Riceviamo e pubblichiamo:
Nell’intento di fornire spunti di riflessione e di proposta, il 10 novembre 2015 è stato organizzato congiuntamente dal Kiwanis Club Messina e dal Gabinetto di Lettura, che è presieduto dal Prof.Nicolino Passalacqua, l’incontro dal titolo “La cultura come acqua, l’acqua come cultura” che ha avuto come relatore l’Ing. Domenico Galatà, artefice e profondo conoscitore del moderno sistema di approvvigionamento idrico della Città di Messina.
Infatti l’incredibile protrarsi della attuale situazione di emergenza, dovuta alla interruzione della tubazione dal Fiumefreddo, richiedeva una serie di immediati e puntuali approfondimenti da offrire alle considerazioni degli amministratori, dei responsabili tecnici e di tutti i cittadini.
Nella sua appassionata e coinvolgente relazione l'Ing. Domenico Galatà, ex-Direttore del Civico Acquedotto ed ex-Direttore Generale dell’AMAM, ha ricordato di essere stato progettista dell’Acquedotto Alcantara e ideatore dell'Acquedotto Fiumefreddo ed ha ripercorso le tappe fondamentali della personale esperienza professionale su quei territori e con le tecnologie a disposizione in quegli anni. Ha anche illustrato quali interventi sono stati adottati nei passati casi di emergenze idriche al fine di consentire la più rapida risoluzione del problema.
Sono state richiamate le diverse fasi storiche di gestione della risorsa idrica a Messina a partire dall’utilizzo delle varie "fonti subalvee" dei torrenti, peraltro di portata limitata, e da alcuni pozzi siti in varie zone all'interno della stessa Città (Pozzo Leone è uno dei più importanti) per giungere all’acquedotto realizzato all'inizio del secolo scorso con le acque provenienti dalla "SANTISSIMA" (nel territorio di Fiumedinisi e Monforte) con una portata di circa 200/300 litri al secondo.
Negli anni ‘50, su finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno, è stato costituito il "Consorzio Acquedotto Alcantara" ed avviata la realizzazione dell’opera che entrò in funzione intorno al 1965 con la gestione affidata all'E.A.S (Ente Acquedotto Siciliano di Palermo) con rilevanti oneri mentre il Comune di Messina avrebbe potuto garantirne la funzionalità con minore dispendio economico. Nel 1990 è entrato in servizio l'acquedotto Fiumefreddo, con portata di ben 970 l/sec, che ha alimentato una nuova rete idrica monitorata da un impianto di telemetria ed automazione all’avanguardia per l’epoca.
A seguito di quanto esplicitato durante l’incontro con l’illustre relatore il Kiwanis Club Messina, con spirito di servizio e volontà di concretezza, esprime quanto segue invitando a considerare nella giusta attenzione i seguenti punti programmatici:
- Evitare l’esproprio delle attribuzioni amministrative e gestionali degli Enti locali
- Valorizzare le competenze scientifiche e professionali esistenti nel Comune e sul territorio
- Applicare l’esito del referendum sull’acqua “pubblica” eliminando ogni forma di privatizzazione
- Restituire la piena autonomia del Comune di Messina nel gestire i fondi ordinari e straordinari in termini di tipologia, finalità e modalità di intervento sugli acquedotti e le reti idriche
- Ottimizzare la struttura tecnica dell’AMAM per interventi immediati e con procedure amministrative d’urgenza mediante palificate ed altre tecniche a difesa e tutela della tubazione
- Riutilizzare pienamente l’Acquedotto Alcantara in parallelo a quello di Fiumefreddo
- Interpretare con criterio e razionalità le regole e le normative che non sono mai generalizzabili
- Monitorare “on line” l’efficienza e stabilità delle varie parti impiantistiche e strutturali
- Completare e rendere fruibile il serbatoio di Montesanto come riserva idrica d’emergenza
- Utilizzare i pozzi, ancora attivi, per l'irrigazione del verde pubblico e per molte fontane riducendo il consumo di acqua destinato ad uso umano
Si formula un vivo appello agli esponenti politici cittadini, regionali e nazionali affinché intervengano per la definitiva risoluzione, completa e sinergica, delle diverse criticità della risorsa “acqua” con l’obiettivo di garantire stabilmente la salubrità ed il benessere delle persone ed i migliori livelli di qualità della vita e dell’ambiente.
Si auspica che altre associazioni e istituzioni culturali, tra le quali alcune presenti all’incontro hanno fornito importanti e significativi contributi al dibattito, possano condividere il presente documento e sostenere il necessario risveglio di orgoglio e di identità che la comunità messinese deve ritrovare.
Prof. Cosimo Inferrera
Presidente Kiwanis Club Messina