di Michele Cappotto
Altitudine: m. 450 s.l.m.
Etimologia: Il toponimo potrebbe risalire al tempo delle frequenti e minacciose incursioni perpetrate da pirati Turchi e Saraceni lungo le coste siciliane e quindi derivare dall’unione delle espressioni arabe Kurkur (luogo di montagna) e Haji (o Haci, nella variante turca) cioè pellegrinaggio. Da qui quindi " il Monte o la Caverna del Pellegrino ".
Abitanti: curcuracensi (1.155 unità nel 2001)
Come arrivare: Curcuraci è una frazione della VI Circoscrizione del Comune di Messina. La si raggiunge percorrendo la Strada Panoramica dello Stretto o la via Consolare Pompea fino al bivio con la S.P. 49 per Faro Superiore. Poco dopo si deve imboccare la S.P. 45 che porta fino al borgo. Con il trasporto bus dell’ATM si possono utilizzare le linee 73 e 74. Orari linea 73 CAVALLOTTI 5.10 6.00 6.45 8.05 9.00 10.20 11.10 12.30 13.35 14.40 16.10 18.15 20.25 CASTANEA 5.40 6.30 7.25 8.50 9.45 11.00 11.50 13.15 14.20 15.20 16.50 18.55 21.00 MASS S.LUCIA 5.50 6.40 7.35 9.00 9.55 11.10 12.00 13.25 14.35 15.30 17.00 19.05 21.15 FARO SUP. 6.05 7.00 7.50 9.15 10.10 11.25 12.15 13.40 14.55 15.45 17.15 19.20 21.30 ANNUNZIATA 6.25 7.25 8.15 9.45 10.35 11.45 12.40 14.00 15.25 16.10 17.40 19.40 21.50 STAZIO C.LE 6.35 7.55 8.40 10.10 11.00 12.10 13.15 14.25 15.55 16.45 18.05 20.05 22.10 PERCORSO Cavallotti - Via S.Maria Alemanna - Via I Settembre - Duomo - C.so Cavour - V.le Boccetta - Via Garibaldi - V.le Giostra -P.lla Castanea - Castanea - Masse - Curcuraci - Faro Sup. - Panoramica - Torrente Guardia Litoranea - Vle Libertà - V.le Giostra - Via Garibaldi - Via C.Battisti - Via T.Cannizzaro - Via La Farina Stazione C.le (fuori servizio Cavallotti)
Prefissi c.a.p. 98158 tel 090
Numeri utili: Carabinieri – c/o Faro Sup. vc.Messina n.90 tel. 090-389554 Uff. postale – c/o Faro Sup. tel. 090-388589 Centro Commerciale - contr. Marotta tel. 090-389058 Scuole - via Fontana vecchia tel 090-389708 Parrocchia Maria SS. dei Bianchi tel. 090 3871600 Territorio e risorse: Il territorio di Curcuraci non ha fortunatamente subito il moderno fenomeno di cementificazione, pertanto si presenta in armonia con l’ambiente naturale anche se non mancano insediamenti di villeggiatura. Dalle parti più elevate si godono panorami di grande effetto sia sul versante ionico che tirrenico, compresi i laghi di Ganzirri. Diffuse sono le zone boschive ricche di sorgenti d’acqua che assicurano tranquillità e refrigerio nel periodo di grande caldo. Analogamente a quanto avviene nei centri circostati la popolazione residente (circa 1000 le unità stanziali) , nel periodo estivo, registra un fortissimo incremento grazie all’esodo dalla vicina città.
Cenni storici: la posizione altamente strategica e di controllo del territorio, ha fatto si che Curcuraci sin dai tempi più antichi (III e II secolo a.C.) oltre che centro di attività agricole e di pastorizia fosse un validissimo presidio militare di vedetta e controllo e pertanto adeguatamente sfruttato da tutti gli eserciti che nei secoli si sono avvicendati sull’area messinese. In particolare nei primi anni dell’Ottocento le truppe Inglesi, alleate dei Borboni per respingere le truppe murattiane che tentavano di sbarcare in Sicilia dalla Calabria, edificarono addirittura un grande quartiere militare, chiamato appunto “Campo Inglese”, che divenne residenza stabile anche per le rispettive famiglie. Le vicende belliche della Seconda Guerra Mondiale hanno visto poi lo stesso sito divenire “Campo Tedesco” (1940-43) ed infine, con l’occupazione degli Alleati e definitivamente chiamato “Campo Italia” divenne postazione di artiglierie puntate sulla Calabria. Nel dopoguerra la zona fu riadattata a deposito di munizionamento e materiali fino al loro totale smaltimento avvenuto circa dieci anni fa.
Da visitare: diverse sono le emergenze architettoniche degne di nota: tali sono le ville Tornatola, Costantino e Nicolosi, nonché il vasto apparato di fortificazioni militari risalente in parte alla fine dell’800 ed ampliato negli anni 1935 – 43. Da citare l’esistenza, prima del terribile terremoto del 1908, di un famoso albergo-ristorante situato su di un poggio all’inizio del casale, che portava il nome di “La Svizzera di Messina”, come attestava la vecchia guida del 1902 “ MESSINA E DINTORNI”. La Chiesa della Madonna dei Bianchi che sorge nel luogo in cui, secondo la tradizione, sarebbe apparsa la Madonna, posto su un’altura scoscesa lungo la strada che da Marotta giunge al borgo. Fu distrutta dal terremoto del 1908 ma ricostruita sullo stesso luogo nel 1926. Al suo interno si trova la statua della Vergine vestita di bianco che, con il flagello in mano, segno di penitenza, e l’indice in alto, ammonisce i pellegrini. Particolari interessanti del simulacro sono una piccola croce rossa, posta sulla spalla sinistra della veste bianca della Madonna e le piccole croci che si ripetono sulle pareti del tempio che appaiono come chiari riferimenti alla presenza dei Cavalieri Templari in questi luoghi. Da ammirare altresì sono il dipinto della Madonna di Polsi, venerata anche come Madonna della Montagna, opera di Gaetano Corsini risalente al 1927 ed una Madonna col Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano realizzata intorno al 1746.
Tradizioni da non perdere: A Curcuraci è vivo il culto verso la miracolosa Madonna dei Bianchi, che ancora oggi si ripete ogni anno la prima domenica di settembre. In tale giorno avviene la solenne processione della sacra statua vestita di bianco e con il flagello in mano, lungo le vie del borgo.
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