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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Riunioni a Villa San Giovanni ed a Reggio al Museo del Bergamotto con l'On.Le Vono e collegamento con Italia Viva, nei mesi scorsi, l'On.le Matrilde Siracusano che si è impegnata a far presente la volontà di Berlusconi degli anni scorsi a creare una opportunità di sviluppo per il Sud attraverso le infrastrutture ed il collegamento stabile sullo Stretto. Ma...direbbe Totò: " 'A vulimm' finì?"

Mille volte ho comunicato ai lettori che persino mio zio Ing Placido Raffa matricola 23 del Politecnico di Torino, laureatosi nel 1923, aveva redatto un progetto sul Ponte sullo Stretto, amici, parliamo del secolo scorso ed allora? Dum Romae consulitur Saguntum expunatur

Dum ea Romani parant consultantque,iam Saguntm summa vi oppugnabatur" Cioè dobbiamo attendere che Sagunto venga espugnata, in questo caso metaforicamente che lo Stretto scompaia ingoiato dalla sua faglia o che , per la deriva dei Continenti, Punta faro tocchi Scilla...e finalmente si passi a costo zero...pedibus calcantibus? Andiamo a noi e cerchiamo di sfruttare al massimo prr il Sud il recovery Found

"Nella riunione on-line, svoltasi nel pomeriggio di lunedì scorso, il Prof. Giuseppe Abbati ha proposto di organizzare al più presto un incontro (sempre on-line) con “Autorità Politiche” che possano promuovere le proposte dell’ATM, connesse alla stesura del recovery plan, tutt’ora in corso di definizione da parte dei preposti Organi del Governo.

Al fine di detto incontro, riporto di seguito alcune considerazioni e le derivanti conclusioni, che auspico possano costituire un concreto contributo alle finalità della proposta del Prof. Abbati che, in ogni caso, ritengo pienamente condivisibile.

Come tutti condividiamo e come è stato più volte evidenziato anche durante la citata riunione, la realizzazione del “collegamento stabile” dello Stretto di Messina,dovrebbe essere, in assoluto, la prima delle priorità da sollecitare agli Organi preposti, poiché - scusatemi se lo ripeto fino alla nausea - la sua realizzazione costituirebbe l’innesco di una “reazione a catena” atta a determinare, con “effetto domino”, la realizzazione di una “vera” AV/AC della tratta: Salerno/Reggio Calabria/Messina/Catania/Palermo, il potenziamento dei Porti – di Augusta in primis – , la riqualificazione delle reti ferroviarie e stradali interne della Sicilia, nonché la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie per consentire all’Isola di divenire la “Piattaforma logistica del Mediterraneo” ed elargire i derivanti benefici non solo alla “connessa” Regione Calabria ma all’intera Nazione.

Sappiamo bene però che i Paesi del Nord Europa, pur senza dichiararlo apertame, avalendosi delle potenzialità derivanti dal loro riconosciuto status di “Paesi forti” dell’UE, dal 2011 avversano tenacemente la realizzazione del “collegamento stabile” dello Stretto, poiché, come peraltro comprensibile, temono fortemente le pesanti penalizzazioni che subirebbe il traffico dei container nei loro Porti, in funzione della realizzazione di detto collegamento stabile. (1)

Oggi, purtroppo, come era peraltro prevedibile, dobbiamo prendere atto che anche il nuovo Governo, ritenendo anch’esso inamovibili i “veti” provenienti da oltralpe, non ne risulta immune. Prova ne è: il mancato inserimento della realizzazione del “collegamento stabile” nella stesura del recovery plan, che, di fatto, rimanda sine die ogni inerente decisione. Per togliere ogni dubbio, Il Ministro Giovannini, il 28 febbraio u.s. ha dichiarato che:

“…nel Prr non possono essere incluseopere che non si possono completare entro il 2026, vincolo preciso e stringente” e, riferendosi sempre al progetto del Ponte, ha continuato dicendo: “…non bisogna caricare il Prr di ambizioni irrealistiche”. (2)

Di contro però, l’Ing. Ercole Incalza, già a Capo, per molti anni, della Struttura Tecnica di Missione del MIT, il 17 febbraio u.s. ha dichiarato che:

“.. il ponte sullo stretto di Messina può benissimo essere inserito nel Recovery Plan perché il completamento dell’opera entro il 2026 è una errata interpretazione del nostro Paese. Per la data del 2026 devono essere in corso avanzato i lavori con tutte le fasi realizzative e con il supporto analitico delle relative WBS (sono i riferimenti analitici che fanno scattare i relativi Stati di Avanzamento Lavori)”. (3)

Nel descritto scenario e alla luce delle citate discordanti dichiarazioni, per fare chiarezza su un argomento di fondamentale importanza per il futuro della Nazione, riterrei necessario polarizzare l’ipotizzato evento sulle dichiarate divergenti opinioni, invitando a partecipare all’incontro proposto dal Prof. Abbati, gli estensori delle citate affermazioni, ipotizzando altresì di poter coinvolgere nell’organizzazione dell’evento l’On.le Matilde Siracusano, attiva sostenitrice del Ponte, che ha già affiancato l’Ing. Incalza durante altri incontri sull’argomento. Per il coinvolgimento dell’On.le Siracusano, che suppongo possa contattare, oltre l’Ing. Incalza, anche il Ministro Giovannini - già oggetto di una interpellanza parlamentare sull'argomento, da parte della stessa On.le Siracusano (4) -  suggerirei di fruire del prezioso contributo della “nostra” Dott.ssa M.T. Prestigiacomo, che legge anch’essa la presente.

Per concludere riporto in allegato due documenti  elaborati dal “Gruppo di Studio NonSoloPonte” (a firma anche del Prof. Cesare Boffa, che legge in Cc) – documenti già a mani, sia della Dott.ssa Prestigiacomo che dell’On.le Siracusano - nei quali vengono illustrate le linee guida di una particolare strategia che si ritiene possa risultare risolutiva al fine della risposta all’amletico interrogativo: PONTE o TUNNEL, poiché idonea, oltre a rimuovere i “veti”, posti da oltralpe sulla realizzazione dell’indispensabile collegamento che diverrebbe cantierabile  in tempi brevi, sarebbe ancheidonea  ad ottimizzare le modalità di attraversamento dello Stretto, in quanto preposte a conciliare: il necessario conurbamento, a misura d’uomo, delle città di Messina, Villa S.Giovanni e Reggio Calabria, con il massiccio transito dell’Alta Capacità, che, diversamente, risulterebbe fortemente impattante e pertanto oggettivamente destabilizzante per il delicato eco sistema dell’Area.

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(1) - https://www.lecodelsud.it/ponte-sullo-stretto-la-rivincita-italiana-sullolanda-che-rivoluzionerebbe-i-traffici-marittimi-mondiali
(2) - https://www.confedilizia.it/wp-content/uploads/2021/02/Stampa_28.2.21.pdf
(
3 ) - https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/infrastrutture/2021/02/17/ponte-sullo-stretto-non-ce-alcun-motivo-per-non-farlo/

(4) - Ponte Stretto: Siracusano a Giovannini, a che punto sono i lavori della Commissione ministeriale? (politicanews.it)

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

 

SUAD

LUNEDI’ 8 MARZO ORE 16

Tra sonorità elettroacustiche e melodie folk mediorientali Suad, giovane cisgiordana, racconta la sua tragica storia di donna punita per una gravidanza arrivata prima del matrimonio. Il suo corpo viene cosparso di benzina e le viene dato fuoco su volere della sua stessa famiglia. Nonostante la tragedia Suad riesce a salvarsi e fugge in Europa, grazie all’intervento di un’organizzazione umanitaria. Con indosso una maschera che nasconde il viso deturpato dalle ustioni, Suad oggi racconta al mondo la sua storia.

L’adattamento scenico è liberamente tratto dal romanzo autobiografico “Bruciata viva. Vittima della legge degli uomini” della scrittrice Suad.

Lo spettacolo è ideato come un monologo di una giovane sospesa fra la vita e la morte che sussurra le parole grezze e semplici trasformandole, suo malgrado, in una narrazione poetica capace di raccogliere e raccontare le confidenze dell’animo.

Prenotazione obbligatoria inviando una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o scrivendo su whatsapp +39-3714125639

Costo biglietto 2,50€

Il link del conto PayPal:

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SUAD
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Ariadne- Teatro A

Via Capo Palinuro 56/1

Lido Di Ostia, RM 00122

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Parigi. Molti sono i giovani che intendano trasferirsi a Parigi ma insorge il dilemma scespiriano: dove"essere" o non...essere (o meglio dove abitare?) È  sempre un problema. Vediamo qualche consiglio da impartire, alla luce della mia esperienza parigina( frequento Parigi da circa quarant'anni) la prima volta, adolescente, ho anche soggiornato  nella sagrestia enorme di Nôtre Dame: vi era un raduno di aderenti alle confessioni del mondo, indetta da Frére Roger scomunicato poi dal Papa, soggiornai anche a Digione, piena di pipistrelli. A Parigi, ho soggiornato nel 16°: ci sono fra le migliori scuole private e pubbliche . Negozi e commerci a volontà. Molto verde verso il Bois de Boulogne. Giardinetti e un bel parco. Ambiente soprattutto alto- borghese. Poca animazione nel senso di "movida" e locali alla moda. Tantissimi ottimi ristoranti (chiusi per il momento ). Salvo l'Avenue de Versailles che é uno stradone con palazzi anche mediocri , tutto il 16° é molto bello, con costruzioni haussmaniane ed art déco interessanti. Tre importanti musei , un teatro . Il 17° dove pure ho abitato somiglia molto come genere al 16° é un po' meno allegro, ma  piu' vicino al centro. Punti positivi: il parc Monceau, la vicinanza con i cinema degli Champs Elisés, con la FNAC,  ottimi alimentari.  Il 15° che conosco bene per me é poco "parigino" , meno bello nell'insieme, rispetto agli altri due , frequentato sopratutto da una media borghesia piu' giovane ,non ci sono scuole private di eccellenza, salvo la Active Bilingue. Lati positivi :la vicinanza col quartiere latino , negozi, commerci, alimentari . Cose simili direi per il 13 e 14 (il 14 é anche vicino al quartiere latino ) .Adoro Mont-Martre e Place du Tertre: vado a cenare sempre ( anche con la N.D.Donna Guarnaschelli che abitò  a Mont-Martre) chez Mére Catherine( ho il numero sul telefono per prenotare in qualsiasi momento) adoro anche  Place des Vosges, a due passi dal Museo Picasso e da Piazza della Bastiglia e dall' Opera Bastille;Place des Vosges ha  la casa di Victor Hugo che era anche un disegnatore, si puo' visitare; vi sono dozzine di Gallerie d' arte...alcune chiuse per sempre, come la mia  Galleria  di riferimento la super chic "Mouvances" in cui presentai  Gabriele Marchesi,  AlessandroTrani ed altri artisti, ma le case qui sono...per quei politici corrotti...carissime! Il 13° é piu' popolare e forse un po'meno "parigino". L' arrondissement che non mi piace?:la zona di Charonne. Riguardo Saint Denis...invece, è economica, bella da vedere la Cattedrale con tutti  i re di Francia sulle bare di bronzo,  ma se non amate stare a tu per tu con gli arabi...non fa per voi! Deliziosa la zona dei Peupliers.

Ah! Un momento! Per comprendere gli arrondissement...cercate su google. Li troverete! Buon viaggio a Parigi, quando potrete e..."tamponatevi"prima!

                              LA SEZ. DI MESSINA ASSOFANTE NE E’ ENTUSIASTA

 IL Consigliere Nazionale e Presidente Sez.di Messina dell’Assofante, ric. dal Ministero della Difesa  Comm.O.M.R.I. professore Domenico Venuti,  ha fatto pervenire i piu fervidi auspici di buon lavoro al Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo,  per la sua nomina di alta  responsabilità di “Commissario Straordinario  per l’ Emergenza  Covid -19.” Tale  incarico  gli veniva conferito dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, in considerazione del suo  ” Excursus Honorum Militare ”, condotto  con brillanti operazioni, sia in Italia che a livello internazionale . La notizia della suddetta nomina del Generale Figliuolo, veniva accolta con entusiasmo dai Soci e dalle Patronesse  di Messina, dell’Associazione Nazionale del Fante. Numerosi erano anche gli   “amici “ della fanteria   della Sicilia,  che one Line manifestavano fiducia al Presidente Draghi e la convinzione che  il ( Fante) Generale degli alpini  sarà la persona giusta a  condurre le operazioni per portare la nazione italiana al superamento dei gravi problemi,  che hanno investito ed investono tremendamente il popolo italiano.      

- di -Maria Teresa Prestigiacomo -

Taormina - "L’auspicio del Presidente degli albergatori di Taormina, Gerardo Schuler - annuncia, il commissario di Asm, l'avvocato, Antonio Fiumefreddo - vede già impegnata da settimane la Municipalizzata e ci trova pronti alla istituzione di un servizio navetta che dal centro storico di Taormina si colleghi alla stazione ferroviaria, dalla quale dal 12 marzo prossimo si potrà raggiungere lo scalo aeroportuale "Bellini" di Catania.

Il sindaco, Mario Bolognari e l’Ass. al Turismo, Andrea Carpita, da tempo, ci avevano dato disposizione di intervenire per cogliere la nuova opportunità, e perciò avremo un servizio navetta pubblico che in coincidenza con l’orario dei treni, con fermate mirate, farà l’andirivieni con la Stazione ferroviaria di Taormina-Giardini.

Si sta anche lavorando alla possibilità di un biglietto unico integrato con Trenitalia, e in questo senso debbo esprimere un grazie sentito all’Ass. regionale ai trasporti, on. Marco Falcone, che si è ancora una volta mostrato prossimo ai bisogni della nostra comunità.

Un lavoro di squadra, che ha coinvolto i responsabili dei servizi di ASM (Carmelo Portogallo, Maurizio Puglisi, Giuseppe Panarello e Carmelo Zaccone) con l’Amministrazione comunale, i consiglieri comunali tutti, il loro Presidente del Consiglio, Lucia Gabersceck, il consigliere comunale, Piero Benigni, per raccogliere una sfida importante per il nostro territorio, offrendo servizi nuovi dedicati ai turisti".

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Si parte venerdì 5 marzo: musicisti di fama internazionale protagonisti di tre spettacoli live sul palco che saranno trasmessi in streaming.

MESSINA (3 mar) - Al via venerdì 5 marzo, alle ore 21, il primo dei tre spettacoli co-prodotti dal Vittorio Emanuele e dall’Associazione musicale “Vincenzo Bellini”: il ciclo di eventi pensati per lo streaming e intitolati “Musica in Rete” vedrà l’esibizione sul palco del Teatro di musicisti di fama nazionale e internazionale. Ad aprire la kermesse un gran galà di celebri brani della musica classica e del jazz con Gloria Campaner, pianista di respiro mondiale e direttrice artistica della Bellini; Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’orchestra Santa Cecilia di Roma; le giovanissime Fabiola Tedesco, violino, e Ludovica Rana, violoncello. In un concerto per piano solo, giovedì 31 marzo, il talento Ginevra Costantini Negri, ventenne e vincitrice di numerosi festival internazionali che suonerà un programma dedicato a Gioachino Rossini. Il ciclo di spettacoli si chiuderà sabato 17 aprile con le sonorità immortali di Astor Piazzolla: saranno Maria Mazzotta (voce), Pietro Roffi (fisarmonica) e Alessandro Stella (pianoforte) a omaggiare il celebre compositore nell’anniversario della sua nascita. Continua così l’attività di produzioni del Vittorio anche nelle difficoltà causate dalla pandemia. Iniziative avviate con il successo della stagione estiva del “Teatro Scoperto” di via Laudamo e con il progetto natalizio “Resta a casa…. e vieni al Teatro”. Una mission volta al mantenimento dell’attività concertista anche attraverso lo streaming, per continuare ad offrire opportunità di lavoro agli artisti e spettacoli di alto livello al pubblico messinese. Obiettivi questi che il Teatro condivide in questa occasione con la storica Associazione musicale messinese impegnata da ben 64 anni nell’organizzazione di concerti a Messina e in provincia con la quale l’E.A.R. ha instaurato da tempo un solido rapporto di collaborazione all’insegna dell’offerta musicale per la città. Tutti e tre gli eventi della rassegna “Musica in Rete” saranno trasmessi in diretta dal sito del Teatro Vittorio Emanuele e sulla pagina 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

 

Primo Premio Poesia

Sarajevo         di Alberto Gregori e Francesca Vacondio

Una poesia che procede, per contrasto, come nella struttura dei più bei Gialli, attraverso una raggiante giornata di sole, per incedere in passi tortuosi di morte, in una città, Sarajevo, in cui nemmeno i piedini di un bimbo vengono risparmiati alla morte , sotto le minacciose mine. I versi, in rima sciolta, solo a volte baciata, eleganti ed incisivi, coinvolgono emotivamente il lettore che riceve, dai poeti, un raggio di speranza, ed un inno alla vita, nella ”chiosa” della poesia: “Bacio la vita”.

 

Secondo Premio

Noi di Paola Miraglia  

L’amore incondizionato, l’amore vero che è altruismo e dedizione, l’Amore che resiste alle intemperie del tempo e della vita: il significato sotteso all’elegante segno poetico, che metricamente condotto dalla poetessa, offre spunti notevoli di profonda riflessione, al lettore.

Terzo Premio

Paola Cozzubbo

Un’invocazione d’amore scandita in cinque quartine ed un ritornello d’invocazione, in cui la poetessa auspica, in contrasto con questa travagliata società, che i sogni in amore possano ancora tessere “ filigrane d’incanto” e regalare ancora sogni. Le quartine eleganti e vibrate metricamente ed elegantemente su una composta sobrietà, rendono la lettura della lirica, pur pregnante di significato, scorrevole.

Primo Premio Pittura

Antonino De Luca

Contatto

Un’opera equilibrata ritmicamente cromaticamente; nonostante sia figurativa, conserva tratti sintetici molto interessanti. Inoltre, l’artista sembra volere evocare quel “ Cantando sotto la pioggia” ( Singin’In the rain) nell’abbraccio felice di due innamorati sotto l’ombrello, in senso metaforico: l’amore che protegge dalle insidie del mondo. La centralità della coppia nella tela, non casuale ma allegorica e i lampioni che rimandano alle atmosfere romantiche dei Navigli milanesi o della Ville Lumiére, Parigi o del noto film di Gene Kelly.

Secondo Premio

Antonella Alibrandi

Donna

Un quadro di picassiana memoria, attraverso tratti squadrati, quasi geometrici, nelle rappresentazioni anatomiche dei corpi dei soggetti espressi, tratti che evocano l’artista di Malaga. Inoltre, l’abbraccio rappresentato da Alibrandi è tenero e incisivo, dolce e romantico, un abbraccio che lascia intendere “intese” che non hanno bisogno di parole.

Terzo premio

Beatrice Nicosia

Maternità

Un ‘opera che i traduce la Maternità non con un’ iconografia classicheggiante, bensì in modo originale.

L’artista, quasi in una dimensione onirica, rappresenta una madre ed il suo bambino, sospesi l’un l’altra in un sogno o mai realizzato o stroncato dal dolore di una perdita repentina. La tecnica affianca perfettamente il significato, unitamente alle scelte cromatiche, come il profondo blu.

Fotografia

Primo Premio

Giovanni Macrì

L’amore ogni altra barriera

“Amor omnia vincit” scriveva Virgilio nel quarto Libro delle Bucoliche; questo passo sembra evocare questa poesia in cui il matrimonio tra una diversamente abile ed un normodotato, trionfa, per amore incondizionato, suscitando emozione e commozione nel fruitore dell’opera

Secondo Premio Nadia Martorano

Amore Fraterno

Due bimbi abbracciatissimi, due fratelli, la bimba avvinghiata al fratello maggiore come fonte di amore e di protezione massima

Una foto semplice ma di delicata tenerezza di immediato impatto emotivo

Terzo Premio

Monica Radu

Non c’è amore come…

Per una fotografia semplice dal punto di vista tecnico ma che mostra quanto sia forte l’amore fraterno, attraverso la rappresentazione di un abbraccio spontaneo tra un fratellino ed una sorellina che trovano conforto alle intemperie del mondo tra le loro braccia amiche, fraterne, braccia che non tradiscono mai.

Le altre menzioni speciali, medaglie e diplomi d’onore seguono questo elenco, attraverso il verbale del Premio che troverete su Gennaro Galdi Accademia Euromediterranea delle Arti su Facebook


INVITO - Donne europee in diplomazia. Prospettive incrociate tra Italia e Francia. - Lunedì 8 marzo 2021 alle ore 18.30

Dialoghi del Farnese 2021

L’AMBASCIATA DI FRANCIA IN ITALIA e l’INSTITUT FRANÇAIS ITALIA
in collaborazione con l'ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME

lanciano il nuovo ciclo dei

Dialoghi del Farnese 2021

con il primo incontro

Donne europee in diplomazia
Prospettive incrociate tra Italia e Francia

Lunedì 8 marzo 2021 alle ore 18.30

in diretta streaming da Palazzo Farnese
in versione italiana e in versione francese

con Laurence Badel, Storica delle Relazioni Internazionali
Ambasciatrice Céline Jurgensen, Rappresentante permanente della Francia presso le Nazioni Unite a Roma
Ambasciatore Renato Varriale, Direttore Generale per le risorse e l’innovazione del Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale
Modera: Maurizio Caprara, Editorialista del Corriere della Sera

In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia, accoglie a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia, lunedì 8 marzo, un dibattito con la storica francese Laurence Badel intorno al suo ultimo libro, Diplomaties européennes (ed. Presses de Sciences Po 2021). Il ruolo della diplomazia al femminile in Europa sarà al centro di un dialogo tra diplomatici italiani e francesi: l’Ambasciatrice Céline Jurgensen, Rappresentante permanente della Francia presso le Nazioni Unite a Roma e l'Ambasciatore Renato Varriale, Direttore Generale per le risorse e l’innovazione della Farnesina.

Quale peso ha la presenza delle donne nelle diplomazie europee e quanto è importante il loro impegno nelle grandi sfide di politica estera alle quali prendono parte? Il loro ruolo è davvero in espansione? Uno dei tratti distintivi delle diplomazie europee è l'attenzione alla femminilizzazione delle professioni e la messa in discussione di una "diplomazia femminista". Considerando che bisogna superare l'essenzializzazione del genere e l’idea di un protagonismo politico specifico alle donne, l’incontro consentirà a Laurence Badel e ai suoi interlocutori di interrogare più ampiamente le pratiche e le culture diplomatiche di ieri e di oggi.

« Si hanno a disposizione ancora troppo pochi studi sulla femminilizzazione delle diplomazie nazionali e multilaterali per trarre delle conclusioni definitive sull’evoluzione della questione in Europa. Lo sviluppo di politiche sociali avanzate ha certamente favorito l’inserimento delle donne nella diplomazia e aiutato il lavoro femminile nel suo insieme. (...) Indifferentemente dai Paesi, in questo inizio degli anni 2020 le nomine restano ancora in parte dipendenti da molteplici fattori (movimento diplomatico, costruzione della carriera, influenza dei network associativi) e della loro natura spesso discrezionale ». (L. Badel, Diplomaties européennes, « Femmes européennes en diplomatie », p. 112-113).

L’evento aprirà una serie di Dialoghi del Farnese italo-francesi sulle relazioni internazionali di entrambi i paesi, in ambito europeo, mediterraneo e globale, promossi dall’Ambasciata di Francia e dell’Institut français Italia.

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