- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Messina. Il presidente del Teatro Vittorio Emanuele Maurizio Puglisi inaugurerà mercoledì 23 alle ore 19:00 la mostra, curata da Saverio Pugliatti, dal titolo “OniriCAmente”, personale di Carmelo Davide Caminiti.
Carmelo Caminiti, pittore, brillante scenografo, ha nel suo DNA il senso della bellezza e dell'arte: basti ricordare il padre, il compianto, valente scrittore di Santa Teresa di Riva e la sorella, noto soprano conosciuta in campo internazionale.
Per il ciclo “R-esistenza d'artista” a cura di Saverio Pugliatti, il Teatro Vittorio Emanuele ospiterà dal 23 marzo al 3 aprile la personale “OniriCAMente” di Carmelo Davide Caminiti. Il tema del “sogno” s’intreccia a quello del “teatro”, in un interessante mix che reca con sè una sorta di surrealismo originale, un linguaggio che si declina dal figurativo all'astratto e viceversa.
Le tecniche adottate sono molteplici: dalle vernici agli smalti, al collage, ai mosaici su tavole di legno; inoltre, , carte e tele si sviluppano a partire da minuscoli difetti della trama, generando la ricca e fantasiosa produzione dell’artista, in cui" le opere sembrano sequenze tagliate di una pellicola fantastica, racconti intimi e lucidi di magnifiche chimere, miti, fiabe, giochi di carte in riva al mare. Musica, pittura e spettacolo compongono il suo patrimonio genetico, a cui unisce una sensibilità profonda e una continua ricerca di sé stesso."
Da cosa nasce questa produzione di questa mostra Personale? Chiediamo all' artista
La vita passa attraverso la favola e si aggancia al sogno infantile dell’amore incorruttibile per la madre. Così racconta Caminiti: “Il ricordo del mio primigenio sogno (in bianco e nero) risale all’età di tre anni... Era sera e mi trovavo di fronte alla FIAT Topolino posteggiata da mio padre ancora seduto al posto guida. Ad un tratto, la mascherina cromata di quell’automobile grigio- scura si trasmutò in una fiorente cascata avvolta da un alone rarefatto che intensificandosi divenne un accecante bagliore solare dal quale tralucevano le sembianze di una splendida fata sorridente …. era la mia giovane mamma”. L’artista nelle sue tele si racconta e nella magia delle sue opere ogni volta rinasce. E come afferma Pascoli nel suo Fanciullino pascoliano....non si invecchia, come lo stesso Carmelo non invecchia mai, ci piace ricordarlo cosi come la sua attuale produzione recita: con il suo sorriso ingenuo, puro, straordinario di chi si nutre d'arte di musica di teatro...cioè della vera bellezza.
La mostra, che si concluderà domenica 3 aprile, resterà aperta dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 21:00. Ingresso libero.