Roberto Vecchioni
Il Mercante di Luce TOUR 2015
- di Mar ia Teresa Prestigiacomo -
Non si tratta soltanto di uno tra i più importanti musicisti italiani autore di brani straordinari tra i quali i classici “Samarcanda”, “El bandolero stanco” “Sogna ragazzo sogna” ma anche di un poeta, attore e romanziere. Robero Vecchioni presenta il tour “Il mercante della luce” ispirato appunto al suo omonimo best-seller accompagnato dalla sua band al completo.
“Non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro…”
Tempo e Bellezza nell'ultima opera di Roberto Vecchioni
Stefano Quondam è un professore di letteratura greca.
Marco, suo figlio, affetto da progeria, rara sindrome che accelera vertiginosamente lo scorrere del tempo e condanna a una vecchiaia precoce: il corpo deperisce al ritmo di otto anni in uno, la mente e le emozioni seguono invece l’età anagrafica.
Roberto Vecchioni, la penna che dà vita a questo romanzo impetuoso e poetico sull’amore e sulla vita attraversato dai lirici e dai tragici greci.
“Il mercante di luce” - titolo di quest’opera pubblicata da Einaudi - è colui che sottrae all’inesorabile scorrere del tempo piccoli istanti gravidi di senso. Come una melodia o come un’emozione, come l’ipotesi di una speranza.
Ecco la cornice di questa storia, che è la storia di un padre, uomo imperfetto, professore grandissimo e misconosciuto, che tenta di trasmettere al figlio, con parole febbrili e con l’ombra pesante di un tempo che scorre troppo velocemente, quello che passa e quello che resta di un uomo. E lo fa con gli unici strumenti che ha: i versi greci e la fiducia –mista a speranza- che la Bellezza si condensi in attimi eterni di luce che ci salvino dalla morte e dalla perdita di senso.
«Non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro. (…) Io, in fretta, di corsa, nel tempo che ho e che abbiamo, ti voglio passare la bellezza. Noi, Marco, stiamo tentando di cantare un poema in una strofa».
Una storia d’amore in cui diventa sempre più labile, andando avanti, il confine tra chi salva e chi è salvato. Una storia d’amore che è una corsa per sfuggire alla paura: la paura di vivere e di morire.