- di Marcello Crinò -
La lunga storia del Liceo Classico Luigi Valli di Barcellona, già raccontata in un libro di Francesco Lanzellotti (Giambra Editori, 2015) che ha riscosso un grande successo, viene adesso arricchita da un secondo volume, che presenta altre testimonianze e documenti. Infatti moltissimi ex studenti e docenti del Liceo hanno rivisitato le raccolte di foto e raccontato le vicende collegate ad esse. Il nuovo libro, dal titolo Il nostro amato Valli. Una tacita empatia (Giambra Editori, 2016), con in copertina un disegno dei Basiliani realizzato a suo tempo dal pittore Iris Isgrò, è stato presentato sabato 19 nell’aula magna del Liceo Classico, in un incontro organizzato dalla Fi.Da.Pa., e dal Lions Club, col patrocinio del Comune. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Cristina Saja.
Dopo i saluti del professore Claudio Rosanova, in rappresentanza dell’istituto scolastico, e dei presidenti della Fi.Da.Pa. Maria Concetta Santamaria e del Lions Nino Genovese, la parola è stata data a Raffaella Campo per svolgere una densa e appassionata relazione sul libro, corredata dalla proiezione di immagini. Ha parlato quindi degli ottantacinque anni di vita del Liceo nella sede storica dei Basiliani, dal 1931 al 1968, dove si intrecciava l’entusiasmo degli studenti ma anche le difficoltà nel periodo bellico. La “tacita empatia” del titolo rappresenta un valore sentimentale e non solo cronachistico del volume, dove si trovano le testimonianze di tanti ex studenti scomparsi recentemente, come l’ingegnere Gambadauro, i dottori Romano e Rossitto. Vengono anche ricordati alcuni studenti divenuti famosi, come Vincenzo Consolo, Stefano Munafò, Emilio Isgrò, Carmelino Motta, Vittorio Sindoni, ma anche la figura di Graziella Recupero, uccisa da uno spasimante respinto, o di Andrea Urbano morto durante una scalata a Colle del Re. La lettura del libro va oltre il semplice ricordo, ma è la storia del Liceo che si intreccia con la storia della città.
Francesco Lanzellotti nel suo intervento ha spiegato i motivi che l’hanno portato a realizzare questo secondo volume, cioè la scoperta di nuove foto e documenti, grazie soprattutto al dottore Renzo Rossitto, poco prima della sua scomparsa. Dal libro, ha rammentato Lanzellotti, emerge una città che negli anni Trenta era un polo culturale, in grado di attirare tantissimi ragazzi dai paesi del messinese, essendo questo uno dei pochi Licei della provincia. Si è soffermato poi sul problema della scomparsa, dopo l’accorpamento con il Liceo Scientifico avvenuto nel 2013, dell’intitolazione a Luigi Valli; infatti adesso l’intero istituto risulta intitolato a Enrico Medi, lanciando anche un’appello alle associazioni culturali perché facciano la loro parte nel ridare al Liceo al nome storico.
L’argomento è stato ripreso in conclusione dall’assessore Ilenia Torre, precisando che l’Amministrazione Comunale si sta muovendo nella direzione del ripristino del nome Valli, ma ha spiegato che non sarà un’operazione semplice, in quanto ci sono parecchie difficoltà di tipo burocratico.
La presentazione, seguita da un folto ed attento pubblico, è stata intercalata dalla lettura di brani del libro a cura di Lia Pia Sottile e Giovanni Corica, ed intermezzi musicali alla chitarra con Carmelo Imbesi e Carmen Zangarà.