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- di  Maria Teresa Prestigiacomo -

Vince in quattro categorie L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, migliore commedia

Pietro Castellitto con I predatori miglior esordiente. Kim Rossi Stuart miglior attore

Elio Germano miglior attore commedia e Massimo Popolizio non protagonista

Novità tra le attrici con i Nastri per Teresa Saponangelo e Sara Serraiocco

e in ex aequo per la commedia a Miriam Leone e Valentina Lodovini

Platino per Sophia Loren, Nastro speciale a Renato Pozzetto, Europeo a Colin Firth

Con Miss Marx di Susanna Nicchiarelli ‘Film dell’anno’ una ‘ripartenza’ che valorizza

il cinema delle donne in un anno di svolta per la produzione indipendente

e i giovani talenti

Stasera la premiazione al MAXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI secolo

dalla musica al cinema anche con Laura Pausini, Stefano Bollani, Giuliano Sangiorgi

Roma, 22 Giugno – Al cinema delle donne i Nastri d’Argento 75: con Miss Marx film dell’anno ben cinque premi vanno a Le sorelle Macaluso di Emma Dante, premiato anche per la migliore regia e la miglior produzione. Grande successo anche per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney Sibilia, migliore commedia, premiata anche per l’interpretazione di Elio Germano: vince in quattro categorie, e porta a casa un quinto Nastro da quest’anno anche per il produttore della commedia. Pietro Castellitto con I predatori, premiato anche per l’attore non protagonista Massimo Popolizio, si conferma miglior esordiente. Per Cosa sarà di Francesco Bruni, Nastro alla sceneggiatura e a Kim Rossi Stuart, miglior attore protagonista.

Sorpresa tra le attrici con i Nastri per Teresa Saponangelo, migliore attrice protagonista per Il buco in testa e Sara Serraiocco, migliore non protagonista per Non odiare. Premiate in ex aequo per la commedia, Miriam Leone (L’amore a domicilio) e Valentina Lodovini (10 giorni con Babbo Natale). Platino per Sophia Loren, protagonista de La vita davanti a sé di Edoardo Ponti premiato con Laura Pausini (Io sì/Seen) per la migliore canzone originale già vincitrice del Golden Globe e candidata all’Oscar®, scritta nella versione italiana con Niccolò Agliardi che ritira il Nastro come coautore.

Nastro di Platino a Sophia Loren, che regalerà al pubblico uno speciale saluto in video, Nastro speciale a Renato Pozzetto, Europeo a Colin Firth che ringrazia da un set americano e, dalla musica al cinema, premi per la migliore colonna sonora a Stefano Bollani (Carosello Carosone) e per il ‘cameo dell’anno’ a Giuliano Sangiorgi, per la prima volta sullo schermo in Tutti per 1 - 1 per tutti di Giovanni Veronesi. ‘Film dell’anno’ è Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, un premio all’eccellenza a un’autrice fra le più innovative e interessanti e alla squadra vincente di un film internazionale, originale e diverso:  Nastri alla regista, alla  produzione Vivo Film  con Rai Cinema, ai costumi di Massimo Cantini Parrini e per le musiche  ai Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo.

Molto cinema giovane tra i riconoscimenti dei Giornalisti: con il Nastro per il miglior soggetto a Claudio Noce e Enrico Audenino per Padrenostro, il ventennale del ‘Premio Guglielmo Biraghi’ per gli esordienti segnala Ludovica Francesconi (Sul più bello), Alice Pagani (Non mi uccidere) e il trio di protagonisti di Est - Dittatura Last Minute, Jacopo Costantini, Matteo Gatta, Lodo Guenzi. A Ginevra Francesconi per le due interpretazioni di Genitori Vs Influencer e Regina, invece, il ’battesimo’ del ‘Premio Graziella Bonacchi’ che ricorda un’agente molto amata, scomparsa troppo presto. Ed è giovane quest’anno anche il Premio Nastri d’Argento ‘Persol-Personaggio dell’anno’ che segnala per Morrison di Federico Zampaglione la performance di Lorenzo  Zurzolo.  

In questa 75.ma edizione, realizzata come sempre  con il  sostegno del MIC Ministero della Cultura - Direzione generale per il Cinema, main sponsor BNL, Gruppo Bnp Paribas, stili e generazioni diverse e molte sorprese in un’annata che, soprattutto tra gli esordi e le autrici, registe  e sceneggiatrici, segna, dalle candidature al voto dei Giornalisti, una svolta di novità e di cambiamento anche tra i ‘grandi’ nell’ultima stagione, a dispetto delle grandi difficoltà che anche il cinema continua a vivere in questo periodo. 

“Ricordiamo che quest’edizione, con un numero mai tanto contenuto di nomination (al massimo sette) il Direttivo del Sindacato ha lavorato anche su moltissimi titoli usciti in piattaforma, segnalando alla fine 45 film, 16 dei quali anche con una sola nomination, con grande attenzione anche a molte opere low budget” sottolinea la Presidente Laura Delli Colli. E nella svolta dei ‘primi’ 75 anni, i Nastri hanno modificato il regolamento: il miglior film premia da quest’anno anche il miglior produttore.

Nelle ‘cinquine’ in quest’anno speciale con tanto cinema prevalentemente uscito in piattaforma, sono stati inseriti in selezione per la prima volta anche due tv movie d’autore: con La bambina che non voleva cantare di Costanza Quatriglio e Carosello Carosone di Lucio Pellegrini che ha vinto per la musica di Carosone ‘riletta’ nell’adattamento di Stefano Bollani, e per il casting director a Francesca Borromeo (che vince anche per L’incredibile storia dell’isola delle Rose) con Federica Baglioni. Tra i riconoscimenti il Premio “Nastri - Nuovo Imaie” destinato anche quest’anno al doppiaggio ha premiato due voci storiche: Dario Penne per Anthony Hopkins e Ida Sansone per Olivia Colman, entrambi protagonisti di The Father - Nulla è come sembra, premiati dai Giornalisti con il Presidente di Nuovo Imaie, Andrea Miccichè.

Oltre ai Nastri, chiude questa sessione il Premio Nino Manfredi che sarà consegnato, come tradizione, quest’anno sul palcoscenico del Taormina Film Fest che si apre domenica prossima 27 Giugno. E a Napoli il 18 e 19 Settembre Nastri per le Grandi Serie Internazionali, prima edizione finalmente ‘in presenza’ condivisa con la Fondazione Film Commission Regione Campania, con un battesimo speciale nella premiazione romana che ha lanciato anche il restyling del Premio, esclusivamente per le Serie,  nella ‘rilettura’ dell’orafo dei grandi premi, Michele Affidato.

Un ringraziamento, quest’anno al supporto prezioso dei partner istituzionali e degli sponsor fra i quali entra LEXUS, auto ufficiale, e come sempre al sostegno ormai consolidato di BNL - Gruppo BNL Bnp Paribas, Fondazione Claudio Nobis, Nuovo Imaie, MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo. Sponsor 2021 GE Gruppo Eventi, Persol, Wella. Media partner RAI MOVIE, tv ufficiale dei Nastri, che trasmetterà  il 30 Giugno lo Speciale televisivo dedicato a quest’edizione.

Le “cinquine” dei candidati, anche su segnalazione degli iscritti al SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo presieduto da Laura Delli Colli e composto da Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Paolo Sommaruga, Stefania Ulivi, Romano Milani (Segretario generale) e Franco Mariotti (Sindaco). Li affiancano nel Consiglio Nazionale con Titta Fiore e Maurizio Turrioni (rispettivamente delegati per l’area Sud e Nord del Sngci), Maurizio Di Rienzo, delegato per documentari e cortometraggi, Fabio Falzone e Susanna Rotunno (tv) e Miriam Mauti (web). Del Consiglio fanno parte l’ex presidente Mario Di Francesco e un rappresentante della FNSI. Circa 100 i giornalisti che hanno votato i vincitori 2021.

I NASTRI d’ARGENTO

Premio di interesse culturale nazionale alla 75.ma edizione,

sono una produzione del SNGCI Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani

realizzata con il sostegno del

MiC Ministero della Cultura - Direzione Generale per il Cinema


Main sponsor BNL - GRUPPO BNP PARIBAS

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FONDAZIONE CLAUDIO NOBIS – NUOVO IMAIE

MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo

Sponsor 2021

LEXUS

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GE-GRUPPO EVENTI, ITAMASK, NUOVA ERREPLAST, MICHELE AFFIDATO

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RAI MOVIE

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Il comunicato proviene dall ufficio STAMPA

SNGCI

Via del Governo Vecchio 84 - 00186 Roma

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  www.cinemagazineweb.it

  www.nastridargento.it

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Per concludere  i festeggiamenti in grande presso la Chiesa di Sant Antonio,  non poteva mancare la splendida voce del soprano Paola Miraglia, brillante  Artista poliedrica, versatile che eseguira' tre dei piu famosi brani di Franco Battiato, in ricordo del maestro scomparso, dalla intensa spiritualita' universale( altri brani cavalli di battaglia di Miraglia saranno eseguiti) .Chi è  Paola Miraglia?Un curriculum vitae di elevato profilo. Studia canto e recitazione, interpreta G.B.Shaw, Dostoevskij, D. Fabbri e canta i classici della musica italiana e americana. Dopo una lunga pausa indirizza i propri interessi artistici al Gospel e Spirituals, generi più consoni alle proprie esigenze spirituali ed espressive. Nel 1993, fonda con alcuni amici il coro gospel " Freedom" riscuotendo a Messina e provincia grandi consensi. Dal 1998 sceglie di cantare il gospel a una sola voce, come spesso faceva la sua musa ispiratrice Mahalia Jackson. Incide con Joe Coco, cantautore italo- americano, in qualità di vocalist, due Coco Collection, " If walls could speak" e " Deliver me". Di lei Coco ebbe a dire " White woman with black soul" , apprezzandone le straordinarie qualità vocali dal timbro nero. Numerose le sue collaborazioni con cori polifonici della città, fra cui il " S. Nicolò", diretto dal M.o Nazzareno De Benedetto, col quale, prendendo spunto da un album di Mina " Dalla terra" elabora l' " Excursus Vitae Christi" , lavoro multimediale sulla vita di Gesù. Partecipa dal 2004 all'evento " Fede, Arte e Musica" organizzato dalla curia arcivescovile di Messina con concerti gospel e lo stesso " Excursus Vitae Christi". Molte le sue partecipazioni alla rassegna gospel di Catania. Da circa venti anni grande feeling musicale la unisce al M.o Rosario Foti, col quale costituisce un solido duo affermato e apprezzato. E' presente nel cartellone di " Taormina Arte" 2005, 2006, 2007, 2008. Ha curato recital riguardanti non solo problematiche sociali come l' immigrazione e lo scottante tema del genocidio ma anche recital culturali, ultimo dei quali " Da donna a donna" dove ha cantato le poesie di Alda Merini musicate da Giovanni Nuti. Numerose le collaborazioni con musicisti come Valentina Celesti, arpa, Loredana Ingegneri , clarinetto, Cettina De Benedetto, violino, il M.o compositore Sergio Pallante, Francesco Tusa, violino, Edo Graziani, pianista, col quale da due anni partecipa all' International Mountain Jazz Festival " nella sezione " Piano piano per Sulmona. Un altro amore è la scrittura che di recente la vede premiata in diverse opere poetiche. Il teatro, altro suo grande amore, la impegna nella direzione di un gruppo amatoriale in commedie brillanti. Da sempre i suoi concerti gospel introducono all' atmosfera natalizia contribuendo a preparare lo spirito al S. Natale.

 

- di Maria  Teresa Prestigiacomo  -

Si è conclusa con successo ieri mattina la prima edizione della storica rievocazione della Catania – Etna 1923, organizzata dall’associazione ‘Gruppo Piloti Etnei’. La prova di regolarità ha visto gli equipaggi seguire l’originale percorso con partenza da piazza Università a Catania ed arrivo a Zafferana Etnea, attraverso i comuni di Sant’Agata Li Battiati, San Giovanni La Punta, Viagrande e Trecastagni. Nonostante una pioggia di cenere lavica sia caduta la notte precedente su alcuni comuni etnei, l’efficiente macchina organizzativa ha consentito di ripulire in poco tempo le strade e di svolgere in piena sicurezza la manifestazione.

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“È andata alla grande – commenta soddisfatto Alfio Canino, presidente dell’associazione ‘Gruppo Piloti Etnei’ – Devo ringraziare tutti i sindaci dei sei comuni, Salvo Pogliese, sindaco di Catania, Marco Rubino, sindaco di Sant'Agata Li Battiati, Antonino Bellia, sindaco di San Giovanni La Punta, Francesco Leonardi, sindaco di Viagrande, Giuseppe Messina, sindaco di Trecastagni e Salvatore Russo, sindaco di Zafferana Etnea, Faccio loro i complimenti per l’organizzazione. Ad ogni angolo c’era una pattuglia della polizia municipale ad indicare ai partecipanti la direzione. Qualcuno si è spaventato per la caduta della cenere vulcanica della notte precedente ma siamo soddisfatti. C’è stato anche un gruppo di ragazzi di un club Vespa che è venuto dalla provincia di Ragusa. Tra le auto che hanno partecipato meritano una menzione particolare una Fiat 1100, una Barchetta del 1936, dei signori Scionti poi una Vauxhall del 1956, una Porsche 356 del ’56 ed una Giulietta del ’62”.

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Ad aggiudicarsi l’ambito Trofeo Maria Teresa De Filippis è stato l’equipaggio composto da Alberto e Santina Nicotra su Porsche 3200 del 1987. Al secondo posto l’equipaggio di Maurizio e Rosalba Scorciapino su Giulia Sprint del 1962, mentre sul terzo gradino è salito l’equipaggio composto da Carlo e Iano Di Bella su Porsche 356 A del 1956. Sul podio più alto della classifica per la categoria Moto è salito Vincenzo Fichera su Moto Guzzi. Roberto Millauro su Cagiva Aletta si è aggiudicato il secondo posto ed al terzo posto si è classificato Angelo Valenti su Suzuki 380. Infine, ad aprire la classifica della categoria Vespa è stato Francesco Catanzariti su Faro Basso. Ad aggiudicarsi il secondo ed il terzo posto sono stati, rispettivamente, Giovanni La Rosa su Vespa 125 e Giuseppe Fratantoni su Faro Basso 125.

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La storia più emozionante è quella di Rosario Cardillo, componente del più giovane equipaggio della manifestazione, che ha portato su strada anche il sogno di un altro amico. “Con entusiasmo ringrazio per la giornata fantastica Alfio Canino presidente dell’associazione ‘Gruppo Piloti Etnei’ – ha detto Rosario Cardillo - Rievocare una gara come la Catania-Etna non era cosa facile, e non è stato semplice nemmeno per me e Alberto, compagno d'avventura, affrontare per la prima volta le insidie della regolarità. A tutte queste belle sensazioni, si aggiunge la premiazione finale, in cui grazie a Carmelo Cultrera di ‘Un Sogno Chiamato Automobilismo Sportivo... Storia’, che ringrazio calorosamente, è stata messa attenzione su un mio progetto a cui tengo particolarmente: realizzare il sogno di Alfio Parlato, un grandissimo appassionato, che non ha la possibilità di portare la sua auto in pista, perché frenato da una grave disabilità. Quando c’è una vera passione – ha concluso - non esistono ostacoli”. L’appuntamento è al prossimo anno con la seconda edizione della storica rievocazione Catania – Etna 1923. “Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato quest’anno – ha concluso Alfio Canino - Adesso inizieremo già a lavorare alla prossima, la 100 meno 1, in attesa del centesimo anniversario che cadrà nel 2023. Ma voglio già anticipare a tutti gli appassionati di tenersi pronti per il 13 ed il 14 novembre prossimi perché stiamo preparando un’altra manifestazione molto importante”.  

  

 - di Marcello Crinò -

«Un bradipo tridattilo appartato su un albero, campione di lentezza e sedentarietà, ne sono convinto, è la figura araldica che dovrebbe campeggiare su di un mio ipotetico blasone. Solo in apparenza il mammifero più fannullone del regno animale, esso è al contrario un ecosistema in sé autonomo che con insospettata coerenza alimenta il ciclo della vita…».

Così scrive Domenico Calcaterra quasi a conclusione del suo “L’anno del bradipo. Diario di un critico di provincia”, pubblicato da poco dall’editore Schibboleth. Calcaterra è un docente di materie letterarie e critico letterario (scrive su “L’Indice dei libri del mese” e “Succedeoggi”) che vive a Sant’Agata di Militello, conterraneo quindi di Vincenzo Consolo (ha pubblicato nel 2014 “Conversazione con Vincenzo Consolo”).

Il libro è una sorta di diario (non minimo! (Eco)) dove, con una struttura a piccoli capitoli di una, due pagine al massimo, con giorno, mese  e ora, racconta e sviluppa vicende letterarie, artistiche, musicali. Non è indicato l’anno, ma le storie raccontate vanno dal 13 luglio del 2019 al 13 luglio del 2020, comprendendo quindi l’inizio della pandemia ancora in corso nel momento in cui scrivo questa nota. In quanto collega di lavoro di Domenico, ho in parte vissuto la genesi di questo libro, del quale comunque non avevo chiara la struttura; abbiamo discusso a lungo su certi argomenti adesso trovati nel testo, abbiamo ascoltato assieme musiche “difficili”. Ricordo con piacere l’attraversamento di un bosco con l’ascolto a RadioTre di una sinfonia di Mahler!

Domenico Calcaterra

La struttura del libro ha rimandato la mia  mente alla “Biblioteca” di Fozio, alle “Croniche” dei fratelli Villani, a “Sono apparso alla Madonna” di Carmelo Bene, alle “Cronachette” e a qualche altra opera di Sciascia e infine agli articoli su vicende culturali scritti da Alberto Arbasino per la Repubblica e per il Corriere della Sera. Cita, Domenico Calcaterra, nel suo “bradipo”, un libro elogio della lentezza e della riflessione meditata, tantissimi autori, oltre  un centinaio ad occhio e croce, e su alcuni si sofferma e ritorna più volte: Calvino (Italo), Perriera, Pasolini, Giorgio de Santillana, Lucio Piccolo, Glenn Gould, Fabrizio Clerici, Enrico Ghezzi, Andrej Tarkovskij, Dallapiccola, Berio, Renzo Piano, Bufalino, Fosco Maraini… Come si vede frequentazioni “alte” di personaggi non alla portata di tutti. Si sofferma anche su alcuni protagonisti della scena culturale messinese ma proiettati sulla dimensione nazionale: naturalmente Consolo, ma anche Emilio Isgrò e Bartolo Cattafi. Del primo riflette sulle parole che si fanno immagini e delle immagini partorite dalle parole, e così comincia a giocare, e nel capitolo del 19 ottobre, ore 23:24, propone un testo cancellato, non graficamente alla Isgrò, ma sfruttando le possibilità offerte dal computer.

Per quanto riguarda Bartolo Cattafi, fa riferimento alla pubblicazione di “Tutte le poesie”, la raccolta completa della produzione poetica dell’autore barcellonese, notando la qualità estrema del suo verseggiare. Ma più avanti ritorna su Cattafi, allibendo alla lettura di un recente saggio che muove dal dichiarato obiettivo di voler porre rimedio a letture fuorvianti dell’opera cattafiana.

Non manca la pandemia dovuta al Covid-19, a partire dal capitolo 11 marzo, ore 17,41, dove, sottolinea, per un curioso allineamento temporale, la pandemia ha finito per coincidere con l’avvio della quaresima. E ribadisce che non è scontato che questa esperienza di quaresima sociale possa trasformarsi in un cammino di guarigione a riparo dall’odio e dall’egoismo.

Un libro che si può anche leggere velocemente ma sul quale ritornare lentamente, bradipescamente!

19 giugno 2021

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Giornalismo e spiritualità Comunicare la Bellezza attraverso l'Arte e il Creato

Ad Acireale il 3 luglio doppio evento formativo (con possibilità di pranzo), per giornalisti e comunicatori

Abbiamo intervistato Laura Simoncini che per l Ucsi di Messina ci spiega l' importanza del convegno: “Comunicare la Bellezza attraverso l’Arte ed il Creato” è il tema scelto per una giornata di formazione e ritiro spirituale per giornalisti e operatori della comunicazione. Si terrà sabato 3 luglio, nei locali del “Seminario estivo centro studi Mons. Arista” di via provinciale per Santa Maria Ammalati 241, ad Acireale, a partire dalle 9.45. Si tratta di un'iniziativa promossa per celebrare la Giornata delle comunicazioni sociali dalla testata giornalistica la “Voce dell’Jonio” e dall'"Associazione culturale Orazio Vecchio”, intitolata al fondatore del giornale, con la collaborazione dell'Ufficio per la pastorale della cultura e dell'Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Acireale, il Centro di Servizio per il volontariato e etneo e la delegazione siciliana dell'Ucsi Unione Cattolica Stampa Italiana.

00 Vincenzo Morgante

Vincenzo Morgante

Comunicare la Bellezza attraverso l'Arte e il Creato: gli argomenti - Saranno argomenti fondanti della giornata, valida per sei crediti formativi e già opzionabile nella piattaforma SIGEF per i giornalisti, il racconto giornalistico e la comunicazione dell’ambiente e delle arti principali. Deontologia, etica, tecnica e mondo del volontariato incroceranno così la comunicazione nella e della pittura, tra ricerca del design e comunicazione dell’ispirazione artistica. Come anche la comunicazione nella e della musica e quella peculiare della fotografia, tra informazione e ispirazione. Vi sarà spazio specifico per la comunicazione nella letteratura e la storia, per la danza e, negli intermezzi, per l'intrattenimento musicale coerente con le tematiche dell'iniziativa. La giornata sarà divisa in due momenti, quello mattutino e quello pomeridiano. Vi sarà possibilità di pranzo in loco, fino a circa 30 posti, per i professionisti che si prenoteranno all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Comunicare la Bellezza attraverso l'Arte e il Creato: i relatori - In mattinata, a partire dalle 9.45, dopo i saluti introduttivi del Vescovo della Diocesi di Acireale, mons. Antonino Raspanti, vicepresidente CEI per il SUD, prenderanno la parola Giuseppe Patanè, artista, fashion designer e stilista, Rita Messina, docente e giornalista, Giuseppe “Alosha” Marino, artista “danzastorie” di Sicilia, e Vincenzo Morgante, giornalista direttore di Tv2000.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, si alterneranno al microfono Giuseppe Vecchio, direttore della Voce dell’Jonio, su deontologia ed etica giornalistica, Katia Musmeci, musicologa e giornalista, e Massimo Vittorio, fotoamatore e docente di storia. La seconda parte del pomeriggio proseguirà nella vicina chiesa di Santa Maria Ammalati, ove interverranno Giusy Spina, esperta in conservazione beni culturali, e Letizia Franzone, teologa, coautrici del libro “Opere di un viaggio: bellezza attraverso arte sacra della Chiesa”. A moderare le sessioni sarà Mario Agostino, giornalista responsabile web/social della Voce dell’Jonio. Impreziosiranno la giornata, attraverso le loro performance canore, il cantante Salvo Greco, la Schola Cantorum Maria Salus Infirmorum della parrocchia di Santa Maria Ammalati e il gruppo Onde Verdi 72.

Comunicare la Bellezza attraverso l'Arte e il Creato - La giornata si propone di ricordare al mondo della comunicazione e non solo, l’importanza di comunicare la Bellezza che, per chi è il dono della fede, è Dio, espressa nelle diverse realtà, come l’Arte ed il Creato. Dentro il contesto storico in cui l’uomo di oggi vive, dove sembra smarrito il senso del bello, del giusto e del vero, l’annuncio che sgorga dall’incontro con la Bellezza diventa essenziale. Saper cogliere le tracce di bellezza presenti nel Creato ed espressa nelle diverse forme artistiche infatti, denota l’aver compreso quell’armoniosa unità esistente tra estetica ed etica. Così come l’inscindibile relazione tra tutte le creature e queste con il loro Creatore. La realtà della bellezza infatti, non può separarsi dal concetto di “Relazione”. Poiché ogni relazione umana generata dalla relazione perfetta, che è quella Trinitaria, è chiamata a diventarne sua espressione.

Il concetto di Bellezza - Da sempre il concetto di “Bellezza” è al centro del pensiero filosofico e teologico nella cultura orientale ed occidentale. Nel mondo greco, il termine “Kalòs” indicava ciò che era bello e buono allo stesso tempo. Nei testi biblici, il termine ebraico “ Tob” indica ciò che è buono, vero e quindi bello. Da sempre quindi, la bellezza corrisponde all’espressione armoniosa di diverse realtà che provengono e convergono tutte nell’unico fine che allo stesso tempo ne è la fonte: Dio. Tutto il Creato rivela la bellezza di Dio. Ogni singola creatura, a suo modo, esprime questa bellezza nella realtà a cui è stata chiamata a diventare. I fiori, gli alberi, il sole, la luna, le stelle, gli animali, l’acqua, il vento, il mare ecc. Tutte queste realtà rivelano una scintilla di quella bellezza creatrice, essendo in tal senso degne di essere custodite e coltivate.

L'uomo, vertice e custode - Al vertice di questa creazione Dio ha messo l’uomo, creato a sua immagine e somiglianza, al quale ha affidato il compito di custodire e coltivare questa bellezza. Aiutarla, cioè, ad esprimere tutta la sua potenzialità di bene e di armonia. L’uomo dunque porta dentro di sé ontologicamente la vocazione a custodire ed annunciare la Bellezza, attraverso le diverse espressioni di quest’unica vocazione. L’Arte in genere, in tal senso, diventa espressione di quella scintilla dell’infinita bellezza che Dio ha messo nel cuore di ogni essere umano. Affinché la respirasse, contemplandola ed esprimendola con la sua opera. L’ambito giornalistico e il settore della comunicazione in genere, per loro stessa funzione sociale, assumono la responsabilità di farsi comunicatori di verità, di bontà e quindi di bellezza.

Il mondo della comunicazione professionale come vocazione - Il mondo della comunicazione non va pertanto visto come una professione dentro la quale scalare le vette del successo e della ricerca esasperata degli scoop. Ma va vissuto innanzitutto come vocazione che porta ad essere annunciatori di un incontro. Nel messaggio in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali


 

 del 24 gennaio scorso, dal tema: “Vieni e vedi” (Gv 1,46 ), papa Francesco invita il mondo delle Comunicazioni Sociali a seguire l’invito stesso fatto da Gesù ai suoi primi discepoli: “Vieni e vedi”. Quest’invito, afferma il Papa, è il “Metodo più semplice per conoscere una realtà. E’ la verifica più onesta di ogni annuncio, perché per conoscere bisogna incontrare, permettere che colui che ho di fronte mi parli, lasciare che la sua testimonianza mi raggiunga”. Solo entrando dentro l’esperienza dell’incontro con la realtà e con l’altrui realtà, si può essere autentici comunicatori.

"Fare notizia" o "comunicare la notizia"? - Diventa doveroso e onesto allora, interrogarsi sul proprio modo di comunicare. Ha il fine di “fare notizia”, oppure ha quello di “annunciare o comunicare la notizia”? Questo cambio di prospettiva converte il modo di essere di un giornalista e di un comunicatore sociale. Solo chi annuncia la notizia, si mette al servizio della Verità. Chi fa notizia, invece, si mette al servizio di sé stesso. Convertire allora il fine ed il modo di comunicare, facendo esperienza dell’incontro con la Bellezza, diventa necessario per diventare autentici missionari dell’annuncio della Verità. Nutrendosi così della parola di Dio per diventare comunicatori di senso e non divulgatori di vuote parole. "Andando e vedendo", per toccare la realtà e sentirne tutta la sua fatica e la sua bellezza.

Letizia Franzone e Mario Agostino

- di  Maria Teresa Prestigiacomo -

 Io sì (Seen), original song di “The Life Ahead - /La vita davanti a sé”

il film di Edoardo Ponti con la grande Sophia Loren. 

Interpretato dalla Pausini e scritto nella versione italiana con Niccolò Agliardi

“Davvero orgogliosa, mi auguro che anche il Nastro d’Argento contribuisca a dare un’ulteriore spinta al nostro cinema da sempre tanto ammirato in tutto il mondo

Martedì prossimo 22 Giugno la premiazione al MAXXI

Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Roma, 19 Giugno - Nastro d’Argento per Laura Pausini, interprete e autrice della migliore canzone originale 2021, Io sì (Seen) Atlantic/Warner del film originale Netflix The Life Ahead - /La vita davanti a sé di Edoardo Ponti con Sophia Loren. Un premio che entra nel suo palmarès dopo la vittoria del Golden Globe e la candidatura agli Oscar® 2021, e si aggiunge al Grammy e a ben quattro Latin Grammy Awards.

Io si (Seen), segna la prima collaborazione di Laura Pausini con Diane Warren,  già undici volte nominata agli Oscar® e la prima collaborazione anche con Bonnie Greenberg (music supervisor di film come Tutto può succedere, Il matrimonio del mio migliore amico, What women want, The Mask) e per il testo italiano rinnova quella con Niccolò Agliardi, tra i suoi più assidui coautori, molto vicino al cinema e alla grande fiction italiana, che martedì sera riceverà il Nastro con lei.

Laura Pausini ha così commentato: “Un altro riconoscimento per IO SI/Seen a cui devo dire grazie, davvero. Per tutte le emozioni e le soddisfazioni che mi ha dato, anche internazionali. Ma grazie anche per le montagne russe che mi ha fatto vivere in questo anno così strano per tutti. Dal profondo del cuore mi auguro che tutto, anche il Nastro D’Argento per cui sono davvero orgogliosa, contribuisca a dare un’ulteriore spinta al nostro cinema da sempre tanto ammirato in tutto il mondo”.   

Laura Pausini

Vincitrice di premi internazionali, produttrice e cantautrice italiana, Laura Pausini ha debuttato in Italia vincendo il Festival di Sanremo nel 1993 ed è diventata, non solo nella musica, l’artista donna italiana più amata al mondo, vendendo oltre 70 milioni di album e ricevendo più di 50 tra i più ambiti premi sia nazionali che internazionali incluso un Grammy Award: la prima donna italiana a vincere questo premio insieme a quattro Latin Grammy. La Pausini ha pubblicato tredici album in studio, sia in versione italiana che spagnola, con brani eseguiti in 6 lingue.

Durante la sua carriera si è esibita e ha collaborato con alcuni degli artisti più importanti come Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Michael Bublé, Ray Charles, Phil Collins, Celine Dion, Shakira, Mariah Carey, Michael Jackson, Charles Aznavour, James Blunt, Marc Anthony, Ricky Martin, Kylie Minogue e Josh Groban per citarne alcuni, e nel 2004 Madonna ha scritto un brano per lei. Protagonista sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, come il Madison Square Garden a New York, l’Olympia a Parigi, la Royal Albert Hall a Londra e lo Stadio di San Siro a Milano -  dove è stata la prima artista donna ad esibirsi in un concerto sold out - e il Circo Massimo a Roma. Ha vinto “The Voice” in Messico, “X Factor” in Spagna ed ha fondato la banda CNCO per il talent show latino creato da Simon Cowell “La Banda” e nel 2020 vince “La Voz”. Sempre molto sensibile alle tematiche dei bambini in difficoltà, è stata Goodwill Ambassador del World Food Program delle Nazioni Unite e contribuisce ad eventi benefici con concerti e progetti a supporto di varie cause, incluse tra le tante, ILoveBeirut, OHM Live, One Humanity Live, e International Peace Honors, ma anche Music Against Child Labour Competition, per l’eliminazione del lavoro minorile. E ancora Amiche per l’Abruzzo, un grande concerto benefico per le vittime del terremoto nella regione italiana dell’Abruzzo e Voices Unidas for Chile. La sua ultima collaborazione è stata proprio con Diane Warren  per “Io Sì (Seen)”, scritto per “The Life Ahead - /La vita davanti a sé”, un film che segna il ritorno sulle scene di Sophia Loren e che premia anche la sua carriera, con molti importantissimi riconoscimenti: l’Hollywood Music in Media Awards nella categoria Best Outstanding Song – Feature Film, il Satellite Award, la nomination agli Oscar® 2021, fino alla vittoria del Golden Globes 2021 per la Migliore Canzone Originale, e ora ai Nastri d’Argento dei Giornalisti Cinematografici Italiani, che confermano ancora una volta il successo dell’artista italiana più famosa al mondo.

La vita davanti a séè un film originale Netflix prodotto da Palomar in collaborazione con Artemis Rising Foundation ed è stato realizzato con il supporto di Regione Puglia, Apulia Film Commission e Pugliapromozione.

I NASTRI d’ARGENTO

Premio di interesse culturale nazionale alla 75.ma edizione,

sono una produzione del SNGCI Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani

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BRIVIDO&SGANASCIA, IVDR

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Taormina, Me.  Nessuno ha colpe e tutti ne hanno: arriviamo, noi giornalisti accreditati, ore 20.00 per l accesso al Teatro Greco Romano detto Teatro Antico, per la,serata di Gala del Festival della Letteratura Taobuk 2021. Carerina Andò  ci aveva assicurato e confermato i posti, in particolare, aggiungevo ho la 104 pertanto cortesemente  di confermarmi i posti. Così  per mail veniva fatto. Arrivati quasi all  Hotel Timeo, venivo bloccata all' accesso perché  il nome Maria Teresa Prestigiacomo  non compariva in nessuna lista, come pure tanti altri nomi di colleghi ai quali era stata data conferma. Persino una scrittrice, il cui libro verra presentato lunedi 21...a Taobuk ...era out! Guadagniamo alcuni metri...ed arriviamo a Caterina Andò  dell' Ufficio Stampa che ci assicura che una volta seduti tutti i politici senatori deputati assessori, gli sponsor finanziatori del Festival, insomma...saremmo potuti entrare. Nel frattempo, scoccava l ora di inizio: Caterina Andò  indicava di procedere in avanti  ed altre organizzazioni connesse al Taobuk respingevano indietro noi giornalisti, fatta eccezione per Gazzetta del Sud Rai ...

Noi, "miseri giornalisti di serie B o zeta"

In piedi ad  attendere il buon Dio.

L'orchestra iniziava  ad eseguire il brano iniziale ed io ancora ad attendere. A questo punto, due erano le soluzioni o andarmene a casa o entrare e basta. Nessuno mi ha mai chiamato per entrare. Sono entrata al seguito di  un politico in ritardissimo.

Disorganizzazione totale, o no? Perché, a contare i posti per i politici  ci voleva poco!

Del Festival ne parleremo prossimamente.

Soprattutto dell artista Michelagelo Pistoletto cui non è  stato offerta l opportunita di esprimere un suo pensiero...con la meraviglia espressa, pur  velatamente ma non accolta, anche dal Sindaco Prof Mario Bolognari .

Riguardo noi giornalisti: gli errori si correggono. La prossima volta attendiamo una maggiore cura nell  organizzazione  e non solo destinata a chi è  sponsor: Regione etc etc

L'apartheid non era in Africa ?

- di Silvana Foti - 

In un affollata ,seppur con mascherine e distanziamento anticovid, via Salandra, alla presenza di autorità cittadine , civili e militari, si è svolta la commemorazione e la scopertura di una targa in memoria del giavellottista Salvo Santamaria, a cui già il campo di atletica era  intitolato.

La targa realizzata dall’artista ceramista Cecilia Caccamo è stata donata dall’ex sindaco Renato Accorinti, che aveva a suo tempo  preso un impegno con la famiglia Santamaria, legato da rapporti di amicizia.

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Sono trascorsi 52 anni da quel tragico giorno in cui Salvo perse la vita in uno scontro frontale in galleria tra due treni passeggeri. Egli tornava da una gara di giavellotto che lo aveva visto vincitore.

 Tanti gli amici d’infanzia venuti proprio per onorare la sua memoria e per ricordarne, con l’affetto che non è mai venuto meno, le sue doti umane ed il suo sorriso.

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Lo ha ricordato in un commovente discorso iniziale il cognato il giornalista Aurelio La Torre, che in un breve excursus della vita atletica di Salvo, ha commosso gli astanti e i parenti, in particolare le sue due  sorelle che non hanno trattenuto le lacrime ed il Corpo dei Vigili del Fuoco, gli stessi che, seppur senza riuscirci, ha cercato con ogni mezzo di portarlo fuori dalle lamiere accartocciate.

L’iniziativa si è conclusa con la benedizione impartita dal parroco del Don Orione SS. Consolata Don Natale Fiorentino.

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