- di Antonio Dell'Aversana -
Nel cuore della verde e serafica Umbria, a Collevalenza, si eleva al cielo, bello ed unico nel suo genere strutturale, il Santuario dell’Amore Misericordioso.
Meta continua di migliaia di fedeli, religiosi e laici, esso sprigiona il carisma di una piccola-grande donna, MADRE SPERANZA DI GESU’, che lo eresse nel 1959 e nella cui cripta volle essere sepolta dopo la morte avvenuta nel 1983.
Il Santuario-Basilica , con le annesse opere caritative, è conosciuto anche come la Lourdes italiana a causa dell’acqua scaturita miracolosamente nelle sue vicinanze ed incanalata in piscine dove, dopo esservisi calate, molte persone guariscono da mali incurabili, così come promesso da Gesù alla stessa Madre Speranza.
Compito precipuo del Santuario, però, è quello di essere un faro per la Cristianità nel diffondere il concetto della grande amabilità di Dio e del Suo illimitato amore per gli uomini. Così come stava a cuore a Madre Speranza: “ Dio è un padre pieno di bontà che cerca con tutti i mezzi la felicità degli uomini, Suoi figli, come se Lui non potesse essere felice senza di loro”.
Maria Josefa ALHAMA PALMA, così al secolo Madre Speranza, nasce in Spagna a Santomera (Murcia) il 30.9.1893, primogenita di 9 figli. Il 15.10.1914 entra in clausura tra le “Figlie del Calvario” a Villena e nel 1920 tra le “Missionarie Clarettiane”. Ispirata da Dio, nel Natale del 1930 fonda la Congregazione delle Suore Ancelle dell’Amore Misericordioso. A ferragosto del 1951 fonda la Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso. Tutta l’esperienza di questa Religiosa, che la gente comune considera già Santa, porta alla sua intuizione, che diventa anche un messaggio per tutta la Chiesa: “ Dio è ABBA’, Padre, e come tale deve essere conosciuto dall’uomo moderno pieno di sé e continuamente angosciato”.
Sulle orme di Santa Teresa di Lisieux, che aveva già sperimentato questo pensiero in una epoca in cui si parlava esclusivamente di “religiosità riparatrice” verso un Dio considerato solo Giudice implacabile, Madre Speranza sviluppa questo messaggio sul piano di un apostolato più vasto e multiforme da attuare attraverso l’operato dei suoi figli spirituali.
Quanto più l’uomo sperimenterà che Dio è misericordioso ed incline alla compassione ed alla pietà verso chi soffre e chi sbaglia, tanto più sarà disposto, in un mondo di sopraffazioni di ogni genere, di odi, di guerre e di angherie le più basse, come l’usura e le mortificazioni quotidiane verso i più poveri ed i più deboli, a mettere in pratica il comandamento di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi!”.
Nel 2002 Madre SPERANZA DI GESU’ è stata proclamata Venerabile da Papa Giovanni Paolo II.