trovato inopportuno, perché privo di fondamento, il titolo dell’articolo della Gazzetta del Sud “La Chiesa adesso tende la mano ai migranti”, apparso venerdì 8 novembre u.s., a pag. 27.

A tal proposito, desidero ricordare che da più di trent’anni, da quando è iniziata la presenza di fratelli e sorelle nel nostro territorio provenienti da altri Paesi, attraverso gli Uffici pastorali “Migrantes” e “Caritas”, la Chiesa di Messina è stata tra le poche Istituzioni che ha accolto e sostenuto in diversi modi tali presenze divenute ogni anno sempre più numerose. La sua attenzione verso il mondo degli immigrati, oltre l’aiuto quotidiano e concreto per venire incontro alle loro necessità, è stata sempre accompagnata dal prezioso e delicato lavoro di sensibilizzazione e di educazione della comunità civile ed ecclesiale all’accoglienza e al rispetto delle loro culture e delle loro fedi religiose, nella prospettiva di un percorso di vera inclusione e cittadinanza. L’interesse della Chiesa e della comunità cristiana verso i migranti non comincia “adesso” e non è legato ad una situazione drammatica e contingente, ma è atteggiamento e stile di vita, è espressione di genuina carità e di una fede che vede e riconosce in ogni uomo un fratello da accogliere e amare.

In merito alla presenza dei giovani immigrati presso il PalaNebiolo, devo ricordare che fin dall’inizio non è mancata la presenza e l’impegno concreto di Mons. Vincenzo D’Arrigo e della comunità parrocchiale sul cui territorio ricade la struttura, di numerosi operatori pastorali e della Caritas, tutte espressioni della presenza e del servizio della Chiesa di Messina e del suo Vescovo.

Mi auguro, infine, che la stampa, continui a tenere alta l’attenzione sul fenomeno migratorio: occorre denunciare il modello culturale e soprattutto l’atteggiamento politico, regionale, nazionale ed europeo, che non sempre riconosce alle persone “il diritto di avere diritti”, che non rispetta e tutela la dignità umana di milioni di migranti, evitando di giudicare e legiferare tramite i soli criteri di diversità, di difesa, di paura, di discriminazione, di interessi economici, ecc.

Occorre, soprattutto, pensare ad una legge organica sul diritto d’asilo, lavorare per un sistema d’accoglienza adeguato ai nuovi flussi migratori e rivedere le normative italiane sull’immigrazione, offrendo nuove opportunità per tutelare il diritto al lavoro, alla ricomposizione familiare e alla piena cittadinanza."

+ Calogero La Piana

Arcivescovo

 

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Non è una storia da raccontare perché difficile sarebbe descriverla. La festa di San Martino organizzata, per il secondo anno consecutivo dall’A.S.D. I Normanni di Tremestieri è un evento che va assolutamente vissuto. Diverse sono le emozioni rimaste negli organizzatori ma soprattutto nella numerosa gente che ha, allegramente, partecipato alla serata .

Tra le degustazioni previste, fagioli con le cotiche, maccheroni al sugo di maiale, panino con la salsiccia, costata di maiale e castagne al forno nonché delizie e prelibatezze dolciarie. Il tutto accompagnato da vino di ottima annata.

La musica dei “sempre giovani” ha accompagnato lo scorrere del tempo. Al resto ci hanno pensato loro: I normanni e cioè Orazio Arena, Salvatore Brigandì, Angelo Cucinotta, Mimmo Lucà, Maurizio Fucile, Carmelo Parisi, Davide Di Novo, Dino Privitera, Giuseppe De Luca, Riino Lo Presti, Pippo Lo Miglio ed il piccolo Antonio Parisi con la partecipazione straordinaria di Silvana Paratore e di Rosario Fodale dell’Associazione Messinaweb.eu.

Il recupero della tradizione del Santo Patrono dei viaggiatori, dei soldati, degli osti e dei vignaioli è una delle feste popolari più diffuse e risale agli antichi cicli rurali, quando l'anno agricolo terminava proprio durante la cosiddetta "estate di San Martino" con feste di ringraziamento per il raccolto ed auspici di propiziazione per l'anno che stava per giungere.

Per il paese di Tremestieri rappresenta anche qualcosa in più: l’essere riusciti, in un periodo di crisi economica e di difficoltà che coinvolgono tutte le famiglie, per aspetti e profili diversi, far trascorrere un momento di piacevole serenità in cui sia pure per un paio di ore, si è tentato di far “dimenticare” i problemi con semplici gesti quali un sorriso, una stretta di mano, un saluto, un ballo, un “brindare” tutti insieme .

 
a targain lingua  siciliana–dedicata al patriota Giuseppe Sciva
nel giorno della scopertura della lapide in suo onore  da parte
dell’Associazione Culturale ASAS e donata al Comune di Messina
.


Cincu, li tocca di campana
e ancora lu suli ca dimura
a fari nasciri stu jornu di svintura
unni puru l’ogghiu di la lampa
la strata di lu micciu chiù non ‘nserta ;

Battunu a la porta di la cella
lu marasciallu cu li so’ sirventi
e du’ monaci ‘nta li so’ cialomi
c’ ‘u surdateddu chi l’acqua santa teni
chi russu sangu divintata pari;

‘Ssittatu ‘nta spunna d’’u so lettu
varda lu catu supra di lu scannu
e pari ca ‘ntò chiaru d’’u matinu
salutu a un cumpagnu sta facennu
comu pi’ diri: “minni staiju annannu”;

Ci leggiunu ‘na carta aunni dici:
“lu Riali Tribunali  di Missina
cunnanna a la pena di la morti
pi l’indumani ,Sciva ‘ntisu Peppi
mastru scarparu d ‘anni vinti setti”

“P’ havìri isatu cu’ primeditazioni
la so arma  contru li surdati
aizzannu la fudda cunvinuta
contra la riali maijstati,
pi’ livarici a lu Re Firdinandu
di la citadi di Missina lu cumannu ”


“Staiju vinennu” Peppi ci rispunni
“tiniti ‘sta littra pi me muggheri
dicitici chi cianciu la me sorti
mi pirdunassi  pi ‘stu gran duluri
chi ci lassai pi la so svintura”;

“A me figgiu mi lu baciassi forti
e ci dicissi chi so patri non tradiu
li so cumpagni e mancu li so amici
suppurtannu li savizij chiù atroci ;

E parti ‘sta dulenti cumpagnia 
jè niru vistutu Peppi
scausu, cu’ nira fascia ‘ntesta
lu marasciallu lu teni a la catina
pi’  cunsularlu cu’ ‘na paluredda
ci parra d’’u tempu chi schizzìa ;



‘I don Brascu nesciuni a filera
intra a la Cittadella vannu lenti
pir  la Chiazza d’Armi su’ diretti
unni  s‘havia chiudiri  ‘sta storia
infami, vuluta d’omini fitenti;

Spetta lu plutuni già alliniatu
lu capitanu passia scunsulatu
ci mettunu davanti ‘u cunnannatu
un monacu cuntinua a prijari
la stola viola lu ventu fa isari;

Poi dugna lu cumannu a lu plutuni
si sentunu li spari ‘dda matina
longu sghiggìa la cucca e sinni vola
e Peppi cadi  avanti  a ginucchiuni
“a nuddu tradia !” fu l’ultimu lamentu
e poi si distenni’nterra  ‘nta la rina;

Lu celu chi già ‘i grigiu era tinciutu
mentri ‘u monacu dugna l’unzioni
niru diventa comu di carbuni
lu suli, chi c’havia acora ritardatu,
s ‘ammuccia, pir non  essiri vardatu;

‘Ddu dui d’ottobri d’’u quarantasetti
intra li mura infami di ‘ddu forti
la vita ci livaru a Peppi Sciva
e pir Missina fu tutta ‘na cianciuta;

Ora cu’ gran rispettu lu ricurdamu
l’unuri è soi e gilusi lu sarbamu
a li figghioli  ‘stu ricordu cunsignamu
chi fina a ora l’ esempiu iddu n’insigna
jè di luttari pir l’idei a facci aperta!

‘Sta petra chi a iddu è didicata
pi’  lu so amuri pir la libirtati
ritorna a dari lustru a ‘sta citadi.

ONURI PI’SEMPRI A GIUSEPPI SCIVA  !!!

Antonio Cattino 10.10. 2013,ogni diritto risevato secon do legge.



Traduzione in lingua Italiana:

Cinque,i tocchi di campana:

Cinque,i tocchi di campana/e ancora il sole ritarda/a far nascere questo giorno di sventura /
dove pure l’olio della lampada/ non indovina la strada dello stoppino;

Bussano alla porta della cella/il maresciallo coi suoi aiutanti/e due frati nelle loro litanie/
col soldatino che porta l’acqua santa/che rosso sangue pare diventata;

Seduto alla sponda del suo letto/guarda il catino sopra il suo sgabello/e pare che nel chiaro
del mattino/saluto a un compagno stia facendo/come per dire :”me ne sto andando”;

Gli leggono una carta dove dice:” Il Reale Tribunale di Messina/condanna alla pena della morte/
per l’indomani,Sciva inteso Peppe ,maestro calzolaio di anni ventisette”;

“Per avere alzato con premeditazione/la sua arma contro i soldati/aizzando
la folla convenuta/contro la reale maestà/per togliere al re Ferdinando/
della città di Messina il dominio”

”Sto venendo Peppe risponde/tenete questa lettera per mia moglie/ditele
che rimpiango la mia sorte/e mi perdoni per questo gran dolore/che le ho lasciato per la sua sventura”;

“ A mio figlio me lo baciasse forte/e gli dica che suo padre non ha tradito/isuoi compagni e neanche i suoi amici/sopportando le torture più atroci”;

E parte questa dolente compagnia/Peppe è vestito di nero/scalzo,con una nera fascia in testa/
il maresciallo lo tiene per la catenella/per consolarlo con una parolina/gli parla del tempo che pioviggina;

Da don Blasco escono in fila/e vanno lenti dentro la Cittadella/sono diretti verso la Piazza d’Armi/
dove si doveva chiudere questa storia/infame voluta da uomini da poco;

Attende il plotone già allineato/il capitano passeggia sconsolato/mettono loro davanti il condannato/
un frate continua a pregare/la sola viola il vento fa alzare;

Poi da il comando al plotone/ si sentono gli spari quella mattina/la civetta fa un lungo squittio e vola via/
Peppe cade in avanti in ginocchio/ “non ho tradito nessuno” fu l’ultimo lamento/e poi a terra si distende sulla sabbia;

Il cielo che già di grigio era tinto/mentre il frate da l’unzione/nero diventa come di carbone/il sole,
che aveva ancora ritardato/si nasconde per non essere guardato;

Quel  due d’ottobre del quarantasette/dentro le mura infami di quel forte/la vita hanno tolto a  Peppe Sciva/e per Messina è stato tutto un pianto;
Ora con gran rispetto lo ricordiamo/l’onore è suo e gelosi lo conserviamo/ai giovani questo ricordo consegniamo / perchè finora l’esempio a noi insegna/è di lottare per le idee a viso aperto!
Questa pietra che a lui è dedicata/per il suo amore per la libertà/ritorna a dare lustro a questa città.
ONORE PER SEMPRE A GIUSEPPE SCIVA !!!
Antonio Cattino – 10 ottobre 2013.









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 Alle 21.30 di ieri, 08 novembre, un piccolo natante con a bordo, probabilmente 5 migranti è attraccato al “molo Madonnina”  di Lampedusa dove i “nuovi arrivati” hanno, inizialmente, fatto perdere le loro tracce. I militari dell’Esercito, impiegati nell’operazione strade sicure, presenti sull’isola da quasi 5 anni hanno notato dei “volti nuovi” associati ad un atteggiamento non comune ai migranti già presenti sull’isola. Lo sguardo spaurito dei due ragazzi che si aggiravano nei pressi dell’aeroporto, sicuramente in cerca di aiuto, non è sfuggito all’occhio vigile dei militari dell’Esercito Italiano.  I militari, appartenenti al 1 reggimento trasmissioni di Milano, hanno immediatamente attuato l’ormai standard, procedura e dopo pochi minuti i due ragazzi si sono stati accompagnati al Centro di Soccorso e Prima Accoglienza (CSPA) di Lampedusa dove hanno ritrovato altri due connazionali che nel frattempo erano stati individuati dai carabinieri dell’isola.  

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