- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Philadelfia. A 120 km da New York, la meravigliosa cittadina di Philadelfia ospiterà, con due vernissage, il 4 settembre e giorno 11 settembre, la mostra personale della pittrice Doina Botez romana d adozione. L Artista, reduce dai successi di una mostra di Bucarest e dalla presentazione al Senato del pregevole Catalogo Skira che reca anche le note critiche da parte della scrivente ( già più volte critico ufficiale dell'artista a Taormina, più volte, a Milazzo ed a Reggio, con successo di pubblico e di critica), oggi si presenta in America, certa di potere conquistare il pubblico americano che è esigente per le notevoli offerte del mercato e sempre più volge lo sguardo verso prodotti d arte di eccelsa qualità come quelli rappresentati dalle opere di Doina Botez.
Accompagnata dal consorte, noto psichiatra romeno-tedesco-italiano, sessuologo, si cimenta in una mostra personale che lascerà un segno nella memoria storica della Galleria d Arte e nel territorio, per i temi trattati: Metamorfosi che investe in tutti i tempi , l uomo. Una data simbolica per fare cultura è quella del giorno 11 settembre, data di festeggiamenti, negli Stati Uniti, con iniziative culturali che possano sovrastare e coprire e far dimenticare quel terribile giorno di distruzione del 11 settembre: la mostra di Doina Botez sarà uno dei più importanti eventi che servirà ad affermare il valore supremo dell'arte, intenderà affermare che la cultura deve superare l odio ed il desiderio di distruzione.
A Doina Botez che ha segnato con le sue tappe del suo percorso d arte anche la nostra isola e il nostro Stretto, porgiamo infiniti auguri di un felice successo in America.