- di Gennaro Galdi -
Messina. La Sala Vela di Smeraldo presso l’Università Telematica Unipegaso-Messina, presidente Nanni Ricevuto, offre l opportunità di presentare come scrive il critico Maria Teresa Prestigiacomo” un artista vero, un pittore unico, non riconducibile a citazioni se non per quei tratti impressionisti che evocano Monet; certamente un pittore “ antico” nell’accezione poetica del termine, per la bellezza di un pittura che si nutre della sapiente tecnica nello stendere il colore per una grammatica dell ‘arte, senza spazio né tempo, in cui il bilanciamento cromatico e la matericità della tecnica a spatola, traducono l’armonico narrato pittorico”. E ’ proprio maria Teresa Prestigiacomo, critico d’arte e giornalista, a presentare l’artista di Gela, Villafranchese d ‘adozione.
“Una sintassi garbata e composta, quella del maestro di spatola, oggi ottantenne: scrive la Prestigiacomo, una sintassi pittorica soave e leggiadra, come dettata da una mano femminile; virile, invece, risulta il tratto: forte, deciso, immediato, nervoso, con la sua spatola, sulla tela… e di getto, come un soffio, sulla tela, il colore prende forma …forme e volumi e campiture, piani e volumi prendono vita…
L ‘artista, che ha al suo attivo numerose mostre ( ricordiamo quella di Palazzo Corvaja a Taormina), racconta di paesi siciliani arroccati, abbarbicati su monti e colline, narra di impressioni di luce e di ombre di sogni e di silenzi, parla di ginestre in fiore che resistono sulle aride terre dei Nebrodi o dell’Etna…unica leopardiana speranza, evocazione del pessimismo leopardiano legato alla condizione di solitudine dell’uomo; per il resto, tutto è gioioso, è dolce, soave….” Anch io avrei voluto un paese da amare, cento case a proscenio sulla roccia del cuore” ( Nicola Romano) : sembra recitare il pittore che è anch’egli un raffinato poeta.
Le sue opere parlano della gioia della vita nell’immersione nella natura : un messaggio sicuramente ecologista di un artista, maestro della spatola che trova nella natura, come i pittori del passato, ancora linfa vitale per le sue corpose produzioni pittoriche.”
Al vernissage, ha partecipato l ‘On.le Nanni Ricevuto che ha porto i saluti dell’Unipegaso-Messina, auspicando un brillante calendario di eventi culturali e di mostre che arricchiscono di bellezza i locali della Università stessa, come nel caso della mostra di Alfredo Gugliara. Il Dr Domenico Venuti del Centro Studi Universitari di Pace ha esaltato la tecnica del amestro, sottolineando la mediterraneità e il messaggio ecologista.
La mostra, inauguratasi il 20 novembre, chiuderà i battenti il 5 dicembre. Direttore artistico il maestro Angelo Savasta.