- Denise Vrenna -
Il Castello di Galati Mamertino viene fatto risalire, a parere di molti studiosi, all’epoca araba, diversamente da coloro che ne sostengono le origini normanne.
Già esistente nel XII secolo, la struttura contava su ampi spazi, numerose camere interne e cisterne.
Nel tempo fu utilizzata anche come prigione, adibendo i propri locali alla reclusione dei delinquenti.
Già nel 1150 Edrisi descrisse Galati come “difendevole fortilizio tra eccelse montagne e popolato e prosperoso”.
Nel 1276 Bernard De La Grange fu signore del casale di Longi e di Galati, mentre nel 1291 gli stessi territori vennero ceduti da Federico a Riccardo Loria.
Nel 1392 Galati fu conquistata da Bartolomeo d’Aragona e citata nel 1558 come centro fortificato, tristemente ridotto a rudere già nel 1750, come attestano le fonti attribuite ad Amico.
Attualmente il Castello è considerato proprietà del Comune.
Si tratta di ruderi visitabili che difficilmente ne consentono una determinazione planimetrica o temporale.