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rfodale

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di Michele Cappotto

Altitudine: m. 50  s.l.m.
Territorio e risorse: Briga Superiore, è una frazione collinare della I Circoscrizione del comune di Messina, distante circa 16 km a Sud dal centro cittadino. Sorge in una stretta vallata percorsa dall’omonimo torrente, ove sono diffuse colture di agrumi e uliveti.

Come arrivare: Unica via d'accesso al villaggio è la stretta e tortuosa Strada Provinciale n. 34 che da Briga Marina (S.S. 114) dopo circa 2 km porta in paese. Il villaggio è collegato al centro cittadino dalla linea di autobus ATM n° 4 (Z.I.R. -Briga Superiore).

Orari dei bus
Z.I.R.                                         5.45   7.05   8.55  10.55   12.45  14.45  16.45    19.05
BIVIO S. MARGHERITA       6.00   7.30   9.25   11.25  13.15  15.15   17.15    19.25
BRIGA SUP.                            6.15   7.50   9.45   11.40  13.35  15.35   17.35    19.55

BRIGA SUP.                            6.20   7.55   9.50   11.45   13.45  15.45   17.45   20.00
BIVIO S.MARGHERITA        6.35   8.15  10.15  12.00   14.05  16.05  18.05   20.15
Z.I.R.                                        6.55    8.45  10.45  12.30  14.35  16.35   18.35    20.45

Prefissi:  tel. 090  - c.a.p. 98139

Etimologia: Il nome "Briga", deriverebbe dal termine "Brica" (riferibile ad una pianta arbustiva chiamata “Erica”  che cresce abbondante nel territorio); l'aggettivo di Superiore, invece, fu inserito per distinguerla dalla vicina Briga Marina.

Abitanti: brigoti  (215 unità nel 2001)

Patrono: San Giorgio martire

Cenni storici : Le sue radici affondano nel periodo medioevale, allorquando le popolazioni rivierasche cercavano rifugio tra le colline e le strette valli per sfuggire alle incursioni dei pirati saraceni. Nel secolo XIII Briga fu parte del territorio del monastero benedettino di San Placido Calonerò. Nel XVII secolo passò sotto il dominio spagnolo. Nel 1866, quando lo Stato italiano sciolse gli ordini monastici confiscando loro i beni e mettendoli all'asta, i terreni del villaggio, già di proprietà del monastero di San Placido Calonerò, furono acquistati da alcune famiglie facoltose che bonificarono il territorio impiantando agrumeti, vigneti e uliveti.
Da visitare: La chiesa del villaggio è intitolata a San Nicola di Bari. All'interno della chiesa sono stati ricollocati i settecenteschi altari del tempio distrutto nel terremoto del 1908. Interessante una tavola con la Madonna della Lettera, posta in fondo all'abside. Da ammirare è pure il complesso statuario del santo patrono San Giorgio martire a cavallo, opera lignea del XIX secolo. Non lontano, su una collina a sud dell’abitato, si trova l'eremo di San Placido il Vecchio che ancora oggi è un luogo di meditazione e di preghiera.
BRIGA  Marina si affaccia sulla costa tra l’abitato di Ponte Schiavo a nord  ed il villaggio di Giampilieri Marina a sud. Nel periodo estivo è una località balneare molto frequentata grazie al bel mare ed ai numerosi locali di intrattenimento che si trovano nei dintorni.
La località è nota anche come San Paolo, perché si tramanda che qui l’Apostolo Paolo vi approdò in occasione del suo viaggio da Siracusa a Roma. Ancor oggi, davanti ad una chiesetta posto al bivio per Briga Superiore esiste un masso in granito, che la tradizione popolare indica come il luogo dove San Paolo celebrò nell’occasione la Santa Messa e tenne una predica verso la popolazione locale. Nel corso dei secoli  il centro seguì le sorti di tutte le località rivierasche, divenendo bersaglio delle continue incursioni dei pirati barbareschi, tanto che finì per essere abbandonato dai suoi abitanti che cercarono rifugio sulle colline circostanti. Solo nel corso della seconda metà dell’Ottocento Briga Marina iniziò a ripopolarsi.
Il suo abitato è attraversato dalla via Nazionale, S.S.114 Orientale Sicula, dalla ferrovia Messina-Catania e dall’autostrada Messina-Catania.

Numeri utili:  Sportello polifunzionale circoscrizionale Centro Servizi: S.S. 114 Km. 14,700 – Fax 090.810159
                          Scuole Elementari: via Comunale n.1 tel. 090-810840
                          Farmacia: Virzì, via Nazionale n. 237 Briga Marina tel. 090-810031
                          Ufficio Postale: via Nazionale  n.65 tel. 090-610027


 Da visitare: La chiesa intitolata a San Paolo che si festeggia solennemente ogni 29 giugno.

di Michele Cappotto

Altitudine: m.199  s.l.m.)

Etimologia:  Il significato del toponimo potrebbe ricollegarsi al termine greco-bizantino “mèlon” o “mìlon”, che significa "ovino", ricollegabile a "luogo di pascolo". La specifica di "San Pietro" si riferisce al patrono del paese, San Pietro apostolo. Il centro è conosciuto anche come Mili Superiore.

Abitanti: miloti (769 unità nel 2001)

Territorio e risorse: Mili San Pietro è una frazione collinare a sud della città facente parte della I Circoscrizione.
E’ situata al centro di una vallata dei monti peloritani attraversata dal torrente Mili. Il territorio circostante è coltivato prevalentemente ad agrumeti, oliveti e vigneti con buona produzione di olio e vino. Nella sua parte più montana (fino a circa 1070 metri di altitudine) sono diffuse ampie pinete e castagneti.

Come arrivare:  Il villaggio dista circa 10 km dal centro di Messina. Per raggiungerlo si deve percorrere la S.S. 114 (ME – CT) fino al bivio con la S.P. 38  imboccata la quale, dopo aver attraversato il borgo di Mili S. Marco, si giunge al paese.  A breve distanza dall’incrocio con la provinciale si trova anche lo svincolo della tangenziale “Messina Sud – Tremestieri”, che consente di utilizzare altresì  l’autostrada A20 (Messina-Palermo) o la  A18 (Messina-Catania-Siracusa-Gela). Il trasporto pubblico è assicurato dall'Azienda Trasporti di Messina (ATM), con l’autobus n. 08 avente capolinea in Piazza Cavallotti.
Partenze:
CAVALLOTTI                   4.00 5.15 6.10 7.05   7.50                    
PROVINCIALE                  4.50 5.45 6.20 7.20   8.05                    
Z.I.R.                                  8.35 9.35 10.15 11.05 12.35 14.05 15.35 17.05 18.35 20.35
MILI S.PIETRO                  5.15 6.05 6.45 7.50   8.40 9.15 10.15 10.55 11.45 13.15 14.45 16.15 17.45 19.15 21.10

MILI S.PIETRO                  5.20 6.10 6.50 7.55   8.45 9.20 10.20 11.00 11.50 13.20 14.50 16.20 17.50 19.20 21.15
Z.I.R.                                  8.30   9.25 9.55 10.55 11.40 12.25 13.55 15.25 16.55 18.25 19.55  
VIA LA FARINA (ATM)   5.50 6.40 7.25                                                                                                          21.50
STAZIONE CENTRALE   6.00 6.55 7.40                                                                                                          22.00

PERCORSO: Cavallotti-Via S.Maria Alemanna-Via I Settembre-Via Cesare Battisti-Via Catania-Provinciale-Via C.Valeria Minissale S.S.114    bivio Mili - Mili S.Marco - Mili S. Pietro
RITORNO: Giunti a Minissale proseguire per Via Bonino - Via La Farina - Stazione C.le (fuori servizio Cavallotti) Via Bonino - Via La Farina - Stazione C.le (fuori servizio Cavallotti)                             

Prefissi: c.a.p. 98133 tel. 090

Numeri utili:  Bar – Tabacchi Micali tel. 090 – 881602
                        Ufficio Postale c/o Mili S. Marco  via S. Marco 12  tel. 090 – 881859
                        Farmacia c/o Mili marina  Caminiti Garufi via Nazionale tel 090 - 881792

Cenni storici Le origini del villaggio si fanno risalire all'epoca bizantina (sec. VI-VIII), quando intorno all'abbazia basiliana di Santa Maria cominciarono a sorgere i primi nuclei di case da parte dei contadini che lavoravano le estese terre di pertinenza dell'abbazia stessa. Dopo l’occupazione araba, durante la quale la struttura aveva subito una forte decadenza, il normanno Conte Ruggero nel 1092 fece riedificare la chiesa e l'annesso convento entro il quale vi fu tumulato suo figlio illegittimo di nome Giordano. Nei primi anni del Quattrocento, con l’ulteriore ristrutturazione ed ampliamento dell’abbazia,  si crearono le condizioni per un incremento più massiccio di abitanti ed un ulteriore sviluppo dell’abitato.

Da visitare: L’ Abbazia di Santa Maria di Mili, edificata nel 1092, sorge a valle dell’abitato. Presenta ancora oggi i tipici tratti dello stile arabo-normanno. La facciata ristrutturata nel XVI secolo è in stile barocco con due pinnacoli ai lati. Al centro un pregevole portale marmoreo sovrastato da un medaglione incassato con bassorilievo, raffigurante la Madonna col Bambino. L'architrave del portale è sorretta da due stipiti che terminano con mensole a doppia voluta. Ornano il complesso facciale due lesene con capitelli ed un mascherone centrale. L’interno, ad unica navata, è abbastanza spoglio ma presenta un soffitto ligneo a travature apparenti. Sulla navata si aprono le tre arcate acute, la cui centrale forma l’arco trionfale che delimita il breve presbiterio. Sul pavimento è presente un passaggio attraverso la quale si accede ad una cripta sotterranea composta da due piccole stanze nelle cui pareti sono ricavate dodici piccole nicchie, con sottostanti colatoi, entro le quali venivano lasciati i cadaveri dei monaci ad essiccare per la successiva mummificazione. Il monastero, che sorge accanto alla chiesa, ha subito vari interventi nell’Ottocento, dopo che furono cacciati i monaci: di tali periodo sono infatti le eleganti finestre incorniciate a mattoni ed una panoramica terrazza prospicente il lato del torrente. Due sono i cortili interni alla struttura separati da un arco.
La Chiesa di San Pietro Apostolo, ricostruita nel 1954 sul luogo e sul modello della più antica chiesa parrocchiale, demolita nel 1937. Dallo stile semplice e lineare è a una navata con abside centrale. Sulle pareti si aprono varie nicchie mensolate con statue di Santi. Di pregio custodite sono un dipinto su tavola raffigurante San Giorgio proveniente dall'omonima chiesetta rurale, risalente al XVI secolo; un'altra tavola, del 1638, del pittore Francesco Laganà, raffigurante la Madonna del Rosario tra angeli ed oranti, proveniente dalla chiesa dell'ex Abbazia basiliana; una tela, risalente al 1801 ed opera di Vincenzo Le Donne, raffigurante la Madonna tra i Santi Pietro e Paolo ed una statuetta in pietra raffigurante la Madonna col Bambino, del XVI secolo.
Il Santuario di San Sostene Martire, sorge in collina a circa 400 m s.l.m., in una posizione che domina il paese e la vallata del Mili. In esso si custodisce la statua marmorea del Santo Martire di Calcedonia, compatrono del paese, risalente al 1634 e opera di monaco basiliano di nome Luca.

Patrono: San Pietro Apostolo e San Sostene di Calcedonia (feste che ricorrono rispettivamente il 29 giugno e la prima domenica di settembre)
Tradizioni da non perdere:  Le principali manifestazioni religiose che si tengono a Mili San Pietro sono incentrate:  nel periodo natalizio, con novena e processione notturna accompagnata dal suono della “ciaramedda” e la organizzazione della manifestazione denominata "Il Presepe Miloto"; e durante la Settimana Santa, con l’allestimento dell'altare del "Sepolcro" nella chiesa parrocchiale (il Giovedì Santo) e la processione delle "Varette" (il Venerdì Santo). Molta partecipazione e devozione riscontrano poi la Festa di San Pietro Apostolo il 29 giugno, con solenne processione della statua del Santo Patrono per le vie del paese e la Prima domenica di settembre, con la festa di San Sostene martire, compatrono.

Briga Marina

Nov 23, 2024

di Michele Cappotto

  1. ( m. 8 s.l.m.)

Denominazione:Il nome "Briga", deriverebbe dal termine "Brica" riconducibile all'Erica, una pianta arbustiva molto diffusa nei dintorni.

 L'aggettivo di Marina, fu inserito per distinguerla dalla più antica  e vicina Briga Superiore.

Abitanti: brigoti ( 1.000 unità circa)

Territorio e risorse: Briga Marina (denominata anche San Paolo) è una frazione della I Circoscrizione del Comune di Messina, distante circa 14 km dal capoluogo. Nel periodo estivo, Briga marina è una località balneare molto frequentata, ricca di locali di intrattenimento situati sia lungo il suo litorale che nel centro del  paese.

Come arrivare:  Il suo abitato è attraversato dalla via Nazionale (S.S. 114 ME-CT). Briga Marina è collegata al centro cittadino dalla linea ATM n° 1 Altolia  (servizio integrato).

Orari

GIAMPILIERI SUP.           6.10 6.45 7.45 8.35 9.30 10.25 11.35 12.35 13.35 15.00 15.50 17.05 18.05 19.10 20.05 20.50

GIAMPILIERI R.F.I.          6.50 =.== =.== =.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

PARTENZA TRENO         6.55 =.== =.== =.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

ARRIVO ME C.LE             7.25 =.== =.== =.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

GIAMPILIERI R.F.I.          6.52 =.== =.== =.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

BRIGA MARINA               6.15 6.55 7.50 8.40 9.35 10.30 11.40 12.40 13.40 14.50 15.55 17.10 18.10 19.15 20.10

BRIGA SUPERIORE         7.00 =.== =.== =.== ==.== ==.== 12.45 13.45 ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

VIA LA FARINA (ATM)  .== =.== =.== =.== =.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.21.25

BRIGA SUPERIORE          7.05 =.== =.== =.== ==.== ==.== 12.50 13.50 ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

BRIGA MARINA                7.10 7.55 8.45 9.40 10.50 11.50 12.55 14.15 15.10 16.15 17.25 18.25 19.20 20.15

GIAMPILIERI R.F.I. =.== =.== =.== =.== =.== ==.== ==.== ==.== 14.20 ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

PARTENZA ME C.LE        =.== =.== =.== =.== ==.== ==.== ==.== 13.45 ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

ARRIVO TRENO               =.== =.== =.== ==.== ==.== ==.== 14.25 ==.== ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

GIAMPILIERI R.F.I. =.== =.== =.== =.== ==.== ==.== ==.== ==.== 14.30 ==.== ==.== ==.== ==.== ==.==

GIAMPILIERI SUP.            7.15 8.00 8.50 9.45 10.55 11.55 13.00 14.35 15.15 16.20 17.30 18.30 19.25 20.20

PERCORSO Altolia - Molino - Giampilieri - bivio - S.S.114 - bivio S.Margherita - S.S.114 - Minissale - Via Bonino - Via La Farina - Stazione C.le

Prefissi:  tel. 090  - c.a.p. 98139

Prefissi:  c.a.p. 98139  tel. 090

Numeri utili: Farmacia, via Nazionale n. 237  tel. 090-810031

                       Ufficio postale via Nazionale n. 65 tel. 090-610027

                       Scuola materna via Comunale n.1 tel 090-810840

Cenni storici: La storia risale all'epoca romana. Si tramanda infatti che San Paolo vi sia approdato proveniente da Siracusa e diretto a Roma. Ancor oggi, davanti alla Chiesetta di S. Paolo, antistante l'omonima spiaggetta, esiste un masso in granito sormontato da una croce in ferro che si dice indichi il luogo da dove S. Paolo celebrò  una Messa e predicò verso la popolazione locale. Il centro, nei secoli successivi, seguì le sorti di tutte le località rivierasche, fatte bersaglio delle continue incursioni dei pirati. Fu pertanto abbandonato dagli abitanti che cercarono rifugio sulle colline circostanti. Solo nella seconda metà dell'Ottocento, con la fine delle scorrerie dal mare, esso si rivitalizzò divenendo un centro popoloso e attivo. Oggi il centro è completamente integrato nella realtà socio-economica della vicina città. Nel nel periodo estivo diventa una località balneare molto frequentata grazie al bel mare ed ai numerosi locali di intrattenimento che si trovano nei dintorni.

Da visitare: La Chiesa di San Paolo patrono che viene  festeggiato solennemente ogni 29 giugno. Danneggiata nel 1908, fu restaurata nel 1940. Presenta uno stile classicheggiante, con frontale e portale timpanati, grande campanile quadrato con ampie aperture ad arco e balaustra. Presenta una sola navata in fondo alla quale vi è l'altare maggiore sormontato da un bellissimo polittico di sei elementi su  fondo oro, opera di scuola messinese del XV secolo. La Chiesetta di S. Paolo ormai restaurata presenta un elegante portale settecentesco in pietra.

Altolia

Nov 23, 2024

di Michele Cappotto

Altitudine: 282 m s.l.m.

Come arrivare: il villaggio è distante circa 16 km. dalla città e 5 km. dalla Strada Statale 114 Orientale Sicula, altezza bivio di Giampilieri Marina.
Servizio bus e navetta 


Prefissi:  tel. 090  - c.a.p. 98143
Numeri utili: Ufficio Postale - Via Luogogrande tel: 090847325
                      Comunità di S.Egidio - ACAP - Piazza Duomo n.32 Tel. 090663042
                      Chiesa Cristiana Evangelica - Via Ponte

Etimologia: il termine potrebbe riferirsi ad un “luogo lontano dal mare”

Abitanti: altoliesi (601 unità nel 2002)

Patrono: S. Biagio (festa ultima domenica di luglio)

Territorio e risorse: Altolia è una frazione collinare della I Circoscrizione (la più a sud) del Comune di Messina. Molto diffusi nel suo territorio sono i castagneti, gli agrumeti, i vigneti e gli uliveti che rappresentano la principale fonte di reddito.

Cenni storici :Il villaggio si è probabilmente sviluppato al tempo delle incursioni saracene, che tra il IX secolo e il X secolo, devastarono la costa e costrinsero le popolazioni rivierasche a cercare rifugio sulle alte colline, fondando nuovi insediamenti o andando ad ingrossare quelli già esistenti. L’impianto urbano formatosi, ad oggi rimasto immutato, fu una ragnatela intrecciata di vicoli stretti, scalette, balconcini, ed angusti ingressi dove una porta guarda verso l’ altra.
Sotto la dominazione araba si ebbe un notevole sviluppo agricolo con l’impianto di nuove colture, come quella degli agrumi e soprattutto quella del gelso. Quest’ultima diede impulso alla manifattura artigianale della seta, che di ottima qualità, fu esportata in Italia ed in Europa, sino a quando l’avvento delle fibre sintetiche (più economiche) e l’eruzione vulcanica dello Stromboli, le cui ceneri portate dal vento causarono la morte dei bachi, determinarono la cessazione dell’attività con gravissime conseguenze economiche e sociali per l’intera zona. Agli Arabi seguì la dominazione normanna, con i Chiaromonte (XII secolo). Durante la rivolta antispagnola del 1674-78, le case e le contrade della vallata vennero ripetutamente saccheggiati ed incendiati, ora dagli Spagnoli e ora dai Francesi. Nel 1678, alla fine della rivolta, le terre della vallata compresa Altolia, furono confiscate e pose in vendita. Esse furono acquistate da don Placido Ruffo principe di Scaletta e della Floresta che divenne così “Barone di Artalìa, Molino e Giampilieri”. I vari terremoti succedutisi a Messina nel 1783, 1854 e 1908 non danneggiarono particolarmente il paese, tranne il crollo del soffitto ligneo della chiesa Madre. Dal 1918 iniziò il fenomeno dell'emigrazione che impoverì il paese di giovani determinandone una lenta decadenza. Nel 1940 fu costruita la strada provinciale che da Giampilieri Marina porta fino al villaggio, in sostituzione della vecchia e limitata mulattiera.
Il 1 ottobre del 2009 una disastrosa alluvione e frana ha colpito Altolia insieme ai vicini borghi di Molino e Giampilieri provocando la distruzione di vite umane, case, infrastrutture, autoveicoli, strade, negozi: tutto travolto ed inghiottito dal fango. Altolia è rimasto isolato per due giorni, raggiungibile solo con gli elicotteri. Ancora oggi il dolore, lo sgomento e l’incredulità sono presenti nell’animo della popolazione che attende con grande speranza e dignità di poter ritornare a vivere nelle loro case la loro semplice ed onesta quotidianità.

Da visitare: La Chiesa di S.Maria del Tindari, molto antica,era originariamente ad una sola navata. Restaurata una prima volta nel '500, fu in gran parte ristrutturata nel 1841 quando si realizzarono le due navate laterali, fu allungata di cinque metri quella centrale, fu rifatto il pavimento e furono edificate la sacrestia e il campanile. Anche la facciata subì una elegante trasformazione di abbellimento in stile barocco.
In occasione del terremoto del 1908 la chiesa rimase danneggiata nel suo magnifico soffitto ligneo, di epoca cinquecentesca. In questa chiesa si trovano numerose opere d'arte, tra cui la statua marmorea di S. Caterina d'Alessandria della bottega deli Gagini, con alla base bassorilievi raffiguranti scene del martirio della Santa; la statua lignea della Madonna di Portosalvo; quella di analoga fattura dell’Ecce Homo, firmata Filippo Calicci (1772); una tavola della Natività di Gesù, opera di Alfonso Franco (1466-1533); la tela del Martirio di S. Caterina d'Alessandria, realizzata da Carlo Minaldi nel 1829, e quella di S. Andrea Apostolo, datata 1743. Pregevoli sono pure le tele raffiguranti la  “Deposizione dalla Croce” e “S. Giovanni Battista” entrambe di Michele Panebianco (1806-1883) e la tavola della “Madonna col Bambino” (1782). Da ammirare, infine, una sontuosa sedia pontificale in legno dorato di stile barocco, alcuni preziosi pezzi di argenteria, tra cui un secchiello secentesco di Sebastiano Juvarra e una croce astile di autore ignoto, datata 1696.

Gioiosa manifestazione carnevalesca, organizzata dall'Arch. Prof. Salvatore Magazzù, 'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Messina.

Partecipano gli alunni della scuola Materna Elementare e Media di Messina , cheintervengono  in maschera e potranno partecipano ai seguenti concorsi o esibizioni:

1) sfilata di maschere singole o coppie, con costumi ideati e realizzati preferibilmente dagli stessi alunni;

2) esibizione di gruppi da ballo (in maschera o costume)

3) esibizione di gruppi corali (brani attinenti al carnevale);

4) esibizione di gruppi musicali e/o bandistici ( possibilmente in costume, divisa o in maschera);

E' stato  premiato un. 1 vincitore per ogni singola esibizione e Noi di Messinaweb.eu omaggiamo  la nostra targa d'argento e un Leone D'oro.

Si è svolto domenica 23 settembre il III concorso di Pittura Estemporanea Spadafora, San Martino, Grangiara.

La Manifestazione è stata organizzata dalla Pro Loco di Spadafora, presieduta dal dott. Piero Giacobello, in collaborazione con l'Associazione Culturale Messinaweb.eu, L'Istituto italiano Castelli - delegazione Messina.

Vi hanno preso parte gli artisti: Barberi Concetta, Busà Antonino, Di Fina Lupo Rosaria, Di Stefano Adriano, Fornaro Federica, Gaudenti Paolo, Ingegniere Roberto, La Fauci Chiara, Mascia Giovanni, Mastronardo Tania, Nolasco Fabio, Piccione Paolo, Prestipino Marco, Prestipino

 Fiorangelo, Rampello Roberta, Rao Brunella, Rigoli Silvana, Rizzo Antonino, Rizzo Barbara, Saiya Alessandra, Sciarrone Melina, Terranova Luigi, Trovato Rita e Vasi Salvatore provenienti da Messina, Venetico Marina, Torregrotta, Valdina, Rometta, Spadafora, San Filippo del Mela,

 Villafranca Tirrena e Barcellona P.di G.

Notevole la presenza di giovani e studenti della scuola d'arte, che testimoniano la crescente apertura all'Arte delle nuove generazioni.

Nelle tele, tavole, grafiche e acquarelli gli artisti hanno immortalato marine, il Castello e paesaggi di Spadafora e delle sue frazione San Martino e Grangiara.

Le opere in concorso sono esposte in collettiva nei locali del Castello e saranno fruibili per una settimana.

La premiazione si svolgerà domenica 30 settembre alle ore 21,00 presso il Castello di Spadafora.

Il concorso si inserisce all'interno delle Manifestazioni organizzate in occasione delle giornate nazionali dei Castelli, il 29 e 30 settembre, che prevedono tra l'altro, una visita guidata del Castello in programma per le ore 18,00 di domenica 30.

Il tutto, con lo scopo di dare lustro a questi elementi architettonici, i castelli appunto, secondi per importanza solo alle Chiese, su tutto il territorio nazionale.In occasione della Manifestazione è stata inoltre allestita, nei locali del Castello, una mostra fotografica a cura di Antonello Macrì, facente parte dell'Associazione Culturale Messinaweb.eu.

Domenica 30 settembre 2007 alle ore 21.00 si è svolta la premiazione del III concorso di Pittura Estemporanea Spadafora, San Martino, Grangiara.

La giuria, composta esperti d'arte della Soprintendenza dei BB.CC.AA., del Comune, della Pro Loco, dell'Associazione Messinaweb.eu e dell'Istituto Italiano Castelli ha assegnato alla prima classificata, la giovanissima Alessandra Saiya,un premio in denaro di € 300.00.

Al secondo classificato, Paolo Gaudenti, è andato un premio di € 250.00 in buoni acquisto ed al terzo classificato, Antonino Rizzo, un premio di € 150.00 in buoni acquisto.

Un Premio per la Critica è stato assegnato a Roberta Rampello.

Sono stati assegnati inoltre tre Premi Speciali: il Premio "Il Castello" a cura dell'Istituto Italiano Castelli, a Paolo Piccione; il Premio "Paesaggi delle  Frazioni" a cura dell'Associazione Culturale Messinaweb.eu a  ed il Premio "Scorcio Marino" a cura della Pro Loco a Salvatore Vasi.

Una coppa è stata consegnata anche agli artisti under 18, come stimolo a coltivare sempre l'amore per l'arte, ed attestati di partecipazione a tutti gli artisti che hanno partecipato.

Lunedì 19 marzo 2007 alle ore 12.00 è stata inaugurata la collettiva di pittura organizzata dalla Pro Loco di Spadafora nei locali del Castello del piccolo Comune della Provincia di Messina.

L'esposizione di dipinti e immagini sacre si inserisce all'interno della Manifestazione "Originalità e Bellezze Artistiche Un Colore nei Colori" realizzata dalla Pro Loco di Spadafora, presieduta dal Dott. Piero Giacobello, in

collaborazione con l'Assessorato Reg. BB. CC. e AA. - soprintendenza Messina, l'Associazione Culturale Messinaweb.eu, Ass. "Misericordia" e "Fratres", Ass. di volontariato "Eccoci", Ass. "ACARCI" di Spadafora.

La manifestazione nasce in occasione della festa di San Giuseppe, patrono di Spadafora, con lo scopo, tra gli altri, di aprire al pubblico l'antico Castello.

Alla mostra ha partecipato anche un gruppo di pittori Associati della Messinaweb.eu tra i quali la Referente per il settore Arte Flavia Vizzari, Maria Lidia Simone, Angelo Ielo, Giovanni Gugliemo, Gianni Amico, Cettina Giannetto, Ivan Papale, Carmen Crisafulli, Vittorio Pizzi.

La mostra è stata fruibile fino a domenica 1 aprile 2007, alle ore 20.00 al Castello dove si è svolta la consegna degli attestati a tutti i partecipanti.

  

Domenica 29 marzo 2009 l'Associazione Culturale Messinaweb.eu ha organizzato un' escursione culturale in pullman, a Sinagra, grazioso Comune di 3000 abitanti incastonato tra il Mare Tirreno e le catene montuose del Parco dei Nebrodi e Tindari (Me), con visita al Santuario della Madonna del Tindari e nell'antica Tyndaris, una tra le ultime colonie greche siciliane.

La gita in pullman ha rappresentato, anche, la maniera più "classica" e tradizionale per fare turismo e un vero "momento di aggregazione" in cui abbiamo potuto conoscere meglio i soci ed anche i nostri compagni di viaggio.

Il dott. Carlo Cardaci, presidente della biblioteca Comunale di Sinagra, ha accolto la comitiva conducendola in una visita ai monumenti e poi al Palazzo Comunale, dove è stata ricevuta dal Sindaco dott. Gaetano Scarso.

"Le porgo il saluto, anche del direttivo e dei soci dell'Associazione Culturale Messinaweb.eu, che presenti con tanti amici sono felici della iniziativa che ha certamente uno scopo ed un interesse di conoscenza delle comunità e dei luoghi della provincia di Messina" ha esordito il Presidente Rosario Fodale.

Ha continuato: " Sinagra viene indicata nel cartello segnaletico d'ingresso come "La Perla dei Nebrodi" e l'appellativo fa intendere che ci troviamo in una cittadina di

particolare interesse. Principalmente per le sue caratteristiche tipiche del territorio, nonché per la sua antica tradizione in vari campi e merita di essere visitata.

Desidero ringraziarLa anche a nome dei presenti per l'accoglienza riservataci, ed auguro a Lei ed ai Suoi collaboratori buon lavoro nell'interesse della cittadinanza tutta, alla quale auguriamo un felice avvenire e una grande prosperità.

Prima di cedere la parola agli amici che desiderano intervenire tra i quali:

-l'Arch. Salvatore Magazzù, Assessore della P.I.del comune di Messina

-Prof.Dott.Domenico Venuti, docente dell'accademia Mediterranea delle belle Arti

- Prof. Giuseppe Cavarra, storico.

desidero offrirLe un segno di stima, a ricordo dell'odierno incontro, consegnandoLe questa targa."

Al dott. Carlo Cardaci per la sua fattiva disponibilità dimostrata per quanto riguarda l'aspetto organizzativo della nostra odierna permanenza nella cittadina, è stato offerto dal socio Sanfilippo, a nome dell'Associazione, un caratteristico oggetto fornito dalla Sua ditta.

Prima di recarsi a pranzo, visita alla locale Sede della Pro loco, ricevuti dalla Responsabile alla quale è stata consegnata una targa d'argento, con lo stemma del comune di Messina, consegnata dal componente il direttivo Messinaweb.eu, Dott. Giovanni Ferlazzo.

Alle 13.15 fino alle ore 17.00 nel ristorante "F.lli Borrelo" per una pranzo con ricche portate: un tris di primi piatti, salsiccia, carne di suino nero, frutta, dolce e liquore del luogo.

Alle ore 18.00 arrivo a Tindari, con visita al Santuario di Montalto all'antica Tindari, per essere alle 20.45 a Messina, felici per la bella giornata trascorsa fra amici.

 

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