- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Giovedì 22 ottobre, alle ore 21:00,ENRICO IVdi Luigi Pirandello.
Repliche 22-23-24-25 ottobre 2015
ENRICO IV
di Luigi Pirandello
scene e costumi Margherita Palli. Luci Gigi Saccomandi
regia di Franco Branciaroli
produzione CTB Teatro Stabile di Brescia / Teatro de Gli Incamminati
Personaggi e interpreti
Enrico IV Franco Branciaroli
La Marchesa Matilde Spina Viola Pornaro
Sua figlia Frida Valentina Violo
Il giovane Marchese Carlo di Nolli Tommaso Cardarelli
Il Barone Tito Belcredi Giorgio Lanza
Il Dottor Dionisio Genoni Antonio Zanoletti
I tre finti Consiglieri Segreti:
Landolfo (Lolo) Sebastiano Bottari
Arialdo (Franco) Mattia Sartoni
Bertoldo (Fino) Andrea Carabelli
Il vecchio cameriere Giovanni Giovanni Battista Storti
Franco Branciaroli continua la sua indagine sui grandi personaggi del teatro portando sulla scena l’Enrico IV, dramma in 3 atti di Luigi Pirandello, scritto nel 1921. Un grande capolavoro che si inserisce nel ciclo del “teatro nel teatro”, un capolavoro che, come ebbe a dire lo stesso Pirandello, si stacca dal grottesco per un’ambizione alla tragedia. Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all'autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità.
Il protagonista come tanti altri personaggi pirandelliani è un eroe che si estrania dalla vita, consapevole di una visione superiore del reale e dei miseri comportamenti umani. Ma anch’egli è doppio. Scisso tra passioni e rimpianti che lo legano alla vita e il rifugio nella maschera che lo isola dal mondo. Il personaggio di Enrico IV, del quale magistralmente non viene mai svelato il vero nome, quasi a fissarlo nella sua identità fittizia, è descritto minuziosamente da Pirandello. Enrico è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell'impossibilità di adeguarsi ad una realtà che non gli si confà più, stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno e sceglie quindi di ‘interpretare’ il ruolo fisso del pazzo, che secondo alcuni critici pirandelliani “può essere letto come la come la manifestazione di una debolezza, la confessione di un’immaturità, di un’incapacità di vivere”
Per informazione sui biglietti: www.ticketone.it, www.ilbotteghino.it.