di Antonio Cattino-
Costruito nella seconda metà del secolo XIX, sui ruderi di un fortino costruito dai rivoluzionari del 1848, per mettere sotto tiro il forte Don Blasco, fu distrutto dal cannoneggiamento della flotta borbonica. Dopo l'Unità, terreno e rudere fu acquistato da un privato che vi costruì una residenza di due grandi appartamenti con attico, al piano terreno vi erano i magazzini, successivamente fu acquistato da certo cav. Scardino, mentre ultimamente è stato acquisito da un costruttore. Se si osserva l'angoloin basso, si vedono i resti del fortino che fungono da fondamenta all'edificio.Esso fu costruito con i dettami della legge antisismica borbonica, poi rinnovata dal perlamento unitario, come del resto il teatro VE,palazzo cicala e tutta la zona d'espansione di via dei Mille e via Maddalena, compresi i fabbricati di Piazza Don Fano, costruzioni tutte coeve e che hanno resistito al terremoto del 1908.