- di Silvana PARATORE -
Si è svolta a Messina, presso il Salone della Borsa della Camera di Commercio, la Giornata Nazionale di Mobilitazione contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione pensata e voluta da Confcommercio Imprese per l’Italia per promuovere una forte impegno e un coinvolgimento delle Istituzioni, degli operatori del settore e di tutti contro le piaghe dell’abusivismo commerciale e della contraffazione per le pesantissime ricadute che questa forma di concorrenza sleale provoca sull’economia reale. La ConfCommercio Italia Messina presieduta da Carmelo Picciotto, ha aderito a questa iniziativa nazionale con un incontro –dibattito pubblico il cui scopo è stato quello di denunciare - dati alla mano - l’entità e le conseguenze sull’economia di questi fenomeni legati alla criminalità, soprattuttoin un momento di crisi come quello attuale, in cui imprese degli svariati settori di rappresentanza sono messe a dura prova dal crollo dei consumi, da una pressione fiscale insostenibile e da una carenza cronica di liquidità.
Previsto durante l’incontro, il collegamento in diretta streaming con la sede nazionale di Roma dove sono intervenuti il Presidente di Confcommercio Italia dott. Carlo Sangalli, il Ministro dell’interno On. Angelino Alfano, il Ministro per lo sviluppo economico dott. Flavio Zanonato, il Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza dott. Pasquale Debidda. Al termine del collegamento si è svolta una tavola rotonda moderata dall’Avv. Silvana Paratore, in cui oltre il Presidente di ConfCommercio Italia Messina Carmelo Picciotto, hanno relazionato sul tema, il Vice prefetto di Messina dott.ssa Maria Antonietta Cerniglia, il Maggiore della Guardia di Finanza dott. Marco Cavaliere, il Prorettore alla Didattica dell’Università degli Studi di MESSINA prof. Pietro Perconti, il Responsabile provinciale slow food dott. Rosario Gugliotta.E’ stato sottolineato, nel corso dell’evento, come importante sia individuare e promuovere azioni aziendali (quali l’incentivazione della brevettazione, l’utilizzo di nuove tecnologie anticontraffazione, l’intensificazione dei controlli sulle fasi produttive, ecc)volte a prevenire e reprimere la contraffazione svolgendo, allo stesso tempo, un’attività di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica. L'abusivismo commerciale è, si è detto, un universo variegato e complesso, all'interno del quale sono ricomprese una serie di attività che hanno tutte in comune la vendita di beni e servizi da parte di individui che non sono in possesso di regolare licenza e che di fatto danneggiano non solo le imprese ma tutta la comunità, attraverso evasione fiscale, che non rispettano le regole del mercato e del lavoro. Occorre ha detto il Presidente di ConfCommercio di Messina, una campagna di sensibilizzazione per la diffusione di una consapevole cultura del consumo.
Gli abusivi, ha accennato il vice prefetto Cerniglia, arrecano danno all’economia, alla legalità e non per ultimo al decoro urbano della città e quindi, per contrastare questo fenomeno che si preannuncia essere dilagante, è importante perseguire il crimine battendo a tappeto l’intera zona comunale ed attivando una forte e duratura azione di repressione. Ogni giorno, ha aggiunto il Responsabile Provinciale Slow Food Gugliotta, il sistema paese perde 164 milioni di euro: è il fatturato dell’Italian sounding, cioé dei prodotti agroalimentari contraffatti e venduti come Made in Italy. La falsificazione, infatti, si basa essenzialmente sullo sfruttamento illecito della reputazione della “denominazione di origine protetta”, dell’”indicazione geografica protetta” e della falsa dicitura “Made in Italy”. Il valore di questo fenomeno illegale è in crescita ed è stimato intorno ad alcune decine di miliardi di euro l’anno. La lotta alla contraffazione, quindi, ha concluso, deve andare di pari passo con l’educazione alla cultura del cibo e a quella ambientale.Interessante l’intervento del Maggiore della Guardia di Finanza di Messina dott. Marco Cavaliere che ha riportato dei dati concreti evidenziando come nel 2003 si sequestravano annualmente 34 milioni di «pezzi» contraffatti; nel 2004 si è passati a 95 milioni; nell’ultime quattro annualità (2008-2012) si è registrata una media di 105 milioni. Ha altresì aggiunto che tra il 2005 e il 2009 si registrava una media annua di 50 arresti per associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione; nel biennio 2010-2011 si è passati a 110 con un giro d’affari stimato tra il 2% e il 7% dell’intero commercio mondiale.Circa metà dei soggetti segnalati per contraffazione all’Autorità Giudiziaria sono italiani (20% senegalesi – 16% cinesi – 5% marocchini) . Incisivo l’intervento del dott. La Fauci, consulente fiscale che ha proposto al presidente Carmelo Picciotto di elaborare delle iniziative attraverso un confronto aperto a tutte le associazioni di categoria, aggiungendo come l’abusivismo, a volte, non è una scelta ma un frutto dei nostri tempi.
Al termine dell’ incontro gli imprenditori presenti hanno avuto modo di illustrare alle autorità presenti le problematiche da loro vissute sulla propria pelle. In particolare è intervenuto Giuseppe Gangemi dell’Ottica PrimaVista di Messina che ha ben evidenziato le problematicità del settore ottico e le conseguenze sulla propria azienda del dilagare della contraffazione di occhiali non rispondenti a standard di qualità con conseguente pregiudizio per la salute di chi li compra.