Artista ligure, risiede da molti anni a Roma dove ha iniziato la sua formazione artistica frequentando la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti.
In seguito, frequentando la scuola del M° Antonio Necci, si è creata uno stile molto personale, caratterizzato da paesaggi realizzati per lo più con colori ad olio, ricchi di reminiscenze impressioniste, dove luce e cromatismi delicati cercano di trasmettere l’emozione che di volta in volta muta con passaggi obbligati in sensazioni di pace, di armonia, di desiderio di riconoscersi, quasi di connaturarsi in quei paesaggi presi quasi in prestito da un sogno, sereni tanto da far dimenticare, almeno per un attimo, le contrarietà del quotidiano.
“La pittura di Pia Parodi è un racconto che genera emozioni, trasformandole peraltro in immagini che hanno il fascino di cromie arcane, utilizzando morbidi colori che avvolgono in profondità la memoria delle cose. Nei suoi paesaggi, immersi in un’atmosfera sospesa di serenità, il passato-presente atemporale accarezza la tela e la visione del reale, esaltata dall’armonia dei colori, alimenta le esigenze dell’anima. Le sue ninfee, motivo ricorrente dei suoi lavori, vivono sulla superficie dell’acqua che rispecchia il cielo in un amplesso materico e nel suo continuo cambiamento ne assorbono il mistero e la magia”(Mara Ferloni). Oltre alle ninfee, in occasione della mostra “ 6 Artisti per la Ricerca”, ha espresso in due quadri visualizzazioni cromatiche dei neuroni cerebrali. L’idea ha preso forma ascoltando i discorsi di un gruppo amico di ricercatori di neurobiologia che conoscendo il grande interesse dell’artista per le ricerche sul cervello le hanno donato foto di immagini al microscopio di neuroni cerebrali evidenziati con diverse colorazioni: così agli occhi dell’artista le cellule neuronali creano, con forme e colori diversi, forme artistiche di indubbia suggestione, pur nella drammaticità del loro significato.
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Esposizioni
1996 16-22 marzo Roma Galleria S.Bernardo “PROSPETTIVE”
1997 17-24 maggio Roma Galleria S.Bernardo “MAY IN ROME”
1997 18-24 ottobre Roma Galleria S.Bernardo “INTERMEZZO”
2001 14-18 maggio Roma ex Chiesa di S.Marta “IMPRESSIONI CROMATICHE”
2002 14-21 maggio Roma Galleria dell’Orso “3 M”
2006 7-22 aprile Roma Biblioteca Angelica “4 Artisti per 4 regioni”
2006 27 mag-3 giu Roma ex Chiesa di S.Marta “INSIEME NELL’ARTE”
2007 9 dic-30gen Venezia Villa Pisani “INCONTRI D’ARTE”
2008 29 mar-27aprile Venezia Villa Pisani X Settimana della Cultura
2007 11-20 maggio Roma Teatro dei Dioscuri “CROMIE E PLASTICISMI”
2007 1-7 dicembre Roma ex Chiesa di S:Marta “CROMIE E PLASTICISMI”
2009 11 -30 sett. Venezia Biblioteca Marciana “MATERICHE ARMONIE”
2010 21sett.-1 ott. Roma Teatro dei Dioscuri “QUATTRO STAGIONI –AUTUNNO”
2011 8-15 genn. Roma Biblioteca Angelica “QUATTRO STAGIONI – INVERNO”
2011 16-22 apr. Roma Teatro dei Dioscuri “QUATTRO STAGIONI - PRIMAV:”
2012 7-13 genn. Roma Biblioteca Angelica “MATERIA ENERGIA ARTE”
2012 3-16 marzo Roma Teatro dei Dioscuri “COSMOCROMIE E PLASTICISMI”
2014 29nov-6 dic Roma Teatro dei Dioscuri “6 Artisti per la Ricerca”
2015 17-26 0ttobre Roma Sale del Bramante “L’arte alle soglie del Giubileo”
Pia Parodi’s biography
Pia Parodi, an artist from Liguria, has been living in Rome for many years. In Rome she got her artistic training at Nude Free School in Fine Arts Academy. Then she attended at Maestro Antonio Necci’s teaching, revealing a peculiar style of hers in her oil coloured landscapes, full of impressionistic reminiscences. Light and soft chromatism stirs changing and almost obliged emotions toward feelings of peace and harmony, each one desiring to be only a thing with those landscapes caught from a dream. So calm and quiet that one can forget, just a moment, the every day troubles.
Pia Parodi’s paintings are a tale, a mood for the heart, she changes our emotions into images as well as mysterious colours, so soft to drop out deeply the memory of the things.
Pia Parodi’s art is a tale that lifts emotions, it seeps them through and changes into fascinating images of mysterious colours. Her mellow-colours embrace the things in memory deeply and interlace an exclusive dialogue by a personal technique and timbre. All landscapes, pale and dark blue, give a touch of poetry to real things, meanwhile a thin glare makes its way to open spaces. Her paintings are gloomy, her brushes wide and streaked, and let the light enter with liveliness and volume. In the suggestive landscapes, faint and suspended in an air of serenity, the past-present out –the-time caresses her canvas and the things in sight, in the harmony of colours, feeds the needs of soul.
Her water-lilies, so recurrent in her works, live on the surface like a mirror embracing the sky, continually changing and soaking all mystery and magic up (Maria Ferloni).
Water-lilies beside, in the exhibition ( 6 Artisti per la Ricerca) she got two works about fanciful chromatic paintings of cerebral neurons, after listening some neurologist friends of hers. They knew how she was fond of brain research and gave some different coloured images. The brain cells becomes works of art, in a different coloured and shaped way, and no doubt full of suggestive and dramatic meaning.